Questo itinerario da vivere in camper tra Brescia e il Lago d’Iseo, passando per la Franciacorta, è ispirato alla Via delle Sorelle. Questo il nome del nuovo cammino che collega Brescia a Bergamo unendo tra loro borghi, oasi di natura, tesori d’arte e spiritualità, eccellenze enologiche di fama mondiale. Per tutte le informazioni sul territorio del Bresciano puoi consultare il sito di Visit Brescia.
Brescia, cosa fare e vedere
Dall’area di sosta del parcheggio Poliambulanza arrivare in centro è questione di pochi minuti grazie all’efficiente servizio di metropolitana. Scendi alla fermata Vittoria e sbuca in Piazza della Vittoria. Da lì il cuore di Brescia è a portata di piedi. Un invito a vagabondare tra piazze, palazzi, interessanti musei. Per poi sedersi a un tavolino a gustare il Pirlo, l’aperitivo bresciano per antonomasia. Scoprendo i motivi per cui la città, insieme a Bergamo, è stata eletta Capitale Italiana della Cultura 2023.

Le piazze storiche
Il centro di Brescia si racchiude intorno a tre piazze storiche. Piazza Paolo VI, di impianto medievale, con il Broletto, il Duomo Nuovo e la Rotonda, l’antico duomo romanico a pianta circolare.

La rinascimentale Piazza della Loggia con l’omonimo palazzo, i portici e la Torre dell’Orologio. E Piazza Vittoria, lo spazio urbano in stile razionalista realizzato nel 1932 sul preesistente quartiere delle Pescherie.

I siti Unesco
Sono due i siti patrimonio Unesco di Brescia. L’area archeologica di Brixia, che conserva le rovine di epoca romana più vaste e meglio conservate d’Italia. E il complesso espositivo del Museo di Santa Giulia, che documenta la storia cittadina dall’Età del Bronzo ai giorni nostri. Nel Tempio Capitolino (Capitolium) è da non perdere la Vittoria Alata, simbolo di Brescia, un bronzo risalente alla prima metà del I sec. d.C.

La Pinacoteca Tosio Martinengo
La Pinacoteca Tosio Martinengo documenta la pittura bresciana del Rinascimento con opere dei maestri Foppa, Savoldo, Romanino e Moretto; fanno parte della collezione anche lavori di Raffaello, Lotto, Hayez e Canova.
I fermenti contemporanei
Palazzo Martinengo Colleoni ospita il Mo.Ca, sede espositiva e spazio di aggregazione per stimolare esperienze artistico-culturali innovative. Nel quartiere del Carmine l’ex chiesa dei Santi Filippo e Giacomo
è sede di mostre, performance, concerti, eventi. Poco distante, un ex bunker ospita il Rifugio delle Idee, fucina di iniziative culturali e mostre. In Piazza della Vittoria ci sono la Stele di Mimmo Paladino e, nel Quadriportico, Il Peso del tempo sospeso di Stefano Bombardieri.

Il progetto Subbrixia
Importanti installazioni di arte contemporanea marcano la linea metropolitana nell’ambito del progetto Subbrixia. Tra queste la recente installazione di Angelidakis a Bresciadue, Incancellabile Vittoria di Emilio Isgrò nella Stazione FS e Mind the Gap di Nathalie du Pasquier nella stazione Vittoria.

Il castello
Dal centro storico una passeggiata nel verde sale al castello, tra i più vasti complessi fortificati d’Europa. Il mastio custodisce il Museo delle Armi antiche Luigi Marzoli, fra i più importanti d’Europa. Dai bastioni si gode una vista impareggiabile sulla città.

Il Museo Mille Miglia
Ai piedi del Monte Maddalena, il complesso monastico di Sant’Eufemia offre un viaggio in una pagina leggendaria della storia d’Italia. Qui dal 2004 ha sede il Museo Mille Miglia, dedicato alla mitica corsa automobilistica che si è svolta tra il 1927 e il 1957 tra Brescia e Roma. Nella visita mi guida il bravissimo professor Marcello Vedari, che con racconti, aneddoti e dettagli dà voce ai miti del passato.

Da Achille Varzi a Tazio Nuvolari, da Clemente Biondetti a Giannino Marzotto, vincitore quest’ultimo di due edizioni nonché camperista convinto. Nel percorso espositivo si passano in rassegna iconiche vetture come la Ferrari 95 S, l’Alfa Romeo 6C 1750 SS, la Mercedes 24 e tantissime altre, scoprendo un pezzo di storia della tecnologia in cui l’Italia di allora deteneva un primato oggi smarrito. E non occorre avere una passione per i motori per cogliere il fascino di questo viaggio nel tempo.
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L’abbazia Olivetana di San Nicola a Rodengo Saiano
Mi lascio alle spalle le pendici del Monte Maddalena e guido attraverso la pianura bresciana. Prossima tappa, l’abbazia Olivetana di San Nicola a Rodengo Saiano (possibilità di parcheggio temporaneo vicino al campo sportivo).

Padre Paolo mi illustra nel dettaglio la storia del monastero e delle opere d’arte in esso custodite. Il complesso fu fondato dai monaci cluniacensi nel X secolo: il primo documento che ne attesta l’esistenza risale al 1080. Nel 1446 papa Eugenio IV decretò il cambio di congregazione e l’arrivo dei Benedettini Olivetani.

I tre chiostri
All’ordine senese si devono l’attuale aspetto dell’abbazia e la realizzazione dei tre chiostri. Quello quattrocentesco, di aspetto tardogotico; il grande chiostro cinquecentesco, dove predominano le forme rinascimentali; e il terzo chiostro realizzato alla fine del Cinquecento, anche detto della cisterna, che unisce la chiesa agli altri ambienti del monastero: su una parete spicca la meridiana del 1648.

Le sale e l’abbazia
Nel corso della visita si passano in rassegna la foresteria, affrescata da Girolamo Romanino tra il 1528 e il 1538 (gli originali si trovano attualmente alla Pinacoteca di Brescia). Poi il refettorio impreziosito nella metà del Cinquecento da artisti quali Tommaso Sandrini e Giacomo Barbelli. La Sala del Forno (o dei Dodici Apostoli), con l’affresco l’Albero della vita datato 1533 e attribuito ad Alessandro Romanino. E la sacrestia tardo seicentesca con opere dei maestri lombardi Tommaso Sandrin, Francesco Giugno e Stefano Viviani. Un percorso che culmina con la visita all’interno dell’abbazia, in cui spicca il coro ligneo realizzato nel 1480 da Cristoforo Ronchi.

Ome, nel cuore della Franciacorta collinare
Per raggiungere la tappa successiva punto verso il cuore della Franciacorta collinare. Ome mi accoglie con il bellissimo agricampeggio dell’agriturismo e cantina Al Rocol e con due esperienze tra natura e storia.

L’Orto Botanico delle Conifere Coltivate
A venti minuti a piedi da Ome, risalendo la Valle di Fus, l’Orto Botanico delle Conifere Coltivate invita a passeggiare tra pini, abeti e cipressi da tutto il mondo. Ci sono sequoie canadesi e piante provenienti dalla Numidia; il frondoso Cipresso del Kashmir, che può raggiungere i venti metri, convive con l’Abies Nordmanniana, in grado di sopravvivere a meno 50 gradi; e l’Abies Cephalonica, proveniente dall’isola delle Ionie.

Un affascinante esperimento nato dalla passione di Antonio de Matola, ricercatore, filosofo ed esperto di botanica. Scoprire insieme a lui le varietà arboree di questo angolo di natura lascia una traccia indelebile nella memoria e nel cuore.
Il Borgo del Maglio
Ecco una meta da non perdere per noi camperisti anche per la presenza di una nuova area attrezzata e un ostello con infopoint. Il Borgo del Maglio di Ome ospita due sedi espositive inserite nel Sistema Museale di Valle Trompia.

Il Museo Il Maglio Averoldi è una fucina del XV secolo con una ruota ad azionamento idraulico che ancora oggi muove il maglio, utilizzata in passato per la produzione di attrezzi agricoli. Qui nei fine settimana è possibile vedere all’opera dei volontari appassionati che tengono in vita l’antica tradizione forgiando il metallo per realizzare elaborate e raffinate lame di coltelli. Di fronte, la Casa Museo Pietro Malossi ospita una ricca e interessante collezione privata di oggettistica, dalle armi alla mobilia, alle stampe ai quadri.

La Riserva Naturale Torbiere del Sebino
La Via delle Sorelle prosegue la sua marcia in direzione del Lago d’Iseo arrivando a sfiorare la Riserva Naturale Torbiere del Sebino, importante zona umida inserita nella Rete Natura 2000. Per mezzi di piccole dimensioni possibilità di parcheggio vicino al monastero di San Pietro in Lamosa. Quindici habitat, 360 ettari di superficie, tre percorsi di visita, 70 specie nidificanti: questi i numeri dell’area protetta dove è piacevole passeggiare e approfittare delle panchine per fermarsi a osservare e fotografare l’avifauna.

Verso il Lago d’Iseo
Puoi ora imboccare il sentiero che sale alla Madonna del Corno: il percorso parte dal centro di Provaglio d’Iseo e arriva fino a un bel balcone sulla Franciacorta e il lago. Oppure raggiungere Clusane, tirare giù la dueruote dal portabici e pedalare lungo la ciclabile fino a Paratico, estremità sudoccidentale del Sebino.
Prima di un gelato da Mologni, in Via Mazzini, fai una tappa al Parco delle Erbe Danzanti, con due percorsi che raccontano la varietà della vegetazione lacustre inframmezzati da installazioni d’arte en plein air.
Leggi l’articolo sulla Ciclovia dell’Oglio in camper più bici
I 4 cammini del Bresciano
In provincia di Brescia sono attualmente quattro i cammini che permettono di apprezzare la varietà ambientale e paesaggistica di questo territorio.

Via delle Sorelle
Il cammino Via delle Sorelle è stato lanciato nel 2023 in occasione di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura (di cui abbiamo parlato qui). Un percorso disegnato lungo la fascia collinare per unire – idealmente e non solo – le due province. “Abbiamo voluto raccontare un volto diverso di due territori conosciuti soprattutto come poli industriali” spiega Alessia Marsigalia, giornalista e presidente dell’Associazione Slow Ride Italy.

“Questo percorso si propone di sottrarre spazio a stress, velocità, traffico valorizzando la lentezza. Una chiave di lettura per conoscere e vivere i luoghi in modo sostenibile”. Il cammino prevede 6 tappe giornaliere per un totale di 130 chilometri e attraversa 36 comuni.

Via Valeriana
L’antico tracciato, realizzato dai Romani nel III secolo dopo Cristo, ha rappresentato per secoli l’unica via comunicazione tra la Franciacorta e la Valle Camonica. L’itinerario della Via Valeriana parte da Brescia, tocca la Franciacorta, il Lago d’Iseo e la Valle Camonica fino a Edolo. Qui si divide in due tronconi: uno verso il Passo dell’Aprica per poi scendere a Tirano e uno verso il Passo del Tonale. Il percorso ha una lunghezza di circa 190 chilometri suddivisi in 12 tappe. Lungo la tratta ci si può avvalere del servizio ferroviario della linea Brescia-Iseo-Edolo.

Cammino di Carlo Magno
Sviluppato tra Bergamo e la trentina Carisolo, il Cammino di Carlo Magno nella sua parte bresciana scorre lungo la Valle Camonica. L’itinerario segue le antiche vie di collegamento tra i paesi del territorio seguendo le orme di Carlo Magno, che la narrazione popolare vuole sia passato in Valle Camonica. Il tracciato si sviluppa per circa 225 km ed è diviso in 12 tappe.
Scopri l’itinerario dal Lago d’Iseo alla Valle Camonica in camper
Cammino di Sant’Ercolano
Si articola in tre percorsi questo cammino dedicato a Sant’Ercolano, che fu Vescovo di Brescia. Siamo nel Comune di Toscolano Maderno, sulle rive del Lago di Garda. Dalla foce del torrente Toscolano si sale sulle colline moreniche passando lungo le valli delle Cartiere e delle Camerate, fino alle cime delle Prealpi Lombarde.
Il Percorso urbano, lungo poco più di 7 km pianeggianti, tocca gli scorci più significativi del territorio toscomadernese. Il tracciato medio dura poco più di 8 ore, per 29,7 km di lunghezza e un dislivello di oltre 1000 m. Il Percorso completo, per i camminatori più esperti, dura circa 18 ore e si snoda su oltre 63 km di lunghezza.

Informazioni pratiche, soste, indirizzi

Dove sostare
Brescia Area di sosta presso il parcheggio Poliambulanza, nelle vicinanze dell’omonima stazione della metropolitana. Illuminata, a pagamento, completa di scarico, presa d’acqua e corrente.

Ome Agriturismo Al Rocol, Via Provinciale 79, tel. 030 6852542. Il punto di riferimento per una sosta all’aria aperta tra le colline della Franciacorta. Produzione enologica di qualità, camere, ristorazione (riservata agli ospiti) e cinque piazzole immerse nel verde con blocco servizi dedicato.
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Ome Area di sosta presso l’Ostello Casa Gialla, Via Maglio 24, tel. 331 3234473, casagialla.franciacorta@gmail.com. Nel parcheggio del Borgo del Maglio sono presenti alcune piazzole riservate ai camper al costo di 8 euro giornalieri. Per informazioni rivolgersi al vicino bar e ostello Casa Gialla. Posta lungo i cammini Via delle Sorelle e Via Valeriana, la struttura dispone di 5 stanze, 14 posti letto, sala comune e infopoint.

Iseo Camping Sassabanek, Via Colombera 2.
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Dove mangiare
Brescia Osteria Ai Bianchi, Via Gasparo da Salò 32, tel. 030 292328. A due passi da Piazza della Loggia, ambientazione rustica e un viaggio nella tradizione culinaria bresciana. Da provare i casoncelli alla
bresciana, i malfatti al burro versato, la pappa al pomodoro con stracciatella, il baccalà mantecato con crema di pomodoro e polenta soffiata.
Clusane Antica Trattoria del Gallo, Via Risorgimento 46, tel. 030 9829200, chiuso il martedì. Tra le specialità la tinca al forno, il piatto tradizionale di Clusane a base di pesce di lago.
Ome Trattoria Belotti, Via Rinato 3, chiuso il giovedì. Una cucina curata e tradizionale con prodotti locali e pasta fatta in casa.
Prodotti tipici
San Pancrazio Azienda agricola Ugo Vezzoli, Via Vezzoli 20.
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Coccaglio Castello Bonomi Tenute in Franciacorta, Via San Pietro 46, .
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Cazzago San Martino Tenuta Ambrosini Via Basso Castello 6.
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