Piatti tipici del nord-ovest dell'Italia

Sapori decisi, piatti succulenti, ricette locali cucinate come vuole la tradizione, vini pregiati e dolci che si fanno ricordare, la zona del nord ovest dell’Italia, tra Piemonte, Lombardia, Valle d’Aosta e Liguria, è una meta interessante non solo per quello che c’è da vedere, ma anche quello che si può degustare.

Oltre il nord-ovest dell’Italia, scopri anche i piatti tipici del centro, del nord-est e del sud Italia!

Piemonte 

Tartufo profumato e pregiato, le carni, i vini più conosciuti come il Barolo, il Barbera e il Grignolino, solo per citarne alcuni, la pasta ripiena e i piatti della tradizione antica e contadina nati dalla necessità di utilizzare frattaglie di carne e avanzi, il Piemonte a tavola è tutto da scoprire. Un secondo da provare è sicuramente la finanziera, un piatto regionale caratteristico il cui nome sembra derivi dall’abito dei banchieri dell’800 che apprezzavano molto questa ricetta, ma anche il classico fritto misto o il tartrà, un budino salato a base di uova, cipolla e latte e il fricandò.

Anche per i dolci il Piemonte si difende bene, in tavola per i più golosi vengono proposte tante specialità come i baci di dama, due biscotti di pasta frolla uniti da uno strato di cioccolato, ma anche la torta di nocciola – prodotto IGP tipico soprattutto delle zone di Alessandria, Asti, Cuneo, Torino, Novara, Biella e Vercelli –, uno tra i dolci più apprezzati preparato con l’aggiunta di cioccolato e la crema pasticcera. 

Lombardia

Cassoeula, traditional Lombardy dish with a stew made with pork meat and cabbage, often served with polenta. Italian seasonal comfort dish.

Spostandosi in Lombardia la cucina spazia dai piatti colorati e succulenti come il famoso risotto giallo alla milanese – in alcune zone della regione viene servito anche con la salsiccia – alle ricette ricercate e prelibate come l’ossobuco o il brasato, passando per una buona michetta (un pane tipico) con i salumi.

Tutto questo senza tralasciare i piatti della tradizione come i valtellinesi pizzoccheri, la polenta taragna – ricetta che si può gustare soprattutto in Valtellina ed è preparata con farine miste di mais, grano saraceno con l’aggiunta di burro e formaggio – e nella zona di Legnano e Busto Arsizio viene servita accompagnata dai “bruscitt”, carne di manzo rosolata in padella.

Tra i primi piatti particolarmente buoni, poi, ci sono gli gnocchetti al gorgonzola e i casoncelli. Primi e secondi che raccontano province e zone diverse e che sono diventati punti di riferimento per chi ama la buona tavola. Fino ai dolci, alcuni tipici di un luogo particolare, come la torta sbrisolona, famosa a Mantova – città conosciuta anche per i tortelli di zucca – preparata impastando farina, uova, zucchero, mandorle e scorza di limone. Mangiandola si sbriciola, da qui deriva il suo nome. 

Valle d’Aosta 

Two forks with toasted baguette being dipped into a pot of traditional Swiss cheese fondue with raclette in close up

Spostandoci in Valle d’Aosta, tra i tanti piatti da mangiare, curiosa è sicuramente la “carbonada” da non confondere con la “carbonara” che non c’entra proprio nulla. É un piatto tradizionale di questa regione d’Italia e il nome sembra derivi dal temine “carbone” che spiega il colore molto scuro che ha la carne di manzo quando viene cotta e stufata per lungo tempo con spezie e vino rosso.

La Valle d’Aosta, come accade spesso nelle zone di montagna, è anche il luogo della polenta. Servita concia con l’aggiunta di fotina e burro, è festa per il palato. Particolari sono alcuni primi piatti come le chnéfflene: dischetti di pastella cotti in acqua bollente e preparati con fonduta, panna e speck e gli chnolle, gnocchetti di mais che solitamente vengono serviti in un brodo di carne di maiale.

Da provare anche le zuppe, quella valpellinenze è tra le più tradizionali ed è a base di verza, fontina, lardo, brodo e pane tostato. Un piatto povero ma ricco di sostanza. Una bontà dopo l’altra che arriva fino ai dolci, alcuni della tradizione come le “tegole”: biscotti particolari soprattutto per la forma sottile, fatti con nocciole, mandorle e vaniglia, in più versioni. Da provare c’è anche un piacevole rito, il caffè da gustare nella così detta “coppa dell’amicizia”, preparato con zucchero, genepì scorza di arancio e limone con infusione diretta e da bere nella “grolla”, passata di mano in mano senza appoggiarla sul tavolo. 

Liguria

Dalla focaccia, anche al formaggio tipica di Recco al tradizionalissimo pesto alla genovese, la Liguria, oltre a questi piatti più conosciuti, in quanto a cucina propone anche molto altro. Da provare, per esempio, ci sono i pansotti, sono una pasta tipica ripiena che normalmente si mette in tavola per il pranzo della domenica. Una ricetta povera che ricorda i ravioli.

Tra i primi piatti ci sono anche i testaroli, un piatto molto antico della tradizione della Lunigiana ovvero una porzione di territorio tra Liguria e Toscana. Si tratta di una pasta fatta con acqua e farina normalmente condita con il pesto. Per quanto riguarda i secondi, dal nome particolare c’è il brandacujun, una preparazione a base di stoccafisso dalla consistenza tipica del baccalà alla vicentina. Si chiama così, secondo alcuni dal verbo “brandeggiare” ovvero scocciarsi nella lunga preparazione, secondo altri dal detto ligure «Branda, cujon! Branda, che ciu ti u brandi ciu u l’è bon!» ovvero: «Scuotilo che più lo scuoti più è buono!».

Da assaggiare anche le acciughe alla vernazzese, un tegame di alici cotte al forno con le patate e i pomodori. Tra i vini va assaggiato sicuramente lo “sciacchetrà”, un vino bianco DOC prodotto in piccole quantità solo in alcuni Comuni della zona di La Spezia. 

Piatti tipici nel nord-ovest dell’Italia

Cassoeula lombarda – typical winter dish popular in Western Lombardy.

La ricetta del tonno di coniglio. Il cardo Gobbo, l’asparago di Cantello, i biscotti di meliga e le Ofelle di Parona 

Per chi vuole andare oltre i piatti più conosciuti e tradizionali ci sono anche delle ricette particolari tipiche di questa zona d’Italia. In un viaggio nell’enogastronomia del Piemonte, tra le specialità da provare c’è il tonno di coniglio, un piatto curioso e nato dalla necessità dei contadini di conservare la carne in un’epoca in cui mancavano i congelatori. La carne del coniglio viene bollita e sfilettata e poi messa sott’olio in modo da rimanere morbida e profumata per molto tempo.

Nell’area del nord ovest Italia, tra i prodotti più particolari, si possono assaggiare anche il cardo gobbo di Nizza Monferrato, una verdura da tempo presidio Slow food e le paste di meliga del morlegalese.  Spostandosi in Lombardia tra le particolarità ci sono anche l’asparago di Cantello IGP in provincia di Varese e le Ofelle di Parona, biscotti dalla forma ovale tipici della Lomellina, in particolare della zona di Parona in provincia di Pavia. 

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