Affacciato sull’omonima laguna chiusa dall’isola di Sant’Andrea e dalla lingua di terra di Lignano Sabbiadoro, Marano Lagunare si distende ai piedi della Torre Millenaria con una strada centrale – Via Sinodo – su cui s’interseca una trama di strette calli laterali. Tutto intorno, un grumo di isolotti su cui campeggiano i casoni, gli antichi capanni dei pescatori. Esploriamo in questo weekend il fantastico paesaggio di Marano Lagunare con il nostro camper!
Marano Lagunare in camper

Il paesaggio di Marano è fortemente caratterizzato dalle cosiddette valli da pesca, ampie “vasche” naturali chiuse da argini di terra che nel passato venivano sfruttate per l’allevamento ittico. Assai fiorenti durante l’epoca della Serenissima, oggi sono per lo più in disuso per la concorrenza degli allevamenti intensivi. Ma la pesca tradizionale resiste, in laguna come in mare aperto, con la cattura di granchi verdi e blu, molluschi (tra cui fasolari, vongole, capesante), crostacei, anguille e pesci quali cefali, latterini, orate, sogliole.
Qui la pesca tradizionale si fa con i grasiui, lunghe reti di sbarramento piantate nel fondale – in uno strato d’acqua che per la marea oscilla tra i venti centimetri e il metro e mezzo – e dotate di nasse di raccolta (cogolli) alle due estremità. È possibile vedere affiorare le reti di sbarramento sulle acque lagunari e verso il fiume Stella dove si utilizza il sistema della bilancia, un’ampia rete romboidale sollevata da una sorta di gru.
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Le tre riserve naturali
Sono tre le riserve naturali situate a ridosso di Marano Ligure:
- Valle Canal Novo
- Valli Grottari e Vulcan (non visitabile)
- Riserva Naturale Foci dello Stella (la più grande), un fiume di risorgiva che affiora in laguna, visitabile soltanto in barca.
Le tre aree protette abbracciano in totale centoventi ettari, di cui circa trenta occupati da ex valli da pesca e circa settanta bonificati negli anni Cinquanta e oggi utilizzati a fini agricoli. Terreni che oggi, come ci spiega il vicesindaco Sandro Ceccherini, sono interessati da un progetto di rinaturalizzazione che dovrebbe ripristinarne la biodiversità.

La Riserva Naturale Foci dello Stella consiste in un ambiente di acque salmastre, canne e vegetazione tipica delle acque salate come la salicornia e i fiori di barena. Importante scrigno di diversità, si distingue anche per il nucleo dei casoni di pescatori, strutture in legno e paglia che sorgono su isolotti e barene, come sono chiamate le terre emerse di laguna.
Situata a ridosso dell’abitato, la Riserva Valle Canal Novo è dotata di un punto d’accoglienza turistica e propone spazi didattici, bar, trattoria, acquario lagunare e osservatorio per il bird watching. Si visita liberamente in meno di un paio d’ore camminando su passerelle di legno sospese sull’acqua.
Sapori di laguna

Sono tante le sensazioni e i sapori che ritroviamo nella cucina della tradizione maranese, dal fritto mi sto di laguna all’anguilla allo spiedo, una specialità che è sempre meglio prenotare per non mancare il colpo. E poi c’è il boreto, un saporito brodetto fatto con vari pesci poveri o avanzi del pescato. Questa la ricetta: si soffrigge una testa d’aglio fino ad annerirla, si aggiungono i pesci e si sfuma il tutto con aceto, sale, pepe, un bicchiere di vino bianco e foglie d’alloro. Lo andiamo ad assaggiare Ai Tre Canai dallo chef Giorgio Dal Forno, che con la sua ricetta ha vinto nel 2019 una competizione al Festival del Brodetto di Fano.

L’anguilla allo spiedo è invece il piatto tradizionale dei casoni preparato tra ottobre e aprile, quando si accende il caminetto. «Una volta pulita e salata si taglia l’anguilla a fisarmonica, così pur rimanendo intera forma un pezzo unico in cui ogni parte è infilzata dallo spiedo e ciascuna separata dall’altra da foglie d’alloro a contatto con la pelle», spiega lo chef Claudio Moretti della trattoria al Barcaneta. «Viene cotta per tre ore a distanza dalle braci e ogni tanto ruotata a mano». Come si abbina? Ad esempio con verdure in agrodolce e un vino un po’ acido per sgrassare il palato. Per giocare in casa con i bianchi della cantina Fausto Ghenda che coltiva uve Malvasia, Verduzzo e Friulano, proprio a ridosso di una valle da pesca. Più lagunare di così…

Dove sostare
A Marano Lagunare non sono presenti camping né aree attrezzate, ma sono disponibili:
- Lungo Via San Vito, nell’area prima del ponte, c’è un parcheggio adatto alla sosta diurna
- Un altro parcheggio è presente in Via Giosuè Carducci, vicino all’incrocio con Via Serenissima
- Sesto al Reghena Area di sosta comunale in Via degli Olmi
- Palmanova Area di sosta comunale in Via Risorgimento, presso il centro sportivo
- Grado Area di sosta in località Sacca dei Moreni, a pochi metri da Via Ponte di Legno e dalla pista ciclabile
- Lignano Sabbiadoro Camping Sabbiadoro, Via Sabbiadoro 8, tel. 0431 71455, www.campingsabbiadoro.it. Aperto da aprile a fine settembre. 10% sulla tariffa persona con la tessera del PLEINAIRCLUB.
Testo e foto di Massimiliano Rella
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