Weekend nelle Marche in camper: da Mergo a Frasassi

Un ricco patrimonio storico e artistico ci attende fra le verdi colline dell’entroterra anconetano. E meraviglie della natura che il mondo ci invidia. E un’accoglienza di qualità riservata al visitatore in camper

Indice dell'itinerario

Doveva essere solo una veloce tappa di trasferimento quella nel piccolo centro di Mergo, a metà strada tra Jesi e Fabriano. Il weekend in camper nelle Marche è invece diventato un viaggio a ritmo lento nelle terre del Verdicchio. Tra borghi silenziosi, vigneti variopinti, abbazie piene di tesori e gole mozzafiato abbiamo scoperto e apprezzato Mergo. Sia per la tranquillità del luogo che per la posizione strategica, al centro di un territorio di grande interesse paesaggistico e culturale.

Mergo, la prima tappa

Marche-Mergo-Abbazia di Sant Urbano-interno

La località conta appena un migliaio di abitanti. Si dividono tra il nucleo storico, a circa 400 metri sul livello del mare, e la zona a valle lungo il fiume. L’area di sosta camper Loc no Loc da poco rinnovata, accogliente e funzionale, si trova nella parte alta a ridosso del paese. Raggiungibile a piedi con una breve passeggiata. Dell’agglomerato più antico sono visibili tratti di mura tardomedievali con resti del cammino di ronda e la porta di accesso al castello.

All’interno, tra vicoli silenziosi tuttora abitati, la chiesa dedicata al patrono San Lorenzo custodisce una pregevole Madonna del Rosario del Ramazzani risalente al XVI secolo. Una visita che si esaurisce in poco tempo, ma l’area Loc no Loc, immersa nel verde, invita a prolungare la nostra permanenza. Decidiamo quindi di farne il nostro campo base per qualche giorno. Esploriamo un territorio tanto ricco quanto eterogeneo. Lo scopriamo rientrando la sera a gustare le specialità enogastronomiche locali in un contesto accogliente e rilassante.

A poche centinaia di metri dall’area di sosta Loc no Loc troviamo il “mare di Mergo”, una zona verde sul fiume attrezzata. Qui una bella e facile ciclabile, in direzione mare-monti lungo l’Esino, è dedicata allo scomparso campione marchigiano Michele Scarponi. Gli amanti del birdwatching hanno la possibilità di osservare sulle rive diverse specie ornitologiche. Anche grazie alla vicinanza della Riserva di Ripa Bianca e del Parco Naturale Regionale Gola della Rossa e di Frasassi.

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Tra rocche e abbazie

Il viaggio prosegue alla scoperta di castelli, fortificazioni ed edifici di culto di rilevante interesse artistico. Sono disseminati in un territorio disegnato da calanchi e fertili colline. Dall’area Loc no Loc, in camper o anche in bicicletta, basta scendere pochi tornanti per giungere rapidamente all’abbazia di Sant’Elena. Si tratta di un complesso fortificato dell’XI secolo che aveva influenza su tutta la vallata. Notevoli le decorazioni antropomorfe del portale e dei ricchi capitelli corinzi.

Più lontana, in direzione del Monte San Vicino, la spettacolare abbazia di Sant’Urbano del XIII secolo. Sperduta in mezzo alla campagna è incastonata tra filari di viti e ulivi. Merita assolutamente una deviazione, sia per la possibilità di sosta che per l’esclusiva architettura. Nota le absidi ma soprattutto soffermati sull’interno su più livelli decorato con affreschi e capitelli dai ricchi bassorilievi.

I borghi dell’entroterra

Marche-Arcevia-Castello di Loretello

Si può chiudere il trittico tornando a valle, nel centro abitato di Moie, per ammirare l’abbazia benedettina di Santa Maria del XII secolo. Nell’edificio convivono elementi in stile bizantino, romanico e gotico. Siamo nel comune di Maiolati Spontini, città natale del musicista Gaspare Spontini. Meritano una sosta il museo dedicato al compositore e il parco Colle Celeste, da lui voluto in onore della moglie.

Torniamo sull’altra sponda dell’Esino per risalire i tornanti circondati da vigneti. Non a caso qui si trovano case vinicole dove si produce il rinomato Verdicchio, un vino bianco ormai famoso in tutto il mondo. Superato l’abitato di Montecarotto, con resti delle mura medievali, si raggiunge Serra de’ Conti. Il borgo è cinto da fortificazioni perfettamente conservate, con dieci torrioni e varie porte di accesso. Il centro storico racchiude numerose chiese decorate con pregevoli opere, ma noi preferiamo una passeggiata attorno alle mura che offre scorci inaspettati.

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Se non vi spaventano curve e strade strette, è possibile proseguire alla scoperta dei nove castelli di Arcevia, sui contrafforti del vicino Misa. Tra i più spettacolari quello di Loretello in mattoni rossastri con ponte di accesso su tre archi. Notevole anche quello di Piticchio le cui alte mura racchiudono un impianto urbano di impostazione romana.

Marche-Arcevia-Castello di Loretello-Facciata


Arcevia, il capoluogo, è un rinomato luogo di villeggiatura immerso nel verde a 550 metri di altitudine sul livello del mare. Bellissimi gli affacci sui monti circostanti. Nel centro storico non perdetevi il palazzo del Podestà con torre merlata del XIII secolo e soprattutto la collegiata di San Medardo. Al suo interno custodisce opere di Luca Signorelli e dei Della Robbia.

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Da Mergo a Serra San Quirico

Marche-Genga-Tempietto del Valadier
Genga, tempietto del Valadier

San Quirico, porta di accesso e sede del Parco Naturale Regionale Gola della Rossa e Grotte di Frasassi, sono pochissimi chilometri. La cittadina, immersa tra gli ulivi alle pendici del Monte Murano, presenta un interessante centro storico. Vicoli e case s’intrecciano con mura e camminamenti dando luogo alle caratteristiche “copertelle”. Merita uno sguardo la chiesa di Santa Lucia per le sue incredibili e sfarzose decorazioni barocche.

La vicina Genga, minuscolo borgo fatto di case in pietra, è il cuore del parco. Punto di partenza di escursioni e passeggiate in mezzo alla natura. Piuttosto facile, pur sempre con le dovute attenzioni, il percorso del Papa (Leone XII nato appunto qui), la forra di valle Scapuccia. Più impegnativo quello per il foro degli Occhialoni per il quale occorre raggiungere la frazione di Pierosara.

A portata di tutti, breve ma in forte pendenza, lo stradone che conduce al santuario della Madonna di Frasassi. Noto come tempietto del Valadier dal nome dell’architetto che lo ha realizzato, è una chiesa ottagonale. Si trova in una scenografia spettacolare all’interno di una cavità della roccia.

Marche-San Vittore alle Chiuse-ponte
San Vittore alle Chiuse



Un altro connubio tra arte e natura ci aspetta a valle, a San Vittore di Genga, punto di accesso alla gola di Frasassi, scavata dal fiume Sentino. Il piccolo borgo è dominato dall’antica abbazia di San Vittore delle Chiuse, una complessa ed affascinante costruzione romanica dell’anno 1000. A fianco un interessante museo speleo-paleontologico.

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Le Grotte di Frasassi

Chiudiamo in bellezza l’itinerario con la visita guidata alle grotte di Frasassi, uno dei più grandi e spettacolari complessi ipogei d’Europa. Formatosi presumibilmente oltre un milione di anni fa, si sviluppa su più livelli per diverse decine di chilometri. Un vero e proprio capolavoro della natura che attira qui ogni anno decine di migliaia di visitatori. Per parcheggiare la località La Cuna, adiacente la stazione ferroviaria dove ci sono le biglietterie e i bus navetta, offre ampi spazi gratuiti e servizi. ù

Marche-Grotte di Frasassi-Sala delle Candeline

Il nostro tempo è terminato, ma chi ha tempo a disposizione ha tante opportunità di turismo slow. Ad esempio si può lasciare qui il camper e raggiungere in pochi minuti di treno la bella città di Jesi. Si tratta della città natale di Federico II e Giovan Battista Pergolesi. O quella di Fabriano, dove il Museo della Carta e della Filigrana racconta una tradizione che non ha eguali in Europa.

Un brindisi in verde

Principale vitigno coltivato nell’entroterra anconetano sin dall’VIII secolo, il Verdicchio deve il suo nome all’intenso colore verde dei suoi acini. Le principali zone di coltivazione sono quella dei Castelli di Jesi – dove si concentra quasi il 90% della produzione – e quella di Matelica. Particolarmente versatile, può essere vinificato in purezza ma può essere apprezzato anche nella versione spumante, metodo classico o charmat, passita o con vendemmie tardive.

Come arrivare

Mergo, punto di partenza dell’itinerario, si trova in provincia di Ancona, all’uscita Apiro/Mergo della Superstrada SS76 Val d’Esino. La località è posta a 35 chilometri dal casello autostradale della A14 Ancona Nord e a 85 da Perugia.

Dove sostare

Marche-Mergo-Pannelli informativi presso area verde

A Mergo c’è l’area di sosta Loc no Loc in Via Colli 1. Esistente già da anni ma recentemente rinnovata e automatizzata, è immersa nel verde a 300 metri dal centro storico e vicino agli impianti sportivi. Tredici i posti delimitati, su fondo asfaltato, con acqua, allaccio elettrico, illuminazione e scarico. È presente una costruzione in legno con toilette, docce e cucina con frigorifero, e non mancano tavoli e area barbecue. L’accesso è regolato da sbarre.

La prenotazione può essere effettuata tramite QR Code presente all’ingresso, visitando il sito, inviando un’e-mail all’indirizzo anagrafe@comune.mergo.an.it o telefonando al numero 0731 814820. Il prezzo è di 10 euro al giorno.

Marche-Mergo-Area di sosta camper Loc no Loc


Oltre l’area Loc no Loc diverse altre sono le possibilità di sosta nella zona, anche per la visita dei vari siti indicati. Un parcheggio non manca alle abbazie di Sant’Elena, Sant’Urbano e Santa Maria di Moie (sulla strada principale, adiacente il cimitero). A Serra de’ Conti esiste un’area attrezzata.

Per una sosta breve consigliamo gli spazi sotto le mura, vicino la Porta della Croce o il parcheggio San Francesco. Se a Piticchio non ci sono problemi, a Loretello con veicoli di grosse dimensioni risulta invece più complicato (da evitare nei periodi di maggiore afflusso). Ad Arcevia c’è una grande area attrezzata sotto il paese.

Il parcheggio gratuito La Cuna, dove si trovano le biglietterie delle grotte di Frasassi, ha spazi per camper e caravan. Si tratta di un’ottima base di partenza per escursioni e trekking nel parco.

Cosa visitare

  • Il Parco Naturale Regionale della Gola della Rossa e di Frasassi con i suoi 10.026 ettari è la più vasta area protetta delle Marche. Un paradiso naturale che accoglie una fauna ricca ed eterogenea, circa duecento specie animali, e oltre un migliaio di tipologie vegetali. Presso gli infopoint del parco è possibile reperire gratuitamente la carta escursionistica dell’area protetta.
  • Grotte di Frasassi, il tratto turistico attrezzato è lungo circa un chilometro e mezzo. La visita guidata ha una durata di un’ora e un quarto circa. Si raccomanda di indossare calzature comode e un abbigliamento adatto alla temperatura interna, che si attesta intorno ai 14 gradi. L’ingresso costa 18 euro e il biglietto può essere acquistato online o presso la biglietteria nel parcheggio La Cuna. Sconto di 3 euro sul biglietto intero per il titolare e un accompagnatore.

Dove mangiare

A Mergo c’è La Locanda dei Ribelli in Via Cesare Battisti 14 (tel. 0731 855039) oppure Osteria delle Viole in Via Cesare Battisti 27 (tel. 338 3603328). A Cupramontana Trattoria da Fiorina in Via Barchio 12 (tel. 0731 780401), a Castelplanio Locanda Hostaria della Posta in Via Carrozze Vaccili 6 (tel. 0731 813528).

Cantine e prodotti tipici

A Cupramontana c’è Cantina Colonnara in Via Mandriole 6. Hai lo sconto del 10% su vini e spumanti della linea colonnara e pisaurum Tappo Sughero e visite guidate con degustazione. A Serra de’ Conti Cantina Casal Farneto in Via Farneto 12. A Montecarotto trovi Terre Cortesi Moncaro in Via Madonna
del Piano 7/A. Mergo offre ben due cantine: La Villa Mergo in Via La Villa 1, e Società Agricola Sandroni,
in Via Panocchia 2/bis.

Organizza il tuo weekend in camper nelle Marche consultando il sito di Destinazione Marche,

testo di Daniele Giorgini

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