Camper friendly, le località amiche dei camperisti: Santo Stefano di Sessanio

Il nuovo borgo del mese selezionato dal gruppo FB di Borghi in camper è Santo Stefano di Sessanio, in provincia di L'Aquila
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La sfida di questo mese nell’ambito del nostro gruppo Facebook Borghi in camper ha visto confrontarsi in testa due magnifiche località immerse nella natura. Da un lato Orta San Giulio, con la sua affascinante isola che sorge nel bel mezzo del lago omonimo; dall’altro Santo Stefano di Sessanio, nei confini del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, che ha trionfato alla fine come miglior borgo camper friendly.

Scopriamo insieme cosa offre questa località montana e quali sorprese possiamo trovare nei suoi dintorni.

Qui le soste camper friendly a Santo Stefano di Sessanio!

Visita il centro storico

Eretto nel Medioevo sui ruderi di un antico villaggio chiamato Sextantio, Santo Stefano di Sessanio rivestì sin dall’antichità un ruolo cruciale grazie alla vicinanza delle vie consolari che da Roma giungevano all’Adriatico; più di recente la sua funzione strategica è stata legata alla presenza del Tratturo regio, strada maestra della transumanza che metteva in connessione L’Aquila e Foggia. 

Il nucleo storico è dominato dalla torre merlata cilindrica detta Torre Medicea, quasi interamente crollata nel 2009 a causa del terremoto che ha devastato questa parte dell’Abruzzo e ricostruita nel 2021. È un’evidente espressione di potere: le abitazioni e i percorsi viari, stretti e angusti, sembrano proprio svilupparsi attorno ad essa seguendo cerchi concentrici, con numerose case torri, abitazioni erette su più piani per ragioni difensive e per mancanza di spazio. All’interno dell’antico recinto difensivo si fa notare segnala la Casa del Capitano, la cui facciata principale è decorata da un loggiato in stile rinascimentale che risale alla metà del XVI secolo.

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Vivi l’albergo diffuso

Negli anni Novanta del secolo scorso un visionario imprenditore italo svedese, Daniele Kihlgren, ha realizzato uno dei primi esempi di albergo diffuso, contribuendo di fatto in modo determinante a fermare lo spopolamento. Dopo l’acquisto e il restauro di alcune vecchie case, nel rispetto dell’integrità architettonica e culturale del luogo, Santo Stefano si è arricchita di ristoranti e altre attività e oggi nell’antica piazzetta Medicea si concentra la nuova socialità del paese.

Partecipa agli eventi

Il recupero del borgo ha portato alla sperimentazione di un nuovo modello di sviluppo ecosostenibile: oggi Santo Stefano è al centro di un crescente interesse da parte di visitatori alla ricerca di esperienze nella natura e stimoli culturali. L’ente del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è presente con il Museo Terra delle Baronie, dedicato ai valori del territorio, e con un proprio sportello di informazioni al pubblico e vendita di prodotti del territorio. Il paese è anche prediletto da artisti e musicisti, e l’ensemble Officina Musicale nei fine settimana propone tutto l’anno dei concerti durante i fine settimana.

Nei primi giorni d’agosto puoi raggiungere Santo Stefano di Sessanio per partecipare alla festa del patrono
o alla manifestazione Estate nel borgo, mentre a settembre va in scena la Sagra della lenticchia.

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Assaggia i prodotti locali

Presidio Slow Food, la lenticchia di Santo Stefano ha trovato sulle sue terrazze montane un habitat ideale. Piccola, di colore scuro, dalla buccia rugosa e sottile, viene spesso proposta in abbinata alle patate, alle volarelle (pasta all’uovo fatta a mano e tagliata a quadratini) o alle salsicce. 

Altri prodotti della zona sono le carni di agnello dell’altopiano di Campo Imperatore, i formaggi – come il celebre Canestrato di Castel del Monte – e lo zafferano, prodotto nel vicino altopiano di Navelli.

Esplora i dintorni

A due passi da Santo Stefano puoi immergerti in paesaggi naturali che rapiscono gli occhi. Puoi puntare a sud verso le grotte carsiche di Stiffe o rimanere nelle vicinanze presso il laghetto sulle cui sponde sorge una chiesetta dal nome la Chiesa della Madonna del Lago. Qui il paesaggio cambia decisamente a seconda delle stagioni, dall’atmosfera magica delle acque ghiacciate invernali allo sbocciare di fiori colorati in primavera.

Seguendo lo snodarsi di curve panoramiche a nord si raggiunge la piana di Campo Imperatore, luogo in cui sono state girate iconiche scene di film tra cui Lo chiamavano Trinità e Così è la vita.

Un altro borgo che merita senz’altro la visita è Rocca Calascio: trasuda un’energia misteriosa, regalando al tramonto una vista mozzafiato sulle cime abruzzesi. Non a caso è stato scelto come location di numerose pellicole tra cui Il Nome della Rosa, Il viaggio della sposa e Ladyhawke.

Testo di Fabrizio Roscini

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