Dott.sa Debora Rasio

Medico, specialista in oncologia medica, ricercatrice presso la Sapienza Università di Roma, nutrizionista Rai, Mediaset e La7, autrice dei bestsellers “Death by Medicine” -Axios Press; “La dieta non dieta” -Mondadori- e il recente “La dieta per la vita” -Longanesi, vanta una notevole attività di ricerca anche all’estero – fra le collaborazioni quella con il Kimmel Cancer Center della Thomas Jefferson University di Philadelphia. Proprio l’attività come oncologa e i suoi studi nel campo della biologia molecolare l’hanno portata a interessarsi di alimentazione come strumento per tutelare la salute

Latte e derivati riducono il rischio di fratture negli anziani

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La longevità è aumentata e, con essa, il numero di anziani affetti da malattie croniche, osteoporosi, perdita di massa muscolare e fragilità, più esposti al rischio di cadere e fratturarsi. Le fratture in età avanzata possono compromettere definitivamente la qualità di vita dell’individuo causando perdita d’indipendenza e aumentando la necessità di assistenza a tempo pieno. 

Eppure basterebbe correggere alcune abitudini alimentari per prevenire incidenti legati alla fragilità delle ossa, senza nemmeno dover ricorrere a integratori o farmaci. Lo ha dimostrato un recente studio condotto in Australia su anziani residenti in 60 diverse case di riposo nei quali il rischio di fratture è significativamente diminuito grazie al consumo di latte e derivati.

UNA DIETA “POTENZIATA”
Le attuali linee guida dietetiche statunitensi raccomandano agli anziani di consumare 1,2 grammi di calcio al giorno e 0,8 grammi di proteine ​​per kg di peso corporeo (g/kg) al giorno, un apporto quest’ultimo fortemente criticato da molti esperti in nutrizione perché inefficace a contrastare la perdita di massa muscolare tipica della terza età.  

Partendo da qui i ricercatori hanno monitorato per due anni quasi 7200 anziani, ospiti di residenze specializzate, con età media di 86 anni. Tutti misuravano livelli accettabili di vitamina D e consumavano una dieta che garantiva loro, in media 0,7 grammi di calcio al giorno (quasi la metà di quanto raccomandato) e 58 grammi di proteine al giorno (0.9 g/kg, abbastanza in linea con quanto raccomandato dalle linee guida Oms).

I ricercatori hanno poi fornito a metà dei partecipanti – in aggiunta alla dieta standard – un surplus di latte, yogurt e formaggi per raggiungere un totale giornaliero di 1,142 grammi di calcio e 69 grammi di proteine (pari a 1,1 g/kg). L’altra metà del gruppo, invece, ha proseguito l’alimentazione abituale. 

A questo punto sono stati monitorati eventi quali cadute, fratture e mortalità. I risultati sono stati sorprendenti considerando che coloro che hanno ricevuto la dieta “potenziata” di calcio e proteine da latte e derivati hanno registrato, rispetto agli altri, una riduzione del 33% del rischio di incorrere in qualunque tipo di frattura, una riduzione del 46% del rischio di incorrere in una frattura all’anca e una riduzione dell’11% del rischio di cadere. Questi benefici si sono registrati già a cinque mesi dall’inizio dell’intervento.   

COME UN FARMACO
Il risultato di questo studio è particolarmente significativo se consideriamo che la riduzione del rischio di fratture è superiore a quella osservata in precedenti lavori basati su potenti terapie farmacologiche per rafforzare la massa ossea nelle persone anziane residenti in casa di cura con osteoporosi. Farmaci come i bifosfonati, ad esempio, hanno migliorato sì la densità ossea ma non hanno ridotto il rischio di fratture.

Ne consegue che, per ridurre il rischio di cadute e fratture che si verificano comunemente negli anziani, migliorare la loro qualità di vita e preservare la loro indipendenza non dobbiamo rivolgerci ai farmaci ma alla dieta: aumentare il consumo di latticini, infatti, fornisce risultati di gran lunga superiori a quelli ottenibili con i farmaci.

Dr.ssa Debora Rasio
Medico, specialista in oncologia medica, ricercatrice presso la Sapienza Università di Roma, nutrizionista Rai, Mediaset e La7, autrice dei bestsellers “Death by Medicine” -Axios Press; “La dieta non dieta” -Mondadori- e il recente “La dieta per la vita” -Longanesi, vanta una notevole attività di ricerca anche all’estero – fra le collaborazioni quella con il Kimmel Cancer Center della Thomas Jefferson University di Philadelphia. Proprio l’attività come oncologa e i suoi studi nel campo della biologia molecolare l’hanno portata a interessarsi di alimentazione come strumento per tutelare la salute.

Effect of dietary sources of calcium and protein on hip fractures and falls in older adults in residential care: cluster randomised controlled trial. BMJ 2021;375:n2364 https://doi.org/10.1136/bmj.n2364 

Efficacy and safety of single-dose zoledronic acid for osteoporosis in frail elderly women: a randomized clinical trial. JAMA Intern Med. 2015 Jun;175(6):913-21. DOI: 10.1001/jamainternmed.2015.0747