In camper a Bologna: chi non è anche solo passato per la città felsinea situata in un punto strategico dell’Italia viaggiando per lo Stivale? La città della Torre degli Asinelli è molto di più di una tappa di passaggio per chi si sposta in camper, in auto o in treno. Negli ultimi anni Bologna è cresciuta molto come destinazione turistica. Merito di un patrimonio artistico di tutto rispetto (i suoi portici sono stati nominati Patrimonio Mondiale Unesco nel 2021) e di una università che molti indicano come la prima università del mondo occidentale. Con la primavera alle porte siamo tornati nella zona in camper per esplorare i dintorni di Bologna.
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I luoghi amati da Giorgio Morandi e Guglielmo Marconi ispirano un anello ricco di sorprese. In camper l’entroterra di Bologna si rivela denso di meraviglie storiche e tradizioni rimaste vive nel tempo.
Grizzana Morandi

Il viaggio prende il via da Grizzana Morandi, nell’area della città metropolitana di Bologna, tra il Parco Storico di Monte Sole e il Parco di Montovolo. Come suggerisce il nome, il paese è legato al ricordo di Giorgio Morandi, artista italiano tra i più importanti del Novecento che dipingeva paesaggi, nature morte e fiori traendo insegnamento dalle opere di Cézanne, André Derain e dagli artisti del Rinascimento.

A suo dire, quello di Grizzana era “il più bel paesaggio del mondo”: in estate il maestro amava recarsi in quella che oggi è diventata una casa museo, dove sono conservati gli arredi e lo studio del pittore.

Rocchetta Mattei, un castello originale

A una quindicina di chilometri, rimanendo nel Comune di Grizzana Morandi, dirigiamo il camper verso la Rocchetta Mattei. Costruito nella metà dell’Ottocento sulle rovine della Rocca di Savignano per volontà del conte Cesare Mattei, il castello colpisce sin dal primo impatto per quel velo di mistero che sembra nascondere. Visitandolo ci si addentra in un labirinto di torri, scalinate, camere private e dedicate al ricevimento degli ospiti: ogni angolo è stato più volte modificato nel tempo.

Il maniero è un esempio di architettura “esoterica”: i tanti simboli e i minuziosi dettagli che si trovano al suo interno rimandano a significati non facili da decifrare. Il fascino dell’edificio è legato anche al suo curioso connubio di stili: si passa dal neomedievale al neorinascimentale fino al moresco e al liberty.

Cesare Mattei, proveniente da famiglia facoltosa, acquisì il titolo di conte da Papa Pio IX e negli anni si occupò dello studio e divulgazione della medicina alternativa, da lui chiamata elettromeopatia. Da vedere ci sono alcuni ambienti imperdibili come la Sala Rossa, dove risaltano il bellissimo soffitto con elementi piramidali in carta pressata, gli archi lignei e l’alcova. La Sala della Musica, testimone dei rapporti tra i Mattei e Gioacchino Rossini. La cappella dove sono custodite le spoglie di Cesare Mattei. E la collezione Marino Marini, una delle più grandi raccolte al mondo di strumenti musicali automatici fra i quali un Orchestrion, capace di riprodurre il suono di un’intera orchestra.
La chiesa di Alvar Aalto
A Riola, frazione di Vergato a pochi minuti da Grizzana Morandi, si erge la chiesa di Santa Maria Assunta, unico esempio di architettura ecclesiastica progettata dal finlandese Alvar Aalto. L’architetto iniziò a lavorare all’edificio nel 1966 su richiesta del cardinale Giacomo Lercaro. La ripetizione degli elementi, l’utilizzo del cemento armato, l’uso del bianco e della luce rendono la costruzione unica nel suo genere.
Porretta Terme

A circa 25 chilometri in direzione ovest la prossima tappa è Porretta Terme, piccola frazione del Comune di Alto Reno Terme. Qui il relax è di casa: il centro sorto fra il Rio Maggiore e il Reno vanta una lunga tradizione termale. Lo stabilimento alimentato da acque sulfuree e salsobromoiodiche offre la possibilità di seguire trattamenti e usufruire di molti servizi. Tra le esperienze da fare, caschetto sulla testa e un po’ di voglia di avventura, c’è sicuramente il tour attraverso le sorgenti sotterranee fra rocce e cunicoli.

E nel bagaglio dei ricordi del viaggio ci si porterà a casa il gusto indimenticabile delle crescentine e tigelle con salumi e formaggi serviti nelle trattorie del paese. Prima di lasciare il paese merita una sosta il Castello Manservisi, nella frazione Castelluccio. Acquistato dal proprietario di una delle più importanti sartorie di Bologna, intorno al 1886 venne ristrutturato assumendo l’aspetto di un maniero in stile neogotico abbellito da torri e portici. Nella Sala degli Arazzi si possono ammirare le otto tele realizzate all’inizio del Novecento dal pittore bolognese Giacomo Lolli.
Un’anima soul
Non si può tralasciare la musica, quella soul che da anni caratterizza e invade Porretta Terme. Lo si capisce subito vedendo i murales che abbelliscono gli angoli più caratteristici con opere firmate da artisti provenienti da tutta Europa, selezionati durante un apposito concorso. Partendo dal ponte dedicato al cantante Solomon Burke si può rivivere la storia della musica soul fino ad arrivare alla meta finale, il Parco Rufus Thomas, dove ogni estate si svolge il Porretta Soul Festival, evento che celebra la musica soul e rhythm and blues (si veda il riquadro a fronte).
Il Porretta Soul Festival

Nato nel 1988 da un’idea del fondatore e direttore artistico Graziano Uliani, il Porretta Soul Festival negli anni è diventato uno dei più prestigiosi appuntamenti europei con particolare riferimento alla musica di Memphis, la scuola del grande Otis Redding a cui la manifestazione è dedicata. La prossima edizione, in programma dal 24 al 27 luglio, vedrà la presenza della Memphis Music Hall of Fame Band Revue diretta da Kurt Clayton. Tra gli ospiti della band, in esclusiva europea, i finalisti di talent show prestigiosi come American Idol. Da segnalare il ritorno di Andrew Strong, star del cult-movie The Commitments, e di John Németh, nominato anche per il 2025 ai Blues Awards. Non solo artisti stranieri: saranno presenti anche 21 gruppi italiani che proporranno concerti gratuiti. L’anteprima del festival è in programma il 9 giugno con i 66 componenti dell’United Voices of Chicago.

Marzabotto
Di nuovo alla guida, prua verso Marzabotto (di cui abbiamo parlato qui), a circa trenta chilometri a nord di Porretta Terme, il cui nome è tristemente legato alla strage nazista del 1944. Gli appassionati di archeologia potranno immergersi nei resti di Kainua, “città nuova”, fondata intorno al 500 avanti Cristo e ritenuta una delle città-stato più importanti dell’Etruria. Nell’insediamento, oltre alle capanne primitive nate sul pianoro di Misano e sull’altura di Misanello, sembra fossero presenti anche dei templi, una necropoli, un sistema che canalizzava le acque e una fonderia. Il vicino Museo Nazionale Etrusco Pompeo Aria (Via Porrettana Sud 13, tel. 051 932353) conserva numerosi reperti rinvenuti nella zona.
A poca distanza da Marzabotto ci attende la Riserva Naturale del Contrafforte Pliocenico (Via Badolo 48, tel. 051 6702811), un vero e proprio museo geologico all’aperto: le conchiglie fossili rinvenute testimoniano che durante il Pliocene il territorio era sommerso dalle acque marine. L’area è interessante anche per la presenza di alcune rare specie botaniche e avifaunistiche. Nella zona è possibile organizzare escursioni a piedi, seguendo appositi itinerari segnalati.
Sasso Marconi

Il tour si conclude con un’ultima tappa a Sasso Marconi, in posizione strategica tra Bologna, Modena e Firenze. Un altro nome che riporta alla memoria un illustre personaggio: Guglielmo Marconi, lo scienziato – vincitore del premio Nobel per la Fisica nel 1909 – che inventò la radio e sviluppò la comunicazione senza fili. Il paese deve il nome a lui e alla rupe, detta proprio “il Sasso”, che domina le valli del Reno. Visita il Museo Marconi.

La Via degli Dei
Sasso Marconi è una tappa del cammino Via degli Dei che collega Bologna e Firenze: percorrendo questo frequentato itinerario a piedi passa anche davanti a Palazzo de’ Rossi a Pontecchio Marconi, un castello la cui storia è legata a un’importante famiglia parmense. Si supera il ponte sospeso di Vizzano, sull’antica via che collegava Roma, Firenze e Bologna. E si attraversa l’Oasi naturalistica di San Gherardo.
Dopo aver fatto un giro in paese non si può andare via senza aver visitato il Museo Marconi allestito nella casa paterna dello studioso a Villa Griffone.
Da vedere il primo laboratorio allestito in soffitta, la sala macchine, l’aula magna, il grande parco e il mausoleo dove riposano le salme di Guglielmo Marconi e di Maria Bezzi Scali, sua seconda moglie. Sasso Marconi è il posto ideale per chi si muove in camper nei dintorni di Bologna per i panorami che la zona regala e per la natura prorompente. La zona si presta anche per una sosta in un ristorante ad assaggiare tipicità come il vino Colli Bolognesi Doc, il tartufo e le castagne. Un’ultima, imperdibile esperienza prima di rimetterci sulla via del ritorno.
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Sosta camper nei dintorni di Bologna
- Porretta Terme Parcheggio Camper Gruppo Casio in Via Managlia, tel. 333 7337235; area camper gestita dai camperisti del Gruppo Casio. Dispone di piazzole provviste di corrente, pozzetto di scarico e presa per l’acqua potabile. Nel periodo del Porretta Soul Festival vista la grande affluenza viene annesso il confinante parcheggio (per prenotazioni, a partire dal mese di marzo, telefonare o inviare un messaggio WhatsApp al numero 333 7337235). Suviana Camping del Lago, Via Lungo Lago 12 Località Castel di Casio, tel. 328 5822862; offre piazzole erbose ombreggiate, docce calde e fredde, parcheggio interno, illuminazione notturna, colonnine per attacco alla corrente, servizi igienici.
- Sasso Marconi Ca’ Vecchia; centro congressi con annesso ristorante con cucina tipica del territorio. Dispone di un’area di sosta aperta tutto l’anno con 12 piazzole dotate di illuminazione, raccolta rifiuti, pozzetto per lo scarico di acque grigie e nere, carico dell’acqua potabile e collegamento alla rete elettrica.
Dove mangiare
- Porretta Terme Trattoria Toscana, Piazza della Libertà 7, tel. 0534 22208. Nel menù della storica trattoria familiare ricette locali e piatti della tradizione; Ristorante La Pace, Via Mazzini 26, tel. 0534 22216. Cucina tradizionale dell’Appennino Emiliano. Pasta fatta in casa, piatti tipici della montagna come zampanelle, gnocco fritto, crescentine, polenta.
- Sambuca Pistoiese Caciosteria Due Ponti, Località Pavana, tel. 0573 892520, . Al confine tra Toscana ed Emilia Romagna, un ristorante a gestione familiare dove assaggiare piatti tipici di entrambe le regioni. Una curiosità: si trova non lontano dalla casa del cantautore Francesco Guccini, frequentatore del locale.
- Sasso Marconi Osteria dei Sani. Cucina umbra ed emiliano-romagnola: tra le specialità funghi e pietanze al tartufo; Casa Mazzucchelli; contemporaneo, innovativo e autentico. La ricercata cucina gastronomica della chef Aurora Mazzucchelli si fonde con l’arte bianca e il mondo dei panificati.
In camper nei dintorni di Bologna: indirizzi utili
- Alto Reno Terme Ufficio Informazioni e Accoglienza Turistica
- Sasso Marconi Ufficio Informazioni e Accoglienza Turistica
- Emilia Romagna Turismo
Testo di Erika Mariniello
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