Dott.sa Debora Rasio

Medico, specialista in oncologia medica, ricercatrice presso la Sapienza Università di Roma, nutrizionista Rai, Mediaset e La7, autrice dei bestsellers “Death by Medicine” -Axios Press; “La dieta non dieta” -Mondadori- e il recente “La dieta per la vita” -Longanesi, vanta una notevole attività di ricerca anche all’estero – fra le collaborazioni quella con il Kimmel Cancer Center della Thomas Jefferson University di Philadelphia. Proprio l’attività come oncologa e i suoi studi nel campo della biologia molecolare l’hanno portata a interessarsi di alimentazione come strumento per tutelare la salute

Indice
Ricerche sul campo e in laboratorio dimostrano che l’alimentazione gioca un ruolo molto importante nella prevenzione delle malattie: le scelte a tavola sono quindi un prezioso alleato per la nostra salute
“Mangiare secondo natura” è una rubrica curata dalla Dott.ssa Debora Rasio (Università di Roma La Sapienza), nutrizionista presso l’ospedale Sant’Andrea di Roma. 
 

I progressi della scienza e della tecnologia hanno consentito all’uomo di vivere piu a lungo e di poter maggiormente fruire delle meraviglie della natura. Oggi piu che mai abbiamo il potenziale di espandere i confini del nostro benessere fisico, psicologico, emotivo, sociale e spirituale, di creare, in una parola, salute. Le scelte alimentari sono l’impalcatura su cui plasmare il nostro futuro e quello delle generazioni a venire. I cibi, giorno dopo giorno, possono modificare il rischio di ammalarci di patologie gravi quali i tumori, il diabete, le malattie cardiovascolari e neurodegenerative; una nutrizione equilibrata apporta inoltre vitalità ed energia e contribuisce alla nostra salute psico-emozionale.

Ma come dobbiamo mangiare? I grassi fanno male o bene, lo zucchero e vita o e un veleno, le proteine sono indispensabili o potenzialmente tossiche? Riceviamo messaggi diversi e spesso in contraddizione, cerchiamo di attenerci alle regole di una sana alimentazione ma mai come oggi siamo vittime di soprappeso, obesità, diabete alimentare, insulino-resistenza, sindrome metabolica, disturbi gastrointestinali. La fertilità e ridotta in donne e uomini, e quasi ogni classe ha un bambino con deficit dell’apprendimento, ritardo nel linguaggio, disgrafia, dislessia, o un piu grave disturbo dello spettro autistico. L’incidenza di tumori nei bambini aumenta dell’1,5% annuo. Dove abbiamo sbagliato? Che ruolo gioca la nutrizione nel cambiamento del quadro di malattie a cui oggi assistiamo? Possiamo difenderci?

 

Gli effetti del cibo: gli studi di Price

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Il dottor Weston Price

Forse e possibile trovare una risposta nelle scoperte che il dottor Weston Price (1870-1948) ha fatto negli anni ‘30 in un viaggio che lo ha portato in 5 continenti e 14 paesi per studiare le diete di popoli non toccati dalla civilizzazione e metterle a confronto con quelle di comunità della stessa razza che si erano convertite ai prodotti della rivoluzione industriale: grassi vegetali, zucchero bianco, grano e riso raffinati, marmellate, conserve. Gli individui che aderivano alle diete degli antenati avevano denti perfettamente allineati e pressoche totale assenza di carie, non conoscevano malattie croniche o mentali; erano forti, prestanti e attraenti, e producevano bambini sani generazione dopo generazione. Price ha incontrato etnie in cui cancro, malattie cardiovascolari e criminalità erano virtualmente sconosciute. Più ci si allontanava dalla cosiddetta “civiltà” più sane erano le popolazioni. Al contrario, chi aveva abbandonato la dieta tradizionale a favore dei prodotti raffinati e conservati mostrava frequentemente degenerazione dei denti, infezioni, malattie degenerative, infertilità. I bambini avevano le bocche piene di carie, incompleto sviluppo delle ossa mascellari e mandibolari, elevata suscettibilità alle infezioni, rachitismo.

 

Dieta e genetica

Alcune foto scattate da Weston Price durante la ricerca sulle diete
Alcune foto scattate da Weston Price durante la ricerca sulle diete

A conferma delle osservazioni di Price la dieta attuale, a base di zuccheri, farine raffinate, oli e grassi vegetali modificati dall’industria, ha compromesso la nostra eredità genetica di perfezione fisica e perfetta salute. L’alimento manipolato ha perso la sua integrità originale, l’equilibrio perfetto fra le parti, la capacita di stimolare la fisiologia in modo bilanciato, di nutrire a fondo.

Come possiamo invertire l’attuale tendenza, correggere la devianza dal normale e riappropriarci del naturale diritto alla salute per noi e le generazioni future? E per me eccezionale privilegio l’opportunità di incontrarci ancora sulle pagine di PleinAir ed esplorare insieme le incredibili scoperte sul ruolo imprescindibile del cibo nell’edificare o minare, giorno dopo giorno, le basi della salute.

 

Un cibo che non nutre

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bovini al pascolo

La perdita della cultura del cibo negli ultimi anni non ha risparmiato il nostro paese: la preziosa dieta mediterranea fondata su legumi, cereali integrali e semi, e stata sempre più sostituita da un’alimentazione a base di succhi di frutta, bibite zuccherate, pasta e pane raffinati, zuccheri, grassi vegetali, additivi, cibi inscatolati e precotti. Con la raffinazione abbiamo eliminato fibra, vitamine, minerali e oligoelementi, nutrienti essenziali al corretto funzionamento della nostra macchina metabolica. Togliendo i buoni grassi dalla dieta . le uova di galline che razzolano, la panna, il burro e le carni di animali a pascolo, le teste e le uova dei pesci, la frutta oleosa e i semi . abbiamo creato deficit di vitamine liposolubili, oltre che difficoltà a saziarci.

 

Un’alimentazione completa

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Sushi di uova di pesce

 

Le diete tradizionali dei diversi popoli indagate da Price, sebbene molto diverse fra loro, fornivano tutte almeno 4 volte il contenuto di vitamine idrosolubili e minerali e almeno 10 volte il contenuto di vitamine liposolubili, rispetto alla dieta moderna in uso negli Stati Uniti in quei tempi. Inoltre, le diverse etnie avevano tutte la tradizione di riservare una dieta speciale ai futuri genitori da prima del concepimento, alle donne in gravidanza e ai bambini nei primi anni di vita. L’analisi di queste “diete speciali”, arricchite di organi di animali, interiora di pesci e alghe, ha dimostrato che questi cibi erano eccezionalmente ricchi in nutrienti, particolarmente quelli liposolubili. Quasi universalmente queste popolazioni fermentavano cereali, derivati del latte, frutta, verdura e carne. La fermentazione era un modo per conservare il cibo ed averlo a disposizione in periodi di scarsità; essa fornisce il tratto intestinale di batteri latto-producenti, fondamentali per la salute del microbiota intestinale e rende i principi nutritivi dell’alimento più assorbibili. Un’altra tecnica diffusamente utilizzata nelle cucine etniche era la preparazione del brodo di ossa, ricco in gelatina, calcio e altri minerali in forma colloidale, rapidamente assorbibili.

Dottoressa Debora Rasio
Nutrizionista presso l’ospedale Sant’Andrea
Università di Roma La Sapienza

Laureata in medicina e chirurgia e specialista in oncologia, Debora Rasio vanta una notevole attività di ricerca anche all’estero – fra le collaborazioni quella con il Kimmel Cancer Center della Thomas Jefferson University di Philadelphia. Proprio l’attività come oncologa e i suoi studi nel campo della biologia molecolare l’hanno portata a interessarsi di alimentazione come strumento per tutelare la salute. La Dott.ssa Rasio vanta inoltre collaborazioni con le trasmissioni televisive Uno mattina (RaiUno) e Cose dell’altro Geo (RaiTre).