La zipline Volo dell’Angelo ti lascerà a bocca aperta: costruisci il tuo itinerario in Basilicata e cerca l’area camper da cui puoi partire per le tue esplorazioni. La zona delle Dolomiti Lucane è ricca di agricampeggi. Sfoglia la guida AgriPleinAir allegata al numero di ottobre di PleinAir!

Il momento dell’imbragatura
Quando arrivo sulla pedana di lancio della zipline e il ragazzo dello staff mi porge casco e imbracatura, la paura del vuoto lascia spazio allo stupore. Il salto per un attimo mi blocca il respiro. Chiudo gli occhi per pochi secondi e quando li riapro lo sguardo abbraccia un paesaggio unico nel suo genere: la macchia verde dei boschi attraversata dal bianco serpente della strada, le rocce arenarie sagomate dagli agenti atmosferici, i due borghi affacciati alle due estremità del cavo che assomigliano a due presepi in pietra. Ci troviamo nel cuore delle Dolomiti Lucane, rilievo montuoso così chiamato perché le sue cime al tramonto assumono le sfumature rosa tipiche delle più blasonate sorelle alpine.
La rivista inglese Manchester Evening News Travel ha inserito il Volo dell’Angelo fra le trenta esperienze da non perdere prima dei trent’anni. Da soli o in coppia, ci si ritrova lanciati a forte velocità lungo un carrello che scorre su un cavo d’acciaio collegando le località di Castelmezzano e Pietrapertosa. Tutt’intorno scorrono le linee sinuose dei pinnacoli che il tempo ha modellato conferendo loro le forme più strane e fantasiose stimolando la fantasia popolare: ci sono il Becco della Civetta, l’Aquila reale, il Gufo, e non mancano altre singolari fogge come l’Incudine o la Grande Madre.

Il rifugio di Paolino
Piazza Emilio Caizzo è il migliore punto di partenza per la visita al centro di Castelmezzano. Su un lato si affaccia la chiesa di Santa Maria dell’Olmo, risalente al XIII secolo, con uno splendido altare e una finissima icona bizantina raffigurante la Madonna della Stella, racchiusa in una cornice in pietra su cui sono scolpite scritte in latino ed in greco risalenti all’anno 1118; da notare anche la tela del Pietrafesa raffigurante la Sacra Famiglia e il dipinto raffigurante la Madonna del Carmelo. Leggenda vuole che il primo nucleo urbano sia stato fondato da Paolino, un pastore che si nascondeva tra le montagne per sfuggire alle incursioni saracene. Una particolare scaletta scavata nella roccia conduce ai ruderi della cinta muraria e dell’antico castello di Castrum Medianum. La storia del paese, che mantiene tuttora l’originale impianto medievale, è legata ai Templari: tracce della loro presenza si riscontrano nella toponomastica delle strade e nello stemma comunale che riproduce il sigillo dell’ordine, raffigurante due cavalieri in sella a un unico destriero.

Una casbah di pietra
Giunti a Pietrapertosa, invita a perdersi nell’intricato gomitolo di viuzze il quartiere dell’Arabata, una piccola casbah a mille metri di quota ricavata in un grembo di arenaria. Le origini dell’insediamento risalgono all’anno 838, quando il re arabo Bomar e i suoi seguaci eressero qui il loro fortilizio. Dalla pertusa, la roccia forata da cui il borgo prende il nome, sono state ricavate le case e alcuni alloggiamenti ancora visibili. Ben conservati risultano parte delle mura perimetrali, l’arco d’ingresso e un torrione di avvistamento. La fortificazione saracena, poi ampliata dai Normanni, si erge nel punto più alto del paese: per raggiungerla chiedete della scalinata che conduce al belvedere da cui si ammira una magnifica vista sulla Valle del Basento.

Non solo zipline
Le località di Castelmezzano e Pietrapertosa sono collegate dal percorso delle Sette Pietre, chiamato così perché lungo il sentiero – che ricalca per due chilometri il corso di un antico tratturo – si possono ammirare sette installazioni scultoree ispirate al libro Vito ballava con le streghe dello scrittore lucano Mimmo Sammartino. Un altro motivo di interesse è il ponte sospeso sopra il torrente Caperrino, affluente del fiume Bradano: una passerella lunga settantadue metri percorribile tutto l’anno che nel punto centrale raggiunge i trentacinque metri di altezza. Un’altra emozione di questo soprendente lembo di Lucania.

Dolomiti attive
La zipline Volo dell’Angelo (tel. 347 7922341, 331 9340456 o 334 7880084, www.volodellangelo.com, info@volodellangelo.com; riapertura prevista tra l’11 e il 18 luglio) unisce Castelmezzano e Pietrapersona con due percorsi. Si può anche volare in coppia purché non si superi il peso complessivo di centocinquanta chilogrammi; la differenza di peso tra le persone che volano in due non deve superare i quaranta chili; per i minori, accompagnati da un genitore, l’età minima consentita è di dodici anni. Per escursioni guidate con e-bike con partenza da Piazza Caizzo a Castelmezzano e arrivo a Monte Caperrino: tel. 338 4833737 o 347 4070271, www.bedandbike.net.

A tu per tu con la cicogna
Per uscite di birdwatching nel Parco Regionale Gallipoli Cognato: Società Cooperativa Nuova Atlantide, tel. 347 0957967, www.nuovaatlantide.com, info@nuovaatlantide.
com. Nell’area protetta è possibile visitare l’orto botanico, il giardino delle erbe officinali, l’olfattoteca, l’apiario didattico e un’oasi del daino dove si possono ammirare i rarissimi esemplari di cicogna nera che qui vivono indisturbati. Si passa da scenari caratterizzati da dorsali aguzze ammantate da boschi a estese foreste, da pareti rocciose verticali a gole incassate nelle quali scorrono le acque dei torrenti. Il territorio annovera importanti testimonianze di un passato millenario fra cui gli insediamenti di Croccia Cognato, Tempa Cortaglia e Costa Raja.

—————————–
Ti piacciono i percorsi di trekking? Scopri le 5 escursioni da fare nel Parco Nazionale del Pollino!
Per leggere tutti gli itinerari di PleinAir sulla Basilicata sfoglia la rivista digitale sul pc, sul tablet o sullo smartphone. Con un anno di abbonamento a PLEINAIR (11 numeri) hai a disposizione gli inserti speciali, la rivista digitale e l’archivio digitale dal 2015 (con gli allegati).
Con l’abbonamento a PleinAir ricevi i prossimi numeri comodamente a casa e risparmi!