La caravan: ecco la guida definitiva per il 2024

Scopriamo insieme tutto, o quasi, con la nostra guida definitiva sulla caravan. Chi la sceglie? Quanto costa? Cosa ci posso fare? Leggi ora
bambini e caravan

IL VEICOLO

In numeri

Oggi il mercato dei veicoli ricreazionali, almeno in Italia, sembra volgere l’attenzione soprattutto ai motorizzati. Ma c’è un veicolo che, forse, più di ogni altro rappresenta l’essenza del viaggio in famiglia. La caravan!

Quanti di noi hanno fatto un’esperienza in campeggio proprio a bordo di una caravan. Io ricordo ancora le mie vacanze da ragazzo. La mia famiglia aveva una caravan che utilizzavamo in maniera stanziale durante l’anno e per viaggiare in estate. Diventava una “seconda casa” da settembre a luglio, parcheggiata ad attenderci in un campeggio a Iseo. Per poi essere agganciata per portarci a esplorare il nostro bel Paese.

Certo il viaggio era lungo. Abbiamo visitato la Sardegna, la Calabria, la Puglia, Marche, Abruzzo… con immancabili soste notturne lungo il percorso. Era un’avventura e la vacanza iniziava con il “clack” del gancio… ma scopriamo insieme tutto, o quasi, con la nostra guida definitiva sulla caravan.

Conosciamo la caravan        

La caravan, conosciuta anche come roulotte, è un rimorchio attrezzato per essere abitato solo ed esclusivamente in sosta. Può essere trainata, tramite un aggancio appositamente predisposto, dalle più comuni autovetture. L’abbinamento ottimale va scelto, oltre che sulla base delle proprie necessità, rispettando le esistenti normative in fatto di pesi e misure.

La caravan in sosta

Arredata come tutti gli ambienti domestici, dalla cucina ai servizi, con letti sempre pronti e/o sedute trasformabili, la caravan può accogliere dalle due alle otto persone. Si presta quindi sia alla coppia sia alle famiglie numerose. Scopriamo ora tutti i segreti sulle caravan.

A chi è più adatta?

La caravan è lo strumento ideale per tutti coloro che desiderano stare a contatto con la natura e viaggiare. Si possono alternare vacanze itineranti a soggiorni rilassanti, anche prolungati, nelle diverse situazioni ambientali. Mare e montagna, estate e inverno. A fronte di un investimento relativamente contenuto offre infatti il massimo della versatilità di utilizzo in sosta. Ecco uno dei vantaggi principali: la libertà di utilizzare l’auto per spostamenti brevi ed escursioni in zona.

La caravan collegata alla rete

Quali tipologie di caravan esistono?

Tutte le caravan si prestano sostanzialmente a qualsiasi tipo di utilizzo. Ma, come ovvio che sia, ci sono modelli più adatti al viaggio e altri pensati per il soggiorno. Le caravan ideali per la vacanza itinerante dovrebbero essere maneggevole e leggere.

La caravan all'interno

Se pensiamo a una soluzione più stanziale, anche se permane la possibilità di spostarla a piacere, si può pensare a modelli diversi. Magari in grado di garantire spazi adeguati e maggiori volumi abitabili in ogni condizione meteo. In ogni caso occorre tenere conto dell’equipaggio che la deve utilizzare.

  • Quante sono le persone?
  • Sono adulti o ragazzi e, nel caso, possono dormire insieme?
  • Qual è l’età dell’equipaggio?
  • Ci sono esigenze specifiche per l’utilizzo?
  • Quali sono i pesi e le misure della caravan – spesso dipende dall’auto che la trainerà?

Ci sono anche differenze strutturali che hanno il loro peso, in tutti i sensi, a seconda della destinazione d’uso del rimorchio abitabile.

Quanto costa una caravan?

L’acquisto della caravan è un impegno economico relativamente limitato. Ci sono infatti modelli con prezzi che partono da circa 15.000 euro. Sono assolutamente validi e in grado di rispondere alle più varie esigenze e condizioni di utilizzo. Naturalmente i prezzi salgono (anche di diverse decine di migliaia di euro) in funzione di dimensioni, dotazioni, tecnica costruttiva, isolamento, design e livello degli arredi interni.

Le motivazioni che spingono la caravan

Alle questioni economiche, cui si è già fatto cenno, alla sua funzionalità e versatilità si possono e debbono aggiungere ragioni emozionali. Seppure piccolo e modesto, si tratta di un vero rimorchio abitabile. Un punto di appoggio facile da spostare e posizionare che ci consente di partire per sempre nuove avventure ed escursioni, brevi o lunghe che siano.

Inutile sottolineare che la caravan rappresenta un valido e sano strumento di crescita anche culturale. Sia dal punto di vista familiare sia sociale, per coppie e famiglie soprattutto in presenza di bambini. La vita in campeggio a contatto con persone nuove e culture diverse non può che arricchire.

Le ragioni che frenano la caravan

I dubbi che i potenziali utenti italiani hanno nei confronti delle caravan riguardano principalmente la guida con traino. Timori come “ne sarò capace” sono comuni, pensando a eventuali pericoli o difficoltà. Timori che svaniscono quasi subito dopo i primi chilometri, in realtà. Inoltre sono da considerare i maggiori tempi di spostamento.

Ricordiamo che la velocità massima consentita in autostrada è di 80 km/h. Se da un lato potrebbe frenare magari per il week end fuori porta nasconde un vantaggio. Si può vedere come una possibilità in più di effettuare un turismo slow per conoscere e rispettare l’ambiente.

La caravan non è autonoma. Non ha batteria e l’impianto idraulico scarica a terra. Non tutte hanno grandi scorte d’acqua. Quindi per un utilizzo itinerante puro, occorre “camperizzarla”. Le case propongono pacchetti allo scopo. O il rivenditore di fiducia installerà quanto occorre.

In ogni caso va sempre controllato il dato sul carico disponibile. Per evitare di installare accessori che portino la caravan a superare il peso massimo ammesso in ordine di marcia. O di ridurre troppo questo valore e non poter poi caricare le vettovaglie o gli indumenti.

Ma la caravan è sicura?

Le tecniche costruttive e la tecnologia, abbinate all’evoluzione dell’auto, hanno fatto grandi progressi. Oggi trainare un rimorchio è molto più facile e sicuro di un tempo. L’impostazione della struttura stessa, ribassata e leggera ma stabile, rappresenta già un traguardo importante.

La caravan sistema di stabilizzazione e gancio

Se poi aggiungiamo i tanti dispositivi ausiliari di sicurezza dinamica, dal giunto stabilizzatore ai freni autoregolanti, addirittura il Trailer Control su caravan e motrice, possiamo tranquillamente affrontare l’esperienza del traino. A patto di prestare sempre e comunque attenzione alla guida e rispettare le normative.

Quale caravan scegliere?

Le proposte sul mercato sono molte, sia per dimensioni sia per fascia di allestimento e, di conseguenza, prezzo. Oltre al proprio budget di spesa occorre naturalmente focalizzarsi su modelli che rispondo alle nostre necessità familiari. O alle nostre aspirazioni.

Quindi tenere presente numero e tipologia dell’equipaggio, genere di vacanza che si intende fare (viaggi a breve/lungo raggio, soggiorni stagionali, weekend, ecc.). Oltre che delle capacità di traino della motrice in nostro possesso.

famiglia in caravan

Con la mia auto posso trainare?

La stragrande maggioranza delle auto a motore termico può trainare un rimorchio. A patto di rispettare il peso massimo rimorchiabile riportato sulla carta di circolazione della motrice stessa. Il peso massimo a pieno carico della caravan è anch’esso riportato sulla relativa carta di circolazione.

Occorre fare attenzione perché con la semplice patente B è possibile condurre un treno composto da motrice+rimorchio. Questo non deve avere un peso complessivo superiore ai 35 quintali.

O se la motrice è già a 35 quintali (come nel caso dei camper), non superiore ai 750 kg. Con suv e caravan di grandi dimensioni è facile superare questo limite.

auto e caravan azzurra

Occorre quindi munirsi di estensioni di patente BE o B96. Per quanto riguarda auto ibride ed elettriche la loro capacità di traino e soprattutto l’autonomia sono limitate.  Consigliamo di informarsi di caso in caso. Inoltre, la larghezza del rimorchio non deve eccedere quella della motrice di oltre 70 cm (mai oltre i 2,55 metri).

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Naturalmente ogni auto va dotata del suo specifico dispositivo di traino, meglio noto come gancio. Installazione da effettuare solo presso le officine specializzate che si occupano anche della trascrizione sulla carta di circolazione (spesa orientativa 700/1.200 euro a seconda dei modelli).

Se vuoi approfondire il traino con auto elettrica leggi anche Knaus Yaseo 340 PX

Come si viaggia con la caravan al traino?

La guida con rimorchio impone un approccio tranquillo e attenzione costante. Per iniziare è consigliabile effettuare delle prove su grandi spazi aperti ma senza affrontarle come un esame. Solo per prendere domestichezza con ingombri e manovre, potenza del motore e tempi di frenata.

Fondamentale è mantenere le distanze di sicurezza, prestare attenzione a potenziali ostacoli, segnalare sempre con anticipo la propria direzione, prevenire qualsiasi genere di situazione. Poi una volta preso il via sarà tutto talmente immediato e semplice che l’unico rischio potrebbe essere quello di dimenticarsi di avere una caravan dietro. E ricordarsi però che un rimorchio agganciato richiede maggior raggio di sterzata in curva, soprattutto in quelle strette nei centri abitati o nei campeggi.

Dove posso andare?

In linea di massima con la caravan è possibile andare ovunque. Purché seguendo strade e percorsi fattibili ai motorizzati in genere. Ovvio che è bene evitare itinerari con forti pendenze, estremamente tortuosi o in condizioni di sicurezza precaria.

La caravan in area sosta

Ad esempio strade con fondo sconnesso o ghiacciato, presenza di rami o balconi sporgenti, sottopassi ad altezza ridotta o forte vento. Per quanto concerne la sosta è sempre consigliabile fermarsi, specie se per più giorni, in strutture organizzate. Aree di sosta accessibili, camping, agricampeggi. Nulla impedisce di passare una notte in “libera” durante gli spostamenti, purché in ambienti sicuri, esenti da divieti e nel pieno rispetto delle normative locali e delle comuni regole di convivenza.

Leggi anche: “Viaggio in caravan in Repubblica Ceca”

Quanto mi costa mantenerla?

Per quanto concerne le spese fisse, tassa di proprietà e assicurazione dinamica (un’appendice alla normale assicurazione RCA della vettura trainante), le cifre sono veramente limitate. In entrambi i casi si tratta di poche decine di euro. Più costosa un’assicurazione per coperture aggiuntive, da valutare a seconda dei casi e delle necessità.

Come quella del rischio statico, richiesta da alcuni campeggi o rimessaggi. O il furto e incendio. Sono entrambe variabili e per ciascuna compagnia possono avere valori differenti. I costi di viaggio risultano maggiori sia per i carburanti (il maggiore consumo medio può essere del 30/40%) sia per i pedaggi autostradali, che seguono una tariffazione per numero di assi.

Del tutto irrisorie le spese di manutenzione, dovute alla manutenzione ordinaria di semplici organi meccanici e al cambio gomme. A questi sommiamo quello del rimessaggio che trattiamo nel prossimo punto.

Dove la tengo?

Laddove fosse possibile è comunque ampiamente sconsigliato il parcheggio in strada o su suolo pubblico. Ricordiamoci che il rimorchio deve poggiare eventualmente solo sulle sue ruote.

Anche per motivi di praticità e sicurezza in quanto risulterebbe semplice il furto della stessa. In mancanza di spazi propri è consigliabile rimessare la caravan in apposite strutture organizzate. I rimessaggi all’aperto o meglio ancora al chiuso.

Si tratta di un costo significativo e varia da struttura a struttura. Può essere prossimo ai 500 euro nel primo caso (con oscillazioni in positivo e verso il basso). Per arrivare a superare i 1.000 per una sistemazione al coperto. Ma consente di preservare integro il valore del nostro bene e di poterne fruire al meglio per organizzare le uscite (lavaggio, carico e scarico, allaccio elettrico per frigorifero, ecc.).

In alcuni casi, se abbiamo scelto la vacanza stanziale usando la caravan come seconda casa, i campeggi che chiudono in inverno offrono soluzioni in loco.

Non solo caravan

Una caravan è per sempre, eppure non è un impegno gravoso e vincolante. Nel senso che si tratta di una spesa limitata che si ammortizza in un tempo relativamente breve. E che, soprattutto, non preclude ad altre tipologie di viaggio. Infatti, l’investimento fatto non ci obbliga a un utilizzo continuo.

Se ne avremo l’occasione potremo guardare con entusiasmo anche ad altre esperienze. Continuando a scoprire emozioni, senza rimpianti anche se per una volta la caravan dovesse restare sicura al rimessaggio.

Nei prossimi mesi pubblicheremo altre guide dedicate alle varie tipologie di caravan. Continua a seguirci.

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