Se sogni di andare in Inghilterra e Galles in camper, questo itinerario fa per te! È stato realizzato in collaborazione con il tour operator Io Viaggio in camper, che ha una lunga esperienza nell’organizzazione di tour verso mete lontane. Questa traccia ha l’obiettivo di cogliere i maggiori highlight avendo circa venti giorni a disposizione. Da Shakespeare a Re Artù, da Robin Hood ai Beatles, da Jane Austin a Thomas Stearns Elliott: solo per citare alcuni dei personaggi che ispirano questa esperienza. Let’s go!

L’arrivo in Inghilterra
Eccole davanti a noi, le bianche scogliere di Dover: dal ponte del traghetto le falesie che segnano il profilo della Manica si fanno sempre più vicine. Una volta sbarcati l’emozione non è scalfita dal primo impatto con la guida a sinistra. Qualche rotatoria, ed eccoci provetti driver in terra britannica. Siamo pronti a iniziare un’avventura on the road in un paese straordinario, dove lo slancio verso la modernità e il tenace conservatorismo convivono in un mix unico che non manca di sorprendere e affascinare. Visiteremo alcune delle città più vivaci del mondo, con culture diverse, monumenti iconici e una vivace vita notturna. Guideremo attraverso imperdibili paesaggi, tra campagne verdeggianti e affacci mozzafiato dalle scogliere che hanno ispirato artisti di tutti i tempi.

Dover e le White Cliffs
Sbarcati nella cittadina di Dover, nel Kent, puoi scegliere se trattenerti o se riservare la visita all’ultima tappa prima di fare rientro sul continente. Puoi visitare il castello del XII secolo, il più grande d’Inghilterra, i resti di un’abitazione di epoca romana (The Roman Painted House) e il museo cittadino dedicato alla storia e all’archeologia locale. Ma l’attrazione maggiore sono le White Cliffs, l’imponente formazione di roccia gessosa che si estende da Dover verso oriente. Gestite dal National Trust, le scogliere sono percorribili grazie a una rete di sentieri.

Canterbury e la cattedrale patrimonio dell’Unesco
Imboccata la A526 e poi la A2, solo venticinque chilometri separano Dover da Canterbury, la tappa successiva. Il nome è indissolubilmente legato alla cattedrale in stile romanico e gotico inserita nel patrimonio dell’Unesco, la cui prima fondazione risale al 597. In questo edificio a tre navate, lungo ben 168 metri, il 29 dicembre per volontà di Enrico II fu assassinato il vescovo Thomas Becket.
Un consiglio per la lettura? Rispolvera I racconti di Canterbury di Geoffrey Chaucer, una sorta di Decamerone in versione oltremanica considerati una pietra miliare nella storia della letteratura inglese. A ispirarli furono proprio l’antica meta di pellegrinaggio e la tragedia consumatasi nella cattedrale, a cui è dedicato il dramma firmato da Thomas Stearns Eliot.
Londra, i simboli iconici
Il viaggio prosegue ora alla volta di Londra, che dista circa due ore di guida da Canterbury. Piccadilly Circus, Regent street, Oxford street, Westminster, Trafalgar Square, Buckingham Palace… La capitale britannica rappresenta un viaggio nel viaggio. Di seguito alcuni dei suoi simboli iconici scolpiti nell’immaginario collettivo.

ll Big Ben
Emblema stesso di Londra, l’orologio ospitato nella torre all’estremità orientale del Parlamento britannico è un immancabile punto di partenza di una visita alla città. Realizzato in stile neogotico verso la metà dell’Ottocento, dal 2017 al 2022 il Big Ben è stato oggetto di un complesso restauro che lo ha riportato al suo originale splendore.

Tower bridge
Uno dei simboli di Londra per antonomasia, Tower Bridge è una delle attrazioni più fotografate della capitale. Terminato nel 1894, lungo circa 244 metri con due torri alte 65 metri costruite su dei pilastri, viene sollevato in giorni e orari stabiliti per consentire il passaggio alle navi in rotta.

Double Decker
Simbolo intramontabile di Londra, il Double Decker ha subito un deciso restiling che ha cambiato di molto le sue forme. I tradizionali double decker infatti sono stati dismessi qualche anno fa nonostante la forte opposizione dei londinesi, tenacemente affezionati ai vecchi bus a due piani; e anche gli ultimi, che servivano la linea 9 e la 15 a scopo turistico, sono stati mandati in pensione.

Le cabine telefoniche rosse
Disegnate nel 1936 da Sir Giles Gilbert Scott con l’intento di celebrare il Giubileo di re Giorgio V (da cui il nome di K6 Box), le cabine telefoniche rosse sono state messe in vendita dalla British Telecom ad appassionati, turisti e comuni cittadini.

Il logo della metropolitana
Impossibile visitare la capitale senza portarsi a casa uno scatto di quello che è ormai diventato un vero e proprio “brand” della città. La Tube costituisce la più antica metropolitana del mondo, che serve quotidianamente milioni di londinesi e di turisti, che grazie ad essa raggiungono velocemente ogni parte di Londra.

The Union Jack
La storia inglese è racchiusa nei colori e nei disegni di questa bandiera, che rappresenta una delle icone di Londra. L’Union Jack sventola sul pennone di Buckingam Palace a indicare che la regina è a palazzo; la posizione a mezz’asta è segno invece di lutto reale o nazionale.

Stratford upon Avon e la Foresta di Sherwood
Lasciata Londra, occorrono circa cento miglia e due ore mezza di strada per raggiungere il piccolo centro della campagna inglese di Stratford-upon-Avon, dove il 23 aprile 1564 nacque William Shakespeare. La dimora di famiglia in Henley Street ospita lo Shakespeare Birthplace Trust, un ente di beneficenza che promuove l’opera del grande drammaturgo.

Nel vicino villaggio di Shottery, l’Anne Hathaway’s Cottage è invece la casa in cui trascorse l’infanzia la futura moglie di William, fino al matrimonio che si celebrò nel 1582. Shakespeare, scomparso a soli 52 anni, riposa insieme alla moglie nella Holy Trinity Church, a pochi passi dalle acque del fiume Avon.

Percorrendo un altro centinaio di miglia in direzione nord, la Contea di Nottinghamshire ci attende con il richiamo della Foresta di Sherwood. Un nome che da solo è tutto un programma. Aggirandosi tra le piante secolari di questa antica foresta di caccia sembrerà di vedere Robin Hood, Frate Tuck e i loro amici, tra i sibili delle frecce e gli ordini dello Sceriffo di Nottingham.

York, fantasmi e abbazie
Raggiungibile con un’ora e mezza di strada imboccando la A1(M), York vanta un centro storico di origini medievali tuttora cinto dalle mura duecentesche. Non perdere la cattedrale gotica, una delle più grandi di tutta la Gran Bretagna, che conserva il quattrocentesco jubé del coro con l’effigie dei quindici re d’Inghilterra da Guglielmo I a Enrico VI. Se hai tempo a disposizione puoi soffermarti alla Merchant Adventurer’s Hall, il museo storico dello Jorvik, e al Railway Museum, il museo nazionale delle ferrovie.

Passeggiando noterete numerose botteghe ispirate al tema dei fantasmi: tradizione vuole che la città ne sia infestata, al punto che un po’ ovunque è possibile prenotare un vero e proprio Ghost Hunt Tour. E chissà se fra queste presenze inquietanti ci sono anche le vittime della Guerra delle Due Rose che verso la metà del Quattrocento insanguinò la casa di Lancaster e quella di York.
A un’ora di strada in direzione nord-est meritano una sosta le imponenti rovine della Fountains Abbey, abbazia cistercense fondata nel XII secolo. Tra i boschi si estende anche un magnifico parco, ingentilito da alcuni laghetti artificiali. Si visitano inoltre la vecchia grancia e il mulino, nonché il vicino parco dei cervi presso cui sorge la bella chiesetta di Saint Mary.

Liverpool, nella città dei FAB4
Penny Lane, Mathew Street, il Pier Head con le statue in bronzo della band, il Cavern Pub. Sono alcuni luoghi legati all’epopea di uno dei gruppi musicali più influenti di tutti i tempi. Liverpool però non è solo la città dei FB4, i Beatles, ma anche un interessante centro portuale affacciato sul profondo estuario del Mersey.

Nel centro storico spiccano Le tre grazie, come viene chiamato l’elegante insieme di tre edifici del Novecento, ovvero il Royal Liver Building, il Cunard Building e il Port of Liverpool Building. Nel capoluogo del Meyerside puoi vedere anche l’Albert Dock, l’animata Chinatown e la sontuosa cattedrale anglicana eretta sul Jame’s Mount.
Galles, 4 mete da non perdere
Accanto alla potente Inghilterra, alla fiera Scozia e all’irrequieta Irlanda del Nord, il Galles viene spesso dimenticato da chi non vive sul suolo britannico. Ed è un errore: parchi, sentieri naturalistici, castelli, villaggi tradizionali, spiagge e scogliere, città minerarie sono solo alcuni dei motivi che invitano a un viaggio nella terra del dragone rosso. Tenendo bene a mente, durante la guida, che il Galles è un paese rurale, con molte strade tortuose a corsia unica condivise con i mezzi agricoli. Come la spettacolare Black Mountain Pass, o A4069, che collega connects Llandovery a Gwaun-Cae-Gurwen. Nel percorrerla fai attenzione ai tornanti o alle pecore che ti tagliano d’improvviso la strada. Ecco 4 mete da non perdere.
1. Caernarfon
Vanta un bel castello fatto erigere alla fine del Duecento da Edoardo I. Nonostante numerosi assalti non fu mai espugnato, a testimonianza della sua efficacia progettuale e costruttiva.

2. L’isola Anglesey
Non lontano da Caernarfon, all’estremità settentrionale dell’isola Anglesey, un piccolo e suggestivo borgo riassume il carattere aspro dell’idioma celtico ancora oggi utilizzato per la toponomastica ufficiale. Il nome, arduo da pronunciare e ancor più da memorizzare, è tutto un programma:
llanfairpwllgwyngyllgogerychwyrndrobwllllantysiliogogogoch

3. Parco Nazionale di Snowdonia
Esteso 2.140 chilometri quadrati, il Parco Nazionale di Snowdonia è l’area protetta più grande del Galles. Si trova qui il Monte Snowdon (1.085 m), il secondo per altezza del Regno Unito. La vetta si raggiunge a piedi o a bordo di una ferrovia a cremagliera.

È un piccolo paradiso per le attività outdoor, dalle escursioni a piedi e in mountain bike, alle pagaiate sulle acque dei laghi e alle vie di arrampicata sportiva.

4. Cardiff
Alla foce del fiume Taff, la capitale del Galles si visita agevolmente in bicicletta. A cominciare dal castello, in origine un forte romano poi trasformato in maniero. Nel parco spicca la possente torre di origine normanna risalente al XII secolo. A 800 metri si trova il Municipio, un bell’edificio in stile neorinascimentale costruito agli inizi del Novecento.
Da non mancare una tappa al National Museum Cardiff che conserva opere di Cézanne, Monet, Renoir, Vincent Van Gogh. Due curiosità: Cardiff è la città natale dello scrittore Ken Follett, uno degli scrittori inglesi più celebri di tutti i tempi. La cittadina ospita inoltre Millennium Stadium, lo stadio di rugby coperto più grande del Regno Unito.
A proposito di Galles, leggi anche questo articolo.

Spettacolare Cornovaglia
Le sconfinate brughiere, le stazioncine da cui partono i treni a vapore, i porti con i velieri all’ormeggio, i flutti che s’infrangono sulle scogliere sorvolate dai gabbiani. E alcune delle strade più spettacolari del Regno Unito. Come la B3306 che unisce Saint Ives a Sennen, offrendo vedute impareggiabili sulla costa. Unico e irripetibile, il fascino della Cornovaglia è reso ancora più stimolante dalle leggende che vi aleggiano.
Tintagel
Non solo il richiamo di una bella cittadina: Tintagel vale una sosta per le rovine del castello tradizionalmente legato alla figura di re Artù. Una passerella in acciaio e ardesia inaugurata nel 2019 consente di raggiungere il sito. Pur sapendo che i ruderi hanno una datazione successiva all’epoca in cui visse il leggendario personaggio, conviene concedersi un’escursione sulla scogliera: il biglietto d’ingresso è ripagato dallo straordinario panorama sulla costa.

Saint Ives
Non sorprende che Virginia Woolf abbia trovato qui l’ispirazione per comporre il suo celebre romanzo
Gita al faro. L’animata cittadina di Saint Ives si specchia a nord e a est su due ampie spiagge. È una delle località più famose della Cornovaglia, in estate brulicante di turisti e fonte di ispirazione per numerosi artisti.

Land’s End
La Finisterre degli inglesi è Land’s End, l’estrema punta della Cornovaglia. Nell’antichità il sito era noto con il nome di Belerion, che significa “la terra splendente”; qui sono stati scoperti antichi manufatti risalenti al periodo mesolitico, ovvero dal 10.000 al 4.000 a.C. C’è una cosa da tenere presente che toglie un po’ di fascino al luogo. Per raggiungere il belvedere sull’ultimo scoglio occidentale dell’Inghilterra occorre varcare l’ingresso pedonale della caotica cittadella, gremita di turisti e negozi di souvenir.

Saint Michael’s Mount
Proprio come la Normandia, anche la Cornovaglia ha il suo santuario di origine medievale dedicato all’arcangelo Michele. Di fronte alla costa di Marazion si erge il gemello meno noto di Le Mont-Saint-Michel. Saint Michael’s Mount è un isolotto unito alla terraferma da una lingua di terra esposta ai movimenti delle maree. Fu un’importante meta di pellegrinaggio nel Medioevo per l’abbazia fondata dai benedettini, su cui successivamente venne eretta una fortezza.

Tra Bath e Brighton
Nel suo nome il suo destino. Inserita nel patrimonio Unesco, la città di Bath è nota ancora oggi per le terme già sfruttate dai Romani e frequentate nei secoli da artisti e intellettuali. Fra loro c’è Jane Austen, che vi abitò dal 1801 al 1806 e a cui è dedicato un interessante centro culturale. Dopo la visita all’antico complesso termale, fatto costruire dall’imperatore Diocleziano nell’anno 75 dopo Cristo, si passeggia piacevolmente nel centro città con zone pedonali, la piazza del Circus e la bella cattedrale.

A una cinquantina di chilometri in direzione sudest (seguendo la A36 e la B380), Stonehenge è tra i siti preistorici più famosi e frequentati d’Europa: il celeberrimo cerchio di enormi pietre disposte verticalmente e in circolo, sopra cui sono disposti lastroni in posizione orizzontale. Ci si avvicina, ma non troppo: una recinzione impedisce alla folla dei turisti di accalcarsi intorno a queste incredibili testimonianze del passato. Come spiega l’audioguida compresa nel prezzo del biglietto, gli archeologi non hanno ancora trovato un accordo sul significato reale di questo luogo dall’atmosfera magica, risalente a 4.600 anni fa.
Il centro più vicino è Salisbury, sede di un’interessante cattedrale gotica attorno cui sorgono altre chiese, strade commerciali e canali. Circa un’ora e un quarto di strada ci separano da Durdle Door e dalla passeggiata sulle scogliere per vedere il celebre arco di roccia, uno dei simboli della Jurassic Coast.
È l’ultima cartolina dal viaggio: da qui ci rimettiamo in strada verso Dover, lasciandoci la possibilità di fare una tappa intermedia a Brighton, animata località balneare a un’ora di strada da Londra. Magari concedendosi una serata all’insegna della movida lungo i locali che affollano il Pier o ascoltando musica dal vivo al The Brighton Centre.
Informazioni pratiche
Come arrivare
L’itinerario più economico per raggiungere Calais, il porto d’imbarco per i traghetti diretti in Gran Bretagna, risale l’Europa attraverso la Germania, visto che le autostrade tedesche sono gratuite. In questo caso si raggiunge Köln, quindi si attraversano Olanda e Belgio fino ad arrivare in territorio francese, in prossimità di Dunkerque. In alternativa è possibile risalire direttamente lungo le autostrade francesi: l’itinerario è più breve, ma più costoso.
Per raggiungere l’isola britannica dal continente le possibilità sono numerose. Noi ci siamo serviti dei traghetti della P&O Ferries per il collegamento Calais-Dover.
Si può infine usufruire del servizio offerto dai treni navetta che percorrono l’Eurotunnel sotto il Canale della Manica, da Calais a Folkestone. I costi sono superiori, ma il tragitto dura solo mezz’ora.
Documenti e assistenza sanitaria
L’ingresso nel Regno Unito, incluso per transito aeroportuale, è consentito unicamente con il passaporto, con validità residua per almeno tutto il periodo di permanenza nel Paese. Le carte d’identità UE, rilasciate dall’Italia, sono utilizzabili solo dai cittadini UE in possesso di “settled Status” o
“pre-settles status”, ai sensi dell’accordo di recesso o dalle altre limitate categorie indicate in questa pagina. I cittadini italiani che entrano nel Regno Unito per turismo non hanno bisogno di visto, per soggiorni di durata massima di 6 mesi.
Per informazioni sulla guida invitiamo a consultare le informazioni aggiornate disponibili sul sito del Ministero degli Esteri.
Se in possesso della tessera sanitaria UE (EHIC – European Health Insurance card), i cittadini italiani che giungono nel Regno Unito come visitatori hanno diritto a ricevere trattamenti sanitari d’emergenza o non rinviabili. Il mancato possesso della tessera sanitaria potrebbe comportare il pagamento diretto delle spese mediche sostenute dal Servizio Sanitario Nazionale britannico (NHS). È in ogni caso raccomandata la sottoscrizione di un’assicurazione sanitaria privata valida per la durata della permanenza nel Regno Unito.
Valuta
Il pound, ovvero la sterlina (£), è composto da 100 pence. Una sterlina vale circa 1,17 euro (cambio a marzo 2024).
Circolazione
In Gran Bretagna si guida a sinistra e va prestata particolare attenzione immettendosi in rotatorie, traverse laterali e simili. Nei centri abitati vige il divieto di velocità di 30 miglia orarie, equivalenti a circa 48 km/h. In autostrada il limite è di 70 miglia orarie, equivalenti a circa 112 km/h. Gli autovelox sono diffusissimi ovunque.
Telefono e fuso orario
Dall’Italia alla Gran Bretagna il prefisso internazionale è lo 0044, seguito dal prefisso locale (senza lo 0) e dal numero di telefono; il fuso orario è un’ora indietro rispetto all’Italia.
Soste e campeggi
Tutta l’Inghilterra è dotata di una nutrita serie di infrastrutture destinate agli amanti del pleinair, consultabili anche in questa pagina.