Un itinerario a Soncino e i suoi dintorni, tra architetture secolari e sapori della tradizione
Indice dell'itinerario

Soncino è pronta a narrarci con le magiche atmosfere delle sue architetture secoli di storia fatte di battaglie, spirito religioso, lavoro ed ingegno manifatturiero. Per visitarla con sconti e vantaggi, vedi le offerte del PLEINAIRCLUB attive in Lombardia.

La storia di Soncino

I due filari di alberi e le prime case basse, a lato della provinciale che giunge da Crema, dipingono il ritratto di una tranquilla e ridente cittadina padana. Eppure, per conquistarla hanno combattuto gli eserciti di Carlo Magno, di Federico Barbarossa e di Ezzelino da Romano, che qui perse la vita. Custode del passaggio sul fiume Oglio, per tale posizione strategica la città di Soncino è stata contesa dai Signori di Milano (Sforza e Visconti), dai Veneziani e in seguito anche da Spagnoli, Francesi e Austriaci.

Voltando a destra poco dopo l’Oratorio di San Paolo, s’imbocca una strada senza uscita per gli autoveicoli, ma che sfocia nel racconto di secoli di storia. Siamo giunti nel centro storico medievale, ancora circondato per quasi due chilometri dalla cinta muraria.

Davanti a noi si erge la mole della Rocca Sforzesca e il rivellino con ponte levatoio, fortificazione costruita per difendere l’ingresso principale della struttura, innalzata per volere del Duca Galeazzo Maria Sforza tra il 1473 e il 1475. Le origini di Soncino sono molto più lontane: furono probabilmente i Goti a fondare l’originario Castrum nel IV secolo d.C.. Nonostante le battaglie e il grande terremoto del 1802, il castello è uno dei più ben conservati in Lombardia.

La rocca di Soncino

Varcarne la soglia e ammirare le sue quattro torri e la merlatura a coda di rondine in stile ghibellino significa entrare in una atmosfera magica: ci si aspetta da un momento all’altro di incrociare un cavaliere o una dama in abiti medievali. La rocca, che oggi ospita un museo storico e un museo archeologico, nasconde anche curiosità e misteri: un sistema di canali di scolo medievali, un sotterraneo ancora da scavare e la leggendaria presenza di un folletto dispettoso.

Poco distante, l’ex Filanda Meroni e il Museo della Seta ci raccontano un passato fatto anche di stenti e duro lavoro. L’allevamento del bombice e la produzione della seta hanno giocato un ruolo fondamentale nell’economia della città, che nel 1900 contava ben cinque filande e 450 filatrici. Spesso, per arrotondare il bilancio, le famiglie di modesta condizione sfruttavano una o più stanze della casa per l’allevamento dei bachi da seta.

Il centro storico di Soncino

Addentrandoci nel centro storico, scopriamo un vero e proprio museo a cielo aperto, fatto di meravigliose architetture (come quella di Palazzo degli Azzanelli) e di una ragnatela di viuzze, assorte in un’atmosfera trasognata, che ben testimoniano l’ingresso di Soncino nel club dei Borghi più Belli d’Italia.

Nella piazza religiosa (secondo l’organizzazione architettonica medievale) troviamo la Chiesa conventuale di San Giacomo (XII secolo), un tempo ospizio per i pellegrini diretti a Santiago de Compostela. Qui possiamo ammirare l’originale campanile ettagonale (pendente dal 1802) e il chiostro domenicano con la Sala di Vita Medievale, che illustra alcune tipiche attività quotidiane del tempo.

Subito dopo scopriamo la piazza politica, col palazzo comunale e la torre civica alta circa 42 metri. Poco oltre ci attende la Chiesa di Santa Maria Assunta: costruita dai Goti nel V secolo, la pieve più antica della diocesi cremonese. Conserva una tela del fiammingo Matthias Stom, allievo di Rubens, e una Trinità con le tre figure esattamente uguali, a lungo ritenuta una Trinità ariana.

Oltre alla produzione della Seta, altra grande tradizione soncinese è l’arte della stampa, importata dalla Germania da Israel Nathan da Spira (cognome mutato in Soncino). Già nel 1483, pochi anni dopo l’invenzione di Gutenberg, qui venne stampata un’edizione del Talmud Babilonese. Ne troviamo testimonianza presso la Casa degli Stampatori, l’ex Stamperia Soncino divenuta oggi museo. L’attività manifatturiera della zona è provata anche dalla presenza nella cinta muraria di numerosi mulini ad acqua, tra i quali è ancora integro il Mulino Sant’Angelo.

Lasciamo la città, non prima di aver visitato la Chiesa di Santa Maria delle Grazie, collocata sull’antica strada Calciana che collegava Bergamo a Cremona, costruita nel 1501 ad opera dei frati carmelitani.

I dintorni di Soncino

Soncino non nasconde soltanto straordinarie ricchezze storiche e architettoniche, ma è una tappa importante anche per gli appassionati di escursioni e itinerari speleologici ed ambientali. L’abitato si affaccia sul Terrazzo Alluvionale dell’Oglio, una balza naturale di dieci metri che conduce al letto del fiume. Nel territorio del comune si trova anche parte della Riserva Naturale Protetta Bosco di Barco e di quella di Bosco de l’Isola, entrambe di grande interesse botanico.

Sostare in camper

  • I visitatori possono parcheggiare in Piazzetta delle Querce su Via Galatino, vicino alle Poste e alle scuole, a circa 1000 metri dall’ingresso principale della Rocca.
  • Per la sosta attrezzata, a 20 minuti c’è l’area di Crema, in Via Giacomo Crespi angolo via Capergnanica (tel. 0373 65669, www.camperclubcrema.it, camperclubcrema.3c@gmail.com).

Mangiare a Soncino

È possibile degustare prodotti tipici presso gli agriturismi:

  • El Cascinet de Mondo (via Gazzuoli 5, tel. 0374 84208 o 334 9968332, elcascinetdemondo@gmail.com)
  • Allevamento del Cortese (via Melotta 57, tel. 0374 84836 o 349 2340740, www.allevamentodelcortese.it, info@allevamentodelcortese.it).

Vicino al centro storico, per mangiare immersi nella sua atmosfera, ci sono invece i ristoranti:

  • Il Castello (Via C. Battisti 25, tel. 0374 837003 o 347 9720982, info@ristorantepizzeriailcastello.com)
  • Antica Rocca (via C. Battisti 1, tel. 0374 85672 o 329 2232853, info@ristoranteanticarocca.it).

Per itinerari medievali, didattici, ambientali e speleologici

  • Società Cooperativa Il Borgo, Via Quinzani 9, tel. 0374 83675, www.valledelloglio.it, info@valledelloglio.it.
  • Associazione Castrum Soncini, Piazza Pieve 4, tel. 0374 83675, www.castrumsoncini.com, info@castrumsoncini.com.
  • Parco Oglio Nord – Sede Culturale, via Cattaneo 1, tel. 0374 837067, www.parcooglionord.it, cultura@parcooglionord.it, educazione@parcooglionord.it 

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