La magia della movida a Roma attraverso 4 rioni storici

Un percorso urbano attraverso quattro rioni storici, cuore pulsante della movida romana 
Roma-Piazza-Santa-Maria-in-Trastevere

Indice dell'itinerario

Il tempo immobile della capitale è solo apparenza, un velo che si distende quieto sui monumenti storici, le cappelle barocche e i ruderi romani. In realtà a partire dal tramonto Roma crea una sinfonia unica di luci, suoni e colori, e quel velo si trasforma in una tela vivente che dipinge storie nuove nelle vie storiche della città. La movida di Roma non è solo un’esperienza da vivere, ma affonda le sue radici nei secoli.

The historical Tiber island from the Garibaldi Bridge in Rome.

Eterna, ma sempre giovane, Roma ha visto sfilare imperatori e artisti, pellegrini e avventurieri, tutti attratti dal suo irresistibile richiamo. Qui, tra le piazze secolari e i vicoli sussurranti, la storia si intreccia con il presente, creando un mosaico di esperienze uniche. La movida romana è l’eco di questa storia, un ritmo che batte forte nel cuore della città.

Ma cosa rende davvero speciale la vita notturna a Roma? Non è solo il brindisi sotto le stelle o il ritmo incalzante della musica nei locali: è il senso di appartenenza, il calore umano che avvolge ogni angolo. La movida è lo specchio dell’anima romana, vivace, accogliente, a tratti dissacrante e ironica come lo spirito di ogni romano, ma soprattutto imprevedibile.

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Monti, l’antica Suburra

‘Rione Monti’, the first and most ancient district of Rome historic center, old marble slab as road sign on a brick wall

Il nostro giro comincia tra il primo dei rioni storici e ora uno tra i luoghi più trendy di Roma. Il quartiere Monti è ricco di boutique, gallerie d’arte, locali e ristoranti, dove si mescolano tendenze artistiche e vita bohémien, e in cui la vita di strada e gli incontri in piazza giocano un ruolo centrale.

All’ingresso da Via Cavour svetta l’incisione che recita Suburra, il luogo malfamato della Roma antica, noto per essere una zona densamente popolata e vivace, tra lupanari e losche taverne. Proprio qui scoppiò l’incendio attribuito a Nerone che per cinque giorni ininterrotti devastò le strutture in legno di tutta l’area.

Tra le vie del quartiere Monti ®Astrid Finocchiaro

Oggi Monti è un concentrato di romanità in perenne trasformazione, crocevia di tradizione e modernità che raduna artisti e creativi alla ricerca di tendenze emergenti. Tra Via dei Serpenti, Via del Boschetto e Via Panisperna spuntano birrerie e vinerie di ogni sorta, e non è raro osservare fotografi alla ricerca dell’angolatura perfetta tra botteghe e scalini nascosti.

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Trastevere, la poesia de’ Noantri

Oltrepassata Via dei Fori ImperialiPiazza Venezia e il ghetto ebraico guadagnamo le sponde del fiume e l’Isola Tiberina, ombelico di Roma, con la sua romantica vista sul Lungotevere illuminato. Da cui veniamo catapultati d’improvviso nel più noto tra i rioni: siamo a Trastevere, raduno di giovani e turisti dall’alba fino a tarda notte. In quello che si può considerare un piccolo villaggio, è facile perdersi nel labirinto di vie dove ogni pietra racconta una storia.

Qui a Trastevere si respira la forte identità culturale cittadina. Si può saltare da un’osteria all’altra e poi fermarsi presso i locali frequentati dagli studenti dell’Università americana di Roma o presso Piazza Trilussa e le sue traverse, centro nevralgico e raduno di ragazzi sempre più giovani. 

Partita di carte al tavolo e aperitivi in piazza in una tipica giornata a Trastevere ®Astrid Finocchiaro

Inoltrandosi in direzione Piazza Santa Maria in Trastevere si giunge al celebre bar di San Callisto, un luogo dove rimane ancora intatto lo stile popolare e che è diventato simbolo di una Roma che sta scomparendo ma che vuole resistere a ogni costo alla gentrificazione.

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Da Via Ostiense al Monte dei Cocci

Scendendo oltre Porta Portese, scavalchiamo di nuovo il Tevere presso Ponte Testaccio e giungiamo nell’omonimo rione, che prende il nome dalla collina artificiale formatasi dai cocci (testae) e dai vari detriti accumulatisi nei secoli come residuo dei trasporti dal vicino Emporium. Lungo l’antica via per il porto di Ostia pulsa un quartiere vivo, in cui lo spirito industriale di un tempo è stato riconvertito in arte.

Il Gazometro illuminato

Nella zona che circonda l’ex Mattatoio di Testaccio spuntano alcuni tra i luoghi e locali più iconici di Roma come il Gazometro e il Circolo degli Illuminati. Raduno per giovani per ballare e per organizzare festival, qui la tradizione incontra l’innovazione, come Videocittà, l’evento della scorsa estate che esplorava le forme più avanzate dell’audiovisivo e dei linguaggi digitali nel contesto culturale nazionale e internazionale.

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Circo Massimo, la festa dei romani

Il nostro percorso culmina presso l’emblema della festività di Roma, custode di tradizioni e rampa di proiezione verso il futuro. Siamo al Circo Massimo, nel Rione Ripa, un luogo dove da più di duemila anni i romani si radunano per festeggiare e assistere agli eventi artistici, prima per la corsa delle bighe, ora per i concerti delle star.

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Se l’idea è sperimentare la magia di Roma proprio a Capodanno e dare il benvenuto al 2024, il Circo Massimo è l’ideale. Sarà pronto ad accogliervi tra le sue braccia insieme a migliaia di altre persone, circondati dal calore di luci che solo la Città Eterna sa regalare.

Testo di Fabrizio Roscini

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