Francia in camper: viaggio di 10 giorni tra Provenza e Camargue

Appuntamento della rubrica dei nostri diari di viaggio. Viaggio in inverno in Francia per un itinerario di gruppo di cinque persone, con foto, dettagli sulle soste camper e informazioni pratiche
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Indice dell'itinerario

Per trascorrere gli ultimi giorni dell’anno Fabio ha scelto la Francia del sud, già visitata in altre occasioni ma non ancora alla guida di un camper. Dieci giorni a disposizione per due regioni da esplorare e un ricco bottino di esperienze da riportare a casa.

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Road Map della Francia in camper

  • 1° GIORNO: Partenza nel tardo pomeriggio dalla provincia di Reggio Emilia. Pernottamento nell’area di sosta di Celle Ligure, vicino all’uscita autostradale. Km 250
  • 2° GIORNO: In viaggio verso la Provenza con deviazione dall’autostrada all’altezza di Cannes lungo la panoramica Corniche d’Or. Tappa a Frejus e arrivo in serata a Fontaine-de-Vaucluse. Km 425
  • 3° GIORNO: Visita alla fonte de La Sorgue. Partenza per Pont du Gard, in Linguadoca, e Avignone, di nuovo in Provenza. Km 70
  • 4° GIORNO: Dopo la visita di Avignone e dintorni, arrivo in serata a Tarascona e pernottamento nella vicina Beaucaire. Km 31
  • 5° GIORNO: Visita di Tarascona e Beaucaire. Quindi viaggio verso Paradou e arrivo a Fontvieille, con area di sosta a pochi chilometri da Arles. Km 34
  • 6° GIORNO: Visita ai resti dell’acquedotto romano di Barbegal. Poi il viaggio prosegue costeggiando il Rodano in direzione del mare e superando la foce in traghetto a traghetto a Bac de Barcarin. Visita alle saline di Domaine de la Palissade e percorso lungo l’Etange de Vaccares fino a Saintes-Maries-de-la-Mer. Km 110
  • 7° E 8° GIORNO: In sosta a Saintes-Maries-de-la-Mer tra relax, passeggiate sulla spiaggia, visite al centro e spettacoli equestri.
  • 9° E 10° GIORNO: Inizia il viaggio di rientro passando velocemente per Arles per alcuni acquisti dell’ultim’ora e arrivando in serata a Sanremo. Il giorno successivo, ultimo strappo per coprire la distanza fino a casa. Km 700

Francia in camper: comincia il viaggio

Fabio in Provenza e Camargue ci era già stato varie volte; ma non ancora a bordo del suo camper, un Mc Louis Glen 560 W “con qualche anno sulle spalle ma che fa ancora egregiamente il suo lavoro”, come ci scrive lui stesso. “Siamo entrati nel mondo del plein air da poco ma ci siamo subito appassionati a questo stile di vita: abbiamo sempre preferito la vacanza itinerante ed il camper è per noi la soluzione ideale”, aggiunge.

Come ha potuto verificare di persona, in queste due regioni del sud – come del resto in tutta la Francia – l’accoglienza verso i viaggiatori en plein air è eccezionale, le aree di sosta attrezzate sono numerosissime, in quasi tutti i paesi è presente almeno un parcheggio o un’area di sosta. E soprattutto “i camperisti sono visti come una risorsa e non come un peso”.

Forse anche per questo nel giro di poco tempo Fabio si è recato più volte nell’Esagono con il suo mansardato visitando Normandia, Bretagna, Lot e Dordogna. Di seguito il diario dell’esperienza compiuta un anno fa: protagonista un equipaggio composto da tre adulti e due ragazzi.

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La partenza in camper per la Francia

23 dicembre: Celle Ligure

Terminato il lavoro, il tempo degli ultimi preparativi e si parte dalla provincia di Reggio Emilia in direzione Francia per le vacanze natalizie. La tabella di marcia è stabilita: toccheremo solo alcuni luoghi, poiché siamo già stati altre volte da queste parti. Il punto di arrivo e giro di boa sarà Saintes-Maries-de-la-Mer, dove per l’intero periodo natalizio è in programma un calendario di spettacoli equestri.

A chi volesse visitare la Camargue e la Provenza, tuttavia, posso dire che si tratta di due regioni assai ricche di punti di interesse. Ce n’è per tutti i gusti: dalle città d’arte ai luoghi naturalistici, dai piccoli borghi alle località più blasonate e alla moda.

Percorriamo circa tre ore di autostrada fino a raggiungere la costa ligure; decidiamo di sostare presso l’area camper di Celle Ligure, comoda perché appena fuori dall’uscita autostradale.

24 dicembre: Cannes

Dopo colazione ripartiamo alla volta della Provenza; per spezzare un po’ il viaggio lasciamo l’autostrada nei pressi di Cannes e percorriamo la stupenda Corniche d’Or, una strada panoramica che scorre fra alte scogliere rosse a picco sul mare. Non incontriamo molto traffico: in estate sicuramente la visita deve essere più complicata, soprattutto per un mezzo di considerevoli dimensioni.

Raggiunto il paese di Frejus facciamo una sosta presso Plage du Débarquement, la spiaggia che nel 1944 vide l’arrivo degli Alleati: location assai meno famosa e valorizzata rispetto ai luoghi dello sbarco in Normandia, ma a nostro avviso altrettanto suggestiva.

È sera quando raggiungiamo la prima meta, Fontaine-de-Vaucluse: per la sosta notturna raggiungiamo un ampio parcheggio alberato sulle rive della Sorgue, senza servizi e situato a poca distanza dal centro; non lontano è disponibile anche un’area di sosta a pagamento.

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Avignone, la città dei Papi

Avignone_ponte

25 dicembre: Avignone

Dopo una notte tranquilla cullati dallo scorrere del fiume ci avventuriamo a visitare la famosa Fontaine de Vaucluse, la fonte delle “chiare, fresche, dolci acque” cantata dal Petrarca. La sorgente è raggiungibile attraverso un facile sentiero che dista poche centinaia di metri a piedi dal centro del paese. In un precedente viaggio avevamo visitato la vecchia cartiera, che purtroppo troviamo chiusa nel periodo natalizio.

Nel primo pomeriggio si riprende la marcia alla volta di due destinazioni entrambe famose. La prima ci porta a sconfinare in Linguadoca per visitare il magnifico Pont du Gard, nella località omonima, uno degli acquedotti romani meglio conservati e più spettacolari; ci fermiamo temporaneamente nel parcheggio della riva sinistra (privo di servizi).

Vista la giornata di festa l’ingresso al sito del Pont du Gard è gratuito, mentre i due piccoli musei che sorgono sulle due rive sono chiusi. Vale ugualmente la pena fare una bella passeggiata: si può decidere di rimanere nella parte bassa con un ampio e comodo camminamento; per godere di qualche scorcio più interessante si può salire sulla collina e ammirare l’imponenza dell’antica costruzione che ancora oggi attraversa la valle.

Nel pomeriggio rientriamo in Provenza diretti ad Avignone, la città dei papi. Dopo aver scartato l’area sosta sull’île de Piot, chiusa nella stagione invernale, decidiamo di sostare presso il vicino Camping Bagatelle. Si tratta di un piccolo campeggio su una lingua di terra nel mezzo del Rodano con vista mozzafiato verso il Pont Saint-Bénezet e il Palazzo dei Papi. Espletate le formalità di registrazione percorriamo il ponte che ci separa dalla città vecchia per una prima visita, apprezzando la zona commerciale splendidamente addobbata per le festività Natalizie.

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26 dicembre: la visita del centro

Favoriti da uno splendido sole e da temperature per nulla invernali, ritorniamo in centro e impegniamo la mattinata per la visita del Palazzo dei Papi; all’ingresso ci viene fornito un tablet interattivo molto gradito dai più piccoli.

Visitiamo anche il Pont Saint-Bénezet, il famoso ponte interrotto (solo una parte della struttura originaria è ancora in piedi) e le vie della città vecchia; molto bella strada via dei tintori dove sono ancora visibili alcuni mulini ad acqua.

Nel pomeriggio ci spostiamo per visitare gli immediati dintorni. Prima tappa l’imponente Tour Philippe-le-Bel, purtroppo chiusa il lunedì, sulla riva destra del fiume. A Villeneuve-lès-Avignon meritano una tappa la certosa di Notre-Dame-du-Val-de-Bénédiction, classificata Monumento storico di Francia, e il Fort Saint-André, eretto tra la fine del XIII e il XIV secolo. Entrambi sono chiusi al nostro arrivo, ma in compenso dalla sommità della collina dove sorge il forte si gode una bella vista sulla città di Avignone e sul Rodano.

Di nuovo alla guida, pochi chilometri ci separano dalle due città gemelle di Tarascona e Beaucaire, divise dalle acque del Rodano. Troviamo una sistemazione a Beaucaire presso l’area di sosta gratuita in Quai de la Paix, tranquilla e vicino al porto canale.

Le gemelle sul Rodano

27 dicembre: Tarascona

Iniziamo la giornata con una breve passeggiata che ci porta ad attraversare il ponte sul Rodano fino a raggiungere Tarascona. Ci dirigiamo subito alla collegiale di Santa Marta, costruita tra l’XI e il XII secolo, per poi spostarci al castello quattrocentesco, uno dei più suggestivi di Francia: un’imponente fortezza squadrata su uno sperone roccioso a strapiombo sul fiume che merita sicuramente una visita.

Tornati sui nostri passi attraversiamo nuovamente il Rodano e ci dirigiamo verso il castello di Beaucaire, anch’esso eretto in posizione elevata, sede di un museo archeologico e utilizzato per spettacoli, soprattutto nei mesi estivi. Purtroppo lo troviamo chiuso, ma la nostra impressione dal di fuori è che sia piccolo e meno ben conservato rispetto a quello di Tarascona.

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Paradou

Provencal village Les Baux de Provence

L’itinerario riprende verso sud con destinazione Paradou. La particolarità di questo minuscolo villaggio è il museo dei santon, le tipiche statuette in terracotta di varie dimensioni usate per realizzare i presepi.

A poca distanza c’è il famoso borgo di Les Baux-de-Provence, considerato uno dei più caratteristici della Provenza. Ma non riusciamo a fermarci per il troppo affollamento e ci spostiamo a Fontvieille, dove troviamo un’ottima area sosta a sud del paese lungo la D32. Da qui parte una bella passeggiata nel bosco che porta a scoprire alcuni mulini a vento; nel centro del villaggio si trova un’antica villa nobiliare. L’area di Fontvieille è la base ideale per raggiungere Arles, a soli 5 chilometri, con i mezzi pubblici o con lo scooter.

Paesaggi e archeologia

28 dicembre: Arles

Poco distante da Fontvieille meritano una visita i resti dell’acquedotto romano e dei mulini di Barbegal. Per raggiungere il sito si percorre una stretta strada in mezzo a coltivazioni di olivi fino a raggiungere una piccola pineta dove si parcheggia il camper. Da lì con una breve passeggiata si raggiungono prima le rovine di un acquedotto e quindi, seguendone il percorso verso valle, si avvista una serie di mulini costruiti sul fianco di una collina che poi discende al fiume sottostante. 

Tutta la zona è costellata di resti romani e siti archeologici: i più importanti sono a Saint-Rémy-de-Provence, dove si trova il sito di Glanum, e ad Arles, dove si possono visitare il teatro, l’anfiteatro e il sito archeologico che però preferiamo lasciare a un altro viaggio, insieme alla Fondation Vincent van Gogh dedicata all’artista olandese che qui dimorò a lungo.

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Lungo il Rodano

Ci aspetta ora un’immersione tra gli scenari di terra e d’acqua della Camargue: discendiamo seguendo la riva sinistra del Rodano fino a raggiungere l’imbarcadero di Bac de Barcarin, dove un traghetto consente di attraversare la foce del fiume: scegliamo questa simpatica soluzione – il camper sulla barca – anche per far vedere qualcosa di diverso ai bimbi; ma visto che la tratta dura solo un paio di minuti e il costo per un camper è di 10 euro si può anche optare per scendere direttamente dalla riva opposta.

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Raggiunta la riva destra proseguiamo verso le saline di Domaine de la Palissade, fermandoci in un ampio parcheggio con belvedere. Lungo la strada si costeggiano i grandi bacini utilizzati per l’estrazione del sale, che in alcuni punti assumono una colorazione rosa: un fenomeno dovuto alla presenza di piccole alghe che fioriscono in certi periodi dell’anno; incontriamo anche qualche fenicottero rosa. Pranzare con vista sulle saline è un privilegio che solo il camper può dare.

Proseguiamo il nostro viaggio su una piccola strada secondaria che costeggia l’Etang de Vaccares, una zona paludosa dove si possono incontrare allevamenti di tori e di cavalli bianchi; non mancano capanni e aree attrezzate per la pratica del birdwatching.

La capitale della Camargue: Saintes-Maries-de-la-Mer

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Raggiungiamo infine Saintes-Maries-de-la-Mer, famosa per il grande pellegrinaggio dei gitani in onore di Santa Sara che si svolge ogni anno tra il 24 e il 25 maggio. Noi siamo qui per i suggestivi spettacoli equestri che durante le feste natalizie animano la località, cuore e simbolo della Camargue. L’area di sosta da prescelta è la più distante dal centro, raggiungibile in un paio di chilometri con una comoda pista ciclabile illuminata: visto che in centro ci sono alcune giostre è sicuramente la più tranquilla.

Sistemati in una piazzola vista mare, ci dirigiamo lungo la spiaggia fino a raggiungere il centro città per una prima visita e per reperire il programma degli spettacoli.

29 dicembre: verso il centro

Di buon’ora un incaricato viene a bussare alla porta del camper per riscuotere il pagamento fino alla mattina successiva. La mattinata passa tra una passeggiata sulla spiaggia e qualche gioco. All’ora di pranzo decidiamo di recarci in centro per una visita e per sederci in uno dei tanti ristoranti; non tutti sono aperti in questa stagione, ma quelli disponibili vengono presi d’assalto.

Siamo nel sud della Francia e l’influenza della cultura spagnola è riconoscibile anche nella cucina. Troviamo posto al ristorante l’Esperado che propone un’ottima paella con sangria, e vista la bella giornata riusciamo addirittura a mangiare all’aperto. Nel pomeriggio ci perdiamo per le viuzze del centro piene di negozietti per poi rientrare verso sera e rilassarci nell’area sosta con una bella partita di pétanque.

30 dicembre: lo spettacolo di cavalli e luci

La mattinata trascorre, come la precedente, sulla spiaggia: aspettiamo con impazienza il pomeriggio per tornare in centro e assistere ai vari spettacoli, tutti ad accesso gratuito. Dopo il calar del sole ecco che sulla via principale, tra due ali di folla, quattro mandriani al galoppo su cavalli bianchi a lume di fiaccole accompagnano una coppia di tori nell’arena.

A differenza della corrida, questa tradizione non prevede l’uccisione dell’animale: il toro una volta arrivato all’arena termina il suo compito e viene portato in un recinto al sicuro. Dopo aver dato il tempo al pubblico di entrare nell’arena, inizia uno spettacolo con cavalli, giocolieri e fuoco che tiene impegnato il pubblico per più di un’ora.

Sulla via del ritorno

31 dicembre: Sanremo

Inizia il viaggio di ritorno. Ci fermiamo ad Arles per alcuni acquisti dell’ultim’ora: quando veniamo in Francia ci riportiamo sempre a casa le nostre specialità preferite tra cui vino, formaggi, sidro (è vero, sono soprattutto prodotti di Normandia e Bretagna ma qualcosa si trova anche nei supermercati del sud). 

Imbocchiamo l’autostrada e, con qualche sosta per spezzare il viaggio, in serata raggiungiamo Sanremo dove cerchiamo posto all’area di sosta Pian di Poma, vicimo al campo sportivo. Si tratta al momento di un parcheggio libero senza servizi, che troviamo strapieno di camper: sono probabilmente lì per la festa in piazza e per i fuochi artificiali di mezzanotte; noi non abbiamo in programma un cenone, quindi troviamo un angolino tranquillo dove sostare e goderci lo spettacolo pirotecnico.

1° gennaio: casa

Terminiamo l’ultimo tratto di strada che ci separa da casa, raggiungiamo la nostra destinazione nel primo pomeriggio: l’indomani è già tempo di riprendere il lavoro.

Fabio Bertani

Dove sostare in camper in Francia

Di seguito riportiamo le aree di sosta e i camping utilizzati dall’autore e dal suo equipaggio.

  • Celle Ligure Parcheggio camper in Via Natta, dotato di camper service ma privo di corrente, poco fuori dall’uscita autostradale. Sosta limitata a 48 ore.
  • Fontaine-de-Vaucluse Ampio parcheggio alberato sulle rive della Sorgue, senza servizi e situato a poca distanza dal centro. A poca distanza è disponibile un’area di sosta a pagamento dotata di camper service e corrente, inserita nel circuito Camping Car Park.
  • Avignone Camping Bagatelle, www.campingbagatelle.com. Un piccolo campeggio su un’isola nel mezzo del Rodano con vista mozzafiato sul ponte Saint-Bénezet e sul Palazzo dei Papi.
  • Beaucaire Piccola e tranquilla area di sosta ai margini dell’area nautica. Scarico gratuito, corrente e acqua a pagamento con gettone che può essere acquistato presso l’ufficio del turismo.
  • Fontvieille Bella area di sosta a sud del paese lungo la D33, in posizione tranquilla,  costo 10 euro per 24 ore, dotata di camper service, priva di corrente. Ideale per raggiunger Arles (a soli 5 km) con i mezzi pubblici o in scooter.
  • Saintes-Maries-de-la-Mer Area di sosta a due chilometri dal centro, raggiungibile con una comoda pista ciclabile illuminata. Costo 13 euro per 24 ore, camper service, nessuna presa per la corrente, vietato l’uso del generatore.
  • Sanremo Area di sosta Pian di Poma, parcheggio libero senza servizi vicino al campo sportivo senza servizi.

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