Dott.sa Debora Rasio

Medico, specialista in oncologia medica, ricercatrice presso la Sapienza Università di Roma, nutrizionista Rai, Mediaset e La7, autrice dei bestsellers “Death by Medicine” -Axios Press; “La dieta non dieta” -Mondadori- e il recente “La dieta per la vita” -Longanesi, vanta una notevole attività di ricerca anche all’estero – fra le collaborazioni quella con il Kimmel Cancer Center della Thomas Jefferson University di Philadelphia. Proprio l’attività come oncologa e i suoi studi nel campo della biologia molecolare l’hanno portata a interessarsi di alimentazione come strumento per tutelare la salute

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“Una mela al giorno toglie il medico di torno”. Questa è una delle prime regole di salute che ci viene insegnata sin da bambini. Ma, forse, anche una delle più disattese considerando quanti di noi ancora mangino a malapena una porzione di frutta o verdura al giorno, nonostante le almeno cinque consigliate dalle principali istituzioni mediche riconosciute, Organizzazione mondiale della sanità (OMS) in testa. In tal senso, dunque, assicurarci la nostra mela quotidiana sarebbe un piccolo-grande passo in avanti. Anche alla luce di un recente studio dell’Ohio State University che ha rilevato come le elevate proprietà antiossidanti del frutto siano in grado di abbassare fino al 40% i livelli del colesterolo cattivo nel sangue.

IL NEMICO DELLE ARTERIE
Come noto l’LDL, il colesterolo cosiddetto “cattivo”, si ossida quando incontra i radicali liberi mentre circola nel sangue. Ed è a questo punto che diventa un nemico pericoloso delle nostre arterie poiché le indurisce favorendo l’insorgere dell’arteriosclerosi e di altre gravi malattie cardiovascolari. Le LDL ossidate, inoltre, promuovono l’infiammazione e danneggiano i tessuti.

LO STUDIO
Pubblicato sul Journal of Functional Foods lo studio ha preso in esame un gruppo di adulti di età compresa tra i 40 e i 60 anni, in salute, non fumatori e abituati a mangiare non più di due mele al mese senza assumere alcun tipo di supplemento a base di polifenoli, gli antiossidanti caratteristici del frutto.

Ad un sottogruppo di 16 persone è stata fatta mangiare una mela al giorno per quattro settimane; ad altre 17 persone, invece, è stato dato un supplemento in capsule di polifenoli, 194 mg al giorno per quattro settimane; infine, nello stesso arco di tempo, un terzo gruppo formato da 18 individui si è limitato ad assumere un placebo.

Al termine delle quattro settimane, nel sangue di quanti trattati con il placebo il livello di colesterolo cattivo LDL è rimasto immutato. È diminuito, invece, del 40% in coloro che avevano mangiato la mela e in percentuali minori in coloro che avevano assunto polifenoli in capsule il cui effetto antiossidante è risultato simile a quello della mela intera, ma non altrettanto potente.

NON CAPSULE, MA FRUTTO INTERO
Proprio questa differente efficacia tra frutto intero e supplemento si è rivelata particolarmente interessante per i ricercatori. “Attribuiamo ai polifenoli la gran parte degli effetti benefici e antiossidanti della mela”, ha premesso il Dr. Robert Di Silvestro, docente di Nutrizione umana presso l’Ohio State University. “Per questo – ha aggiunto – abbiamo provato a isolare i polifenoli nella quantità più o meno apportata da una mela. Ciò che abbiamo rilevato è che l’estratto di polifenoli ha sì prodotto effetti considerevoli, ma meno efficaci di quelli della mela intera”. Secondo l’esperto “ciò può spiegarsi in parte alla luce delle altre sostanze benefiche contenute nella mela e in parte perché i polifenoli sono elementi bioattivi, probabilmente assorbiti meglio se assunti attraverso il cibo”. Nell’analisi del docente, dunque, “è possibile che gli estratti di polifenoli siano comunque utili in specifiche situazioni, ad esempio se assunti in dosaggi maggiori di quelli da noi utilizzati nell’indagine o se consumati da persone che hanno difficoltà a mangiare il frutto in questione”. In altri termini il frutto intero resta la soluzione preferibile e più efficace, ma eventuali supplementi sono pur sempre meglio di niente.

A OGNI ANTIOSSIDANTE IL SUO AVVERSARIO
Un altro elemento evidenziato dai ricercatori è che l’effetto antiossidante di riduzione dei livelli di LDL derivato dal consumo giornaliero di una mela è risultato significativamente più efficace di quello di altri antiossidanti precedentemente presi in esame quali la curcumina o gli estratti di tè verde e pomodori. Non tutti gli antiossidanti infatti “sono stati creati identici per produrre lo stesso specifico risultato”, sottolineano gli studiosi. I quali, inaspettatamente, hanno anche rilevato effetti positivi “che meriterebbero ulteriore approfondimento” dei polifenoli della mela sulla saliva dei partecipanti e, conseguentemente, sulla loro salute dentale.

ANTICHI SAPERI, NUOVE CONOSCENZE
Non è questa la prima volta, né sarà l’ultima, che un precetto di salute radicato nella sapienza popolare trova conferma nei successivi approfondimenti scientifici. Anzi, nel caso specifico, è proprio il caso di “affinare” il vecchio detto “una mela al giorno toglie il medico di torno” in “una mela al giorno toglie il cardiologo di torno”.

 

FONTE: Intakes of apples or apple polyphenols decease plasma values for oxidized low-density lipoprotein/beta2-glycoprotein I complex