Dott.sa Debora Rasio

Medico, specialista in oncologia medica, ricercatrice presso la Sapienza Università di Roma, nutrizionista Rai, Mediaset e La7, autrice dei bestsellers “Death by Medicine” -Axios Press; “La dieta non dieta” -Mondadori- e il recente “La dieta per la vita” -Longanesi, vanta una notevole attività di ricerca anche all’estero – fra le collaborazioni quella con il Kimmel Cancer Center della Thomas Jefferson University di Philadelphia. Proprio l’attività come oncologa e i suoi studi nel campo della biologia molecolare l’hanno portata a interessarsi di alimentazione come strumento per tutelare la salute

Ti senti stanco? Potrebbe dipendere da cosa mangi

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“Siamo ciò che mangiamo”. Questo vecchio detto di saggezza popolare trova riscontri sempre più solidi nella scienza della nutrizione che sta svelando il legame diretto tra lo stato generale di salute psicofisica e il tipo di alimentazione che seguiamo. In questa partita un ruolo di attacco lo gioca il microbiota, la popolazione di miliardi di batteri che vive nel nostro intestino  partecipando alla digestione dei cibi e alla produzione di neurotrasmettitori e influenzando, così, tutte le funzioni del nostro corpo. Uno studio condotto dall’Università del Texas e pubblicato sulla rivista Nutrients, ad esempio, ha recentemente approfondito la relazione tra i differenti batteri intestinali e alcuni aspetti del benessere psicofisico.

ENERGIA E FATICA 
Più nel dettaglio i ricercatori hanno preso in esame soggetti sani, fisicamente attivi e non obesi e misurato loro quattro parametri: energia mentale, energia fisica, fatica mentale e fatica fisica. Questi stati d’animo sono correlabili a distinti profili neuroormonali e fisiologici intimamente connessi al nostro microbiota. In particolare, lo stato di energia si associa alla dopamina, mentre quello di fatica alla serotonina, all’istamina e alle citochine infiammatorie.

I ricercatori hanno valutato se ci fosse una correlazione tra la presenza di differenti tipi di batteri nell’intestino di ognuno, un particolare stato d’animo e la dieta dei partecipanti. È stato effettivamente visto che il consumo di vegetali colorati – ricchi in fibra e polifenoli, trasformati dai nostri batteri intestinali in composti ad azione antiossidante e anti-infiammatoria – si associa alla presenza a livello intestinale di alcune tipologie di probiotici o batteri “buoni” e a una maggiore energia fisica e mentale, mentre il consumo di carni trasformate (insaccati, affettati, wurstel, hot dogs ecc.) si associa alla presenza di altre specie batteriche considerate “nocive”, all’infiammazione sistemica e a una maggiore fatica fisica e mentale.  

SEMPRE PIU’ STANCHI
Il tema è particolarmente importante dal momento che la stanchezza è una condizione molto diffusa che incide direttamente sulla capacità di condurre il proprio lavoro o i propri studi, si associa a problemi di comprensione e apprendimento ed è connessa a diversi disagi fisici e mentali tipici della “mezza età”. Spesso, però, queste problematiche sono trascurate in termini di sanità pubblica e poco esplorate anche in chiave terapeutica, nonostante siano in crescita, complice anche il long Covid e il noto stato di affaticamento che può provocare in chi ne è afflitto. Ecco perché stabilire una connessione tra alimentazione e la fatigue può rivelarsi di grande utilità per compensare la carenza di energia che può portarci nel tempo a uno stato di fatica fisica e mentale.

CIBI BUONI PER BATTERI BUONI
Ricordiamo, infatti, che il cibo resta la principale fonte di energia per il corpo e spetta proprio all’intestino e ai suoi batteri scomporlo per ricavarne ciò che è necessario e scartare ciò che non lo è. Per questo nutrire il microbiota di cibi ricchi in fibre e antiossidanti, come frutta e verdura, di alimenti fermentati come yogurt e kefir – ricchi di microrganismi dei quali sono ghiotti i nostri batteri – rappresenta uno dei modi più facili e sani per ricaricare le batterie.

Dr.ssa Debora Rasio
Medico, specialista in oncologia medica, ricercatrice presso la Sapienza Università di Roma, nutrizionista Rai, Mediaset e La7, autrice dei bestsellers “Death by Medicine” -Axios Press; “La dieta non dieta” -Mondadori- e il recente “La dieta per la vita” -Longanesi, vanta una notevole attività di ricerca anche all’estero – fra le collaborazioni quella con il Kimmel Cancer Center della Thomas Jefferson University di Philadelphia. Proprio l’attività come oncologa e i suoi studi nel campo della biologia molecolare l’hanno portata a interessarsi di alimentazione come strumento per tutelare la salute.

FONTE: Boolani A, Gallivan KM, Ondrak KS, et al. Trait energy and fatigue may be connected to gut bacteria among young physically active adults: An exploratory study. Nutrients. 2022;14(3):466. doi: 10.3390/nu14030466