La Penisola Sorrentina in camper? Si può fare

Una vacanza fuoristagione tra le località più belle della costa campana potendo contare sui campeggi ancora aperti

Indice dell'itinerario

Pensi che la Penisola Sorrentina sia off limits per i camper? Seguici in questo itinerario: abbiamo scoperto che con qualche piccolo accorgimento puoi goderti una piacevole vacanza fuoristagione a bordo del tuo veicolo e visitare le più belle località della costa campana. Fai base al Camping Sant’Antonio a Vico Equense e risparmia sulla sosta camper con la tessera del PLEINAIRCLUB!

“Qui dove il mare luccica / e tira forte il vento / su una vecchia terrazza davanti al golfo di Surriento…”. Le note di Caruso, lo struggente capolavoro composto da Lucio Dalla nel 1986, risuonano nella mente mentre ci affacciamo dalla balaustra dei giardini della Villa Comunale, ammaliati dal panorama sul Golfo di Napoli. Vivace, animata, pervasa da un’eleganza sobria e mai ostentata, Sorrento non è la sola a catturare i sensi di chi – sfidando il traffico che in certi giorni si fa esasperante – sceglie di trascorrere qualche giorno da queste parti: ogni angolo di questo territorio offre un campionario di bellezze paesaggistiche di rara intensità, che a nostro avviso reggono il confronto con la forse più celebrata Costiera Amalfitana, sul versante salernitano. Il cuore pulsante della penisola batte però indiscutibilmente nella città che le dà il nome.

Marina Grande a Sorrento

Sulle orme del Grand Tour

Passeggiando a Sorrento si rimane subito colpiti dagli squarci di mare che si aprono dietro le case e gli alberghi allineati sopra le alte falesie, marchio distintivo di uno dei territori più apprezzati del Belpaese fin dall’antichità. Non a caso la località è stata a lungo una tappa obbligata del Grand Tour che i rampolli dell’aristocrazia europea compivano in Italia per costruire le basi della loro formazione culturale.

Vale la pena di scendere a Marina Piccola attraverso la scalinata scavata nella roccia che parte nei pressi dell’Hotel Tramontano e voltarsi a guardare la città dal basso. Nella bella stagione la spiaggia è affollata di pontili e ombrelloni su pochissimi metri quadrati di battigia, ma nell’insieme riesce a mantenere intatto il suo fascino. In alternativa si può raggiungere Marina Grande attraverso una strada meno erta –ma se possibile ancora più panoramica – e abbandonarsi ad un aperitivo in uno dei tanti suggestivi locali che la animano.

scorcio di Marina Piccola

Il centro storico di Sorrento

La visita del centro storico – in buona parte interamente pedonale o a traffico limitato – ha inizio dalla piazza intitolata a Torquato Tasso, uno dei cittadini più illustri della località campana: spiccano la statua a lui dedicata e quella posta al centro che raffigura il patrono Sant’Antonino. Da non perdere, oltre alle antiche mura medievali conservatesi solo nel tratto della Porta Parsano, sono la cattedrale intitolata ai santi Filippo e Giacomo, costruzione del XV secolo impreziosita da un portale laterale in stile rinascimentale, e il chiostro della chiesa di San Francesco, originario dell’VIII secolo e rimaneggiato più volte nel corso del tempo.

Vale anche la pena di vedere, nonostante il loro stato di conservazione piuttosto precario, gli estesi ruderi della villa romana eretta su uno scoglio in riva al mare tra il I e il II secolo per volere di un certo Felice Pollio originario di Pozzuoli. La sua bellezza la possiamo solo immaginare dalla celebrazione che ne fece il poeta Papinio Stazio nei suoi carmi (“Qui si apre il porto, così come lo formò la natura, / intorno al quale si ergono i colli e i monti / seguendo lo stesso curvo profilo / della luna crescente che si osserva in cielo…”). Eppure non mancano scorci che suscitano ancora oggi emozioni: ad esempio i cosiddetti Bagni della regina, una sorta di piscina naturale aperta verso il mare attraverso un varco nella roccia in cui amava nuotare la regina Giovanna II d’Angiò-Durazzo nel XV secolo.

la chiesa della Santissima Annunziata a Vico Equense

Dal mare ai monti

Ricche di fascino sono anche le località che attorno a Sorrento gravitano e ne replicano, in scala ridotta, gli aspetti più gradevoli. Vico Equense, per esempio, abbarbicato sulla falesia da cui lo sguardo si spinge fino a Napoli e al Vesuvio: a colpire sono la chiesa della Santissima Annunziata, la cui facciata si affaccia sul mare sottostante, e il Museo Mineralogico. Sono molti però quelli che si spingono fin qui anche solo per sedersi a un tavolo dell’Università della pizza da Gigino, punto di riferimento imprescindibile dove farsi servire al metro la specialità napoletana per eccellenza.

Castellammare di Stabia

Da Vico Equense si sale poi, seguendo una strada percorribile senza problemi anche dai mezzi più ingombranti, fino a raggiungere i 1.131 metri del Monte Faito. Una bella alternativa per arrivare fin lassù è rappresentata dalla funivia che parte dal centro di Castellammare di Stabia (il cui nome è legato alle ventotto acque minerali che sgorgano da altrettante fontanelle) e giunge in soli otto minuti alla stazione di arrivo. L’impianto è normalmente accessibile solo da aprile agli inizi di novembre; fanno eccezione alcune aperture straordinarie, per esempio durante le festività natalizie.

Da qui una fitta rete di sentieri permette di camminare per ore ammirando l’incredibile panorama del golfo da una parte e il lento incedere della penisola verso l’isola di Capri dall’altra.

Non particolarmente impegnativa è la camminata che, superata la chiesa di San Michele, conduce verso il Monte Molare, così chiamato perché la sua conformazione ricorderebbe quella di un dente (la strada che arriva qui è interdetta ai camper perché troppo stretta). Il sentiero, a tratti esposto e da affrontare con calzature adeguate, permette di ammirare scorci davvero straordinari, soprattutto se si arriva da quelle parti a pomeriggio inoltrato quando il sole si tuffa nel mare e le rocce si tingono dei caldi colori del tramonto.

il porticciolo di Marina di Cassano

Piano di Sorrento

Tornando sui propri passi si attraversa Piano di Sorrento, cittadina piuttosto trafficata in estate: qui vale la pena fermarsi per una visita al Museo Archeologico Georges Vallet, intitolato allo studioso francese che dedicò gran parte della sua vita professionale alle indagini sul territorio della Magna Grecia. Al suo interno si trovano reperti dalla preistoria all’età romana risultato delle numerose campagne di scavo realizzate lungo la penisola. Dopo aver curiosato all’interno della barocca basilica di San Michele, si può imboccare la stretta strada che scende tornante dopo tornante fino al caratteristico porticciolo turistico di Marina di Cassano: nella bella stagione alcuni stabilimenti balneari permettono di rilassarsi con lo sciabordio delle onde che si rifrangono sulla battigia e di sorseggiare un drink ammirando il mare.

Lasciata alle proprie spalle Sorrento e Massa Lubrense, ci si può spingere verso la punta estrema della penisola. Merita però una piccola deviazione Marina di Lobra, minuscolo villaggio di pescatori da tempo ormai votato alle nuove esigenze turistiche: le casupole degli abitanti di un tempo si sono trasformate in alloggi e residenze per i tanti ospiti che si spingono fin laggiù e i magazzini per le barche e l’attrezzatura sono diventati bar e ristoranti, dove trascorrere qualche momento piacevole in riva al mare.

Panorama da Monte Molare

Punta Campanella

Tornati sulla direttrice principale s’incontra dopo pochi chilometri il borgo di Termini, frazione del Comune di Massa Lubrense: una meta da non perdere non tanto per le specificità architettoniche dell’abitato quanto perché da lì parte uno dei più scenografici sentieri escursionistici dell’area, ovvero quello che in poco più di un’ora conduce verso Punta Campanella, l’affascinante promontorio calcareo che dà il nome all’area marina protetta istituita nel 1997.

Le indicazioni sono chiarissime e il percorso è per lo più lastricato, dunque percorribile da chiunque: straordinario il panorama che si può ammirare passo dopo passo, con l’isola di Capri a fare da sfondo privilegiato e limoni ed ulivi ad accompagnare la camminata che si conclude presso la torre di avvistamento, realizzata probabilmente sul sedime di un antico tempio dedicato alla dea Minerva. Il luogo è molto frequentato dagli appassionati di climbing, visto che su quelle falesie a strapiombo sul mare sono state aperte alcune tra le più panoramiche vie di arrampicata della zona.

Una volta fatto ritorno in paese, si può proseguire alla volta di Sant’Agata sui Due Golfi, che già nel nome promette le spettacolari vedute sui versanti settentrionale e meridionale della Penisola Sorrentina. L’affaccio migliore è il belvedere realizzato sul tetto del monastero di San Paolo eretto sulla cosiddetta collina del Deserto. Edificato alla fine del XVII secolo e per lungo tempo caduto in abbandono, il complesso è stato recentemente restituito al suo scopo originario grazie alle monache Benedettine Vallombrosane che lo hanno scelto come propria sede e gestiscono sia la foresteria che l’accesso al belvedere (per gli orari di apertura consigliamo di contattare il convento). Una volta lassù lo spettacolo è di quelli che non si dimenticano: la vista abbraccia i golfi di Napoli e Salerno, si posa sulla dirimpettaia isola di Capri e – a nordovest – su quelle di Ischia e Procida.

Capre e mondanità

È impossibile a questo punto resistere alla tentazione di fare una scappata, anche se solo per un giorno, nell’antica Insula Caprae. Una delle migliori escursioni parte dal porto di Massa Lubrense e consente di farsi un’idea della sua costa varia e movimentata che oltre alle scogliere a picco comprende costa compresi i tre famosi faraglioni e l’altrettanto celebre Grotta Azzurra, prima di approdare a Marina Grande.

via Krupp sulla Costa di Capri

Capri con la sua decantata piazzetta e Via Camerelle, la strada dello shopping di lusso, e Anacapri con i suoi negozi all’ultimo grido sono raggiungibili tramite pullman o funicolare, presi però d’assalto in alta stagione. Da Anacapri basta un quarto d’ora di seggiovia per raggiungere la cima del Monte Solaro, da cui si gode una vista impareggiabile. Se gli orari di rientro e affollamento lo consentono, per completare il tour è opportuno salire fino a Villa Jovis, i ruderi della residenza dell’imperatore Tiberio, situata sul promontorio che porta il suo nome. È solo alla partenza dell’ultima barca turistica per il continente che si riesce ad apprezzare davvero la bellezza di Capri, tuttavia anche la classica toccata e fuga riesce a far intuire le sue incredibili potenzialità: bastano pochi attimi per entrare in sintonia con un territorio che sa sprigionare un fascino di straordinaria intensità.

Istruzioni per l’uso

L’intera rete viaria della costiera sorrentina è accessibile ai camper: le strade di passaggio sono sufficientemente ampie per garantire il transito a veicoli ricreazionali anche di grandi dimensioni. Tuttavia, una volta lasciata la statale, bisogna prestare attenzione a dove ci si dirige, poiché inoltrarsi nei centri dei singoli paesi può diventare rischioso (soprattutto per i veicoli di maggiori dimensioni), visto che le strade si restringono. Una volta superata Sorrento in direzione est, tuttavia, il problema si riduce significativamente, così come l’intensità del traffico.

Sulla Costiera Amalfitana le amministrazioni comunali hanno invece concordato con l’Anas l’adozione di specifici provvedimenti di limitazione al traffico dei veicoli ricreazionali, che da Positano a Ravello non possono circolare se non dalle 24 alle 6.30. La strada è infatti particolarmente stretta e le possibilità di parcheggiare e manovrare sono alquanto limitate. L’unica direttrice che permette di avvicinarsi alla costa è la Provinciale 2 che dall’uscita autostradale di Angri sud conduce al valico di Chiunzi e poi a Positano. Assai più opportuno, in ogni caso, è servirsi dei mezzi di trasporto pubblico: la costa di Amalfi è raggiungibile con autobus, autobus turistici (tipo Hip hop) e aliscafi, che garantiscono trasferimenti meno stressanti e non impongono la snervante ricerca di un parcheggio.

Informazioni pratiche

Lungo la Penisola Sorrentina non si trovano aree di sosta: l’unica soluzione che ci si avvicina è quella offerta dal Camping Village Santa Fortunata appena fuori Sorrento (Via Capo 39/a, tel. 081 8073574, www.santafortunata.eu; aperto da fine marzo a metà novembre), con la sua tariffa camper stop per una permanenza non superiore alle due notti; oltre le due notti vengono invece applicate le tariffe del campeggio, di cui è possibile utilizzare tutti i servizi. Sempre a Sorrento c’è l’International Camping Nube d’Argento (Via Capo 21, tel. 081 8781344, www.nubedargento.com), a meno di un chilometro da Piazza Tasso.

Piano di Sorrento

A Piano di Sorrento si trova l’agricampeggio del circuito AgriPleinAir Oasi Verde (Via Mortora, tel. 081 5333382, www.oasiverdeagricampeggiosorrento.it; prestare attenzione all’accesso: la strada è stretta). Dispone di sette piazzole attrezzate con tutti i servizi e offre la possibilità acquistare prodotti tra cui vino, olio extravergine, frutta, ortaggi, miele, e liquori. Nella località sono inoltre presenti due campeggi, il Camping i Pini (Corso Italia 242, tel. 081 8786891 o 081 8788770, www.campingipini.com) e il Camping Bluegreen (Via Madonna di Rosella 52, tel. 081 8788586, www.bluegreenvillage.com; aperto da aprile a ottobre).

Se invece si desidera stazionare in riva al mare si può approfittare dell’offerta del Camping Nettuno a Massa Lubrense (Via Vespucci 39, tel. 081 8081051)

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