10 mete insolite e curiose nei dintorni di Brescia

Dalle Fate di Pietra di Zone alla Strada della Forra di Tremosine. I dintorni di Brescia nascondono luoghi insoliti e curiosità

Indice dell'itinerario

Chi ha detto che per vivere un’esperienza sorprendente bisogna andare a cercare luoghi particolari in chissà quali paesi remoti? A due passi da Brescia, Capitale Italiana della Cultura 2023, puoi scovare 10 mete insolite e curiose.

Dalle Fate di Pietra di Zone alla Strada della Forra di Tremosine divorata curva dopo curva da James Bond nel film 007 Quantum of Solace. Dalla Brescia sotterranea agli affascinanti enigmi dei “pitoti” della Valle Camonica, il più grande complesso di incisioni rupestri finora scoperto al mondo e Patrimonio Unesco. La provincia di Brescia è ricca di luoghi insoliti, curiosi (e a volte misteriosi) che garantiscono il fascino della sorpresa. Per itinerari stimolanti e mai banali.

Brescia sotterranea

Lombardia-Brescia-Brescia sotterranea-Archivio BUCS

Un volto inatteso di Brescia, con Bergamo Capitale Italiana della Cultura 2023, è quello che si può scoprire nel sottosuolo del suo centro storico. Un labirinto di rogge sommerse, antichi fiumi, canali sotterranei. Scoprilo con le visite guidate dell’Associazione Brescia Underground.

Con l’Associazione Speleologica Bresciana si visitano le grotte e le segrete del castello rinvenuti nel corso degli scavi archeologici sotto il Colle Cidneo. Il tour si snoda fra torri, polveriere, cisterne idriche fino al Mastio Visconteo e al triangolo fortificato, lungo un articolato sistema di camminamenti, cunicoli e gallerie, che tocca opere ipogee romane, zone sotterranee realizzate per motivi bellici durante il dominio veneto.

Le Fate di Pietra di Zone e il Bosco degli gnomi

Lombardia-Brescia-Piramidi di Zone

Altissimi pinnacoli in pietra, sormontati da grandi massi, a mo’ di cappello: la loro strana forma ha fatto da sempre fantasticare. Tant’ che la gente del posto li chiamava Fate di Pietra. Le Piramidi di Zone, da dove si aprono spettacolari scorci panoramici sulla sponda settentrionale del Lago d’Iseo.

In questa galleria d’arte involontaria, si sono create, nel corso delle ere, le più imponenti piramidi di erosione d’Europa, che raggiungono i 30 metri d’altezza e gli 8 metri di circonferenza. Puoi pedalare nella riserva naturale a esse intitolata per circa un’ora (il percorso è segnalato con tabelle che spiegano le caratteristiche del territorio e delle dinamiche del fenomeno).

Lombardia-Brescia-Lago d'Iseo zone bosco gnomi

Poco distante, un altro luogo magico, il Bosco degli gnomi, dove si snoda un sentiero fiabesco. Tra uno gnomo innamorato e un’aquila reale, una protettiva mamma orsa e una simpatica volpe, è impossibile sentirsi soli. Ben 44 sculture, tutte opere dello scultore-contadino Luigi Zatti, custodiscono il sentiero e i visitatori regalando un’escursione memorabile che piace a tutti, grandi e piccini.

Le incisioni rupestri della Valle Camonica

Lombardia-Brescia-Valcamonica incisioni rupestri UNESCO drone autore Albatrosfilm
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Il mondo preistorico è illustrato sulle rocce tra il Lago d’Iseo e Ponte di Legno, in ben 180 siti. Le incisioni rupestri della Valle Camonica, con i loro enigmi e simboli, sono il primo sito italiano dichiarato dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità nel 1979. Un tempo la gente del luogo le chiamava “pitoti” (cioè fantocci) e pensava che a tracciarli sulle rocce, nelle sere di luna piena, fossero state le streghe con magici rituali. Si tratta del più grande complesso di incisioni rupestri del mondo: circa 200 mila figure eseguite nell’arco di oltre 12 mila anni, dal Paleolitico al periodo Romano.

Il Parco Nazionale di Naquane

Negli 8 parchi archeologici dedicati, una chiara cartellonistica consente di districarsi in questo fantastico e complesso linguaggio figurato su massi di varie forme e dimensioni. La maggior concentrazione di incisioni si ha nella zona di Capo di Ponte, dove si trova il Parco Nazionale di Naquane, in cui sono incise su 104 rocce oltre 30 mila figure. Si tratta del maggiore raggruppamento scoperto al mondo: scene di vita quotidiana (caccia, guerra, allevamento, agricoltura) e simboli, non tutti di facile interpretazione, come le “palette”, le spirali, la rosa camuna (scelta come simbolo per la Regione Lombardia.

Le Grotte di Catullo, la villa romana che domina il Garda

Lombardia-Brescia-Grotte Catullo-Sirmione-Copy CAR Sirmione- autore Antonello Perin

All’estremità della penisola di Sirmione, circondate dalle azzurre acque del Lago di Garda e immerse nel verde degli ulivi, le Grotte di Catullo sono una delle più suggestive aree archeologiche italiane. Con i loro 2 ettari di estensione, sono l’esempio più grandioso di villa romana finora riportata alla luce nel Nord Italia e risalgono alla prima età imperiale, fra la fine del I sec a.C. e l’inizio del I sec.d.C. Furono alcuni viaggiatori quattrocenteschi a scambiare per grotte naturali queste rovine invase dalla vegetazione.

Secondo una credenza popolare qui sorgeva la villa di Catullo (84-54 a.C.), che cantò Sirmione “gioiello tra tutte le isole e penisole dei mari e dei laghi”. Una leggenda, dato che il poeta visse sicuramente prima della costruzione dell’edificio. Il complesso unisce al fascino dell’archeologia quello della natura. All’interno dell’area si trova anche un piccolo museo archeologico, che espone reperti provenienti da Sirmione e da alcuni siti del basso Garda.

Heller Garden, il giardino dell’Eden a Gardone Riviera

Lombardia-Brescia-Heller Garden-giardino botanico-budda

Lussureggiante di piante ed essenze rare, il Giardino Botanico – Fondazione André Heller è uno dei più affascinanti e inconsueti parchi italiani. Frutto della fantasia e dell’estro di due personaggi che hanno espresso il loro amore per la botanica, per viaggi e le terre lontane. Lo creò all’inizio del ’900 Arturo Hruska, dentista degli zar, dei Savoia, dei Papi Pio XII e Giovanni XXIII e di molti altri celebri personaggi della storia.

A ridargli vita è stato André Heller, noto artista multimediale austriaco, che l’ha acquistato nel 1989. Il giardino vanta oltre 3000 specie di piante provenienti da ogni parte del mondo, di cui si è ricreato l’habitat (dalle Alpi all’Himalaya, dal Mato Grosso alla Nuova Zelanda, dal Giappone all’Australia, al Canada e all’Africa). Le piante dialogano con le opere di artisti come Keith Haring, Roy Lichtenstein, Erwin Novak, Susanne Schmoegner e Rudolgh Hirt.

La Strada della Forra di Tremosine e James Bond

Lombardia-Brescia-Strada della Forra di Tremosine

Sulla sponda bresciana del Lago di Garda (considerata da Churchill l’ottava meraviglia del mondo) la Strada della Forra di Tremosine è una lunga e tortuosa lingua incastonata nella roccia. Le profonde gallerie che si lasciano alle spalle piante rampicanti si notano nel film 007 Quantum of Solace e sono le protagoniste della location del noto videogame Ride3.

La strada, che si inerpica dai 65 metri del lungolago ai 423 metri del borgo di Pieve di Tremosine, è un vero gioiello di ingegneria. Oggi è lo spunto per una delle esperienze più emozionanti soprattutto per gli appassionati della moto. Veramente magico è percorrerla di sera, quando è resa ancora più suggestiva da una scenografica illuminazione.

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Il castello Bonoris di Montichiari

Lombardia-Brescia-Castello Bonoris, cortile interno- autore  Rapuzzi

Il castello d Bonoris di Montichiari pare uscito da una favola, con le torri e le merlature, il grande parco con alberi secolari e il giardino pensile. Fu costruito in stile neomedievale sulle rovine di un’antica rocca in tempi relativamente recenti. Il conte Gaetano Bonoris tra il XIX e il XX secolo volle farne la sua dimora privata ispirata ai castelli valdostani. Rispecchia infatti uno stile molto personale, tra il fiabesco e il romantico.

Sorge imponente sul colle di San Pancrazio, da cui domina il centro storico della città, ed è circondato da un meraviglioso parco all’inglese di tre ettari sul versante sud e da un giardino “segreto” panoramico sul lato nord. Acquistato nel 1996 dal Comune di Montichiari e restaurato, è accessibile al pubblico con visite guidate.

Belprato, il Paese Dipinto

Lombardia-Brescia-Belprato

Fra i monti della Valle Sabbia c’è il piccolo borgo di Belprato. Sulle facciate delle sue case è nata, anno dopo anno, una straordinaria galleria d’arte en plein air, che conta ormai una settantina di opere. La si visita in libertà, passeggiando fra le stradine del paese, guidati volendo da una mappa che si può scaricare on line.

“Belprato Paese Dipinto” nasce nel 2012 dall’idea dell’artista locale Marino Gabusi in collaborazione con l’Associazione Anima della Pertica, la cui mission è quella di valorizzare il piccolo paese montano. Da allora, ogni anno pittori, decoratori, grafici italiani e stranieri vengono invitati in agosto a Belprato per abbellirne le case con la realizzazione di opere e murales a tema libero, che spaziano da narrazioni della storia locale fino a composizioni astratte. Il risultato è un mix di forme espressive e di tecniche pittoriche, che lascia spazio a ogni artista di esprimere la propria visione dell’arte.

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La Rocca d’Anfo, la più grande fortezza napoleonica d’Italia

Lombardia-Brescia-la Rocca d'Anfo

A picco sul Lago d’Idro, la Rocca d’Anfo è la più grande fortezza napoleonica d’Italia. Come in tutti i manieri, anche qui aleggiano i fantasmi. Narra infatti un’antica leggenda che due ufficiali napoleonici, un capitano e un tenente, si sfidarono a duello per amore della bellissima Jole, morendo entrambi. Da allora i loro fantasmi presidiano la Rocca, mentre, forse, litigano ancora per amore.

Colpisce per le intricate vicende di cui fu scenario, la complessa struttura, la straordinaria posizione panoramica. Le prime fortificazioni, volute dai Visconti, sembrano risalire all’inizio del 1300. Due i nuclei principali: la rocca veneziana, la più antica, a sud e quella napoleonica, che orla la parte settentrionale della montagna. Visitarla è una piacevole avventura e richiede scarponcini da trekking. Si può scegliere fra due itinerari di varia lunghezza, tutti percorribili solo con guida: il Percorso Napoleonico e il Percorso dalla Serenissima al Regno d’Italia.

La miniera dove si stagiona il Formaggio Nostrano DOP di Valle Trompia

Insolita la stagionatura in miniera del Formaggio Nostrano DOP di Valle Trompia. Ad ospitare le forme in affinamento è la Miniera di Graticelle a Bovegno, aperta nel 1892 per sfruttare i promettenti filoni d’argento. Nel 1898, a causa del crollo del prezzo dell’argento, fu però chiusa e cadde in stato di abbandono fino a quando il Consorzio di Tutela Nostrano Valtrompia DOP non pensò di utilizzare la sua bellissima galleria lunga quasi 200 metri per riporvi a stagionare il pregiato Nostrano Valtrompia DOP.

Era il 2017. Da allora il sito di stagionatura si è sviluppato, fino ad accogliere più di mille forme di formaggio: non solo Nostrano Valtrompia DOP, ma anche Formaggelle di Collio e di Bovegno e altre piccole produzioni di formaggi bresciani. La galleria di Graticelle, dove le forme vengono fatte stagionare per più di un anno, è aperta al pubblico per visite guidate, secondo un calendario prestabilito. È possibile acquistare in loco il formaggio e gustarlo partecipando a degustazioni guidate.

Per maggiori informazioni sulle opportunità offerte dalla provincia di Brescia visita il sito Visit Brescia.

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