Intervista a Francesco Gasparri, l’inviato sui sentieri di CAMPER

Anche i sentieri e la natura hanno il loro spazio nelle trasmissioni Rai. Affidato alle gambe e alle parole di Francesco Gasparri, inviato speciale della trasmissione Camper
francesco gasparri camper

Classe 1976, giornalista professionista in forza alla Rai, in questi anni abbiamo imparato a conoscere Francesco Gasparri all’interno di programmi come Linea Verde, Uno mattina, Un mondo a colori e Oggi è un altro giorno. Con reportage dai più bei sentieri e cammini italiani: itinerari dove la natura, la storia, gli incontri si fondono nella scoperta e la valorizzazione del territorio. Un tipo di approccio molto simile a quello del viaggio in camper e infatti lo stile di Francesco Gasparri si è inserito perfettamente nella trasmissione Camper, che abbiamo seguito anche la scorsa estate su Rai Uno.

francesco gasparri camper

L’intervista a Francesco Gasparri di Camper su Rai 1

D. Ciao Francesco, sei stato fra gli inviati di punta anche di questa edizione di Camper. Come nasce la tua specializzazione sui sentieri e i cammini?

« Io sono originario di Ussita, borgo marchigiano del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, e fin da bimbo andavo per vette e per valli con mio padre che ha saputo instillarmi la passione per la montagna, per il cammino e per la vita in mezzo alla natura. Crescendo sono riuscito ad approfondire il tema di stare nei boschi e nella natura e alla fine questo è diventato il mio lavoro ».

D. Levami una curiosità: ma anche tu sei stato scout? Se sì, cosa ti ha lasciato questa esperienza?

« Esattamente, sono stato scout, un’esperienza che mi ha insegnato il rispetto, la condivisione, l’allegria e il rendersi utili agli altri ».

francesco gasparri camper

Il rapporto fra il territorio e la gente

D. Infatti i tuoi profili social facebook e Instagram abbondano d’immagini di natura ed escursioni, sempre fusi però nel rapporto con i borghi e la gente, con chi ci vive e ci lavora.

« È vero, il mio è un racconto di storie di persone legate al territorio. Perché il territorio senza la gente e i borghi, senza gli agricoltori diviene solo natura selvaggia. Io vengo da una famiglia di agricoltori e mio padre mi ha insegnato che il primo custode del territorio è l’agricoltore.

I bei paesaggi che abbiamo in Italia e che tutto il mondo ci invidia – come le colline toscane o le fasce liguri di muretti a secco a picco sul mare – sono così perché conformate nei secoli dall’uomo, con il lavoro e il sudore. Bisogna anche dire che in altri casi, purtroppo, l’intervento umano ha realizzato degli scempi ».

In cammino

Il trend del momento: i Cammini

D. A proposito di natura, cosa pensi del proliferare di Cammini, con la C maiuscola, che caratterizza questi ultimi anni? Sia come domanda sempre più intensa da parte degli utenti, che come opportunità per le amministrazioni locali.

« Penso sia una grandissima opportunità per la crescita sostenibile dei territorio. Faccio l’esempio del Cammino delle Terre Mutate che attraversa i comuni del centro Italia colpiti dai terremoti del 2016 e del 2017. Queste terre, come evidenzia il nome del cammino stesso, sono mutate dal punto di vista antropico, non solo a causa dei numerosi edifici crollati e che difficilmente saranno mai più ricostruiti, ma anche per le persone che sono andate via, probabilmente per sempre. Le bellezze del paesaggio sono però ancora lì e il cammino in quei territori è il modo migliore per rilanciarli e per essere solidali con gli abitanti di quelle terre. I Cammini sono una grande opportunità per riavvicinarsi in maniera dolce al territorio e alla natura, perché l’unico modo per capirla e rispettarla è viverla ».

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I viaggi di Francesco…

D. Veniamo al viaggio. Che tipo di viaggiatore sei? Quale è il tuo viaggio tipo? Quale la tua destinazione ideale?

« Mi considero un viaggiatore con la V maiuscola e amo essere indipendente. Tendo quindi a non seguire viaggi organizzati, ma a pianificare tutto da solo, studiando la destinazione e le opportunità che può offrire. Mi piace eventualmente approfondire rivolgendomi a una guida sul territorio.

La destinazione ideale per me è quella che coniuga sapientemente mare, monti e borghi. Quindi l’Italia con la sua ricchezza ambientale e antropica è la mia destinazione ideale.

Mi vengono dei facili esempi: la Liguria, con la montagna a picco sul mare e i borghi in mezzo; la Calabria con la Sila a 1.600 metri di quota e il Tirreno o lo Jonio a un’ora di macchina; e ancora, nelle Marche le vette dei Sibillini e il Mare Adriatico a Porto San Giorgio, l’Etna e Aci Trezza in Sicilia. Mediamente in Italia mari e monti distano un’ora e mezzo di automobile: e in mezzo troviamo un mondo di borghi ».

in cammino

… anche in camper

D. Terminiamo con il camper. Hai mai viaggiato con il camper o pensi comunque di provarlo, anche come campo base per partire in cammino?

« Da ragazzo ho fatto un viaggio in camper insieme ai miei compagni di scuola: un bel giro da Roma fino a Cracovia, in Polonia, passando anche per Parigi. Insomma usufruendo di tutta la libertà che questo mezzo sa offrire. Lo trovo una bellissima soluzione sia in famiglia che con gli amici per la sensazione di indipendenza che ti dà ».

Allora buon cammino, Francesco, e a incontrarti presto, in televisione e sui sentieri di questa nostra splendida Italia.

Intervista di Marco Sances

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