Pasqua in camper? In viaggio tra riti sacri e profani

Indice dell'itinerario

Natale con i tuoi, Pasqua con chi vuoi? Sì, in camper! Quale occasione migliore delle vacanze pasquali e l’inizio della primavera per organizzare un weekend lungo? Ritornano in tutta Italia riti secolari conservati nel tempo. Un invito a mettersi in viaggio alla scoperta di alcune fra le tradizioni più suggestive e autentiche del nostro Paese. Cortei in costume, processioni ritmate dalle nenie, rievocazioni d’intensa drammaticità e diffusa commozione. Guarda la nostra proposta e organizza la tua trasferta di Pasqua in camper.

S…cova l’ova a Santa Maria Maggiore

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Nel giorno di Pasquetta a partire dalle 10 il Parco di Villa Antonia a Santa Maria Maggiore, in Val d’Ossola, brulica di bambini. Accompagnati dai genitori, i piccoli ricevono un sacchetto da riempire con il bottino. Dovranno essere rapidissimi nella ricerca: hanno a disposizione novanta minuti per la caccia alle uova.

Si chiama S…cova l’ova il gioco della tradizione che coinvolge i giovanissimi fino a dodici anni d’età nella località alpina insignita della Bandiera Arancione. Decine gli ovetti posizionati negli angoli più nascosti del paese per una gara avvincente che assegna un premio speciale a chi riuscirà a trovare l’“ovo d’oro”. Il rito si rinnova nel 2024 con nuove regole del gioco. Scopri di più. Se decidi di partecipare a questo rito della Pasqua in camper, poco fuori dal paese c’è il Campeggio La Pineta che riapre nel mese di marzo.

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Il trùc a Cividale del Friuli

Il giorno di Pasqua c’è grande fermento a Cividale del Friuli, cittadina di fondazione romana (l’antica Forum Iulii) affacciata sulle rive del Natisone. Già dalle prime ore del mattino grandi e piccini si radunano in Piazza Paolo Diacono intorno a un catino di sabbia per sfidarsi al gioco del trùc. Ogni partecipante sceglie con cura l’uovo – rigorosamente di gallina, sodo e decorato – che lascerà scivolare dalla tegola senza spinta. Chi riesce a colpire l’uovo dell’avversario vince una monetina. Il trùc non è altro che il suono che fanno i gusci nel toccarsi, che riecheggia nelle piazze della città insieme al vociare della folla che incita il giocatore. Il rito si ripete anche a Pasquetta.

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A Gambettola è Carnevale

Emilia Romagna-Gambettola-Carnevale-maschera-foto di Franco Poletti

“Una festa che il popolo offre a sé stesso”, scrisse Goethe nel suo Viaggio in Italia riferendosi al Carnevale, ricorrenza insieme religiosa e pagana in cui tutti sembrano diventare un po’ pazzi. A Gambettola, in Romagna, nell’entroterra forlivese, da centotrentadue anni la festa più surreale e giocosa del calendario si celebra il Lunedì dell’Angelo e la domenica successiva.

In occasione del Carnevale di Gambettola i carristi plasmano abilmente la cartapesta per realizzare spettacolari sculture che il 1° e il 6 aprile sfileranno in due cortei – diurno e notturno – attraverso le vie del centro. Il momento più atteso è il lancio dai carri in parata di palloni, caramelle e dolciumi. Una Pasqua in camper decisamente diversa dal solito.

La Passione di Grassina

Toscana-Grassina-Bagno a Ripoli-Pasqua-Passione di Cristo- Gesù con la croce

Ogni anno a Grassina, frazione di Bagno a Ripoli, un allestimento di grande pathos racconta le vicende salienti della vita di Gesù con circa cinquecento figuranti. “Ecco io sono con voi tutti i giorni fino alla fine dei tempi”. Con queste parole Gesù – impersonato da un ragazzo del luogo – apre la straordinaria rievocazione storica del Venerdì Santo.

Toscana-Grassina-Pasqua-Passione di Cristo-processione.centurioni romani

Il 29 marzo, a partire dalle 21, il corteo in costume si muove da Piazza Umberto I subito dopo il processo con cui Ponzio Pilato conferma la condanna a morte del Messia. I centurioni con la cresta rossa sull’elmo avanzano a passo lento lungo le vie del borgo, simulando la salita al Calvario. Sulla vicina collina di Mezzosso, tra gli uliveti delle colline chiantigiane, i protagonisti narrano in sedici scene le fasi della storia del Salvatore, dall’Annunciazione alla Crocifissione. Lo spettacolo va avanti fino a mezzanotte. Per informazioni Cat Onlus Grassina, tel. 055 645160, catonlus grassina@gmail.com.

Punta e Cul a Urbania

Marche-Urbania-Pasqua-Punta e cul-bambini-uova-piazza

Quando si dice “rompere le uova nel paniere”. È il caso di Urbania, dove il paniere non è il cestino imbottito di paglia della fattoria bensì il selciato di Piazza San Cristoforo. La mattina di Pasqua e Pasquetta decine di uova vengono disposte a terra in modo da formare una “S” sotto lo sguardo divertito di concorrenti e curiosi. Il giocatore raccoglie un uovo dalle estremità della fila e, battendo punta contro punta, cerca di rompere il guscio dell’avversario lasciando intatto il proprio.

Risulterà vincitore colui che ne avrà rotti di più. Tradizione vuole che alcuni concorrenti continuino la gara privatamente battendo anche la parte posteriore ancora intatta, il cul. Da qui il nome del gioco, Punta e Cul che ha radici antiche, quando la vincita delle uova rappresentava una ricchezza, un piccolo tesoro utile per sfamare la famiglia o da impiegare come merce di scambio. Per informazioni Pro Loco, tel. 0722 317211, prolocourbania@libero.it.

La Quarantana a Ruvo di Puglia

Puglia-Ruvo di PUglia-cattedrale

Indossa un cappotto nero, una gonna lunga e un fazzoletto in testa la vecchina secca e smunta sospesa nell’aria a una certa altezza dalla strada. La Quarantana è la moglie del Carnevale e ogni anno, dal Martedì Grasso alla Pasqua, saluta dall’alto gli abitanti di Ruvo di Puglia. In una mano porta un fuso, che simboleggia il lavoro delle donne, e nell’altra un’arancia in cui sono conficcate sette penne di gallina, tante quante sono le settimane che mancano alla Resurrezione di Gesù.

Il momento più atteso della Settimana Santa è il rito dello scoppio della Quarantana la mattina di Pasqua, con l’esplosione del fantoccio che simboleggia la fine dell’inverno e il trionfo della primavera. Chi arriva in città a metà settimana non si annoia: all’alba del Giovedì Santo sfila la processione degli Otto Santi, il Venerdì il corteo dei Misteri, e il Sabato Santo la Pietà. Per informazioni cerca sul sito del comune.

I Misteri di Trapani

Sicilia-Trapani-Pasqua-Misteri-carro e fiori


L’attesa è palpabile. Una folla di fedeli si raduna davanti alla chiesa barocca delle Anime Sante del Purgatorio di Trapani, dove i diciotto Misteri vengono custoditi per tutto l’anno. Poggiati sulla vara, la base di legno ricoperta di fiori, e illuminati in modo da far risaltare i tratti del volto e le espressioni di dolore, i gruppi statuari vengono portati in spalla dai massari.

Alle 14 in punto del Venerdì Santo rullano i tamburi e il portone lentamente si apre: esce per primo il gonfalone del Comune di Trapani, seguito dai confratelli che indossano sacchi rossi e cappucci bianchi mentre la banda intona la marcia funebre. Un colpo di ciaccola, uno strumento di legno simile alle nacchere spagnole che scandisce il ritmo della processione, segnala ai portatori quando sollevare o abbassare la vara.

I massari danno ai gruppi che percorrono le vie del centro storico l’annacata, il dondolio ritmato dalla musica del Miserere. I simulacri raccontano gli ultimi episodi della vita di Gesù, dalla Passione alla morte: il primo è A’ Spartenza e rappresenta la separazione di Gesù dalla madre, l’ultimo è l’Addolorata e raffigura Maria avvolta in un mantello nero. Il momento più toccante della processione che sfila nel centro storico della città è il passaggio dell’Ascesa al Calvario, che i trapanesi chiamano U signuri ca cruci ‘ncoddu, per indicare Gesù gravato dal peso della croce. Il lento corteo dura fino al primo pomeriggio del Sabato Santo quando i simulacri, compresi quelli del Cristo morto e della Madonna, rientrano in chiesa .

Ascolta i nostri podcast per scoprire Trapani e dintorni. Troverai spunti per organizzare al meglio la trasferta di Pasqua in camper, potendo contare sui campeggi convenzionati con il PLEINAIRCLUB!

Ti sono piaciute le nostre proposte per la Pasqua in camper?

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