Dott.sa Debora Rasio

Medico, specialista in oncologia medica, ricercatrice presso la Sapienza Università di Roma, nutrizionista Rai, Mediaset e La7, autrice dei bestsellers “Death by Medicine” -Axios Press; “La dieta non dieta” -Mondadori- e il recente “La dieta per la vita” -Longanesi, vanta una notevole attività di ricerca anche all’estero – fra le collaborazioni quella con il Kimmel Cancer Center della Thomas Jefferson University di Philadelphia. Proprio l’attività come oncologa e i suoi studi nel campo della biologia molecolare l’hanno portata a interessarsi di alimentazione come strumento per tutelare la salute

La vitamina D può rallentare la crescita del melanoma

Indice

La vitamina D può attenuare l’aggressività del melanoma e rallentarne la sua diffusione nel corpo. Lo ha rilevato un recente studio condotto su animali dai ricercatori dell’Università di Leeds e pubblicato da Cancer Research rivista dell’Associazione americana per la ricerca sul cancro. Solo nel Regno Unito sono circa 16mila i nuovi casi di melanoma diagnosticati ogni anno con un tasso di sopravvivenza raddoppiato negli ultimi 40 anni. Anche in Italia i casi di melanoma sono in continuo aumento: 12.300 nel 2019. Fondamentale è prenderlo in tempo: sopravvive quasi il 100% dei pazienti quanto la diagnosi è allo stadio I, mentre allo stadio III il rischio di recidiva dopo la rimozione chirurgica è altissimo e la sopravvivenza al tumore si riduce drasticamente.

LO STUDIO
Da qui la necessità di studiare nuovi possibili terapie partendo dal fatto che si era già visto come bassi livelli di vitamina D fossero legati a peggiori condizioni delle persone affette da melanoma, senza però conoscere il meccanismo a monte di questo collegamento. Pertanto i ricercatori inglesi si sono concentrati sul VDR, recettore della vitamina D nelle cellule della superficie del melanoma. Più nel dettaglio è stata studiata l’attività dei geni che producono il VDR in 703 tipi di melanoma umani, 353 dei quali allo stadio iniziale. Di ogni paziente sono stati raccolti altri dati come lo spessore del tumore, la velocità della sua crescita. Sui topini, invece, è stato verificato se i livelli di VDR fossero in grado di incidere sulla capacità del cancro di diffondersi.

LA VITAMINA D AIUTA IL SISTEMA IMMUNITARIO CONTRO IL CANCRO
I ricercatori hanno così visto che in caso di bassi livelli di VDR i tumori crescevano più rapidamente e mostravano una più ridotta attività dei geni che aiutano il sistema immunitario a combattere le cellule tumorali, mentre risultavano più attivi i geni legati alla crescita e alla diffusione del melanoma. All’opposto, nei topini con livelli più alti del recettore di vitamina D erano le cellule tumorali ad avere un’attività ridotta, rallentando di conseguenza crescita e diffusione del melanoma. Insomma, lo studio ha messo in luce che la vitamina D, pur non potendolo direttamente combattere il cancro, può aiutare il sistema immunitario a fronteggiarlo.

COME FARE SCORTA DI VITAMINA D
Siamo dunque abituati a considerare questo prezioso nutriente importante per la salute dei muscoli e delle ossa, ma dovremmo estendere il nostro punto di vista e imparare a ritenere la vitamina un alleato indispensabile di salute integrandola nella nostra alimentazione, soprattutto durante i mesi invernali. Il nostro fisico, infatti, non è in grado di sintetizzarla autonomamente e deve affidarsi a fonti esogene, la più ricca delle quali è proprio la luce del sole: basterebbe una passeggiata di 15 minuti al giorno tra le 10.00 e le 14.00 per assicurarsi una dose adeguata di vitamina D. Ne sono poi discrete fonti cibi come formaggi, yogurt, pesci grassi quali sgombro e sardine, ortaggi come cavoli e broccoli.

Dr.ssa Debora Rasio
Laureata in medicina e chirurgia e specialista in oncologia, direttore del master di II livello in Medicina Integrata presso l’Università Telematica San Raffaele di Roma, autrice del bestseller Mondadori “La Dieta Non Dieta”, Debora Rasio vanta una notevole attività di ricerca anche all’estero – fra le collaborazioni quella con il Kimmel Cancer Center della Thomas Jefferson University di Philadelphia. Proprio l’attività come oncologa e i suoi studi nel campo della biologia molecolare l’hanno portata a interessarsi di alimentazione come strumento per tutelare la salute.

Fonte: Sathya Muralidhar, Anastasia Filia, Jérémie Nsengimana, Joanna Poźniak, Sally J. O’Shea, Joey M Diaz, Mark Harland, Juliette A. Randerson-Moor, Jörg Reichrath, Jonathan P Laye, Louise van der Weyden, David J. Adams, D.T. Bishop, Julia Newton-Bishop. Vitamin D-VDR signaling inhibits Wnt/beta-catenin-mediated melanoma progression and promotes anti-tumor immunity. Cancer Research, 2019; canres.3927.2018 DOI: 10.1158/0008-5472.CAN-18-3927