Se sei alla ricerca di un modo alternativo per scoprire Bologna, non fermarti solo ai luoghi più noti. La città nasconde storie e angoli affascinanti che spesso sfuggono ai turisti frettolosi. Qui ti portiamo a conoscere 10 curiosità di Bologna, dai misteri medievali a dettagli che non troverai nelle guide tradizionali: preparati a scoprire il lato più intrigante di questa affascinante città!
Il telefono senza fili sotto il voltone del Podestà

In Piazza Maggiore, proprio sotto il voltone del Palazzo del Podestà, troverai un curioso fenomeno acustico. Se ti posizioni in un angolo della volta e sussurri qualcosa rivolgendoti al muro, una persona posizionata all’angolo opposto potrà sentire perfettamente le tue parole. Questo “telefono senza fili” è uno dei segreti architettonici della Bologna medievale, frutto della particolare costruzione della volta: ma a cosa serviva? Probabilmente a comunicare con i malati di peste senza entrarci in contatto.
Le tre frecce nel portico di Strada Maggiore

Passeggiando lungo Strada Maggiore, tieni lo sguardo rivolto verso il soffitto del portico e prova a individuare le misteriose tre frecce che si trovano incastrate tra le travi. La leggenda narra che tre briganti, incaricati di uccidere un nobile bolognese, abbiano sbagliato mira dopo essere stati distratti da una donna nuda affacciata alla finestra. Che la storia sia vera o meno, le frecce sono lì da secoli, ed è divertente cercarle tra le ombre del portico.
La finestrella di Via Piella: il piccolo canale di Bologna

Sapevi che Bologna, un tempo, era una città d’acqua come Venezia? Molti dei suoi canali, utilizzati per il commercio e le attività industriali, sono stati coperti con il passare del tempo (come a via Riva di Reno), ma puoi ancora dare una sbirciata a questa parte nascosta della città. Dirigiti verso Via Piella e cerca una piccola finestrella che si affaccia su uno dei canali superstiti. Aprila e resterai sorpreso dalla vista di un angolo inaspettato: sembra quasi di essere a Venezia, con l’acqua che scorre tranquilla tra le vecchie case.
L’orologio del Palazzo della Mercanzia: il mistero del giorno mancante

Tra le curiosità storiche più intriganti di Bologna c’è sicuramente il mistero dell’orologio del Palazzo della Mercanzia. Questo edificio, situato tra Piazza della Mercanzia e Via Santo Stefano, ospita un antico orologio con un errore singolare: manca il 3 febbraio. Pare che il giorno sia stato rimosso dopo un evento nefasto per la città, ma la verità è avvolta nella leggenda. Passando di qui, dai un’occhiata e cerca di notare questa particolare anomalia.
Il dito della statua di Nettuno che allude

La Fontana del Nettuno, situata in Piazza del Nettuno, è una delle attrazioni più famose di Bologna, ma nasconde un dettaglio curioso. Se osservi la statua da una certa angolazione, noterai che il pollice della mano sinistra di Nettuno, posizionato in modo particolare, sembra… qualcosa di molto diverso! Questa “illusione” è stata probabilmente una trovata ironica dell’artista Giambologna, che ha realizzato la statua nel XVI secolo. Prova a trovare la giusta prospettiva e scoprirai un lato ironico e giocoso della scultura!
Il cinema sotto le stelle

Bologna è una città unica che ha sempre messo al centro il senso di comunità e il senso civico. Un chiaro esempio è l’esperienza del Cinema Ritrovato, che da quasi 40 anni celebra l’insostituibile esperienza della visione collettiva. Ogni estate nei tre grandi spazi all’aperto – Piazza Maggiore, Arena Puccini e Piazzetta Pasolini – vengono proiettati quasi cinquecento film, capolavori restaurati e gemme nascoste di ogni epoca, provenienza e formato. Recati in piazza con largo anticipo perché i posti terminano velocemente!
Il panorama da San Michele in Bosco

Bologna è situata su una piana e quale migliore occasione se non salire sui colli adiacenti per vederne il panorama? La Chiesa di San Michele in Bosco con il suo sagrato costituisce uno splendido balcone sulla città e sulla pianura fino alla catena alpina. Si tratta di un imponente complesso architettonico comprendente la chiesa e l’adiacente ex-convento degli Olivetani. All’interno, nel presbiterio, la porta di destra conduce al lungo corridoio dell’antico convento. Questo è noto come il “Cannocchiale”, perché grazie a un effetto ottico sembra davvero di poter toccare la Torre degli Asinelli.
La Trattoria Da Vito
Se vuoi scoprire un altro lato segreto di Bologna, non puoi mancare una cena alla celebre Trattoria Da Vito. Frequentata negli anni da artisti e personaggi famosi come Lucio Dalla, è il luogo ideale per respirare la vera atmosfera bolognese. La trattoria è conosciuta non solo per i suoi deliziosi piatti della tradizione, ma anche per essere stata un punto di riferimento per l’ambiente culturale e musicale della città. Qui puoi gustare lasagne, tortellini, stinco di maiale e altre specialità locali, mentre ti immergi nell’autenticità della Bologna degli anni passati. Da Vito non è solo un ristorante, ma un pezzo di storia viva della città.
La vita notturna a Bologna
Bologna è una città viva in ogni periodo dell’anno e l’occasione per fare festa non manca mai. In ogni quartiere troverai sempre studenti o giovani bolognesi intenti a chiacchierare per strada o nei centri sociali, ballare nei locali e in generale passare la serata insieme. Dal Pratello a Via Mascarella, da Santo Stefano a Via Stalingrado o Via Zamboni, non ti resterà che scegliere il tuo posto preferito e andarti a divertire. Puoi anche andare da solo, troverai sempre qualcuno che come te è alla ricerca di nuove amicizie e pronto a fare la balotta (chiacchierare, fare festa in slang bolognese).
3 cose da non fare a Bologna se sei uno studente
Bologna da sempre attrae studenti non solo dall’Italia ma da tutto il mondo fin dalla sua fondazione nel 1088. Non a caso si fregia del motto Alma mater studiorum che vuol dire Madre e nutrice degli studi, in quanto la prima università a sperimentare l’insegnamento libero, vale a dire completamente indipendente dall’autorizzazione statale e dal controllo del potere pubblico e religioso.
Ma se vieni a studiare a Bologna, ci sono almeno tre cose che non devi fare assolutamente: la pena è non laurearti! Queste potrebbero apparirti solo come curiosità o parte del folklore locale, ma vengono tramandate di generazione in generazione e contribuiscono non poco al fascino della vita universitaria a Bologna.
1. Salire sulla Torre degli Asinelli

La Torre degli Asinelli, la più alta delle Due Torri, è un altro iconico simbolo di Bologna. La leggenda avverte che salire sulla torre prima della laurea significhi condannarsi a non conseguirla mai. Questo mito si basa sulla metafora della “salita” come un’impresa impegnativa: affrontarla senza aver concluso gli studi sarebbe un gesto di presunzione che porterebbe sfortuna. Per questo motivo gli studenti aspettano di completare il loro percorso accademico prima di concedersi questa scalata.
2. Tagliare in diagonale il Crescentone

Il Crescentone, una piattaforma rialzata situata in Piazza Maggiore, è uno dei simboli della città. Secondo la leggenda, attraversarlo in diagonale porterebbe sfortuna e potrebbe ritardare (o addirittura impedire) il conseguimento della laurea. Si dice che questa superstizione nasca dal rispetto per la sacralità del luogo e dalla voglia di preservare le tradizioni bolognesi. Perciò se vedi gli studenti allungare il giro preferendo camminare lungo i margini, non biasimarli, stanno evitando di sfidare il destino.
3. Non compiere il pellegrinaggio dopo ogni esame superato

Il Santuario della Madonna di San Luca è uno dei luoghi più iconici di Bologna, ma la vera curiosità è il cammino che ti porta fino alla cima del Colle della Guardia. Il portico di San Luca inizia dalla porta del quartiere Saragozza di Bologna e con i suoi 666 archi è il più lungo del mondo. Alcuni interpretano il numero 666 come simbolo del diavolo, ma la leggenda vuole che il portico rappresenti il percorso della Madonna che sconfigge il maligno.
Questo è lo stesso percorso che dovresti organizzare ogni volta che superi un esame nella tua carriera universitaria. E se pensi sia solo una leggenda, te la senti di rischiare?