Stai pensando a una vacanza sulla neve in camper per tutta la famiglia e la Svizzera ti stuzzica da un po?Nel Cantone dei Grigioni, fra scenari alpini e borghi sospesi nel tempo, puoi scivolare sullo slittino, salire a bordo del trenino rosso e fare spuntini a base di prelibati formaggi. Quando andare? La stagione sciistica è aperta dal 16 dicembre a fine marzo, innevamento permettendo. E il 1° marzo a Bergün ricorre la tradizionale festa folkloristica in cui i bambini scacciano l’inverno al suono di filastrocche e campane.
In slittino sulle Alpi dell’Albula
Sulle Alpi dell’Albula, nel Cantone dei Grigioni, si può provare l’emozione di scendere con uno slittino lungo le antiche strade dei pastori proprio come la piccola Heidi, protagonista del romanzo di Johanna Spyri a cui è ispirata la fortunata serie d’animazione degli anni Settanta. I pattini scivolano veloci sulla neve battuta, lasciando scorrere il paesaggio sempre più rapido all’aumentare della pendenza. Boschi di abeti, larici ammantati di bianco, piccole stalle, viadotti del treno. Utilizzando i talloni per gestire le curve paraboliche anche i principianti possono raggiungere l’onorevole velocità di 35 chilometri orari, nel tratto più scorrevole del percorso.
La pista riservata agli slittini da Preda a Bergün è quanto di più simile alle carrarecce utilizzate nel XIX secolo. Sei chilometri di percorso lungo la tortuosa strada del Passo dell’Albula, chiusa al traffico nel periodo invernale. Oggi è accessibile solo con slitte tradizionali: niente bob o palette sulle sue curve sapientemente battute.
Non a caso il borgo di Latsch, a pochi chilometri dall’arrivo, con le sue case perfettamente conservate è stato scelto come set per ben due trasposizioni cinematografiche del romanzo. L’unica differenza evidente con i paesaggi del libro, scritto e ambientato intorno al 1880, è la presenza costante e spettacolare del treno delle Ferrovie Retiche. Al binomio neve e camper in Svizzera puoi associare anche treno e slittino.
I borghi di Heidi
Il paesino di Latsch è la frazione più grande di Bergün, a circa cinque chilometri dal centro, accoccolata su un altopiano a 1.588 metri di altitudine sul lato opposto della Val Tours. Nel 1952 per la sua perfetta conservazione fu scelto come set del film Heidi-Son tornata per te di Luigi Comencini, che rese famosa la piccola pastorella in tutta Europa. Un’armonia che si è mantenuta nel tempo, tanto che recentemente il borgo è stato nuovamente scelto per le riprese del film Heidi diretto da Alain Gsponer nel 2015. Molti abitanti sono stati utilizzati come comparse, sia nel primo film che nell’ultimo remake, e sono orgogliosi di mostrare le foto della lavorazione.
A Bergün, nel piccolo museo delle tradizioni locali (Ortsmuseum), sono raccolte immagini e curiosità di entrambi i backstage. Il borgo è anche sede della Tonewood, una delle più famose falegnamerie per la produzione e stagionatura di tavole di abete rosso destinate alla produzione di strumenti musicali. C’è un piccolo parcheggio all’ingresso del paese, per pochi camper. A causa della salita ripida, possono essere necessarie le catene da neve anche con strada pulita.
In treno da Bergün a Preda
La nostra esperienza in treno più slittino si avvale proprio del trenino rosso dell’Albula. Dopo aver parcheggiato il camper vicino alla stazione di Bergün (Bravuogn in dialetto grigione) si sale in carrozza: una volta trovato posto nei comodi vagoni dalle ampie vetrate, si apprezza da subito il percorso sinuoso delle rotaie.
Si attraversano quindi tre delle gallerie elicoidali che hanno reso famosa la linea ferrata e si superano quattro tra i più spettacolari ponti delle Ferrovie Retiche. Dopo circa venti minuti si raggiunge Preda, sul Passo dell’Albula; volendo da qui ci si può immettere sull’altro versante con la galleria dell’Albula, in direzione di Sankt Moritz.
In slittino da Preda a Bergün
Scesi dal treno a Preda, inizia l’avventura. La partenza del tracciato per le slitte, ben indicata, si trova a soli cento metri dall’uscita ferroviaria, preceduta dai pannelli della piccola esposizione en plein air del Museo delle Ferrovie Retiche. Il primo chilometro supera alcune case con una bella vista sulla ferrovia e poca pendenza: è ideale per abituarsi all’uso della slitta e, in qualche tratto, potrebbe richiedere di camminare o spingere i pattini.
Dopo il primo spettacolare passaggio sotto i viadotti in pietra comincia la vera discesa con numerose curve, ancora tre passaggi sotto i ponti e bei rettilinei veloci nella seconda parte. Si arriva alla fine del borgo di Bergün, alla partenza dell’impianto di risalita per il Monte Darlux, da cui parte una pista per slittini leggermente più impegnativa di quella che abbiamo appena affrontato.
Ferrovia Retica, un treno da patrimonio
Inserita dal 2008 nel patrimonio mondiale dell’Umanità, la Ferrovia Retica nel paesaggio dell’Albula e del Bernina si snoda complessivamente per circa 130 chilometri divisi in due tratte, percorse dalle carrozze colorate del Trenino Rosso. La Ferrovia del Bernina, che supera l’omonimo passo, comprende tredici gallerie e cinquantadue viadotti (tra i quali il ponte elicoidale di Brusio) collegando Tirano, in Lombardia, con Sankt Moritz. La Ferrovia dell’Albula – da Sankt Moritz a Thusis – valica il Passo dell’Albula verso Bergün e Filisur, con ben quarantadue tunnel (alcuni dei quali avvolti a elica) e 144 viadotti.
Una eccezionale opera ingegneristica realizzata agli inizi del Novecento, che senza cremagliera supera pendenze tra le più ripide del mondo. Oggi le Ferrovie Retiche offrono pacchetti di viaggio sulla tratta, con cene o aperitivi in carrozza ed esperienze sul territorio.
Si può abbinare il biglietto del treno allo skipass di un’area sciistica grigionese a scelta con il supplemento di un franco svizzero. A Bergün sopra la stazione si trova il Museo della Ferrovia, interessante esposizione sulla costruzione della strada ferrata; più avanti, il Landwasserviadukt è il viadotto ferroviario più fotografato dell’intera Svizzera.
Sul Bernina la tessera del PLEINAIRCLUB offre un notevole risparmio sui tour e sui pacchetti a bordo del Trenino Rosso proposti da Adrastea Viaggi, agente ufficiale delle Ferrovie Svizzere, in particolare sulla suggestiva tratta della Ferrovia del Bernina.
In slittino dal rifugio La Diala a Bergün
Per cimentarsi in questa pista si sale con il primo tratto di seggiovia sino al rifugio panoramico di La Diala, a 1.974 metri di altitudine (gli slittini vengono caricati dal personale di risalita). La discesa inizia subito ben ripida lungo la strada forestale nel bosco di aghifoglie, con tre tornanti a gomito su forte pendenza.
Segue un tratto più pianeggiante e soleggiato, dove può capitare di trovare neve morbida, per riprendere la discesa in prossimità dell’abitato di Sagliaz. Il tratto in discesa ripida dopo l’ultima casetta del paese – e giusto prima del viadotto del treno – è il più difficile del percorso: spesso gelato e con alcuni salti che possono portare fuoristrada. Superato il secondo ponte, la pista si allarga in uno splendido e veloce rettilineo che termina con una curva parabolica ancora molto veloce dopo il terzo ed ultimo ponte, già in vista di Bergün e dell’arrivo.
A Bergün per noleggiare lo slittino puoi andare da Club 99 in Plazi 2A, dove trovi slitte tradizionali in
legno con stand vicino alla stazione di Bergün e all’hotel Kulm di Preda. In alternativa c’è Mark Sport in Veja Megstra 106, la via principale di Bergün e all’uscita della stazione di Preda. Prezzi a partire da 15 CHF.
Lo slittino: istruzioni per l’uso
Lo slittino in legno tradizionale è adatto a chiunque sia in buona condizione fisica, inclusi coloro che non hanno mai slittato o non sanno sciare. I bambini a partire dagli 8 anni possono condurre una slitta da soli, i più piccini devono essere accompagnati da un genitore.
I modelli a noleggio per principianti sono divertenti ma non velocissimi. La posizione seduta è la più tranquilla e istintiva. Ci si sdraia se si vuole guadagnare velocità. Si frena con i piedi appoggiati paralleli al suolo, vicino ai pattini, piegandosi molto in avanti e si curva spostando il peso del corpo verso la direzione da seguire, mentre il tallone viene usato per le curve rapide quando si acquisisce più esperienza.
Con le ciaspole verso la vetta del Piz Darlux
Dal Rifugio La Diala, utilizzando il secondo tratto di seggiovia, si sale fino all’Alp Darlux (m. 2.283 slm); da qui si può ciaspolare lungo il panoramico sentiero sino alla vetta del Piz Darlux. Il sentiero, parallelo alle piste da snowboard e freeride, è generalmente battuto da altri camminatori ma non segnalato.
Consigliamo di chiedere indicazioni sullo stato della neve all’arrivo della seggiovia (è anche presente un punto noleggio attrezzatura), dove vi consiglieranno il versante della cresta da tenere in base alle condizioni nivometeorologiche. Per circa mezz’ora si sale seguendo la pista blu di discesa, sino ad un terrazza assolata e panoramica, dove la pista per gli sci volge a sinistra verso gli impianti di risalita. Ci si allontana quindi dalla zona battuta per procedere più ripidi su un tracciato indipendente, spesso battuto dal vento, con una vista eccezionale sulla Val Tisch, sino alla vetta del Darlux, che si raggiunge in un’altra ora circa.
Uno spuntino alla carrozza delle delizie
Per rientrare dall’arrivo degli slittini al parcheggio della stazione si attraversa il paese a piedi, in circa dieci minuti, con una leggera salita lungo la via principale. Nel bel mezzo del borgo il vagoncino storico di Bio Bergün è il posto giusto per uno spuntino con latte appena munto e una fetta di formaggio biologico servita sul pane fragrante. La carrozza in legno dipinta di rosso è il minuscolo spaccio di una malga a conduzione familiare che offre solo i prodotti delle proprie vacche, libere di pascolare sui prati nella bella stagione e condotte al riparo sotto le case con il freddo dell’inverno.
Ci si serve da soli prendendo ciò che si desidera dagli scaffali e si lascia il dovuto in una cassettina di metallo. Se non si ha moneta spicciola, si può suonare alla porta dell’antico casolare, adornata di cuoricini scolpiti e tendine di pizzo: viene ad aprire una bimba in gonnella, con zoccoli tradizionali in legno, calzine di lana rossa e corte trecce arruffate sotto un cappellino di feltro. Peter e lo slittino devono essere giusto nella stanza accanto…
Come arrivare
Nel periodo invernale la Strada Statale 36 per il Passo dello Spluga (per chi proviene da Lecco) e il Passo dell’Albula (da Tirano) sono chiusi per neve. Per raggiungere Bergün si percorre la direttrice Como-Lugano-Bellinzona seguendo la A13 fino a Thusis. Si ricorda che per l’accesso alla rete autostradale svizzera è obbligatoria la vignette.
Dove sostare
Il campeggio di Bergün è chiuso nel periodo invernale. L’unica area di parcheggio è quella vicino alla stazione e a Via Fuschina, silenziosa e tranquilla in notturna, nonostante la vicinanza alle abitazioni. Una seconda soluzione è il Parkplatz God, in Stulserstrasse 44, sulla strada per Latsch, non sempre sgombrato dalla neve e piuttosto distante a piedi dal centro, ma immerso nel bosco.
Dove mangiare
A Bergun puoi manguare al Ristorante Albula situato proprio sul ponte d’ingresso al paese, l’accogliente e rinomato ristorante dell’omonimo albergo propone piatti regionali grigioni, tra cui la trota fresca. Il Rifugio La Diala, all’arrivo seggiovia Piz Darlux è un panoramico ristorante con piatti di montagna, possibilità di pernottamento in camerata, noleggio ciaspole e slittini.
Cosa acquistare
A Bergün c’è Chesa Plaz, la bottega di Susanne Röslì si possono trovare gioielli e l’oggettistica prodotti
da lei stessa con materiali locali. Non manca un coffee-shop dove si può assaggiare la migliore torta della città. BioBergun in Veja Megstra 129, è il piccolo spaccio allestito in un vagoncino ferroviario al centro del paese si acquistano formaggi, latte, yogurt, carne fresca o affumicata.
Cosa visitare
A Bergün c’è il Museo Ferrovia dell’Albula in Plazi 2A. Apertura da martedì e venerdì oraio 10-17, sabato e domenica orario 10-18, chiuso il lunedì, ingresso a pagamento.
Ortsmuseum Bergün si trova in Chant da Farrer 113 a; apertura invernale (fino al 25 marzo); il lunedì orario 15-17.30, il mercoledì orario 18.30-21, il giovedì orario 15-17.30, il venerdì oraio 18.30-21, ingresso libero.
Dove e come
La Pista Bergün-Preda è aperta fino al 12 marzo, il lunedì dalle 9:30 alle 17, da martedì a domenica dalle 9:30 alle 23, chiusura serale il 24 e 31 dicembre, il 26 dicembre e il 2 gennaio apertura sino alle 23,
chiusa il 25 dicembre e il 1° gennaio. La Pista Darlux è aperta tutti i giorni dalle 9 alle 16.30, anche in serale nei venerdì di gennaio e febbraio.
Su entrambe le piste le tariffe giornaliere, comprensive di risalita in treno e discese illimitate, sono di 39 CHF per adulto e 19,50 per bambini e ragazzi da 6 a 15 anni. Lo Schlittelzug, il treno pendolare per le slitte, parte ogni 30 minuti ai 14 e 46 di ogni ora.
Per organizzare la tua vacanza sulla neve in camper in Svizzera consulta il sito dell’ufficio del turismo di Bergün che si trova in Plazi 2a. Dai un’occhiata alle Ferrovie Retiche e prendi informazioni anche dal sito di Svizzera Turismo.
testo di Federica Botta e foto di Alessandro De Rossi
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