Nella patria di San Francesco e Santa Chiara sotto le fondamenta delle case e dei palazzi di origine medioevale si estende ancora buona parte della città romana. Ora un progetto valorizza questi e altri complessi ipogei dell’Umbria
Indice dell'itinerario

L’impianto medioevale di Assisi, la città di Francesco e Chiara, è sempre più apprezzata meta di visite e pellegrinaggi. Ma anche l’antica urbs romana che, ai margini della Valle Umbra, prosperò sotto il regno di Augusto.

L’Assisi mistica, con le sue pietre calcate dalle scarpe dei fedeli e dai sandali dei frati e delle monache, nasconde sotto di sé i resti di un’altra città, circa mille anni più vecchia del dedalo di vie che videro i primi passi del patrono d’Italia. La facciata di Santa Maria sopra Minerva, che s’affaccia su Piazza del Comune, tradisce chiaramente la sua origine: le colonne del tempio che fu dedicato probabilmente a Ercole sono diventate il portico di una chiesa nei primi decenni del XVI secolo.

Se con un pizzico di fantasia proviamo a seguirne la scalinata verso il basso, al di sotto della splendida piazza comunale potremo immaginare il centro del foro romano, che qui, grazie agli scavi e alle importanti ristrutturazioni, ancora esiste e ci riporta indietro di duemila anni. Seguendo il percorso sotterraneo vedremo la piazza di oggi dal di sotto, passeggiando tra le lapidi romane e il podio di imponenti statue, calpestando le pietre levigate della pavimentazione cittadina.

L’Assisi romana

Assisi, immagini del foro romano, sotto Piazza del Comune
Assisi, immagini del foro romano, sotto Piazza del Comune

Attorno ai luoghi del potere e della vita pubblica, l’Assisi romana fu una città importante e ricca che ancora oggi si estende al di sotto delle fondamenta delle case e dei palazzi di origine medioevale.

Dall’abside della chiesa di Santa Maria Maggiore, sulla tranquilla Piazza del Vescovado a poche decine di metri dal Comune, una scaletta porta indietro di secoli, quasi uno per ogni gradino.

E permette di accedere ai locali della Domus di Properzio, casa romana che venne tagliata in pezzi dalla costruzione della chiesa, ma che riserva uno via dedicata a Sant’Antonio, s’incontra sulla destra la mole di Palazzo Giumpè dove, al di sotto delle fondamenta, si può scendere ad ammirare un’altra casa dell’epoca dei Cesari: la Domus del Larario.

Qui, più che i mosaici e le grandi colonne della dimora patrizia, colpiscono le mura interne, ancora brillanti dei colori forti dello stile nato a Pompei, con piccoli riquadri che raffigurano i padroni di casa nell’intimità della vita quotidiana.

Tra terme e cripte

Assisi, cripta di San Rufino
Assisi, cripta di San Rufino

Una ripida salita, superata la facciata della cattedrale dedicata a San Rufino, conduce dalla piazza centrale verso la cinta di mura ai piedi della rocca. Raggiunto l’esterno della città murata, sulla via che conduce verso l’Eremo delle Carceri caro a Francesco e ai suoi fraticelli, la profonda ristrutturazione di un ex convento ha portato alla nascita della prestigiosa struttura alberghiera del Nun Assisi Relais. La parte più bassa, dove oggi è stato progettato e realizzato un sofisticato stabilimento termale, si sviluppa a fianco dei grandiosi archi che sostenevano un tratto delle gradinate dell’anfiteatro romano.

Tornando sui nostri passi in direzione del cuore di Assisi è il momento di avvicinarci agli splendidi leoni che fiancheggiano il portale di San Rufino. A poca distanza da qui si accede al Museo Diocesano, che ci permette ai suoi livelli inferiori di giungere fino alle imponenti volte della cripta. Le tre navate di questo ambiente dell’XI secolo – dove Francesco si ritirava spesso in preghiera insieme ai suoi compagni – sono sorrette da maestose colonne d’epoca romana e ospitano uno spettacolare sarcofago con figure mitologiche che nel III secolo venne riutilizzato per divenire la sepoltura di San Rufino, martirizzato nel 238 lungo il corso del fiume Chiascio.

Assisi, immagini del foro romano, sotto Piazza del Comune
Assisi, immagini del foro romano, sotto Piazza del Comune

Di nuovo all’aperto, sotto il cielo luminoso dell’estate o nel gelido vento invernale che s’intrufola tra le viuzze di Assisi, dopo queste scoperte sotterranee la città ci apparirà diversa e più completa. Culla della spiritualità francescana, certamente. Ma anche custode di una memoria storica ben più antica che, stratificandosi, ha dato vita a una delle città d’arte più affascinanti del nostro paese.

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Umbria sotterranea

Citta di Castello, Torrione
Citta di Castello, Torrione

Sotto le città e i borghi umbri sono numerosi gli ipogei monumentali. La loro valorizzazione è lo scopo del progetto Umbria Underground, lanciato dalla Regione Umbria e portato avanti con passione da Umbria Sotterranea.

Aumentare il numero dei siti visitabili, aprirne di nuovi e diffondere la conoscenza di questo patrimonio spettacolare sono gli scopi del progetto, che nei mesi del 2015 ha in programma numerose iniziative pubbliche.

Citta di Castello - rotonda medievale
Citta di Castello – rotonda medievale

Fra le città studiate e descritte da questo lavoro, Città di Castello offre anch’essa numerose emozioni underground: dalle mura di un torrione medioevale a delicati mosaici romani, fino alle strane e misteriose forme di un luogo di culto.

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