Il Parco Nazionale d'Abruzzo nel film con Antonio Albanese

Nelle sale dal 28 marzo il nuovo film di Riccardo Milani completamente girato tra i borghi di Opi, Pescasseroli e Gioia dei Marsi

Il nuovo film di Riccardo Milani “Un mondo a parte” con Antonio Albanese e Virginia Raffaele è stato interamente girato nel Parco Nazionale d’Abruzzo. Le riprese si sono concentrate tra i borghi Gioia dei Marsi, Opi e Pescasseroli, lo stesso territorio che abbiamo raccontato nell’itinerario Abruzzo e Molise della nostra guida “Borghi in camper allegata al numero di marzo di PleinAir.

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Il film

Abruzzo-Opi-set film un mondo a parte-Antonio Albanese-Virginia Raffaele-classe-foto di Claudio Iannone.

Prodotto da Wildside, società del gruppo Fremantle, in associazione con Medusa Film, il film uscirà nelle sale dal 28 marzo distribuito da Medusa Film. Nel centro della locandina si nota chiaramente il suggestivo borgo di Opi interamente ricoperto di neve con il cervo e il lupo, abitanti e simbolo del parco, che posano con gli studenti della scuola.

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La trama

Abruzzo-Opi-set film un mondo a parte-scuola-Virginia Raffaele, Antonio Albanese-foto di Claudio Iannone

Per il maestro elementare Michele Cortese (Antonio Albanese) sembra aprirsi una nuova vita. Dopo 40 anni di insegnamento nella giungla romana, riesce a farsi assegnare all’Istituto Cesidio Gentile detto Jurico: una scuola composta da un’unica pluriclasse, con bambini dai 7 ai 10 anni, nel cuore del Parco Nazionale d’Abruzzo.

Grazie all’aiuto della vicepreside Agnese (Virginia Raffaele) e dei bambini, supera la sua inadeguatezza metropolitana e diventa uno di loro. Quando tutto sembra andare per il meglio però, arriva la notizia che la scuola, per mancanza di iscrizioni, a giugno chiuderà. Inizia così una corsa contro il tempo per evitarne la chiusura in qualsiasi modo.

Le location

Opi, il castello fortificato

Abruzzo-borgo di Opi, nel cuore del Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise
Il borgo di Opi, nel cuore del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise

A Opi, arroccato sullo sperone roccioso che domina la Valle del Sangro, incuneata tra il Monte Marsicano e il Monte Amaro.hanno sede la scuola, il Comune e i luoghi pubblici del film. Le scene sono state girate interamente nel magnifico scenario del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.

Annoverato tra i Borghi più belli d’Italia, il paese deve il nome al termine latino oppidum, ossia castello fortificato. Le sue abitazioni costruite una a ridosso dell’altra sul ciglio dello sperone di roccia hanno costituito per mille anni una cinta muraria a difesa del borgo. La sua vista ispirò l’artista olandese Maurits Cornelis Escher, che in una sua illustrazione lo rappresenta come una nave arenata su un colle.

Non è consigliabile salire in camper lungo la strada che porta all’abitato. Meglio proseguire per la SS83 e girare alla prima strada a sinistra per raggiungere il campeggio Le Foci. Qui oltre a un’accogliente ospitalità è possibile gustare a prezzi economici un’ottima cucina locale. Si può quindi salire a piedi al borgo di Opi seguendo la strada che si apre proprio all’ingresso del campeggio.

Scolpiti nella pietra delle montagne alle quali sono aggrappati, i borghi di questa regione disegnano un paesaggio dall’incanto primordiale e sospeso nel tempo, in perfetta armonia con la natura circostante. Prendi ad esempio i villaggi immersi nel silenzio del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Da Pescasseroli, sede del centro visite e porta di accesso all’area protetta, in poco tempo raggiungi le località di Villetta Barrea, Civitella Alfedena e Barrea, che gravitano intorno al lago artificiale creato in seguito allo sbarramento del fiume Sangro. Ciascuna di loro merita una visita per gli scorci, le architetture ben conservate e le ottime opportunità per il trekking.

Abruzzo-Parco Nazionale d'Abruzzo Lazio e Molise-Val-Fondillo-inizio delsentiero F2

La prima, che si incontra lungo la SS83, è la Val Fondillo, compresa nel territorio di Opi. Imboccando il sentiero F2 in un paio d’ore arrivi alla Grotta delle Fate. Parcheggia il camper davanti alla vecchia segheria: da qui parte una rete di sentieri che si dipana sia sul fondo valle che in alta quota. Uno di essi conduce al Passo dell’Orso e all’ampia radura che ospita le corse dei caprioli.

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