Weekend nelle Marche: in camper a Macerata e dintorni

Un itinerario in camper da Macerata ai Monti Sibillini tra borghi, abbazie e cascate

Indice dell'itinerario

In primavera mare o montagna? Perché scegliere quando puoi avere entrambi? Nelle Marche con qualche decina di chilometri di strada, si raggiungono velocemente sia le spiagge che i “monti azzurri” cantati da Giacomo Leopardi. Ti diamo qualche spunto su quello che puoi fare da Macerata in camper fermandoti nei borghi dell’entroterra fino alle vette dei Monti Sibillini.

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Macerata, la città della pace e della musica lirica

Marche-Macerata-Piazza della Libertà-Teatro Lauro Rossi e Chiesa di San Paolo-Orologio astronomico
Piazza della Libertà a Macerata su cui si afacciano il teatro Lauro Rossi, la chiesa di San Paolo e l’orologio astronomico

Il punto di partenza dell’itinerario è nel mezzo. Abbracciata dalle colline lungo la valle del Potenza, Macerata è il luogo che ha dato i natali al missionario e sinologo Padre Matteo Ricci, ma anche la città della pace e della musica lirica. Circa quarantaduemila abitanti e una cinta muraria che racchiude il centro storico, dove tra musei e monumenti c’è molto da visitare con una passeggiata a piedi. Lasciato il camper fuori dalle mura, nei pressi dello Sferisterio, per raggiungere la parte più alta ci si deve preparare a qualche saliscendi e a percorrere le “scalette”, una lunga e piuttosto ripida scalinata che conduce in Piazza della Libertà.

L’orologio astronomico, un piccolo capolavoro

Alzando lo sguardo sulla Torre Civica ci si trova davanti a un capolavoro: l’orologio astronomico e planetario, un unicum che mostra i moti apparenti della luna e del sole e anche dei pianeti che erano conosciuti all’epoca della sua realizzazione. La macchina originaria è opera dei fratelli emiliani Giulio, Lorenzo Maria e Ippolito Ranieri. Oggi è possibile vedere una copia fedelissima realizzata nel 2015 dal maestro Alberto Gora. Arrivando alle 12 o alle 18 di ogni giorno si può vedere in funzione il carosello dei Magi e l’Angelo che escono da una porticina in legno e si inchinano davanti a una statua della Madonna con il Bambino.

Il Museo della Carrozza

Marche-Macerata-Biblioteca Mozzi Borgetti-foto di Fiamma Mariniello
la Biblioteca Mozzi Borgetti

Da qui lasciandosi la torre alle spalle e scendendo di qualche passo si arriva a Palazzo Buonaccorsi, sede dei Musei Civici e scrigno di tre luoghi interessantissimi: il Museo della Carrozza nei locali sotterranei, una sezione di arte antica con la Galleria dell’Eneide – uno degli esempi più completi di sale affrescate con decorazioni dell’epoca tardo barocca presente nel centro Italia – e una sezione dedicata all’arte moderna posta al primo piano.

Marche-Macerata-Galleria Eneide-foto di Fiamma Mariniello
un particolare della Galleria dell’Eneide all’interno dei Musei Civici

La collezione di carrozze è frutto di una donazione del conte Pier Alberto Conti della vicina Civitanova Marche; oltre a dei bellissimi modelli ben conservati (come Spider Phaeton, Mail Phaeton, Jardinière o Gran Break de Chasse) comprende una ricca serie di selle, morsi, frustini, briglie e stampe fotografiche. Facendo un giro nei seminterrati ci si immerge in sale piene di carrozze. Viene spontaneo sognare a occhi aperti, immaginandole trainate da cavalli fra le morbide campagne dell’entroterra maceratese per raggiungere i borghi vicini.

Le sale del piano nobile ospitano opere da non perdere tra cui i capolavori di arte antica di Carlo Crivelli e Giovanbattista Salvi detto il Sassoferrato, oltre a dipinti di arte fiamminga italiana, napoletana e veneta. La sezione adibita all’arte moderna dedica invece ampio spazio a Ivo Pannaggi, pittore e designer esponente del Futurismo nato a Macerata nel 1901.

La Specola dei mondi d’Oriente

Marche-Macerata-Specola dei mondi d'Oriente-foto di Fiamma Mariniello
la Specola dei mondi d’Oriente

In pochi minuti a piedi si raggiungono altri due spazi un po’ nascosti e poco conosciuti di Macerata. Varcando l’ingresso della biblioteca Mozzi Borgetti, in piazza Vittorio Veneto, si può visitarne la parte più antica. Trova spazio nell’ex collegio dei Gesuiti ed è considerata una delle maggiori biblioteche della regione. Essa vanta un fondo di ben quattrocentomila pezzi tra incunaboli, manoscritti e carte geografiche.

All’ultimo piano c’è la Specola dei mondi d’Oriente, luogo in passato deputato alle osservazioni astronomiche dove oggi è possibile – ammirando un bellissimo panorama – gettare lo sguardo verso est. Non è un caso: tra le culture orientali e Macerata corre un legame di lunga data che vede in Padre Matteo Ricci il capostipite. In questo spazio geografi, cartografi, e matematici vengono presentati attraverso un percorso di quattro secoli nella storia delle scienze.

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Lo Sferisterio

Marche-Macerata-Sferisterio

Non si può andare via da Macerata senza aver visitato lo Sferisterio, uno dei simboli della città. Progettato dall’architetto Aleandri, venne inaugurato nel 1829: a finanziare la costruzione furono i cosiddetti “Cento consorti”, un gruppo di maceratesi che vollero far dono alla città di una struttura dedicata al gioco della palla con il bracciale.

Oggi, oltre a essere uno dei monumenti imperdibili da visitare, è l’arena della musica lirica. Fu il conte Pier Alberto Conti a far costruire un ampio palcoscenico ed aprire una porta centrale sul grande muro che chiude su un lato l’edificio, al fine di dotare Macerata di uno spazio adatto alle rappresentazioni di opere liriche. A inaugurarlo, il 27 luglio del 1921, fu la messa in scena dell’Aida di Giuseppe Verdi, accompagnata da un grande successo.

Macerata Opera Festival

Ogni anno nel periodo estivo ospita il Macerata Opera Festival, giunto alla sessantesima edizione.
Il cartellone del 2024 – dal 19 luglio all’11 agosto – rende omaggio a Giacomo Puccini con Turandot
e La Bohème, accanto a Norma di Vincenzo Bellini.

L’abbadia di Chiaravalle a Fiastra

Marche-Abbadia di Fiastra-Abbazia Chiaravalle di Fiastra
l’Abbazia di Chiaravalle di Fiastra

Ripreso il camper ci dirigiamo verso l’entroterra attraverso un paesaggio collinare, incontrando tra un panorama e l’altro tanti piccoli borghi e zone di interesse. Come Abbadia di Fiastra, a dodici chilometri dalla città di Macerata, nel Comune di Tolentino. Il nucleo abitato prende il nome dall’abbazia di Chiaravalle di Fiastra, una delle chiese cistercensi meglio conservate in Italia. Ci troviamo all’interno della Riserva Naturale Abbadia di Fiastra, istituita nel 1984, che durante tutto l’anno offre un rifugio per camminare nella natura e rigenerarsi.

Poco distante dall’edificio religioso c’è un comodo e grande parcheggio dove si può sostare per dedicare qualche ora alla scoperta del luogo. Dopo aver visitato l’interno della chiesa a tre navate (con alcuni affreschi risalenti al XV secolo attribuiti alla scuola camerinese), si passa agli ambienti del monastero con il grande chiostro, la sala del capitolo, il refettorio, il dormitorio e la sala delle oliere. Le cantine dell’abbazia ospitano un museo del vino e una raccolta di oggetti della civiltà contadina.

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Urbisaglia

Marche-Urbisaglia-castello-torri
il castello di Urbisaglia

Da Abbadia di Fiastra percorrendo la strada statale 78 con una trentina di chilometri si raggiunge il borgo di Sarnano; prima però si toccano altri piccoli paesi che possono rappresentare delle interessanti soste intermedie. La prima è Urbisaglia, un tempo una grande città del Piceno, colonia e municipio romano. Il parco archeologico dell’antica Urbs Salvia (tel. 0733 506566) è tra i più interessanti e importanti delle Marche. La visita è viaggio all’indietro nel tempo nel cuore di una tipica città romana. Dal punto più alto si può vedere il serbatoio dell’acquedotto che riforniva d’acqua l’abitato.

Marche-Urbisaglia-Anfiteatro romano-resti
i resti dell’anfiteatro romano

Più in basso si trovano il teatro ben conservato e, ai piedi della collina, i due templi dell’area sacra: Al di fuori della cinta muraria fa mostra di sé l’anfiteatro risalente alla fine del I secolo. Nel centro storico spicca la rocca cinquecentesca con le imponenti torri angolari.

Marche-Parco archeologico di Urbs Salvia-Fiamma Mariniello
il parco archeologico di Urbs Salvia

Da qui avendo tempo a disposizione ci si può a un tour tra piccoli borghi sospesi nel tempo: tra questi Colmurano, un piccolo centro in posizione panoramica; o Loro Piceno, paese famoso per il vino cotto, celebrato tutti gli anni da una festa dedicata.

Sarnano

Marche-Sarnano-Cascatelle

L’ultima tappa del nostro viaggio, annunciata da uno splendido colpo d’occhio, è il nucleo medievale di Sarnano. Situata a 539 metri sul livello del mare, ai piedi dei Monti Sibillini, è la porta di accesso a un comprensorio sciistico dove puoi sciare guardando il mare. I pendii offrono lo spunto anche per belle escursioni di primavera. Il paese ha mantenuto la forma del “castrum” fortificato, sviluppato dal basso verso l’alto in cerchi concentrici.

Lasciato il camper nell’area attrezzata a pochi passi dal centro, si può esplorare a piedi la zona vecchia dall’antica Porta Brunforte sino a raggiungere Piazza Alta. Tra i luoghi da vedere c’è la Pinacoteca, in Via Giacomo Leopardi, che custodisce opere del veneziano Vittore Crivelli, di Vincenzo Pagani, artista del Fermano, e di Simone de Magistris, autore caldarolese allievo di Lorenzo Lotto (tel. 0733 659921).

Fra i tesori dell’ambiente sono una chicca le cosiddette “cascatelle”, visitabili durante tutto l’anno (anche in notturna in alcuni periodi). La Via delle Cascate Perdute collega i salti d’acqua del torrente Tennacola in un facile itinerario che si snoda per circa sei chilometri.

Sosta camper

A Macerata c’è l’area di sosta comunale ad apertura annuale in Via Pozzo del Mercato 21, Numero Verde 800 850800. Nelle vicinanze del centro storico, a circa 200 metri dallo Sferisterio, offre 8 stalli su fondo asfaltato e un parcometro con sistema di emissione ticket integrato con la fornitura elettrica. Il costo è di un euro l’ora per un massimo di 10 euro per 24 ore. Sono disponibili rifornimento di acqua potabile, illuminazione notturna, scarichi delle acque nere e grigie.

A Sarnano sosti nell’area attrezzata comunale in Via Corridoni 94E, ad apertura annuale. L’area ha una superficie di 1.500 metri quadrati, distribuiti su tre livelli, e dispone di 14 piazzole di sosta e due dedicate ai van. Sono disponibili colonnine per l’energia elettrica, raccolta delle acque reflue, presa acqua potabile
e servizi igienici adatti anche alle persone con disabilità. L’area è automatizzata e gestita tramite un’applicazione dedicata. In alternativa c’è il Camping Villaggio Quattro Stagioni, a poca distanza dal borgo, immerso nella natura del Parco naturale dei Monti Sibillini, offre piazzole ombreggiate su terreno erboso con allaccio alla corrente elettrica, acqua e scarico; possibilità di posto auto.

Dove mangiare

A Macerata puoi fare una pausa golo da Centrale Macerata Il caffè in Piazza della Libertà. Un ristorante e caffè con cucina locale, pizzeria, colazioni, aperitivi cocktail e vini di qualità.

A Tolentino c’è Da Rosa in Contrada Abbadia di Fiastra snc (tel. 0733 201661) che propone ricette con ingredienti e prodotti del territorio cucinati secondo la tradizione.

A Sarnano un ottimo indirizzo è Trattoria Porverò in Via della Fonte 71 (tel. 338 1687752). A pochi passi dal centro storico, un caratteristico ristoro con cucina a base di ingredienti locali.

Per informazioni puoi rivolgerti al Centro IAT Macerata in Piazza della Libertà 18 (tel. 0733 060279) e a Sarnano Turismo.

testo di Erika Mariniello

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