La Repubblica Ceca in camper con bici al seguito in una zona poco nota della Moravia. La esploriamo tra fattorie, birrifici e danze popolari
Indice dell'itinerario

La Repubblica Ceca non è solo Praga o i suoi dintorni. In questo itinerario siamo andati a esplorare una parte inedita della Repubblica Ceca a bordo del nostro camper con bici al seguito e abbiamo scoperto che la Valacchia è a misura di ciclista.

La Valacchia esiste davvero?

A Praga dicono che la Valacchia non esiste, un po’ come avviene con il nostro Molise. Eppure, questa provincia della Moravia ha da offrire una natura splendida e tradizioni gelosamente custodite. Da Vienna con circa tre ore alla guida ci ritroviamo fra dolci colline ricoperte da boschi e aree montuose che si elevano fino ai mille metri di altitudine.

Andiamo a scoprire questa regione in camper partendo dal Camping Sport di Rožnov pod Radhoštem, alle pendici dei Monti Beschidi, la propaggine più occidentale dei Monti Carpazi, che segnano il confine tra la Moravia e la Slovacchia.

Benché Valacchia voglia dire “terra di pastori”, di animali al pascolo non ne incontriamo molti. Abbondano invece le attività di sfruttamento del bosco e le caratteristiche case in legno riadattate per ospitare turisti che vogliono godere l’atmosfera di un tempo, assistere alle danze popolari eseguite ancor oggi dalla gente del luogo in abiti tradizionali e per assaggiare il frgál, il tipico dolce locale.

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Rožnov pod Radhoštem in camper e in ciclobus

Per cominciare il viaggio in Repubblica Ceca in camper, una valida base per esplorare la zona può essere la città di Rožnov pod Radhoštem, che si trova alle pendici dei Monti Beschidi. Un sentiero prende il via dalla zona dei campeggi cittadini e sale in quota superando un dislivello di circa settecento metri. Chi come noi viaggia con la bicicletta al seguito può seguire il percorso ciclabile che passa proprio qui e corre lungo il fiume. Si attraversa il parco cittadino e si raggiungono le principali attrattive del centro storico. Per salire in cima ai monti si attraversano strade di campagna e si procede con lunghi tornanti fra i boschi. In alternativa si può caricare la bici sul ciclobus e salire in quota con tutta comodità).

Da non perdere una visita al Museo all’aperto della Valacchia, che raccoglie oltre cento case e fattorie tradizionali della zona databili dal XVIII secolo a oggi. Alcune sono state fedelmente ricostruite, altre sono state acquistate, smantellate e ricollocate nei terreni del museo. Fondata nel 1925, l’esposizione si è via via ingrandita e include oggi un vero e proprio borgo con tanto di chiesa, uffici del Comune e un mulino, accessibili solo attraverso visite guidate. La presenza di animali ne fa una meta ideale anche per le famiglie con bambini.

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Un edificio tradizionale al Museo all’aperto di Rožnov pod Radhoštem

A tutta birra

Rožnov pod Radhoštem è anche sinonimo di birra. Qui si trova un birrificio risalente agli inizi del Novecento che ha mantenuto tutto il suo fascino pur convertendosi alla modernità con tanto di ristorante gourmet, cioccolateria e una spa che offre trattamenti a base della bionda bevanda. Mentre Libor Labak ci mostra con orgoglio il suo birrificio, una cicogna bianca vola sopra di noi. Aveva il nido su un comignolo della struttura che purtroppo è stato rimosso, ma la sua casa è sempre da queste parti e gli effluvi di malto tostato che fuoriescono dall’edificio sembrano non disturbarla affatto.

«Usiamo esclusivamente ingredienti locali dal XVIII secolo», spiega il titolare. «Produciamo birre lager e siamo particolarmente attenti al gusto: a chi piace più amara, chi meno, ma comunque è un prodotto sempre molto bevibile». Accanto alle produzioni artigianali, qui ha sede anche una delle migliori birre commerciali della Repubblica Ceca, la Radegast -che prende il nome dal dio delle montagne a cui è dedicata la statua in vetta al Monte Radhošt’ (1.129 metri)- e la si può raggiungere in camper, con l’impianto di risalita, con la bicicletta o con una bella escursione a piedi.

Non è chiaro perché questa divinità slava del sole e della guerra abbia un aspetto orientale. La statua è situata a un paio di chilometri dalla vetta vera e propria dove si trova la chiesa dedicata ai Santi Cirillo e Metodio, che per primi portarono il culto cristiano in terra morava.

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Il frgál, il tipico dolce valacco

In sella fra i monti

A guardarla sulla cartina la pista ciclabile del fiume Bečva disegna un anello di centosessanta chilometri che si snodano tra il corso d’acqua principale e quello di due tributari. Il tracciato parte da Valašské Meziříčí e ci accompagna lungo le due valli principali della provincia. Volendo salire sui Monti Beschidi, per entrare nella valle di Léskové (o valle di Rožnov Bečva) si sale su una comoda strada asfaltata, trafficata però anche da mezzi pesanti. Sono comunque disponibili diverse alternative su strade e sentieri forestali.

In cima al Monte Soláň, dove per secoli trovarono ispirazione poeti e artisti, sorge il Campanile, un edificio dalle forme singolari che ospita un ufficio turistico e una galleria d’arte. Diverse tradizionali statue, invece, in legno sono sparse nell’area. Chi ha esperienza di mountain bike può pedalare sul crinale lungo strade forestali e sentieri, godendo di viste davvero panoramiche. Si racconta che su questi monti si siano incontrate le genti slave e i celti. In tempi più vicini qui si nascondevano i partigiani cechi che combattevano le armate naziste, come ricordano alcuni monumenti.

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Il castello di Vsetín 

Vsetín, cittadina industriale lungo la ciclabile

L’altra valle, quella del Vsetín Bečva, è caratterizzata da piccoli centri che hanno mantenuto le architetture tradizionali con alcuni innesti liberty. Una tappa consigliata lungo la ciclabile è Vsetín, cittadina industriale sovrastata dal castello seicentesco appartenuto alla famiglia Bat’a, prima di passare in mano pubblica e ospitare il museo sulla storia e le tradizioni della Valacchia. Nell’albero genealogico spicca il nome di Tomas Bat’a, un imprenditore illuminato che agli inizi del Novecento pensava al benessere dei propri operai e spaziava nelle sue attività in vari campi. Gli eredi della famiglia – il cui nome in Italia è associato a un noto marchio di calzature – hanno seguito le sue orme realizzando nella regione un canale per il trasporto merci di ottanta chilometri lungo il quale oggi corre un’altra pista ciclabile adatta a tutti, dove se ci si stanca si prosegue in battello.

A Vsetín, non lontano dalla ciclabile, si trova anche un microbirrificio che può meritare una sosta. D’altronde qui il paesaggio parla di birra, il malto qui prodotto viene esportato in tutto il mondo e il fatto che esistano birre analcoliche di ottima qualità fa sì che anche il ciclista o il camperista possano concedersi una sosta rinfrescante nel rispetto delle leggi e della sicurezza stradale. Se capita di fare amicizia con i locali è facile compaia invece una bottiglia di slivoviz, il classico distillato di prugne.

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La chiesa della Madonna della Neve a Velké Karlovice

La ciclabile del Bečva e la chiesa della Madonna della Neve

Seguendo la ciclabile del Bečva, tra i profumi di camomilla e di legna tagliata si arriva a Velké Karlovice. Qui trova sede un altro birrificio rinomato, quello di Pod Pralesem, dove si possono scoprire i segreti della produzione restando inebriati dal profumo che viene della birra fresca appena prodotta. Nel paesino vale la pena visitare la chiesa della Madonna della Neve, così chiamata perché venne realizzata in occasione di una nevicata estiva. Per paura che il tempo compromettesse la possibilità di realizzarla in collina come previsto, venne edificata in fretta in pianura nel luogo dove era stato accatastato tutto il legname necessario. Realizzata a croce greca in stile barocco nel XVIII secolo, è rimasta intatta fino ai giorni nostri. Nelle vicinanze un piccolo museo racconta la storia del paese con una raccolta di oggetti originali.

Se si ha tempo è bello pedalare anche nelle valli laterali, scoprire gli artigiani del legno e le loro creazioni, ammirare le arnie realizzate in vecchi tronchi di legno intagliati e decorati. Vi potrà attraversare la strada un cervo o un cinghiale e fate attenzione a non investire rospi e salamandre che capita spesso di avvistare, soprattutto la mattina e al tramonto. Per uno sguardo panoramico sulla verde Valacchia si può salire sulla collina di Velké Karlovice e affacciarsi dalla Rozhledna Miloňová, una suggestiva torre in legno raggiungibile anche a piedi in poco più di un’ora: un’ultima cartolina prima di immettersi sulla via del ritorno.

Non solo in camper: la Repubblica Ceca in bici

I percorsi ciclabili del territorio presentano un fondo quasi sempre impeccabile, con tracciati che corrono a volte su sede propria, a volte su marciapiedi oppure lungo una corsia ricavata dalla strada principale. La certezza è che le indicazioni, seppure solo in lingua ceca, saranno sempre presenti e precise, a volte con tanto di QR code. Per informazioni sul tracciato della pista ciclabile del Bečva e sul paese si può contattare l’Ente Nazionale Ceco per il Turismo oppure l’Ente per il Turismo della Moravia orientale.

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