Scandinavia in camper: viaggio di 21 giorni nella notte polare della Lapponia

Appuntamento della rubrica dei nostri diari di viaggio. Viaggio in inverno in Scandinavia per un itinerario con famiglia di quattro persone, con foto, dettagli sulle soste camper e informazioni pratiche
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Indice dell'itinerario

Un viaggio d’inverno nelle terre del grande Nord è di quelli che non si dimenticano. In camper dalla provincia di Ferrara fino al Circolo Polare Artico e oltre, visitando la casa di Babbo Natale e a caccia dell’aurora boreale in Lapponia.

Il viaggio in camper che vogliamo raccontare racchiude l’emozione dell’incontro con le terre sconfinate della Scandinavia settentrionale e della Lapponia di cui siamo follemente innamorati. Avevamo compiuto varie esperienze in camper in questa regione d’estate, ammaliati dal sole di mezzanotte, e volevamo scoprire anche il fascino della notte polare e dei paesaggi innevati.

Road Map della Lapponia in camper

  • 1° giorno: Partenza dalla provincia di Ferrara e lunga marcia fino a Rostock (Germania). 1.300 chilometri
  • 2° giorno: Imbarco sul traghetto per Trelleborg (Svezia) e arrivo al campeggio di Gränna. 360 chilometri
  • 3° giorno: Partenza da Gränna, tappa al museo dell’aeronautica di Malmslätt-Tokarp e arrivo a Sundsvall. Pernottamento in libera in un parcheggio. 658 chilometri
  • 4° giorno: Partenza da Sundsvall, tappa sul celebre ponte di Höga Kusten e arrivo a Rovaniemi, in territorio finlandese. Pernottamento in libera. 771 chilometri
  • 5° e 6° giorno: Visita al museo Arktikum e al Santa Claus Village. Trasferimento alla volta di Inari e pernottamento nel parcheggio del museo Siida, che ospita il museo Sámi e il Centro Naturale della Lapponia settentrionale. 326 chilometri
  • 7° e 8° giorno: Trasferimento da Inari a Tromsø e permanenza di un giorno nella più grande città della Norvegia settentrionale, che offre varie e interessanti esperienze da compiere. 589 chilometri
  • 9° giorno: Partenza da Tromsø e visita ai centri di Narvik e Abisko. 311 chilometri
  • 10° giorno: Spostamento da Abisko verso Kiruna, città della Svezia settentrionale famosa per le miniere di ferro. 94 chilometri
  • 11° giorno: In viaggio da Kiruna a Pello, con tappa presso una tipica fattoria. 244 chilometri
  • 12°, 13° e 14° giorno: Trasferimento al Kukkolaforsen Turist & Konferens situato a pochi chilometri a nord di Haparanda e affacciato sul fiume Torne, che segna il confine tra Svezia e Finlandia. Sosta, relax e varie attività. 107 chilometri
  • 15° giorno: Si riparte da Haparanda alla volta di Luleå. 143 chilometri
  • 16°, 17° e 18° giorno: Ci aspetta un lungo trasferimento a tappe da Luleå a Gränna, dove ci fermiamo per una giornata. 1.188 chilometri
  • 19° giorno: Spostamento da Gränna a Trelleborg, punto d’imbarco dei traghetti verso la Germania. 361 chilometri
  • 20° giorno: Arrivo a Rostock, trasferimento a Bayreuth e pernottamento. 555 chilometri
  • 21° giorno: Ultima tappa del rientro. 771 chilometri

Lapponia in camper d’inverno: perché?

Molti di voi si chiederanno quali siano i motivi che spingono a fare un viaggio così estremo ben oltre il Circolo Polare Artico. Sicuramente i paesaggi mozzafiato, i fiordi, i laghi, i fiumi, l’aurora boreale e la sensazione di essere catapultati in un libro di favole. Questi luoghi sono la location perfetta per chiunque voglia vivere un’avventura unica sulla soglia dei confini del mondo con il proprio camper.

E non è certo il freddo a bloccare quelli che, come noi, soffrono della “sindrome del Grande Nord”. È una terra meravigliosa, che sa stupire in tutte le stagioni dell’anno e che finiremo per amare così tanto da volerci ritornare più volte. 

Nel viaggio che qui vi raccontiamo, compiuto tra il 2019 e il 2020 approfittando della pausa natalizia, siamo partiti con il nostro camper dalla provincia di Ferrara fino ad arrivare al parallelo a 66°33’39” di latitudine nord e a oltrepassarlo.

Avevamo un obiettivo: arrivare entro le ore 19 del 23 dicembre al Santa Claus Village di Rovaniemi, che si trova in Finlandia proprio lungo il circolo polare. In quella data, infatti, Babbo Natale esce dalla sua dimora, pronuncia un discorso e poi sfreccia nella foresta su una slitta trainata dalle renne per portare doni ai bambini di tutto il mondo. Un’emozione unica che richiama turisti da ogni angolo del pianeta: e noi eravamo arrivati lì con il nostro camper!

Quando assisti a uno spettacolo del genere non puoi fare altro che commuoverti e ritornare bambino. La casa di Babbo Natale, che nasconde tante piccole sorprese per i piccoli ma anche per i grandi (che non vi svelo, per non rovinare la magia a chi vorrà seguire i nostri passi) è sicuramente un luogo magico. Inutile provare a descrivere l’espressione di stupore disegnata sui volti dei nostri figli quando il mattino successivo, al risveglio, abbiamo trovato un oblò aperto e i regali in camper: Santa Claus era passato per davvero!

Tutto è da capogiro

Già il nome Circolo Polare Artico evoca scenari meravigliosi e avventure in terre lontane e selvagge, dove il giorno e la notte hanno qualcosa di magico che esula completamente da quello a cui siamo abituati, seguendo regole che ti obbligano prepotentemente a calarti in una cultura diversa. 

Non è come trovarsi alle nostre latitudini: per noi tutto è da capogiro, dai colori del cielo alle enormi distese bianche piene di vita, nonostante le temperature rigide, fino alle città dove è normale sentire il rumore dei chiodi sotto le suole delle scarpe e le slitte prendono il posto delle biciclette fuori dai supermercati. 

La spessa coltre di neve e ghiaccio che ovatta i suoni e fa perdere un po’ il senso dell’orientamento ha reso per noi tutto surreale. 

Durante i dieci giorni in cui siamo stati oltre il circolo polare non abbiamo mai visto il sole, ma la luce ci ha regalato ugualmente qualcosa di inimmaginabile. Le poche ore di «bagliore» sembravano una lunga aurora, immediatamente seguita da un lungo crepuscolo, senza che il sole fosse mai sorto sopra l’orizzonte. Difficile da spiegare e ancor più da immaginare, ma chi ci è stato può capirlo benissimo. 

Se questi giochi di luce del mattino sembrano già meravigliosi e incredibili, immaginate cosa voglia dire assistere a un’aurora boreale: vi assicuro, senza paura di essere smentita, che la prima aurora boreale non si scorda mai!

La “Volpe artica”

Ne abbiamo viste diverse: a Tromsø, ad Abisko e a Rovaniemi, ma quella più spettacolare è stata sicuramente sul lago di Inari, bella, danzante e verde. È uno dei fenomeni naturali più affascinanti, con le bande luminose di colori e forme mutevoli che sembrano danzare nel cielo: io mi sono ritrovata a piangere e a urlare di gioia quando un’onda verde, poi rosa, poi viola ha cominciato a danzare sopra la mia testa. 

È uno spettacolo talmente suggestivo e impressionante che i popoli che hanno la fortuna di goderne hanno sempre cercato di darne una spiegazione attraverso miti e leggende. Per i finlandesi si trattava della coda di una volpe artica che, toccando la neve correndo, creava scie luminose; per gli eschimesi erano invece gli spiriti dei cari defunti di ritorno sulla terra. Ovviamente questo fenomeno ha una spiegazione scientifica, benché sicuramente meno poetica, magistralmente illustrata al museo Artik di Rovaniemi, che consigliamo di non perdere. 

La Lapponia d’inverno oltre a questi straordinari e imprevedibili fenomeni naturali ha molto altro da offrire. Ci sono innumerevoli attività outdoor: adrenaliniche escursioni su una slitta trainata da cani, oppure più romantiche gite su una slitta trainata dalle renne. E ancora uscite in motoslitta, pesca nel ghiaccio, passeggiate con le ciaspole. Poi, per scaldarsi e riprendersi, sarà bellissimo godere di una scenografica sauna tradizionale, magari seguita da un “tuffo” nella neve. 

Un viaggio a queste latitudini regala l’incontro con tanti animali selvatici, soprattutto alci e renne. Ma consiglio una visita allo zoo di Ranua, il parco faunistico più a settentrione del pianeta, dove potrete trovare anche l’orso polare e altri animali del Grande Nord.

Non potete inoltre perdere l’Icehotel di Jukkasjärvi, a pochi chilometri da Kiruna (Svezia), costruito interamente con il ghiaccio; e vale la pena provare a fare il bagno in un lago ghiacciato, o ancora – perché no – a immergersi in una vasca idromassaggio sotto il bellissimo cielo stellato, che già da solo è spettacolare. 

Le cose da fare in Lapponia sono davvero tante e un viaggio in camper in queste zone non può che regalare emozioni forti. Sicuramente le basse temperature, che possono scendere a meno trenta gradi centigradi, mettono a dura prova i nostri mezzi. Per questo non bisogna lasciare nulla al caso ed essere pronti a tutto.

Per un viaggio del genere bisogna mettere in conto almeno diciotto giorni, considerate le distanze e i tempi di trasferimento. Di seguito vi proponiamo la traccia di itinerario da noi effettuato, che è durato ventuno giorni: abbiamo percorso ottomila chilometri di cui almeno cinquemila in condizioni estreme. Si è trattato di un sogno che è diventato realtà: un viaggio desiderato, disegnato e minuziosamente preparato.

Un sogno diventato realtà

1° giorno

La nostra prima meta è Rostock (Germania) dove l’indomani abbiamo il traghetto che ci porterà in Svezia. Il viaggio prosegue senza troppi rallentamenti e arriviamo a destinazione in tarda serata dopo circa milletrecento chilometri percorsi. 

2° giorno

Saliamo sul traghetto semideserto alle 7 del mattino. Alle 13.30, dopo circa sei ore di navigazione, arriviamo al porto di Trelleborg. Senza perdere tempo ci accingiamo a percorrere gli ultimi trecentosessanta chilometri che ci separano dal campeggio di Gränna, frazione del comune di Jönköping conosciuta come il paese delle caramelle: qui verso la metà dell’Ottocento si iniziarono a produrre i celebri bastoncini di zucchero bianchi e rossi. Oggi l‘Äkta Gränna Polkagrisar è un prodotto a indicazione geografica protetta.

Ci attende uno dei momenti più divertenti del viaggio: chiodare le gomme del camper al fine di affrontare in sicurezza le strade ghiacciate che percorreremo in Lapponia. Per tutto il tardo pomeriggio e la serata saremo intenti nello svolgimento di questa operazione.

Babbo Natale ci aspetta!

3° giorno

Visitiamo la cittadina di Gränna dove assistiamo alla realizzazione delle caramelle: sia i bambini che gli adulti ne sono entusiasti. Ripartiamo poi verso nord. Lungo il percorso incontriamo il museo dell’aeronautica militare ad accesso gratuito nei pressi di Malmslätt-Tokarp: decidiamo di fare una tappa per far divertire i ragazzi, anche se alla fine ci rendiamo conto che si tratta di una meta interessante anche per gli adulti. Arriviamo quindi nei pressi di Sundsvall, dove trascorriamo la notte in libera.

4° giorno

Oggi abbiamo un obiettivo preciso: arrivare oltre il Circolo Polare Artico. Babbo Natale ci sta aspettando! Nel viaggio di trasferimento superiamo il celebre ponte di Höga Kusten, il ponte sospeso più lungo della Svezia che supera le acque del fiume Ångermanälven. Inutile dire che è sempre un’emozione scattare una foto ricordo in questo punto: ne abbiamo diverse realizzate in estate, ma d’inverno è davvero tutto ancora più magico.

Le strade si fanno sempre più ghiacciate e le temperature sempre più basse, ma con le gomme chiodate e la giusta attrezzatura il nostro camper non ha problemi.

Troviamo un posto appartato nei pressi di Rovaniemi e decidiamo di pernottarvi in libera. Siamo vicini a un fiume e a delle casette di legno dove è possibile accendere il fuoco. Qui vediamo la nostra prima aurora boreale, ma il tempo cambia molto velocemente e inizia una fitta nevicata che rende l’atmosfera ancora più magica.

Accendiamo il fuoco e iniziamo a cucinare salsicce e marshmallow. Sprizziamo felicità da tutti i pori, ridiamo e balliamo per la gioia: siamo nel nulla oltre il Circolo Polare Artico, radunati intorno a un fuoco sotto una bella nevicata a mangiare salsicce: cosa possiamo volere di più?

5° giorno

La mattina dopo ci accorgiamo che è nevicato davvero tanto: lo scenario intorno a noi è emozionante a dir poco. Liberiamo il camper dalla neve e ripartiamo.

Dedichiamo la mattinata a visitare il museo Arktikum di Rovaniemi, dedicato alla storia e alla cultura del territorio. Dopo pranzo arriviamo al Santa Claus Village e parcheggiamo direttamente davanti alla casa di Babbo Natale. I nostri bambini sono increduli davanti a tutte queste meraviglie: tra musiche, colori, neve, elfi e renne sembriamo catapultati dentro un libro di favole. La cosa più magica e che difficilmente dimenticheremo? Beh, vedere il “vero” Babbo Natale sulla slitta trainata dalle renne che, con un po’ di magia, si accinge a sfrecciare nel cielo.

Lasciata questa atmosfera particolare, con il nostro certificato di passaggio del Circolo Polare Artico ci dirigiamo verso Inari. Per la sera si prevede nel cielo un’intensa attività e decidiamo di non farci perdere l’occasione di assistere a questo spettacolo unico. Lungo il percorso vediamo tante renne, e ci accompagna la perenne notte polare: è già da un po’ di giorni che non vediamo sorgere il sole. Spingersi a queste latitudini costringe a rivedere le proprie abitudini quotidiane: è come se fosse sempre notte, anche se i colori che il grande Nord regala sono davvero unici. 

6° giorno

A Inari visitiamo un museo dedicato alla storia, alla cultura e alle tradizioni del popolo dei Sami e alla natura della Lapponia, con un vasto spazio espositivo al chiuso e un museo all’aria aperta.

Sui fiordi norvegesi

7° e 8° giorno

Il viaggio prosegue alla volta della meravigliosa Tromsø, in Norvegia, un altro fra i posti più belli dove ammirare la Dama Verde. Arriviamo nel primo pomeriggio: le strade sono ghiacciate e siamo accolti dal vento e da una bufera di neve, ma si viaggia bene e in sicurezza. Sistemiamo il camper in un parcheggio direttamente sul fiordo e ci accingiamo a trascorrere la notte. Dopo la mezzanotte il cielo è attraversato da striature verdi e viola: lo spettacolo ha inizio e durerà per ore.

Principale città della Norvegia settentrionale, caratterizzata dalle antiche case in legno, Tromsø è attorniata da una corona di montagne innevate. Qui ci sono tante attività da fare, dalla crociera per l’avvistamento delle balene in mezzo al fiordo alla visita al museo Polaria, che racchiude un acquario e un centro studi, senza dimenticare un drink all’ice bar.

9° giorno

Arriviamo a Narvik, bella città affacciata sul versante meridionale dell’Ofotfjord. Dormiamo quindi in libera nei pressi di Abisko in un posto completamente lontano dall’inquinamento luminoso, vicino a un bosco. Ci colpisce l’usanza locale di mettere a disposizione delle persone numerose case di legno in mezzo al bosco provviste di panni, legna e generi di prima necessità.

10° giorno

Proseguiamo verso l’Ice Hotel, una struttura ricettiva realizzata nei mesi più freddi e completamente ricavata dal ghiaccio. Situato a Jukkasjärvi, a circa quattordici chilometri da Kiruna (Svezia), sicuramente merita una visita per la particolarità delle sue ambientazioni.Dopo tanti pernottamenti effettuati in libera decidiamo di dormire in una struttura organizzata. Puntiamo quindi al camping di Kiruna, dove ci aspetta un bagno rilassante nella piscina esterna. Famosa per le miniere di ferro, Kiruna è semplicemente unica.

Di nuovo in Finlandia

11° giorno

La tabella di oggi per proseguire il viaggio in camper in Lapponia prevede il trasferimento verso Pello, in territorio finlandese. Nulla è stato lasciato al caso: anche sotto una fitta tormenta di neve e con vento forte riusciamo ad arrivare alla fattoria che troviamo lungo il percorso, dove ci vengono offerti tè caldo e biscotti fatti in casa. Portiamo a spasso Rudolf, la renna di Babbo Natale, e diamo da mangiare a un alce. L’alce è un animale davvero gigantesco: fate molta attenzione quando guidate, perché un esemplare potrebbe saltare fuori all’improvviso tagliandovi la strada.

Dormiamo in libera nei pressi di Pello; prima, però, facciamo tappa presso uno dei famosi mappamondo che confermano di essere arrivati oltre il Circolo Polare Artico: non può mancare una foto di rito.

Fuochi d’artificio e bagni nel ghiaccio

12°, 13° e 14° giorno

Per trascorrere la notte di San Silvestro e i primi giorni del nuovo anno raggiungiamo il Kukkolaforsen Turist & Konferens: questa struttura ricettiva si trova quattordici chilometri a nord di Haparanda, lungo il fiume Torne che segna il confine tra Svezia e Finlandia. Il tempo scorre tra saune, ottimo cibo, balli, canti e fuochi d’artificio. Visitiamo i dintorni: ci sono davvero tante cose da vedere tra cui Kemi (in territorio finlandese) e il suo rompighiaccio. Qui si usa fare il bagno con apposite tute nel lago ghiacciato: un’emozione unica riservata ai più coraggiosi.

15°, 16°, 17° e 18° giorno

Iniziamo a intraprendere la strada del ritorno. La prima tappa è Luleå, dopo centoquarantatré chilometri, sul versante nordorientale del Golfo di Botnia. Quindi compiamo in due giorni la lunga marcia verso Gränna (quasi milleduecento chilometri); qui ci fermiamo una giornata per riposare e per rimuovere i chiodi dagli pneumatici del camper.

19°, 20° e 21° giorno

Felici di questa avventura che il grande Nord ci ha regalato, con un po’ di malinconia torniamo verso Trelleborg e ci imbarchiamo sulla nave che ci riporta a Rostock, in Germania. Da lì ci attende un’ultima lunga cavalcata che dividiamo in due giorni facendo tappa a Bayreuth, per rientrare a casa il giorno seguente.

Un pieno di emozioni

Potrei stare a raccontarvi ancora tanto della “mia” amata Lapponia, ma ho provato a riassumere almeno alcuni dei posti visitati mentre eravamo alla scoperta in camper di questi luoghi. Non si tratta di un viaggio semplice, bisogna partire con la giusta attrezzatura e non lasciare nulla al caso, ma sarà tra le esperienze più belle della vostra vita. Le temperature sono rigide, è vero, ma – come diceva Baden Powell – «non esiste buono e cattivo tempo, ma solo buono e cattivo equipaggiamento».

Auguriamo a tutti voi buoni km e grazie per averci letto.

Monica Govoni

I campeggi per la Lapponia in camper

Nel viaggio qui raccontato la maggior parte delle soste sono state effettuate “in libera”. Tre i campeggi dove Monica e la sua famiglia hanno fatto base.

  • Gränna (Svezia) Camping Gränna, Hamnvägen 49, tel. 0046/390/10706.
  • Kiruna (Svezia) Camp Ripan, Campingvägen 5, ripan.se.
  • Haparanda (Svezia) Kukkolaforsen Turist & Konferens, www.kukkolaforsen.se.

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