Appuntamento della rubrica dei nostri diari di viaggio. Viaggio in estate in Friuli Venezia Giulia per un itinerario con famiglia di quattro persone, con foto, dettagli sulle soste camper e informazioni pratiche
Indice dell'itinerario

Per le nostre vacanze estive in camper scegliamo come meta il Friuli Venezia Giulia, regione che ci è ancora quasi sconosciuta ma che dicono essere molto bella e accogliente per noi camperisti.

Road Map del Friuli Venezia Giulia in camper:

  • 1° GIORNO: Arrivo e visita al Pian del Cansiglio in località Tambre e al villaggio cimbro di Vallorch. Pernottamento.
  • 2° GIORNO: Partenza verso Barcis. Visita a Longarone e alla diga del Vajont lungo il tragitto. Deviazione verso Andreis, visita al borgo e sistemazione per la notte.
  • 3° GIORNO: Escursione in bici a Barcis e visita ai percorsi della vecchia strada della Valcellina. Rientro e pernottamento.
  • 4° GIORNO: Spostamento a Tramonti di Sopra. Visita con bagno alle Pozze Smeraldine. Dopo cena partenza per l’area di sosta delle grotte di Pradis.
  • 5° GIORNO: Esplorazione delle grotte di Pradis, pranzo con piatti tipici. Partenza e visita al lago di Cornino lungo il tragitto. Arrivo a Bordano e visita alla Casa delle Farfalle. Sosta per la notte.
  • 6° GIORNO: Spostamento a Gemona del Friuli, visita alla città e alla mostra fotografica permanente del terremoto. Nel pomeriggio visita a San Daniele del Friuli, cena con tipicità e poi sosta per la notte.
  • 7° GIORNO: Spostamento al Monte Matajur. Ferragosto con vista sulla vallata.
  • 8° GIORNO: Visita alla cappella del Cristo Redentore. Trasferimento a Cividale del Friuli e visita alla città.

Viaggio del Friuli in camper

La prima tappa del nostro viaggio in camper la facciamo a Pian del Cansiglio, in Veneto, proprio sul confine col Friuli. Per la sosta troviamo un’area di recente costruzione situata dove tempo fa c’era una base aeronautica. Dei cartelli informativi descrivono la storia del luogo e i progetti di rivalorizzazione in corso dedicati a quella che è considerata la seconda foresta d’Italia, che si estende fra le province di Belluno, Treviso e Pordenone.

Nella zona abbiamo la possibilità di fare passeggiate rigeneranti lungo diversi sentieri, di fermarci per un picnic nelle aree attrezzate oppure di consumare pranzo e cena in agriturismo. A circa venti minuti dall’area di sosta c’è il caratteristico villaggio di Vallorch, un tempo abitato da una comunità di cimbri che in queste terre lavoravano il legno. Ora è abbandonato, ma in estate si ripopola.

Pian del Cansiglio

Per raggiungere la Valcellina decidiamo di passare da Longarone e dalla diga del Vajont. Facciamo una brevissima sosta in cima alla diga per qualche foto e proseguiamo. Il tutto esaurito del campeggio e dell’area sosta di Barcis ci spinge a proseguire fino ad Andreis, il paese immediatamente successivo. Con piacere scopriamo che quest’ultimo fa parte dei comuni Bandiera Arancione: una visita quindi è d’obbligo. Nel tipico borgo troviamo le caratteristiche case in pietra con i daltz, ballatoi esterni costruiti completamente in legno.

Per la notte ci fermiamo presso l’area di sosta situata accanto alla strada provinciale. Il giorno dopo raggiungiamo Barcis con le bici percorrendo alcuni tratti della vecchia strada della Valcellina, oggi dismessa e aperta solo a fini turistici. Per accedere ai percorsi di visita si paga un piccolo contributo all’ingresso e si accede con casco protettivo, a piedi o con il trenino.

I colori della natura 

La prossima tappa è Tramonti di Sopra, per la visita alle rinomate Pozze Smeraldine. Abbiamo a disposizione un’ampia area di sosta con diverse postazioni barbecue, tavoli e panche. In un’ora abbondante di cammino raggiungiamo il tratto di fiume che ci fa capire il perché del toponimo: restiamo affascinati dai colori dell’acqua! Un tuffo è d’obbligo, nonostante la temperatura sia di soli quattordici gradi.

Il nostro itinerario prevede come approdo successivo le grotte di Pradis. Avevamo letto commenti e recensioni che raccomandavano di prestare attenzione alla strada e di percorrerla in orari tranquilli. Partiamo quindi dopo cena e lungo il percorso per fortuna incontriamo solamente una vettura. La strada ha davvero molti tratti abbastanza lunghi dove non ci sono possibilità di scambio, quindi è importante evitare assolutamente gli orari di punta.

Noi l’abbiamo percorsa con una leggera pioggia e una nebbiolina che avevano reso la location perfetta per la notte di Halloween! Arrivati a destinazione tiriamo un sospiro di sollievo: vicino all’entrata delle grotte sono presenti un parcheggio riservato ai camper e uno misto, entrambi gratuiti.

Il mattino dopo siamo pronti per la nostra escursione che ci porta alla scoperta di grotte e torrenti che nel corso di millenni hanno scavato le rocce, creando impressionanti scenari: un percorso davvero suggestivo, immerso completamente nella natura selvaggia. Concludiamo la mattinata con un ottimo pranzo all’Agriturismo Alle Radici, di fronte all’ingresso delle grotte, e proviamo il famoso e buonissimo frico accompagnato da polenta, la tipica pietanza friulana a base di patate e formaggio Montasio. Che bontà!

Da Clauzetto a Bordano

Proseguiamo il nostro viaggio e questa volta la discesa, passando da Clauzetto, è molto più agevole e meno impegnativa. La nostra destinazione è la Casa delle Farfalle a Bordano, ma sulla strada scorgiamo un bellissimo laghetto che dobbiamo assolutamente andare a fotografare. Parcheggiamo appena possibile a bordo strada e ci troviamo ad ammirare il bellissimo lago di Cornino. Piccolo e non balneabile, ma dai colori strepitosi. 

In poco tempo facciamo il giro completo e ripartiamo verso nuove bellezze di questa terra che ci sta piacendo sempre più.

A Bordano non troviamo una vera e propria area sosta e parcheggiamo nei pressi del campo sportivo per visitare la casa delle Farfalle. Il percorso espositivo attraversa tutti i continenti e ci lascia a bocca aperta: farfalle, vari insetti e rettili sono una gioia per gli occhi dei nostri bambini, ma anche per noi grandicelli.

Storia, memoria e gastronomia Accantoniamo per un poco le escursioni nella natura e andiamo a scoprire due importanti città d’arte: Gemona e San Daniele. Ottima l’accoglienza verso noi camperisti, visto che entrambe dispongono di un’area camper gratuita e attrezzata a pochi passi dal centro.

Gemona del Friuli

Gemona del Friuli ci affascina per il ricordo ancora vivo del terremoto del maggio e settembre del 1976, che proprio da queste parti ebbe il suo epicentro. Una mostra fotografica permanente fa vivere quei terribili momenti e fa comprendere con quanta forza e determinazione questo popolo sia riuscito a ricostruire ogni cosa “come era e dove era”.

Le tappe più importanti della visita sono il duomo di Santa Maria Assunta, la salita al castello, la facciata del comune (Palazzo Boton) e i ruderi della chiesa della Madonna delle Grazie; prima di concederci, infine, un buon gelato in Piazza Giuseppe Garibaldi.

San Daniele del Friuli

La visita a San Daniele del Friuli purtroppo avviene con la pioggia, ma riusciamo a vedere il duomo di San Michele Arcangelo, la Casa del Trecento e i palazzi e le vie del centro storico. Il Prosciuttificio Prolongo, pubblicizzato nei cartelli fuori dall’area sosta, purtroppo è già al completo per le visite guidate. Allora chiamiamo il Prosciuttificio Bagatto, dove una gentile signora ci spiega il processo di stagionatura del crudo di San Daniele e si rende disponibile a rispondere alle nostre domande e curiosità. Con del buon shopping gastronomico e un’ottima cena dal consigliatissimo Ai Bintars, esclusivamente a base di crudo, qualche formaggio e sottaceti, si conclude la nostra giornata a San Daniele.

Seguendo il Natisone

La tappa successiva la decidiamo un po’ casualmente, strada facendo. Il sole e il caldo sono tornati, abbiamo voglia di fresco e per questo risaliamo le Valli del Natisone e arriviamo ai piedi del Monte Matajur (1.641 m s.l.m.) al confine tra Italia e Slovenia. Anche quassù con nostra sorpresa troviamo un parcheggio riservato che ci dà una visuale di tutta la valle sottostante, fino al mare! È il 15 agosto e la sera riusciamo a scorgere i fuochi d’artificio di Grado: un bellissimo spettacolo! Al mattino saliamo fino alla cappella del Cristo Redentore e riflettiamo su quanto accaduto più di un secolo fa tra queste cime e lungo questi stessi percorsi.

Scenic view of central square Piazza Paolo Diacono in small Italian town of Cividale del Friuli in sunny day

Siamo a breve distanza da Caporetto e il monte Matajur è stata l’ultima linea difensiva italiana durante la Prima Guerra Mondiale, prima dell’avanzata del tenente Rommel alla conquista del Piave. Facciamo un picnic in mezzo alla natura, circondati dalle stelle alpine, e poi ripartiamo di nuovo… Noi camperisti non ci fermiamo mai!

Cividale del Friuli

Cividale del Friuli si rivela una magnifica sorpresa! Peccato che qui i posti dedicati ai camper siano davvero pochi, perché una cittadina così bella meriterebbe un’area di sosta più grande. Già ci affascinano le vie per raggiungere il centro: la vista sul fiume Natisone, gli affreschi sulla facciata esterna della chiesa dei Santi Pietro e Biagio, le strade selciate, la casa medievale, il monastero di Santa Maria in Valle con il prezioso Tempietto Longobardo, fino ad arrivare al duomo di Santa Maria Assunta e al Palazzo Comunale.

Ma il simbolo di Cividale che più ci attira è il famoso Ponte del Diavolo. Leggiamo storia e leggenda e scendiamo al fiume per vedere la sua imponenza dal basso: davvero maestoso! Chiudiamo la visita con l’assaggio della gubana, il dolce tipico di Cividale e delle Valli del Natisone.

Queste le tappe principali, perché ci siamo fermati anche al lago di Cavazzo, al torrente Palar, a Redipuglia e a Palmanova: sono tante le bellezze che ci regala la vita in camper!

In questo diario di viaggio avremmo voluto indicare anche il percorso, ma per noi è un bel problema. Ci sono i camperisti che studiano la cartina e le strade migliori, ci sono quelli più navigati che le hanno già chiare nella propria testa. E poi ci siamo noi, che inseriamo una destinazione nel navigatore e per non sbagliare anche su Google Maps, ma ci perdiamo e sbagliamo le uscite anche così! Ma non fa niente, l’importante non è tanto la destinazione, ma il viaggio. 

E se ci scappa una deviazione non prevista (o di dover fare dietro-front) sappiamo che sarà comunque un viaggio che ci rimarrà nel cuore. Alla prossima!

Lucia, Fabio, Beatrice, Federico

Dove sostare in camper in Friuli

  • Tambre Area sosta camper Cansiglio, tel. 0438 501757 o 335 1015118; in posizione tranquilla e panoramica, dotata di circa trenta piazzole tutte fornite di allaccio corrente e di moderni impianti di carico e scarico con cassa automatica.
  • Barcis Area sosta a pagamento all’ingresso del paese, dietro al cimitero, affacciata sul lago.
  • Camping San Francesco, SS 251 Loc. Ribe, tel. 0427 76366, www.campingbarcis.it, info@campingbarcis.it. piazzola con elettricità BS 13 euro, AS sconto del 10%. Formula weekend: BS 22 euro, AS 27 euro, da settembre a ottobre 20 euro
  • Andreis Area sosta a pagamento sulla strada provinciale di Andreis; su prato, è dotata di carico, scarico, wc e lavandini per le stoviglie ma è senza corrente.
  • Tramonti di Sopra Area sosta gestita dalla Pro loco, Via Pradis, Loc. Sottrivea, tel. 338 1950319; cinque posti su autobloccanti con allaccio corrente, carico e scarico moderni, altri spazi liberi su prato e area picnic e barbecue.
  • Clauzetto Parcheggio Grotte di Pradis in Via Pradis di Sotto; gratuito e situato vicino all’ingresso dell’attrazione, è diviso in una zona riservata ai veicoli ricreazionali con camper service e in un’altra mista.

Gemona del Friuli:

  • Area sosta gratuita in Piazzale Monsignor Battista Monai.
  • Ai Pioppi Camping, Via Bersaglio 118, tel. 0432 980358, bar-camping-taxi@aipioppi.it, www.aipioppi.it.Per le famiglie con figli: tariffa ridotta anche per gli adulti
  • San Daniele del Friuli Area sosta gratuita in Via Udine, presso il palazzetto dello sport.
  • Savogna Punto sosta camper Monte Matajur, strada comunale Matajur; gratuito e senza servizi.
  • Cividale del Friuli Area sosta camper in Via delle Mura, Borgo Brossana, in direzione del confine con la Slovenia; sosta per quattro mezzi limitata a 72 h.

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