Liguria, la Riviera dei Fiori in bicicletta

Un itinerario in bicicletta per la Riviera dei Fiori: da Sanremo a Santo Stefano al mare

Indice dell'itinerario

Per chi ama pedalare, la Riviera dei Fiori, in Liguria, è la destinazione ideale. Facilmente raggiungibile in autostrada da Milano e Torino, offre una ciclabile che regala un panorama impareggiabile sul mare.

Riviera dei Fiori: Sanremo

Pedala e guarda il mare

Per oltre un secolo e fino al 2001 qui passava il treno.  Poi, nel marzo 2014, i ventiquattro chilometri della vecchia ferrovia sono diventati un’unica pista ciclopedonale, che ha preso il nome di Parco Costiero della Riviera dei Fiori. Realizzata lungo un tracciato ferroviario dismesso e utilizzato inizialmente dai ciclisti locali nei fine settimana, presto il tracciato si è rivelato ideale anche per gli spostamenti quotidiani.

Lungomare di Sanremo

Così la trafficata Sanremo, dove è arduo muoversi in automobile e dove la maggior parte degli abitanti utilizza rumorosi scooter, ha riscoperto il piacere e il relax di spostarsi in bici. E i francesi della vicina Costa Azzurra che frequentano la località per il mercato del sabato adesso arrivano con la dueruote sull’auto (o ne noleggiano una in loco) per pedalare lungo il percorso, così come fanno i camperisti tedeschi che un tempo venivano qui solo per il mare e i panorami.

Non solo bici: muoversi rispettando l’ambiente

Non sei avvezzo alla bici? Niente paura. Il tracciato si presta a essere fruito a piedi, di corsa, con i pattini, i roller, le carrozzette a pedali da noleggio. Grazie alla ciclopedonale si può così organizzare un finesettimana senza motori, anche perché la pista transita nelle vicinanze dello spartano parcheggio camper di Pian di Poma. Lasciato qui il veicolo conviene iniziare a pedalare in direzione est, passando accanto agli scavi archeologici di una villa romana e costeggiando gli stabilimenti balneari di Sanremo fino alla ex stazione. Si passa accanto al forte di Santa Tecla, al vecchio porto e al nuovo Portosole: sulla sinistra si aprono l’ombroso giardino Ormond e poi il parco di Villa Nobel, con il museo dedicato all’inventore della dinamite.

Presto riappare il mare, con la ciclabile sospesa su un muraglione fra il lungomare (ideale per la sosta in bassa stagione) e l’Aurelia. Una breve galleria, poi si pedala tra il verde dell’erba e il blu del mare, non senza toccare un moderno bar per il relax di ciclisti e pedoni.

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Da arma di Taggia a Riva ligure

Dopo un altro tunnel si attraversa il ponte sull’Armea, si sfiora un’altra invisibile villa romana e si supera il rio Fanti: al bar Impekabile consigliamo di scendere sul lungomare di Bussana da dove con un tratto pedonale porta alla cappella dell’Arma, costruita in una grotta naturale. Seguendo il lungomare si arriva al vecchio nucleo di Arma di Taggia e si prosegue fra i condomini vista mare; quindi prendendo Via Sant’Erasmo si torna alla ciclabile, che nel tratto precedente è ancora provvisoria (presso la stazione c’è il cantiere di un parcheggio sotterraneo interrotto per vicende giudiziarie).

Con il ponte della ferrovia si attraversa il torrente Argentina e presto ci si riaffaccia sul mare: al semaforo si può imboccare Corso Villaregia, che conduce al piccolo centro storico di Riva Ligure. All’uscita dal paese si ritrova la ciclabile ma volendo si può rimanere sul lungomare che porta in breve a Santo Stefano al Mare, altra deliziosa località costiera con torre saracena.

Riviera dei Fiori: da Santo Stefano al mare a San Lorenzo al mare

La ciclopedonale ora costeggia la distesa di cemento di un nuovo porto turistico (c’è un punto sosta camper), poi il paesaggio diventa bellissimo. La vecchia ferrovia si snoda a picco sulla scogliera e non si sente neppure il rumore delle auto, che corrono più in alto. Una galleria di un chilometro e mezzo porta ai due piccoli nuclei di San Lorenzo al Mare, uno vicino alla spiaggetta e uno sul lato opposto dell’Aurelia, di fronte alla stazione; la chiesa invece è nascosta da un condominio. Per i ciclisti è tempo di fare dietrofront, mentre chi ha percorso il tracciato a piedi può utilizzare un bus per il ritorno.

Una volta a Sanremo si può fare una digressione dal Forte Santa Tecla sul molo che racchiude il vecchio porto: ancor oggi la Pigna – il nucleo medioevale edificato su una collina – sembra emergere dal mare, dominando i condomini che la circondano. Dalla città si può ancora proseguire sulle due ruote fino a Ospedaletti, percorrendo una galleria lunga quasi due chilometri e attrezzata con cinquantacinque pannelli che illustrano le vicende della classica gara ciclistica Milano-Sanremo, rendendo più interessante il tragitto per chi va a piedi. E una volta usciti dal tunnel si è ricompensati dall’arrivo sulle spiagge di Ospedaletti.

Ritorno a Sanremo, nel cuore della pigna

Il centro storico di Sanremo merita una visita a piedi. Dal Casinò si percorre la stretta Via Corradi, si passa di fronte alla bella facciata romanico-gotica della chiesa di San Siro e si prosegue per Via Palazzo, da cui un passaggio coperto a sinistra dà accesso a Piazza Cassini. Qui si trova una delle quattro porte che chiudevano la Pigna. Pochi passi in salita e si svolta a sinistra per le Rivolte San Sebastiano, un lungo passaggio coperto sotto le case che porta in Piazza dei Dolori. Per Vicolo Provvidenza si sale alle piazzette di Santa Brigida e del Capitolo. Quindi si può girovagare fra le viuzze concentriche o le ripide scalinate che salgono ai Giardini Regina Elena e allo scenografico viale acciottolato del santuario della Madonna della Costa.

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