Lutto nel mondo del caravanning. Ci ha lasciato Raffaele Jannucci

Ci ha lasciato Raffaele Jannucci, fondatore nel 1971 della rivista PleinAir. Ripercorriamo le tappe della sua storia e quella della rivista
raffaele jannucci

Il 20 novembre scorso è venuto a mancare Raffaele Jannucci, fondatore della rivista PleinAir. Aveva 93 anni e dal 1971 è stato guida ed esempio per generazioni di viaggiatori e un punto di riferimento per operatori e giornalisti del mondo del turismo all’aria aperta. Ripercorriamo alcune tappe della sua storia, legata indissolubilmente a quella della testata da lui fondata.

Scopri la storia di PleinAir e del turismo itinerante!

Dal Molise a Roma, passando per Milano

Nasce il 7 febbraio 1930 da una famiglia di commercianti nel settore dei tessuti. Gli anni della giovinezza trascorrono a Casacalenda, in provincia di Campobasso: il luogo delle radici a cui rimarrà saldamente legato. Negli anni dell’università studia giurisprudenza a Roma; poi è a Milano, dove lavora come copywriter in un’agenzia pubblicitaria ideando campagne di fama nazionale. Tornato a Roma è frontman di un’importante agenzia di relazioni pubbliche.

Nell’ambito di questa lancia progetti speciali per le popolarissime testate Amica e Il Corriere dei Piccoli. Nel frattempo ha incontrato Luciana Como, giovane e brillante redattrice nel campo dello spettacolo: diverrà sua moglie e coeditrice. Dalla loro unione nasceranno le figlie Lucia e Gemma.

2c raffaele jannucci
La copertina del primo numero di 2C, 1971

La nascita di 2C

Nel 1971 non esisteva il camper. E neppure esisteva il termine camper, che sarebbe stato coniato proprio da Raffaele Jannucci con un’errata traduzione dall’inglese “van camper”.

Il mondo del campeggio in Italia era agli esordi e il suo evento di riferimento era la Mostra Internazionale del Caravanning che la Federcampeggio organizzava ogni anno dal 1963 nella propria sede di Calenzano. Caravan, tende e carrelli tenda, mentre nel paese circolavano sì e no un migliaio di veicoli ricreazionali a motore.

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Mostra Internazionale del Caravanning a Calenzano, 1975

Intuendo le potenzialità di un settore agli albori, nell’ottobre 1971 Jannucci crea la testata 2C, acronimo di caravan e camping. Che da subito intercetta la curiosità del pubblico per la nuova forma di vacanza in libertà, alimentata con i reportage di autentiche imprese – quali ad esempio i viaggi in Iran, Afghanistan e India a bordo di un furgone attrezzato o il raid di 57.000 chilometri in Africa con fuoristrada e caravan – accanto alla scoperta delle mete fuori dai consueti circuiti in Italia e in tutta Europa.

afghanistan in camper
Abitar viaggiando verso l’Afghanistan

Non a caso, quando nel 1976 la Fiat decise di produrre in proprio alcuni camper elaborando il Progetto Veicoli Attrezzati, scelse come media partner proprio 2C. Sono due le grandi iniziative realizzate dalla rivista con il sostegno della casa torinese.

fiat camper

Per la prima, chiamata Conosci l’Italia?, nel 1977 tre equipaggi in auto più caravan percorsero più di 20.000 chilometri sulle strade interne del paese documentando le incredibili potenzialità del turismo itinerante nella natura.

conosci l'italia
Conosci l’Italia, 1977

Per la seconda fu realizzato il Girino, un allestimento da campeggio del minivan 900 T che fu esposto a Torino al salone Caravan Europa. La rivista di Jannucci, era chiaro, aveva assunto le responsabilità di un organo d’opinione: non si limitava a registrare gli eventi ma li suscitava.

fiat girino
Fiat Girino

La nascita del Club del Plein Air

Il 1978 registrò la nascita del Club del PleinAir oggi PLEINAIRCLUB – , salutata da un imponente raduno sul Lago d’Iseo. Nel frattempo 2C rafforzava la determinazione a ostacolare con proposte alternative concrete ogni forma di valorizzazione turistica a base di privatizzazioni, delitti ambientali, cemento.

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Artifici di natura

Gli anni Ottanta e i primi anni Novanta furono per 2C un laboratorio silenzioso di innovazioni. Con l’aumento delle autocaravan circolanti si aprì, tra gli altri, anche il fronte dei divieti più o meno discriminatori. Piuttosto che scendere in piazza per difendere un diritto alla sosta non sempre esigibile, la rivista di Raffaele Jannucci preferì suscitare il dialogo con le amministrazioni locali, avanzare progetti di itinerari, raduni e altre occasioni di promozione del territorio, non di esclusione.

italia in viaggio 1978
Italia in viaggio, agosto 1978

Un’indagine commissionata alla Doxa nel 1982 rivelò che i lettori assidui erano già più di 50.000. Nel 1984 una carovana di soci percorse una prima volta gli Stati Uniti coast to coast. L’anno successivo i reportage di viaggio in Italia presero a elencare, in un riquadro distinto dal logo Buonanotte Italia, le situazioni di sosta accoglienti riscontrate dagli autori. Era l’anticipazione di quello che in capo a otto anni sarebbe diventato il Portolano.

stati uniti in camper
Stati Uniti in camper, 1984

L’arrivo di PleinAir…

2C nel frattempo coltivava i rapporti con le amministrazioni comunali per favorire l’immagine e l’accoglienza dei veicoli da vacanza. Nacque così il progetto I Comuni del PleinAir. A cui fece eco nel 1989 la pubblicazione a puntate di un’altra grande inchiesta, questa volta dedicata alle radici culturali, intitolata L’Abitar Viaggiando, sfociata nel 2002 nell’omonimo volume di Alberto Galassetti.

raffaele jannucci abitar viaggiando

Intanto si sentiva l’esigenza di un cambio di passo che avrebbe portato 2C ad assumere definitivamente, nel 1993, la nuova testata PleinAir. Il nuovo sottotitolo Turismo secondo natura, camper, caravan, tenda, escursioni testimoniava una visione ampliata e non più settoriale del fenomeno del turismo all’aria aperta, sintetizzando felicemente i modi e i luoghi attraverso le motivazioni.

pleinair 1993

… E la nascita di PleinAir Market

Alla fine del 1994 PleinAir si sdoppiò in due fascicoli complementari da distribuire contestualmente: uno, PleinAir, dedicato all’ambiente, alle finalità e modalità d’impiego, l’altro, PleinAir Market, riservato alla produzione, all’illustrazione dei mezzi e al loro mantenimento.

In parallelo continuava la produzione di allegati e speciali quali l’Annuario della produzione, il Camper Noleggio, il Tutto Tenda. Ma due in particolare avrebbero catalizzato in seguito le aspettative dei lettori: nel 1993 il Portolano, primo repertorio delle aree attrezzate di sosta in Italia, e nel 1994 Viva la Campagna, primo repertorio delle aziende rurali italiane che ospitavano camper, caravan e tende, il prototipo dell’AgriPleinAir, che avrebbe debuttato dieci anni più tardi.

Non solo carta

Il 1998 segnò un’altra tappa fondamentale: la nascita del terzo polo della rivista, il portale www.pleinair.it che in pochi giorni registrò 80.000 visite.

camperabile

Camperabile e gli altri

Quando la commissione europea designò il 2003 Anno Europeo del Disabile, PleinAir rispose lanciando il Progetto Camperabile sostenuto da Mercedes-Benz. Fase centrale dell’iniziativa, un concorso a inviti per la progettazione di un camper accessibile. Fasi collaterali, una mostra itinerante e un catalogo dei progetti, un seminario tra i progettisti, un Protocollo del camper accessibile da divulgare tra i costruttori. A settembre dello stesso 2003, la mostra (trenta tavole per tredici autori) e il convegno di presentazione costituirono il principale evento di Mondo Natura.

Il resto è storia recente

Sarebbe lungo e difficile rendere giustizia a tutte le iniziative e ai numerosi progetti ideati da Raffaele Jannucci e dalla sua redazione nel corso di cinque decenni. Citeremo almeno la collaborazione di prestigio con il Touring Club Italiano per la stesura di due guide di successo più volte aggiornate e ripubblicate: Italia in Camper e Europa in Camper. L’esclusiva italiana per la traduzione e la distribuzione dell’apprezzata Guida Internazionale dei Campeggi realizzata dall’organizzazione olandese ACSI.

L’organizzazione dell’evento Roma Città del PleinAir, per quattro anni a partire da 2004 portò nella capitale migliaia di equipaggi ospiti presso l’Ippodromo di Tor di Valle. La Festa nazionale del PleinAir organizzata in collaborazione con l’Associazione dei Paesi Bandiera Arancione.

roma città del pleinair
Roma città del PleinAir, 2004

Fino ad arrivare, nell’ottobre 2016, al Giubileo del PleinAir che avrebbe portato in Piazza San Pietro migliaia di camperisti e in occasione del quale fu consegnato a Papa Francesco un mansardato Arca.

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Giubileo del PleinAir, 2016

Un uomo solo al comando

Vogliamo chiudere questo articolo con uno scritto dell’architetto Alberto Galassetti dedicato a Raffaele Jannucci nel 2011, in occasione dei primi quarant’anni della rivista. Le riportiamo di seguito: un ritratto che in poche pennellate ben dipinge il carattere e la particolarità dell’uomo Raffaele.

raffaele jannucci giubileo del pleinair

Le parole di Alberto Galassetti

“Da giovane pubblicitario seguiva per lavoro il Giro d’Italia. Tempi eroici di Coppi, Bartali, Nencini… che gli hanno lasciato una passionaccia per il ciclismo. Se si sta gustando la telecronaca aspettate di bussare al suo ufficio dopo la sigla di chiusura. In redazione è l’uomo solo al comando: il primo ad arrivare e l’ultimo ad andarsene. Non se ne abbiano i direttori più o meno responsabili che si sono succeduti in questi quaranta anni, ma a tirare la volata, di 2C prima e di PleinAir poi, c’è sempre stato e ancora c’è lui, il patron Raffaele Jannucci, che da poco ha doppiato l’età della sua creatura. Sì, sua: tirata su dal nulla quando a carpire attenzione per la vacanza all’aria aperta e a portare a casa un contratto pubblicitario di sopravvivenza, era come cavare olio dalle pietre. E lui, che aveva ideato “una spremuta di olive” per Monini, di olio se ne intendeva. Certo, negli anni può aver tagliato la strada a qualcuno, strapazzato i gregari, usato metodi poco sportivi, ma si deve solo a lui se il comparto italiano dei veicoli ricreazionali ora si ritrova cucite addosso una maglia rosa e un’immagine pubblica per molti aspetti superiori al merito”.

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