Personaggi famosi in camper: Umberto Broccoli

Continua il nostro viaggio a puntate tra i personaggi famosi in camper. Incontriamo Umberto Broccoli, la voce fuori campo del programma di Rai 1 "Camper in viaggio"

Archeologo e conduttore televisivo e radiofonico, voce narrante di “Camper in Viaggio”. Tra i personaggi famosi in camper c’è anche Umberto Broccoli che racconta a PleinAir il suo rapporto con il viaggio e l’ultima esperienza televisiva nell’estate di Rai 1.

“Affrettatevi, ma lentamente”. Così il professore esorta Tinto e Roberta Morise, in giro per l’Italia nel programma di Rai 1 “Camper in Viaggio” andato in onda a giugno a settembre dal lunedì al venerdì . La sua filosofia è proprio questa: spostarsi spinto da curiosità, andando a cercare quanto si nasconde tra i vicoli, parlando con la gente del posto che sa dire molto più di quello che si trova sulle guide turistiche.

Archeologo, medievalista, Sovrintendente ai Beni Culturali del Comune di Roma Capitale dal 2008 al 2013 e Commendatore della Repubblica, Umberto Broccoli ha portato nelle case degli italiani la cultura, facilitando l’incontro con la storia e la letteratura da parte di un vasto pubblico. Non a caso “Con parole mie è stata una delle trasmissioni più seguite di Radio1, ed è attualmente una colonna del seguitissimo programma “I fatti vostri” in cui il professore approfondisce argomenti di storia, costume e società.

«Preferisco definirmi dilettante perché io mi diletto nelle cose che faccio. Dilettante è una persona che ama quello che fa al punto tale che si diletta, e quindi non si rende nemmeno conto di quello che sta facendo: e dilettandosi… spera di poter dilettare anche le persone che lo ascoltano».

Umberto Broccoli-Rai

D. Nel programma di Camper Rai 1 “Camper in viaggio” lei è la voce fuori campo del viaggio di Tinto e Roberta. È il professore che assegna ogni giorno una missione ai suoi “studenti” che intraprendono un viaggio tra le bellezze d’Italia. In ogni puntata legge il verso di un poeta o di uno scrittore, scomoda i grandi personaggi della storia o della letteratura. Cosa rappresenta il viaggio per lei?

«Dal lago di Martignano sono la voce “fuori camper” che racconta il territorio ma improvvisando, perché sono racconti che fanno parte di un patrimonio di conoscenze. Non associo la parola viaggio alla parola divertimento, al turismo. Pur avendo viaggiato tanto non mi considero un gran viaggiatore: preferisco viaggiare con la fantasia, con le opere degli altri, con le parole, nella musica. Viaggiando cerchi sempre te stesso e trovi sempre te stesso. Calvino dice “sono andato lontanissimo in Oriente, poi ho sempre visto il quartiere di casa mia perché sono le tue radici che ti porti dietro”. Tu non puoi cambiare viaggiando, puoi acquisire esperienze. Il viaggio ci accompagna in tutte le direzioni e in tutte le possibilità ed è musicale, letterario, poetico, geografico».

D. Tinto e Roberta svolgono diligentemente i compiti da lei assegnati, ma allo stesso tempo per loro il viaggio è svago oltre che scoperta. Spesso durante il percorso capita di sentirli cantare. C’è una canzone che ama ascoltare quando viaggia?

«Gli autori del programma sono molto bravi a scegliere le musiche: ci sono brani che hanno il ritmo del viaggiare come Steppin’out di Joe Jackson oppure “Window seat“, la seduta del finestrino dell’aereo: inevitabilmente guardi fuori e vedi le nuvole quando ascolti questa canzone. Al di là di queste citazioni internazionali, la musica fa parte del nostro patrimonio è in sé un viaggio nelle note. Amo molto la radio: se ci mettiamo ad ascoltare una canzone, ci figuriamo delle immagini e quello è un viaggio. Viaggiando ascolto musica italiana, soprattutto alcuni cantautori – tra cui Claudio Baglioni, Roberto Vecchioni, Franco Battiato – con i quali ho condiviso serate e concerti tra note e parole».

Camper in viaggio-Rai 1- Tinto-Roberta Morise- Umberto Broccoli-camper
1 giugno 2023 CAMPER IN VIAGGIO

D. Lei è stato autore del programma “La Zingara” che aveva anche una versione itinerante nelle piazze italiane. Nel 2021 è stato ospite fisso e autore di “Viaggio nella Grande Bellezza”, su Canale 5. Cosa le hanno lasciato queste due esperienze?

«Nel 1994 andò in onda la prima edizione de “La Zingara” di cui ero autore insieme a mio padre Bruno, uno dei pilastri del varietà italiano. Era il gioco finale del programma “Luna Park” che occupava il pre serale di Rai 1 ma non ci mettevo la faccia: ce l’ho messa quando Bonolis fu chiamato a condurre il programma e mi coinvolse nel ruolo di artista intellettuale. La mia idea era quella di una donna in grado di ammaliare i telespettatori e Cloris Brosca, grande attrice di teatro della scuola di Eduardo De Filippo, rapiva con gli occhi e con le movenze.

Con questa scelta andavo contro le regole del varietà che imponeva figure femminili prorompenti. Con Jaques Le Goffe, grande storico con cui ho condiviso la mia formazione di medievalista, studiai una carovana di gitani che riempiva le piazze del sud della Francia e dell’Europa di allora scartando le carte con il pubblico intorno che faceva il tifo perché uscisse la Morte.

abbonamenti rivista pleinair


Sono andato a riprendere suggestioni ancestrali e – non potendo tirare fuori “la Morte” su Rai 1 – le ho trasformate nell’antimateria, nella Luna Nera. Nell’ultima parte di “Luna park”, realizzato nello studio 11 di Cinecittà, si girava nelle piazze d’Italia dei piccoli centri: erano loro a chiedere di partecipare ospitandoci. Cloris Brosca parlava in endecasillabi che fanno parte della nostra cultura: ad esempio, la “Divina Commedia” è in endecasillabi. Volevo arrivare a tutti i livelli della popolazione e con quel programma ci siamo riusciti, tanto che la Luna Nera diventò un modo di dire, un modo di raccontare il nostro paese (“ti ho fatto la Luna Nera” per dire “ti ho fatto il malocchio”). Non credo nella cultura alta e bassa: esiste una cultura comprensibile. L’obiettivo era rispolverare le nostre radici e fare in modo che ci si specchi dentro».

D. Cosa consiglia ai sindaci dei borghi che rischiano lo spopolamento per valorizzare il loro patrimonio storico-artistico attraverso il turismo?

«Quando ho ricoperto la carica di sovrintendente di Roma per cinque anni ho trovato i soldi per restaurare alcuni dei monumenti simbolo della città – il Colosseo e Fontana di Trevi – grazie ai fondi messi a disposizione da imprenditori come Della Valle e Fendi. Bisogna aprirsi al mondo. Le piazze non sono patrimonio dei sovrintendenti, dei sindaci ma sono patrimonio della gente e alla gente bisogna aprirle, nel rispetto ovviamente del patrimonio che viene reso fruibile. E’ importante ospitare eventi che facciano da calamita.

Da sovrintendente ho aperto tutto quello che si poteva aprire. Con la Notte dei musei” raggiungemmo dalle 250.000 alle 300.000 persone avvicinando i giovani all’arte. I musei venivano aperti non solo per farli vedere ma per far fruire quegli spazi attraverso eventi musicali. Ad esempio feci in modo che nella Centrale Montemartini a Roma suonassero complessini jazz. La prima centrale elettrica di Roma d’inizio Novecento lega sculture classiche con il grande manometro dell’elettricità fondendo archeologia e archeologia industriale. Gli studenti dell’Università Roma Tre sciamavano dentro dalle aule attratti dalle sonorità provenienti dalla centrale ma soprattutto dalle opere che li circondavano.

A Monteroduni, minuscolo borgo del Molise, hanno suonato i più grandi jazzisti del mondo in occasione di un festival che viene organizzato d’estate. A suo figlio Tito che gli chiedeva “papà perché hai messo una tassa anche sui vespasiani, i bagni pubblici”?, Vespasiano rispose esibendo una moneta: “vedi Tito, non olet. Non ha cattivo odore”. Così abbiamo risanato il bilancio dello stato. Da Sovrintendente di Roma con questo tipo di politica ho lasciato in attivo un bilancio che in un anno ha acquisito alle casse del Campidoglio 18 milioni di euro, il che vuol dire che qualcosa funziona se tu apri».

Liguria-Tellaro-scorcio-mare

D. Che luogo consiglia ai camperisti per un weekend in Italia?

«Tellaro, borgo ligure a nord del Golfo dei Poeti, a Natale. Si allestisce un suggestivo presepe subacqueo che è una meravigliosa festa di paese. Qui ha fissato la sua dimora finale un camperista mancato, profondo conoscitore dell’Italia, il regista Mario Soldati. Ogni nostro frammento d’Italia conserva un patrimonio, basta andarlo a cercare».

Come di consueto chiediamo a tutti i personaggi famosi incontrati il loro rapporto con il camper.

D. Ha mai fatto un viaggio in camper?

«Mi è venuta la curiosità. È un mio limite, mi rendo conto, rifuggire da spazi ristretti. Pur di fronte a soluzioni ingegnose per chi vuole sentirsi comodo, ancora non ce la faccio a pensare a una vacanza in camper. In un ambiente così piccolo molte abitudini le devi inevitabilmente ridimensionare. Ma adesso mi è venuta voglia di provare questa esperienza».

D. Il programma “Camper in viaggio” va in onda fino a settembre. La vedremo qualche volta on the road insieme a Tinto e Roberta?

«Si, assolutamente».

Quindi, la cerchia dei personaggi famosi attratti da questa modalità di vacanza. Ne scopriremo certamente altri! Continua a seguirci!

_____________________________________________________________

Umberto Broccoli ha scelto Tellaro come borgo ideale per trascorrere le vacanze. Il Golfo dei Poeti è a un tiro di schioppo dalle Cinque Terre.

Leggi anche Cinque Terre in camper, in treno e in bici

Fino a fine settembre risparmi sulla sosta al River Camping Village ad Ameglia a circa dieci chilometri da Tellaro. In alternativa, c’è la Cascina dei peri a Castelnuovo Magra.

Il resto delle interviste e del programma Camper in viaggio

Ti è piaciuta questa settimana in camper del programma Rai dedicata al Cilento? Vuoi scoprire quale sarà la regione protagonista dell’ultima settimana? Continua a seguirci qui e sui nostri social! Intanto leggi cosa è successo nella prima settimana in Umbria, nella seconda settimana in Veneto, nella terza settimana in Puglia, nella quarta settimana in Toscana, nella quinta settimana in Sardegna, nella sesta settimana in Calabria, nella settima settimana all’isola d’Elba, nella settimana in Cilento.

Tutto il mondo PleinAir lo puoi trovare sui social e sui siti di PLEINAIR e PLEINAIRCLUB!

Potrai trovare altre interviste con i personaggi famosi in camper: il grande maestro Mogol, l’attore Cesare BocciSusanna Tamaro, la cantante Nathalie, il re dell’arrampicata Manolo e Syusy Blady. Tra i personaggi famosi in camper c’è un’altra poliedrica camperista doc, Michela Andreozzi che per le sue vacanze non rinuncia al veicolo ricreazionale.

Continua a seguire il nostro viaggio a puntate con i personaggi famosi del mondo dello sport, dello spettacolo e della musica che hanno scelto il camper e la vita all’aria aperta!

tag articolo

condividi l'articolo

Facebook
WhatsApp

ultimi articoli