Slovenia in camper, nella Valle del Vipava fra gostilne e grotte

A poca distanza dal confine italiano, la Vipavska Dolina in Slovenia invita a una pausa all’insegna del buon vivere tra gostilne e grotte

Indice dell'itinerario

A due passi dall’Italia la Slovenia è un paradiso di natura e cultura. Scopriamola insieme in questo itinerario tra le colline vitate della Vipavska Dolina (in italiano Valle del Vipava, o del Vipacco). Le città vivono un certo fermento come Lubiana che abbiamo girato in camper o a Maribor.

A cavallo fra le Alpi e l’Adriatico, tra colline disegnate da vigneti accarezzati dal sole e sferzati dalla bora, la vallata che deve il nome all’affluente dell’Isonzo merita di essere scoperta per i romantici borghi raccolti attorno alle chiese, per i monasteri abbarbicati come fortilizi sui rilievi. E naturalmente per le montagne e gli altopiani carsici formatisi centocinquanta milioni di anni fa, quando il territorio era lambito da acque calde e poco profonde.

Dalla cima del Monte Nanos, a 1.250 metri di altitudine, lo sguardo spazia dalla laguna di Grado a Caorle, dalle Alpi Giulie ai vigneti del fondovalle; qualcuno ci racconta che, nelle giornate particolarmente terse, con un potente binocolo si riesca perfino a distinguere il campanile di Piazza San Marco a Venezia.

il mercato di Ajdovscina

Una terra di bianchi

La Vipavska Dolina è nota per le sue colture e per i vini bianchi, considerati tra i migliori della Slovenia. Qui si produceva “più vino che pane”, come annotò nella seconda metà del XVII secolo lo scrittore Janez Vajkard Valvasor nel saggio in lingua tedesca La Gloria del Ducato di Carniola, grandioso lavoro sull’antica regione articolato in quindici tomi e corredato da circa cinquecento incisioni di rame.

Oggi qui prosperano vitigni internazionali come il Sauvignon, il Riesling italico, la Ribolla gialla, lo Chardonnay; accanto a varietà locali tra cui il Pinela adatto alla spumantizzazione con il Metodo Classico, il profumato Klarnica, il Pikolit ottenuto dalla pigiatura di uve appassite, il fresco e seducente Vitovska Grganja, il Pergolin raramente vinificato in purezza, il Poljšakica il cui nome è legato al produttore che lo diffuse a Šmarje, il Glera dal basso contenuto alcolico e infine lo Zelèn, vino dal caratteristico color giallo paglierino con leggeri riflessi verdi, associato a fecondità fin dai tempi dei Romani. Vitigni che troviamo menzionati nella metà dell’Ottocento nelle pagine di Vinoreja, primo libro in lingua slovena dedicato alla viticultura.

La zona di produzione della Valle del Vipacco si articola su circa duemila ettari coltivati da più di duecento tra cantine ed aziende agrituristiche a conduzione familiare. Il successo dei loro vini è legato al suolo e al clima. Le radici s’insinuano in sedimenti marini di flysch e arenarie, dunque in terreni generosi di sali minerali particolarmente adatti alla produzione vinicola.

I grappoli prosperano su versanti ben soleggiati, talvolta tormentati dal vento di bora (burja in sloveno) le cui raffiche, che a volte superano i centosessanta chilometri orari, contribuiscono ad allontanare gli insetti nocivi consentendo di limitare l’uso di prodotti chimici. La forte escursione termica tra il giorno e la notte favorisce la formazione di sostanze aromatiche nell buccia dei chicchi, accrescendo l’intensità dei profumi.

Otlisko Okno

Dalla Joota agli Struklji

Compresa tra la Selva di Tarnovo (Trnovki Gozd) a settentrione e il Carso a meridione, la Strada del Vino del Vipava è un percorso d’obbligo per amanti dei vini e del buon cibo. Negli agriturismi, nelle enoteche con cucina e nelle trattorie (gostilne) trionfano la tradizione e i piatti casarecci gustosi e schietti: dai salumi ai formaggi di piccoli caseifici locali, dalle zuppe di stagione alla jota fatta con crauti o rape macerate nelle vinacce, carne essiccata, fagioli e patate. E per finire gli štruklji farciti con noci e ricotta o lo strudel ripieno con frutta di stagione: ciliege, albicocche, mele o cachi.

Potete concedervi una sosta alla Gostilna pri Izviru Hublja di Ajdovšˇc ina, rinomata trattoria frequentata dai valligiani soprattutto d’estate quando si pranza e si cena in giardino all’ombra delle piante. Qui si gustano prosciutto del Carso con polenta abbrustolita sul camino, jota e žlikrofi (una sorta di ravioli ripieni di patate ed altri ingredienti). Raggiungibile con la strada asfaltata o per un piacevole sentiero nel bosco, la trattoria si trova nei pressi di una bella cascata, a circa mezz’ora di cammino dall’Ostello della gioventù.

relax sulle rive del fiume Hubelj ad Ajdovscina

Sopra e dentro l’altopiano

Dalla Gostilna si può continuare a piedi per circa un’ora e mezza fino all’Otliško Okno, un singolare foro nella roccia alto dodici metri e largo sette affacciato sulla valle: la leggenda lo attribuisce al diavolo che maldestramente inciampò e conficcò le sue corna nella pietra. Poco lontano s’incontra la Kamnita Spirala, installazione dell’architetto Damjan Popelar realizzata disponendo delle pietre a spirale; dal fondo di una dolina si risale all’altopiano, quindi alla luce, come in un metaforico viaggio interiore. I più allenati possono proseguire lungo il Pot po Robu, (letteralmente, “percorso verso il bordo”).

Si scarpina in direzione di Sinji vrh fino alla panoramica cima Navrše, sul ciglione carsico della Selva di Tarnova (Trnovski Gozd). Posto al margine nordoccidentale delle Alpi Dinariche, questo boscoso altopiano carsico comprende due riserve naturali di grande pregio: la Golaki in Smrekova draga e la Grande Grotta di Paradana. Quest’ultima è celebre per gli accumuli di enormi quantità di ghiaccio, che in passato veniva estratto e venduto a Trieste e in varie città del litorale adriatico: basta avvicinarsi all’ingresso dell’anfratto per accorgersi del brusco calo della temperatura a causa dell’inversione termica.

Circondata da aree di grande interesse naturalistico, la Valle del Vipava offre molte possibilità di attività outdoor: dall’escursionismo al parapendio, dalla mountain bike all’arrampicata sportiva, largamente praticata su varie falesie ben attrezzate. Solo sulle strutture rocciose di Vipavska, situate nella gola del Rio Bela nei pressi della strada tra Vrhpolje e Sanabor, si contano oltre centotrenta percorsi di difficoltà comprese tra il secondo grado e l’8c+, frequentate soprattutto nei mesi estivi.

salumi e vino della Cantina Feriancic a Planina_

Tasselli di storia

Tutto l’anno si possono apprezzare le bellezze paesaggistiche, i borghi e il ricco patrimonio artistico e culturale della Vipavska Dolina. A cominciare da Ajdovšˇc i na (Aidùssina in italiano), il punto di riferimento culturale ed economico del territorio. Lambita dalle acque dell’Hubelj, la cittadina sorge sui resti della romana Castra ad Fluvium Frigidum, sulla strada che univa Aquileia ad Emona, l’attuale capitale Lubiana.

Il centro mescola vestigia del passato a edifici moderni, torri medioevali a romantici scenari fluviali. Per scoprire la sua lunga storia si può fare visita alle due mostre permanenti del Museo Civico: quella archeologica ospita reperti dei primi insediamenti preistorici posti a settentrione dell’attuale abitato accanto a manufatti del periodo romano e dell’Alto Medioevo, mentre la collezione di fossili raccolti da Stanislav Baˇc ar in tutta la Slovenia spazia da alghe a conchiglie, da coralli a piante databili fino a trecento milioni di anni fa.

Il patrimonio storico, artistico e culturale disseminato nella Valle del Vipava si scopre visitando edifici sacri, castelli medioevali, e paesi che ancora conservano architetture antiche. Come il borgo di Vipavski Križ (Santa Croce), a cinque chilometri ad ovest di Ajdovšˇc ina, abitato da circa duecento persone compresi i pochi religiosi del convento dei Cappuccini (Kapucinski samostan).

Posto su un poggio panoramico, questo edificio sacro del XVII secolo – visitabile su appuntamento – comprende la chiesa consacrata nel 1643 nota per la tela del monaco Oswald, raffigurante la Gloria della Santissima Trinità. Straordinaria è la biblioteca: ospita venticinquemila volumi, duemila dei quali datati tra il Cinquecento e l’Ottocento.

sentiero Vertovec Trail a Smarje

Oltre ad un prezioso manoscritto del XV secolo, la biblioteca custodisce i cinque volumi del Sanctum promptuarium, scritti in lingua slovena dal predicatore Janez Svetokriški (al secolo Tobia Lionelli).

Degno di nota è anche il maniero rinascimentale che domina dall’alto l’abitato. Fra gli altri edifici storici della Vipavska Dolina si segnalano a Vipava il Palazzo Lanthieri (sede della Scuola di Viticoltura ed Enologia) e a Zemono l’omonimo palazzo rinascimentale con la Gostilna pri Lojzetu gestita dal creativo chef stellato Tomaž Kavˇc iˇc.

L’anima idilliaca del territorio va ricercata nei borghi più antichi e caratteristici come Goˇc e, posto quattordici chilometri a sud di Ajdovšˇc ina. Se passeggiando tra gli stretti vicoli e le piazze anguste scorgerete cantine e case dai muri spessi di sasso con i tetti zavorrati da pietre, non sorprendetevi: è così che da tempo immemore oppongono resistenza alle raffiche della burja, delizia e tormento della Vipavska Dolina.

Informazioni pratiche

DOVE SOSTARE

Vipava Kamp Tura, Gradišče pri Vipavi 14a, GPS 45°49’56. 1”N 13°58’15.8”E, tel. 00386/59/930067, www.kamp-tura.si, info@kamp-turasi. Adagiato ai piedi del Gradiška Tura, a circa due chilometri da Vipava, il campeggio dispone di trenta posti per tende e di una decina per camper. A disposizione degli ospiti ci sono servizi sanitari e una locale con lavatrice e asciugatrice (tariffe 5 euro a piazzola più 10 euro a persona, gratis bambini fino a 6 anni, più 3 euro per la corrente e 2 per il cane).

Ajdovščina Autokamp Ajdovščina, Cesta 5 Maja 14, GPS 45°53’32.3”N 13°53’58.3”E, tel. 00386/5/3644724 o 00386/51/422553, www.zs-ajdovscina.si/kamp, info@zs-ajdovscina.si. A circa venticinque chilometri dal confine con l’Italia e a dieci minuti di cammino dal centro di Ajdovščina. Da giugno a settembre gli ospiti possono usufruire gratuitamente della piscina. Il campeggio dispone di cinquantacinque piazzole, servizi igienici, lavanderia, wi-fi gratuito, camper service, noleggio bici (tariffe 4 euro a piazzola più 8 euro a persona adulta, 7 per ragazzi da tredici a diciotto anni, 5 per bambini e ragazzi da due a tredici anni, più 2, 10 per la corrente e 2 per il cane). Nelle immediate, vicinanze il centro sportivo di Ajdovščina comprende: campo da calcio, centro fitness, piscina coperta, tennis da tavolo, parete d’arrampicata.

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