11 cose da vedere e da fare a Porto, tra arte e buon cibo

Potremmo definire la città di Porto, situata nel nord del Portogallo, come una località “a misura d’uomo”. È questa infatti la prima impressione che avrai passeggiando per i suoi vicoli tranquilli e accoglienti. Nonostante ciò, Porto è la terza città più popolosa del Portogallo e, per tanti che visitano il Paese, anche la più bella
barca di fronte Porto

Indice dell'itinerario

Il nome “Porto” non significa altro che il porto, inteso come il luogo in cui attraccano le navi sulla costa. Ma ti incuriosirà anche sapere che la città è conosciuta con il nome di “cidad invicta”, ossia “città invitta”. Si meritò questo nome per il fatto che non fu mai sconfitta dalle forze nemiche, né al tempo dei Romani, né dei Mori e né di Napoleone. Infine, ne sentirai parlare anche con il nome di “Oporto”. 

Oggi Porto è una vivace e colorata città che trasuda in ogni angolo arte e cultura. Le vie sono state decorate con murales creati da artisti di talento, mentre le chiese e gli edifici pubblici sono adornati con piastrelle di ceramica tipiche del Portogallo chiamare azulejos. 

La città offre anche una vasta selezione di cibo tradizionale, come il viño verde e il famoso Porto, sardine e dolci tipici. Inoltre, la città offre anche la possibilità di godere del mare, con spiagge dove trascorrere qualche ora di relax.

Ma forse uno dei motivi principali per cui visitare Porto sono le persone, famose per la loro simpatia e gentilezza. Pertanto avrai l’opportunità di apprezzare non solo il lato artistico, ma anche quello umano della città.

Per visitarla ti consigliamo di parcheggiare il camper al campeggio Parque Campismo Salgueiros. La posizione è strategica per visitare la città, è dotato di tutti i servizi di scarico e scarico, nonché dei servizi igienici e il personale è attento e accogliente. 

Sistemato questo, non devi fare altro che scoprire cosa vedere a Porto.

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Le migliori cose da vedere a Porto

Proprio grazie alla sua forma compatta, puoi tranquillamente visitare Porto in un giorno solo. Il centro storico è visitabile a piedi e i luoghi di maggiore interesse sono vicini tra loro. 

Ma non limitarti a questo. Porto è anche la città del buon cibo, quindi goditi qualche specialità tipica (che dopo ti suggeriremo) insieme a un buon calice di Porto, il vino che porta l’omonimo nome. 

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Street Art

Partiamo da uno degli aspetti che contraddistingue la città da tutte le altre: l’arte

Una delle opere che ti lascerà a bocca aperta è “Half Rabbit” di Bordalo II, situata a Vila Nova de Gaia. L’artista portoghese ha utilizzato materiali riciclati e rifiuti della città per creare questa scultura che rappresenta una critica alla società consumistica.

Al centro storico di Porto, ti consigliamo di cercare Rua das Flores, una strada che attraversa un terreno orticolo di proprietà del vescovo. Qui, sul muro laterale di una casa vicino all’incrocio con Rua Mouzinho, troverai un murales di Liquen che rappresenta un enorme gatto blu che regge sulle spalle il peso della città e mangia un chip. L’artista vuole rappresentare la potenza della natura che prevale sulla società, l’industrializzazione e la tecnologia.

Nonostante alcune opere d’arte siano più famose di altre, durante il tuo tour a Porto ti consigliamo di prestare particolare attenzione ai vicoli e ai muri delle case, dove puoi trovare murales che abbelliscono la città e inviano sempre un messaggio.

Sé do Porto

Passiamo ora a qualcosa di più tradizionale parlando della Cattedrale di Porto. Situata nella parte alta della città, nel quartiere di Batalha, questa imponente cattedrale gotica è stata costruita nel XII secolo ed è stata oggetto di numerosi lavori di ristrutturazione e ampliamento nel corso dei secoli successivi.

La cattedrale è stata costruita in stile romanico, ma nel corso dei secoli è stata arricchita con elementi gotici, barocchi e neoclassici. Uno degli elementi più notevoli dell’edificio è il portale principale, che è stato costruito nel XIII secolo.

All’interno della cattedrale, si possono ammirare numerose opere d’arte e arredi sacri, tra cui un altare barocco e una serie di cappelle laterali che ospitano dipinti e sculture di notevole pregio artistico.

Inoltre, la cattedrale offre un’ottima vista sulla città di Porto. L’ingresso è gratuito, se invece vuoi visitare il chiostro e la Casa do Cabildo devi pagare l’ingresso. 

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Igreja do São Francisco

Le chiese in città sono davvero tante, non staremo quindi a elencarle tutte. Tra le cose da vedere a Porto però ti suggeriamo assolutamente la chiesa di San Francesco. Da fuori potrebbe sembrarti semplice, più della Cattedrale, perché sono all’interno i suoi veri tesori. 

Ti preghiamo quindi di non soffermarti alla facciata (o al prezzo del biglietto, un po’ costoso) ma di entrare. Vedrai che non te ne pentirai!

La costruzione della chiesa di San Francesco iniziò nel XIV secolo, ma un incendio distrusse il vecchio chiostro e portò a nuovi lavori di restauro. L’attuale portale medievale ha un imponente rosone gotico al centro e una statua di San Francesco d’Assisi

Tuttavia, abbiamo detto che il tesoro della chiesa è all’interno. Ebbene, l’intero interno è coperto di legno dorato che lo fa apparire uno scrigno uscito dalle fiabe. Pensa che per ricoprire tutte le decorazioni sono stati utilizzati oltre 300 kg di polvere d’oro.

Ti consigliamo di sederti una decina di minuti a un banco e di ammirare tutto ciò che ti circonda, farai fatica a staccare lo sguardo. 

Ponte Dom Luís

Più comodamente conosciuto come Ponte di Ferro, è una delle classiche vedute della città. Ammirare questo ponte è un vero e proprio spettacolo per gli occhi, ma la sua grandiosità appare ancora più evidente quando lo si osserva da una delle due rive del fiume. 

La sua bellezza ha una spiegazione: il ponte, lungo 385 metri e alto 45, è stato progettato da Théophile Seyrig, che aveva già collaborato con Gustave Eiffel alla realizzazione di un altro ponte.

Quest’opera d’arte dell’ingegneria è percorribile a più livelli, sia dai pedoni che dalle auto, oltre ad ospitare anche la linea della metrotranvia.

Torre dos Clérigos

Sempre nel centro storico, la Torre dei Chierici è un’altra tappa delle cose da vedere a Porto.

Non potrai non lasciarti suggestionare dall’architettura barocca dell’Igreja dos Clérigos e della celebre Torre dos Clérigos

La chiesa fu progettata dall’architetto di origine italiana Nicola Nasoni, il quale ha lasciato il suo segno su numerosi monumenti in Portogallo. Ma è la torre la vera attrazione, quella ad essere diventata famosa. Pensa che nel 1917 due acrobati spagnoli si arrampicarono per tutti i suoi 75 metri arrivando fino alla cima.

Se vuoi visitare la chiesa puoi accedere gratuitamente, mentre devi fare il biglietto se vuoi salire sulla torre e visitare il museo annesso. 

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Livraria Lello

Arriviamo a uno dei luoghi più enigmatici ma anche fotografati di tutta Porto, stiamo parlando di una libreria. 

La Livraria Lello, anche nota con il nome di “Lello e Irmāo“, fu fondata nel 1881 come Sociedade José Pinto Sousa Lello & Irmāo e rinominata Livraria Lello & Irmāo nel 1919. L’edificio in stile neogotico ha una facciata del 1906 progettata dall’ingegnere Xavier Esteves, con suggestive finestre colorate.

La libreria è stata definita la più bella del mondo da penne del Guardian e della Lonely Planet e ha ispirato i luoghi nei libri di Harry Potter, essendo stata frequentata da J.K. Rowling durante il suo soggiorno a Porto dal 1991 al 1993. 

Tuttavia, la fama e la moda delle foto Instagram hanno reso l’ingresso difficoltoso, con tempi di attesa fino a 3 ore per i visitatori.

La libreria vende principalmente libri commerciali, con pochi libri dalle rilegature di pregio. La suggestiva e ampia scalinata di legno è la location prediletta per le foto, il problema è che la maggior parte dei visitatori entra per scattare selfie e non per comprare libri. 

Sebbene interessante, la Livraria Lello non giustifica la lunga attesa in fila. Ti consigliamo di apprezzare questo luogo con calma e silenzio. Il voucher d’ingresso base costa 5€, mentre quelli a partire da 15,90€ consentono di saltare la fila e includono un libro in omaggio (sono prenotabili sul sito ufficiale).

Azulejos

L’ultima delle imperdibili cose da vedere a Porto sono le sue famose ceramiche azzurre su sfondo bianco, gli azulejos. Puoi trovarle in diversi punti della città, ecco i principali: 

  • Stazione di São Bento: è la stazione ferroviaria di Porto che presenta un’architettura molto affascinante di inizio ‘900 e che fu decorata con ben 20.000 piastrelle
  • Igreja do Carmo: la facciata di questa chiesa merita uno sguardo accurato, ma ancora di più lo dovrai dedicare al muro laterale decorato con azulejos che raffigurano la fondazione dell’Ordine Carmelitano e del Monte Carmelo, sempre dell’inizio del ‘900
  • Chiostro della Cattedrale: ne abbiamo parlato prima a proposito della Sé do Porto, le ceramiche puoi vederle anche costeggiando la Cattedrale dall’esterno
  • Igreja de Santo Ildefonso: la facciata della chiesa di Sant’Ildefonso è un’opera d’arte che nelle giornate di sole si staglia maestosa nel cielo, è infatti ricoperta da azulejos che narrano la vita del santo
  • Capela dal Almas: questa cappella è interamente ricoperta su tutti i lati da ben 15.947 piastrelle azzurre che raffigurano le scene di vita di San Francesco d’Assisi e Santa Caterina

Ma in tutta la città li troverai, e anche tra i souvenir proposti ai turisti. 

Pastéis de Nata

Arriviamo finalmente a cosa fare a Porto o, piuttosto, a cosa mangiare. Non puoi infatti visitare la città e non dedicare la giusta attenzione a tutte le sue specialità.

Iniziamo con la principale prelibatezza tipica che non puoi perdere: i Pastéis de Nata, ovvero le crostate alla crema pasticcera che rappresentano una delle specialità più famose della pasticceria portoghese. 

Verso la fine del XVII secolo, diverse istituzioni religiose in Portogallo crearono una vasta gamma di dolci e dessert a base di uova, utilizzando gli albumi avanzati dal lavaggio dei vestiti e dalla produzione del vino.

Con l’espulsione degli ordini religiosi e la chiusura di molti conventi e monasteri nel 1820, questa ricetta uscì dalle mura delle istituzioni religiose e divenne un’icona della pasticceria portoghese. Da allora, sia i locali che i visitatori hanno gustato le deliziose crostate, spolverate di cannella e zucchero a velo appena sfornate, che possono essere gustate calde in uno dei numerosi forni della città.

Ti consigliamo vivamente di provarle presso la Fábrica da Nata, dove sono croccanti e gustose, proprio nel centro storico della città. 

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Bacalhau

Porto si trova sul mare, è normale che tra le sue specialità ci siano anche dei piatti di pesce. 

La Casa Portuguesa do Pastel de Bacalhau è un luogo che ti attrarrà già dal suo aspetto esterno. Una grande facciata color ocra adornata da luci si affaccia sul fiume. All’interno ti accoglierà una grande libreria sulla sinistra, piena di volumi antichi, che ti condurrà al bancone dove viene prodotto il Pastel de Bacalhau.

Se guardi a destra, ti sembrerà di essere entrato in un vecchio cinema. Non sarà subito chiaro dove ti trovi, ma potrai sicuramente provare una delle specialità di Porto: una pastella di baccalà ripiena di formaggio fuso (Queijo Serra da Estrela), accompagnata dal Vinho do Porto. Questo piatto unisce le due più antiche realtà del Portogallo: la terra e il mare.

Il merluzzo arriva dal mare, il Queijo da Serra dalla terra, un formaggio antico come il Portogallo e considerato il migliore al mondo da molti. Anche il Vinho do Porto proviene dalla terra, nato sulle terrazze del fiume Douro e prodotto nella regione delimitata più antica del mondo, creata nel 1756.

Il gusto del pasto viene amplificato dalla location e dalla musica, poiché il cibo è un’esperienza sensoriale a 360 gradi

Sardinha

E poi c’è la sardinha, la sardina. Puoi provarla al negozio “O mundo fantastico da sardinha portuguesa”. Immagina di camminare lungo un mini luna park, con ruote panoramiche e giostre che ti portano nel magico mondo della sardina. 

Qui, la sardina è la regina dell’Oceano Atlantico e occupa un posto speciale nel cuore dei portoghesi. E se ami questo pesce tanto quanto loro, il Mondo Fantastico della Sardina Portoghese ti farà innamorare ancora di più di questa specialità tipica del Portogallo, con la sua esplosione di colori, suoni, luci e creatività

Non dovrai cercare questi negozi sulla mappa, perché li riconoscerai facilmente: ogni negozio che vedi con questa insegna è il luogo ideale per trovare una vasta selezione di prodotti a base di pesce, tra cui sardine, merluzzo, polipo e salmone. 

Questi negozi sono gestiti dalla Comur, fabbrica di produzione fondata nel 1942, che oggi è uno dei maggiori punti di riferimento dell’industria conserviera in tutto il mondo. 

E quando entri in uno di questi negozi, non perdere l’occasione di giocare: trova la scatola di sardine con la data del tuo compleanno e scopri quale evento famoso è accaduto in quell’anno. E se sei un collezionista, le scatole sono tutte diverse e uniche, proprio come la magia del Mondo Fantastico della Sardina Portoghese.

Francesinha

La francesinha, piatto tipico portoghese, ha avuto origine come snack rapido simile a un sandwich ma che si differenzia notevolmente dal comune panino che tutti ci immaginiamo. 

La sua somiglianza al croque-monsieur francese è solo parziale e risale alla sua creazione ad opera di Daniel da Silva, emigrante portoghese tornato dalla Francia. 

Il piatto prevede due fette di pane in cassetta farcite con salsiccia, salumi o bistecca di manzo, coperte da formaggio fuso e salsa al pomodoro, successivamente cotte in forno in una terrina di terracotta. Un’altra variante disponibile nei ristoranti di Porto prevede l’aggiunta di un uovo in cima. 

Sebbene sia possibile gustare la francesinha in molti ristoranti della città, ti consigliamo vivamente di provarla presso la Cervejaria Brasão Aliados, considerata la migliore della zona. 

Una sola porzione è sufficiente per soddisfare due persone affamate, accompagnata da patatine fritte, un bicchiere di vino o birra. Se ami cucinare in camper potresti non essere mai pienamente soddisfatto di un pasto al ristorante, ma questa sarà una delle rare eccezioni.

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Testo e foto di Eleonora Truzzi

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