Situata nella regione di Murcia, circa 230 chilometri a sud di Valencia, Caravaca de la Cruz è una delle cinque città sante del mondo che può godere “in perpetuum” dell’anno giubilare. Un privilegio che condivide con Roma, Gerusalemme, Santiago de Compostela e Santo Toribio de Liébana. E prende il nome dalla città l’evento giubilare che si è aperto il 7 gennaio nella basilica della Vera Croce. Una ricorrenza che animerà il centro spagnolo per tutto il 2024. Un mix di mix di solennità e tradizioni che vale da solo un viaggio in questo territorio.
Caravaca de la Cruz
L’evento clou dell’anno giubilare è l’antica festa della Santísima y Vera Cruz, dal 30 aprile al 5 maggio. Vi si commemora l’apparizione della Santa Croce avvenuta nel XIII secolo nell’antica fortezza del re musulmano Abu-Zayt.
Dichiarato di Interesse Turistico Internazionale, è una fusione irripetibile di cultura, storia e leggenda a cui prendono parte tutti gli abitanti del luogo. Dimentica la tranquillità: in quei giorni ci si sveglia all’alba al suono dei rintocchi delle campane e dei cavalli lanciati al galoppo lungo le strade. Dall’alba al tramonto, l’intera città si trasforma.
L’inizio delle feste è il 30 aprile con la Noche de las Migas (Notte delle briciole di pane). Le strade si riempiono di gruppi di charanga e batucadas (eventi musicali costituiti da un gruppo di strumenti a percussione). Ovunque spuntano bancarelle ricolme di peñas migueras, tipico piatto a base di pangrattato, aglio, sarde e salsicce. Il giorno dopo, la sveglia è data dai rintocchi delle campane, da razzi e mortaretti.
La giornata prosegue con le vistose parate dei Mori e Cristiani e quella dei Cavalli del vino, con animali fastosamente bardati, che si conclude con la leggendaria corsa lungo la salita che porta al castello. Il 3 maggio si tiene invece il Bagno della Croce nel Tempietto barocco, in commemorazione del miracolo del 1384, le cui acque benedette posero fine a un’invasione di locuste. Il programma è arricchito da sfilate, processioni e vari spettacoli pirotecnici.
Possibilità di sosta camper nel parcheggio in Calle Pabellón 8.
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Murcia, cosa vedere
Ti attendono molte cose da fare e da vedere nella piccola regione di Murcia, nel sud-est della Spagna, il cosiddetto “Arco Mediterraneo”. Murcia, l’antica Mursiya, custodisce numerose tracce del passato arabo. Come le mura monumentali e i resti architettonici di Almunia Real, a circa cinque chilometri a nord della città. La città vecchia è raccolta sulle rive del fiume Segura. Passeggia lungo le strade ricche di storia che conservano i nomi delle antiche corporazioni, come le vie Platería, Trapería e Vidrieros.
La piazza del Cardenal Belluga ospita due gioielli architettonici. Il Palazzo Episcopale (sec. XVIII), con facciata rococò e cortile churrigueresco. E la Cattedrale dalla singolare facciata barocca, accanto alla quale si staglia la torre di 92 metri di altezza. Il barocco è rappresentato da edifici religiosi come la chiesa della Merced, la chiesa convento di Santa Ana, la chiesa di Santo Domingo, San Nicolás e San Miguel. Ma vale anche la pena di conoscere alcuni degli edifici ottocenteschi più interessanti della città. Il Palazzo Comunale, il Teatro Romea e il Casinò, con facciata neoclassica e un bel cortile interno di influsso arabo.
A circa 50 chilometri a sudest di Murcia, il Parco Regionale di Sierra Espuña è la prima riserva naturale della Regione di Murcia premiata dalla Carta europea del turismo sostenibile (CETS).
A Murcia sono disponibili alcuni campeggi, mentre un’area di sosta si trova in Polígono Juan de Borbón.
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Cartagena, 3000 anni di storia
A Cartagena, città che vanta 3000 anni di storia, non perdere il Teatro Romano, edificato tra gli anni 5 e 1 a.C.. In grado di accogliere 6.000 persone, è uno dei più importanti della Roma antica ed è caratterizzato dalla presenza di una cavea scavata nella roccia, una ricca decorazione e uno scenario lungo più di 43 metri. Merita una tappa il percorso museale che espone i reperti rinvenuti negli scavi del teatro.
Possibilità di sosta presso il Parking Cartagena Stadion, in Avenida Francisco de Córdoba – Roch 41.
Lorca, meta europea d’eccellenza
Lorca è nota per il suo vasto patrimonio barocco. Dichiarata complesso storico-artistico nel 1964, è stata finalista del programma EDEN (Mete Europee d’Eccellenza) della Commissione Europea. Sono tante le testimonianze del suo lungo passato, dal Paleolitico all’età romana e al Medioevo. Lo dimostrano, ad esempio, i numerosi siti archeologici, la Colonna Miliare di epoca romana, la Torre dell’Espolón e la Torre Alfonsina.
Da segnalare anche il Portico di Sant’Antonio del X secolo, porta dell’antica cinta muraria che proteggeva la città, le chiese e i conventi di diverse epoche e stili, e i palazzi e le dimore nobiliari del periodo barocco, come il palazzo di Guevara, quello dei Conti di San Julián e la casa dei Mula. Non perdere una tappa alla fortezza e uno sguardo agli edifici storici lungo le vie Zapatería e Cava, nei pressi di piazza España.
La Costa Cálida, un paradiso per gli sport nautici
Situata a sud-est della Penisola Iberica, bagnata dal Mar Mediterraneo, la Regione di Murcia vanta 300 giorni di sole all’anno, una temperatura media annua di 19°C, 252 km di costa, 4 città ricche di storia, 2 centri termali riconosciuti a livello internazionale e 19 aree naturali protette.
La Costa Cálida, poi, è un vero paradiso per gli sport nautici. Il Mar Minore è la laguna salata più grande d’Europa, un ambiente naturale con condizioni impareggiabili per praticare vela, kayak, windsurf, kite. Immergiti nella natura delle riserve marine protette Cabo de Palos e Islas Hormigas e Cabo Tiñoso, scrigni di biodiversità da preservare.
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Sapori di Murcia: dal vino all’alfajor
La Regione di Murcia vanta una grande varietà di prodotti gastronomia e tre Doc: Bullas, Jumilla e Yecla, declinate in pregiati vini bianchi, rossi e rosè. A queste corrispondono altrettanti itinerari tra vigneti e cantine di eccellenza.
Non perdere il sapore del pastel de carne o quello di dolci come l’alfajor (dolce di mandorle, pinoli, noci, pangrattato, miele e spezie) o i famosi yemas, prelibatezze a base di tuorlo d’uovo e zucchero, ricoperte di caramello o cioccolato. Per concludere un pasto, è tradizione provare le bevande fatte in casa come il vino dolce e il liquore al caffè.