Dott.sa Debora Rasio

Medico, specialista in oncologia medica, ricercatrice presso la Sapienza Università di Roma, nutrizionista Rai, Mediaset e La7, autrice dei bestsellers “Death by Medicine” -Axios Press; “La dieta non dieta” -Mondadori- e il recente “La dieta per la vita” -Longanesi, vanta una notevole attività di ricerca anche all’estero – fra le collaborazioni quella con il Kimmel Cancer Center della Thomas Jefferson University di Philadelphia. Proprio l’attività come oncologa e i suoi studi nel campo della biologia molecolare l’hanno portata a interessarsi di alimentazione come strumento per tutelare la salute

Una dieta ricca di fibre protegge dalle infezioni virali

Indice

Una dieta ricca di fibre migliora le difese immunitarie “programmandole” contro il virus dell’influenza A. E’ quanto dimostrato da uno studio su topini condotto dall’università australiana di Melbourne e pubblicato sulla rivista Immunity.

Come noto l’infiammazione è una risposta del sistema immunitario ad aggressioni esterne che se prolungata e cronica può divenire dannosa per l’intero organismo. Già precedenti studi avevano dimostrato la capacità della fibra di attivare i linfociti T (cellule dal ruolo fondamentale per le difese dell’organismo) e smorzare l’eccessiva risposta immunitaria a carico dell’apparato respiratorio, riducendo così lo sviluppo di malattie infiammatorie croniche come l’asma e le allergie. Questi effetti si sono rivelati possibili grazie alla trasformazione della fibra da parte dei batteri intestinali che, digerendola, la trasformano in piccole molecole di acidi grassi a catena corta che entrano nel circolo sanguigno e “addestrano” le cellule del sistema immunitario a reagire in modo più misurato all’invasione da parte di microrganismi esterni.

INFLUENZA A, TRA LE PIU’ DIFFUSE AL MONDO
La contropartita di questi benefici che, però, preoccupava i ricercatori era la possibilità che spegnendo l’infiammazione le fibre indebolissero troppo la risposta immunitaria lasciando il campo libero a eventuali infezioni. Inclusa l’infezione da influenza A, una delle malattie virali più diffuse al mondo che infetta ogni anno il 20% della popolazione globale ed è tra le più rilevanti dal punto di vista della salute pubblica, almeno fino allo scoppio dell’attuale pandemia da Covid 19.

MUOVERE LE GIUSTE LEVE DEL SISTEMA IMMUNITARIO
Ma i timori degli studiosi sono stati smentiti dall’esito della sperimentazione sui topini sottoposti a una dieta integrata con l’inulina, una fibra molto fermentabile da parte dei batteri intestinali, che ha protetto gli animali dall’influenza A. Più nel dettaglio il trattamento a base di fibre si è rivelato al contempo in grado sia di spegnere la risposta immunitaria infiammatoria aspecifica (che attacca qualunque tipo di aggressore esterno indipendentemente dalla sua pericolosità) sia di potenziare la risposta immunitaria specifica incaricata di eliminare uno specifico patogeno. In altre parole la fibra ha spento selettivamente la parte del sistema immunitario potenzialmente pericolosa per l’ospite per accenderne un’altra più mirata a rispondere all’aggressore, in questo caso l’Influenza A.

I CIBI TRASFORMATI A LIVELLO INDUSTRIALE DIMINUISCONO LA PROTEZIONE DALLE INFEZIONI
Serviranno ulteriori studi per determinare quanta e quale tipo di fibra possa essere altrettanto o più efficace nell’uomo, ma l’esito di questa ricerca abbinato all’ampia letteratura già presente in materia ci conferma che la moderna dieta occidentale, composta da alimenti ricchi di zuccheri e grassi e povera di fibre, potrebbe aumentare la suscettibilità alle malattie infiammatorie diminuendo la protezione contro le infezioni.

FIBRA: QUANTA MANGIARNE E DOVE TROVARLA
Ricordiamo che frutta e verdure fresche, legumi, cereali integrali e semi rappresentano le principali fonti di fibre la cui dose giornaliera consigliata è di almeno 30 grammi.  Le fibre, in particolare quelle solubili presenti negli alimenti citati, si scompongono piano piano durante il processo digestivo mitigando l’assimilazione delle calorie presenti nei carboidrati. Esse rappresentano, inoltre, il nutrimento essenziale per quei miliardi di batteri buoni che abitano nel nostro intestino e sono “intimamente” legati alla salute di ogni angolo del nostro corpo. Proprio loro, infatti, ci aiutano a restare sani e snelli, spegnendo l’infiammazione e migliorando il segnale dell’insulina, entrambi meccanismi con un ruolo importante nel sovrappeso e nelle malattie croniche oltre che acute. Ancora, le fibre, producono acidi grassi a catena corta che, oltre a supportare il corretto funzionamento del sistema immunitario, sono preziosi alleati nel controllo della glicemia e del colesterolo e nel sostegno del cervello.

FONTE: Aurélien Trompette, Eva S. Gollwitzer, Céline Pattaroni, Isabel C. Lopez-Mejia, Erika Riva, Julie Pernot, Niki Ubags, Lluis Fajas, Laurent P. Nicod, Benjamin J. Marsland. Dietary Fiber Confers Protection against Flu by Shaping Ly6c − Patrolling Monocyte Hematopoiesis and CD8 T Cell Metabolism. Immunity, 2018; 48 (5): 992 DOI: 10.1016/j.immuni.2018.04.022

 

Dr.ssa Debora Rasio
Laureata in medicina e chirurgia e specialista in oncologia, direttore del master di II livello in Medicina Integrata presso l’Università Telematica San Raffaele di Roma, autrice del bestseller Mondadori “La Dieta Non Dieta”, Debora Rasio vanta una notevole attività di ricerca anche all’estero – fra le collaborazioni quella con il Kimmel Cancer Center della Thomas Jefferson University di Philadelphia. Proprio l’attività come oncologa e i suoi studi nel campo della biologia molecolare l’hanno portata a interessarsi di alimentazione come strumento per tutelare la salute.