Se la Via Verde dei Trabocchi (qui sul sito trovi indicazioni con mappe e traccia GPX) si è aggiudicata nel 2020 l’Italian Green Road Award il merito è anche della bellezza di questo tratto di costa caratterizzato dalla presenza di trabocchi, scogliere, spiagge di sabbia o ciottoli e piccoli borghi che il percorso in bici attraversa in punta di piedi.
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Il percorso, che presenta un fondo dal caratteristico colore verde, ha una lunghezza di circa 45 chilometri e si snoda tra Vasto e Ortona lungo una linea ferroviaria dismessa; si procede su sede dedicata ad eccezione di alcuni tratti in fase di realizzazione nei quali si transita lungo la viabilità ordinaria.
Avvalendoci della formula camper più bici, noi abbiamo pedalato tra Ortona e Marina di Montenero, aumentando quindi leggermente il chilometraggio totale lungo la costa dei Trabocchi. L’itinerario è stato suddiviso in tappe, decise in base alla presenza di strutture ricettive per il camper aperte in bassa stagione. Abbiamo così esplorato la pista nelle due direzioni di marcia, rientrando la sera al campo base.

I Trabocchi, i ragni del mare
Da Fossacesia Marina a Ortona, 20 chilometri circa (ritorno per la stessa via)
Fa un certo effetto percorrere la tappa di partenza del Giro d’Italia 2023, con la Cronometro individuale vinta dal belga Remco Evenepoel. Noi invece pedaliamo sulla ciclopedonale a un ritmo lento, ammirando i panorami e concedendoci varie soste tra spiagge e trabocchi. Ciò che una volta la linea ferroviaria separava, oggi la Via Verde unisce e rende fruibile; le gallerie e le vecchie stazioni riportano ai tempi di quando sbuffava il treno.
Il percorso è qui in sede protetta, pianeggiante, profumato di salsedine e punteggiato da incredibili strutture in legno che sembrano ragni di mare: i trabocchi, marchingegni per la pesca decantati anche da Gabriele d’Annunzio, elemento caratterizzante dello skyline e della cultura locale.

Dopo Fossacesia Marina s’incontrano piccole località fra cui Vallevò, con il Cristo degli Abissi, e San Vito Marina, densa di locali e ristoranti aperti anche quando altrove tutto è chiuso. Il punto di arrivo è la marina di Ortona; per raggiungere il centro della cittadina, che sorge su un promontorio, è necessario spingere in salita sui pedali. Grazioso e vivace, il nucleo storico vanta origini antichissime, benché duramente danneggiato dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. Da non perdere il panorama dalla Passeggiata Orientale e la visita al Castello Aragonese edificato nel XV secolo.
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Oltre il fiume Sangro
Da Fossacesia Marina a Lido di Casalbordino, 12 chilometri (ritorno per la stessa via)
Da Fossacesia pedaliamo in direzione sud, sempre seguendo la pista ciclopedonale dei trabocchi il cui fondo ha un caratteristico colore verde. Questo segmento presenta qualche interruzione. Dopo circa un chilometro si supera il ponte sul Sangro, con evidenti segni del suo passato utilizzo ferroviario, godendo di belle vedute sul fiume che sfocia in mare fra dune di sabbia.

Superata la Riserva Naturale Regionale Lecceta di Torino di Sangro, la pista si interrompe e si è costretti a imboccare la SS16, abbastanza trafficata. Più o meno all’altezza del trabocco di Punta le Morge si riprende la Via Verde fino a quando il percorso si interrompe nuovamente per lasciare spazio a un breve sterrato che conduce al lungomare di Casalbordino e al suo lido. Un tuffo in mare e si riparte per il rientro al campo base.
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La spiaggia di Vasto
Da Marina di Montenero a Casalbordino, 27 chilometri circa (ritorno per la stessa via)
Da Marina di Montenero si raggiunge su strade secondarie la SS12 e da lì ci si porta fino a San Salvo e alla rotatoria che interseca Via Andrea Doria. Qui inizia la bella e ombreggiata pista ciclabile Lungomare Pineta che conduce al territorio di Vasto, con la lunga spiaggia di sabbia e le dune della Riserva Naturale regionale Marina di Vasto.
Giunti nell’abitato, da Piazza Rodi si lascia il lungomare e si sale per Via Zara fino a raggiungere la vecchia stazione ferroviaria di Vasto: qui parte ufficialmente la Via Verde dei Trabocchi. Si pedala rilassati con lo sguardo rivolto all’orizzonte marino fino in contrada Vignola, dove il tracciato si interrompe. A seguire, un tratto non entusiasmante su viabilità ordinaria, con qualche saliscendi, fino al porto di Vasto e alla sua zona industriale.
Si giunge infine all’ingresso della Riserva Naturale regionale di Punta Aderci, che tutela uno dei tratti di costa più belli d’Abruzzo. Da qui in poi il fondo diviene sterrato, l’itinerario presenta qualche dislivello e la segnaletica non è sempre chiara ma i panorami sono di prim’ordine. Lasciato il promontorio di Punta Aderci, si procede su largo sentiero fra i boschi fino a scendere al Lido di Casalbordino, punto d’arrivo di questa tappa. Sulla via del rientro possiamo dedicarci alla visita di Vasto.

Per raggiungere il centro storico, in posizione sopraelevata rispetto alla Marina, occorre spingere molto sui pedali, o in alternativa si può approfittare dei collegamenti pubblici. Cuore della città sono Piazza Rossetti e Corso De Parma, su cui si affacciano la cattedrale di San Giuseppe e Palazzo D’Avalos, sede dei Musei Civici. Nei pressi, dall’alto del belvedere della Loggia Amblingh si apprezza la vastità del golfo e si intuisce l’invisibile linea verde della ciclopedonale che collega le meraviglie della Costa dei Trabocchi.
Dove sostare
- Fossacesia Marina Area attrezzata Il Chiosco, Via Lungomare 168, tel. 338 1713535. Affacciata su un’ampia spiaggia in ciottoli, dotata di servizi igienici e bar-ristorante. Aperta fino al 5 novembre.
- Vasto (CH) Parcheggio su fondo sterrato all’ingresso della Riserva Naturale di Punta Aderci, nella zona industriale del porto di Vasto.
- Marina di Montenero di Bisaccia Camping Costa Verde, Via Andrea Doria 64, tel. 0873 803144, www.costaverde.it. Ben alberato, dispone di una spiaggia privata a cui si accede direttamente dal campeggio. Apertura annuale.
- Area sosta camper V&B, tel. 335 8427886, a lato della SS16 Adriatica, al confine con San Salvo Marina. Apertura annuale.

Altri percorsi in collina
Non solo la Via Verde dei Trabocchi: nella zona sono presenti 12 itinerari cicloturistici di varie difficoltà – per un totale di 263 chilometri – ricavati su strade comunali e provinciali che consentono il collegamento della Via Verde con l’entroterra collinare e raggiungendo importanti centri abitati.
Testo e foto di ARIANNA MANTOVANI
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