Dott.sa Debora Rasio

Medico, specialista in oncologia medica, ricercatrice presso la Sapienza Università di Roma, nutrizionista Rai, Mediaset e La7, autrice dei bestsellers “Death by Medicine” -Axios Press; “La dieta non dieta” -Mondadori- e il recente “La dieta per la vita” -Longanesi, vanta una notevole attività di ricerca anche all’estero – fra le collaborazioni quella con il Kimmel Cancer Center della Thomas Jefferson University di Philadelphia. Proprio l’attività come oncologa e i suoi studi nel campo della biologia molecolare l’hanno portata a interessarsi di alimentazione come strumento per tutelare la salute

Latte artificiale: in polvere finiscono anche i nutrienti

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Nel latte in polvere si perdono preziose sostanze nutritive presenti, invece, in quello materno (o animale) che favoriscono lo sviluppo neuronale e motorio del neonato. A confermare ulteriormente l’importanza dell’allattamento al seno arriva questo nuovo studio dell’università del Kansas, pubblicato su Journal of Pediatrics, che si è concentrato sulla membrana dei globuli di grasso del latte detta MFGM (Milk fat globule membrane), una struttura complessa e unica composta principalmente da grassi e proteine ​​che circonda i globuli di grassi presenti nel latte secreto dalle ghiandole mammarie dei mammiferi, tra cui l’uomo. Questa membrana è fonte di numerosi composti bioattivi, inclusi fosfolipidi, glicolipidi, glicoproteine ​​e carboidrati che svolgono importanti funzioni nel cervello e nell’intestino. I ricercatori statunitensi hanno visto come i bimbi che ne consumano sviluppano maggiormente il corpo e il cervello rispetto a quelli che assumono un latte privo di MFGM. Il latte naturale, fra cui quello umano, contiene infatti queste goccioline di grasso ricche di nutrienti, che vengono invece scomposte e perse nel latte omogeneizzato (quello che beviamo regolarmente) e in polvere.

ALLATTARE FA BENE A TUTTI
Del resto non è un segreto che il latte materno sia considerato l’optimum per l’alimentazione infantile ed è, infatti, raccomandato dall’Organizzazione mondiale per la sanità (Oms) almeno fino al sesto mese di vita. La stessa Oms ha calcolato che raggiungendo il teorico 100% di allattamento al seno, si risparmierebbero complessivamente 340 miliardi di dollari annui. Oltre ad essere gratuito, disponibile in ogni momento e possedere tutti i nutrienti essenziali e nella giusta proporzione per una crescita sana del bimbo, il latte materno riduce il rischio di allergie e infezioni. Fra l’altro ha benefici anche per la salute delle mamme, poiché riduce il rischio di emorragie post- partum, di osteoporosi dopo la menopausa e quello di cancro del seno e dell’ovaio. Tuttavia, per molteplici ragioni sociali, economiche, ma anche culturali, nel mondo ancora circa il 40% dei bimbi non è allattato esclusivamente al seno: anche in Italia, allerta il Ministero della Salute, vi è una distribuzione “disomogenea” nelle varie regioni, essendo più diffuso nel Nord-Est, rispetto al Sud.

LO STUDIO, BAMBINI PIU’ SVILUPPATI CON LATTE NATURALE
In parallelo si moltiplicano le prove dell’importanza di tutti i nutrienti contenuti nel latte. I ricercatori del Kansas, ad esempio, tra il 2014 e il 2015 hanno osservato 451 neonati a termine, in buona salute, in tre siti diversi della Cina, di cui 291 seguiti fino ad almeno un anno dall’ingresso nello studio. I piccoli partecipanti sono stati valutati utilizzando la ‘Bayley Scales of Infant Development’, un test di neuro-sviluppo molto usato nella ricerca.

I neonati sono stati randomizzati a ricevere un normale latte in formula per neonati o lo stesso latte addizionato con MFGM e lattoferrina a concentrazioni simili a quelle del latte materno per un anno.

Alla fine della sperimentazione clinica è risultato che i bambini che avevano ricevuto latte bovino integrato con MFGM bovino e lattoferrina avevano riportato risultati di sviluppo neurologico oltre la media tra i quattro e i nove mesi di età; un profilo di sviluppo neurologico accelerato a un anno di età; un miglioramento dell’attenzione sostenuta sempre a un anno; alcuni risultati linguistici particolarmente elevati a 18 anni mesi. Ancora, i bimbi alimentati con MFGM e lattoferrina hanno avuto molti meno problemi di diarrea, infezioni respiratorie e otite durante i primi 18 mesi di età, rispetto a quelli del gruppo alimentati con latte non integrato. Se ne ricava che il latte in polvere formulato in modo da assomigliare di più a quello naturale può contribuire meglio allo sviluppo cognitivo, gastrointestinale e respiratorio dei cuccioli d’uomo.

 

FONTE
Improved Neurodevelopmental Outcomes Associated with Bovine Milk Fat Globule Membrane and Lactoferrin in Infant Formula: A Randomized, Controlled Trial. The Journal of Pediatrics, 2019.