Van da sei metri: i tuttofare

È opinione comune che i van da sei metri, quelli più diffusi, siano tutti uguali. Anche nella disposizione interna. Proprio su questa lunghezza si sono invece cimentati progettisti e costruttori per cercare ed offrire soluzioni abitative alternative

La pianta classica…

I volumi di una scocca rigida in metallo impongono indubbiamente vincoli nell’allestimento dell’abitacolo. Così come la posizione obbligata degli stessi portelloni condiziona la ripartizione degli ambienti e degli spazi.

Per questo sui furgonati, dopo un attento studio delle varie possibilità, si è imposta per anni la disposizione con matrimoniale trasversale in coda, gavone “garage”, semidinette tutta avanti e servizi al centro.

Un compromesso assolutamente valido ancora oggi in genere adatto alla coppia. Comunque con limitazioni nell’uso pratico e non sempre in grado di rispondere alle esigenze di un target di utenza potenzialmente più ampio.

L’evoluzione privilegia i van da sei metri

Facendo riferimento alle tre lunghezze del Fiat Ducato (541, 599 e 636 cm) – di gran lunga il più utilizzato in assoluto, almeno fino ad oggi – i progettisti si siano concentrati sulla taglia intermedia. Il più piccolo, di cui abbiamo scritto nel numero di aprile, offre una cubatura utile limitata. Il maggiore, invece, del quale parleremo prossimamente, si avvicina agli ingombri di altre tipologie di veicoli ricreazionali. La versione da 599 cm, con interasse lungo e peso massimo di 35 q, dispone di buoni volumi interni e vanta una portata relativa piuttosto elevata.

I cambiamenti sono già in corso

Da qualche anno sui furgonati si va diffondendo l’adozione del tetto sollevabile con matrimoniale integrato (di serie o a richiesta). Questo per attirare l’interesse di equipaggi numerosi e/o familiari. Nel frattempo sono insorte difficoltà nella fornitura delle meccaniche di base, in particolare di Fiat con il suo Ducato (minori le problematiche per gli analoghi Peugeot Boxer e Citroën Jumper).

Da qui la scelta di alcuni costruttori nell’utilizzare altri telai quali Ford Transit e Mercedes Sprinter. A volte Renault, VW e Man. Anche per questi marchi la misura standard resta attorno alla lunghezza dei sei metri. Alcuni di questi offrono oltretutto la possibilità di allestire veicoli con trazione sulle quattro ruote.

Van da sei metri: i matrimoniali sovrapposti in coda

Una delle soluzioni più diffuse (quasi tutti i costruttori ce l’hanno a catalogo), facile ed economica, sposa la filosofia dei letti a castello. Non uno, ma due matrimoniali in coda, uno sopra l’altro. Una proposta che guarda alle famiglie con due bambini piccoli, essendo limitato lo spazio utile soprattutto nella zona superiore.

Un compromesso in fatto di comfort e disimpegni. Ma anche un espediente per sfruttare al meglio la capacità di carico del garage. I supporti letto amovibili consen­tono infatti di utilizzare anche una sola rete singola o il solo letto superiore.

Matrimoniale regolabile in altezza

E chi non ha bisogno di posti letto aggiuntivi ma necessita solo di maggiori volumi di carico? La soluzione più semplice è quella di sollevare il letto in marcia o quando non serve. Facile da attuarsi, tramite meccanismi ad azionamento elettrico, è proposta da diverse aziende. Presuppone una diversa ricollocazione degli impianti per liberare il piano di carico. In qualche caso nella zona inferiore è addirittura posizionata la zona living con panche longitudinali e tavolo amovibile.

Letti singoli longitudinali

La disposizione classica adottata sui furgonati è quella con matrimoniale trasversale in coda. Ma trova proprio nel letto la a maggiore criticità. Da un lato per la sua limitata lunghezza utile – come ben sanno le persone di elevata statura. Dall’altro per questioni di effettiva praticità, vista la difficoltà nel salire e scendere dalla parte interna o semplicemente per accedere ai ripostigli sottostanti.

La soluzione da tempo utilizzata su tutte le altre tipologie di veicoli ricreazionali, è quella di ri­correre ai letti singoli longitudinali. I disimpegni sono sempre agevoli con inoltre la possibilità di utilizzo come matrimoniale a tutta larghezza. Chiaramente si tratta di un layout più adatto ai furgoni di taglia maggiore, la 636 cm per intenderci, ma alcuni costruttori lo propongono anche sui sei metri. Ovviamente con dei compromessi per questioni di spazio. Come a volte l’eliminazione dell’armadio o servizi centrali ancora più compatti specie per quanto riguarda il bagno.

Bagno con doccia separata anche nei van da sei metri

Gli utenti mediterranei prima, quelli mitteleuropei dopo, hanno accolto con crescente favore la sud­divisione in vani separati per toilette e doccia. Una configurazione che va ormai per la maggiore sui veicoli ricreazionali. Ma difficile da applicare ai furgonati. Invece, proprio sul sei metri, arriva dal gruppo francese Rapido la geniale soluzione. Si sacrifica l’armadio a colonna per fare posto al box doccia, nel quale è integrato un guardaroba girevole sospeso.

Aumento del volume utile… in verticale

Come accade con gli edifici, quando l’area di edificazione è ristretta si costruisce in altezza. La stessa soluzione è adottata nei furgoni. La base è obbligata, allora si utilizza un tetto rialzato per aumentare la cubatura. Uno sviluppo che per costi e risultati privilegia ancora una volta i sei metri.

Così facendo le possibilità di variare la configurazione interna si moltiplicano. Anche se si solito è inserito un letto basculante longitudinale nella parte anteriore dell’abitacolo. Non mancano però soluzioni diverse. Come quella per famiglie con letti a castello in coda e addirittura con cinque posti omologati in marcia.

La concorrenza dei furgonati compatti alle varie tipologie di veicoli ricreazionali è già un dato di fatto. Una sfida che, almeno per ora, sembra tendere proprio a favore dei sei metri.

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Lo speciale sui Van da sei metri lo trovi sul numero PA 610, maggio 2023.

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