Dott.sa Debora Rasio

Medico, specialista in oncologia medica, ricercatrice presso la Sapienza Università di Roma, nutrizionista Rai, Mediaset e La7, autrice dei bestsellers “Death by Medicine” -Axios Press; “La dieta non dieta” -Mondadori- e il recente “La dieta per la vita” -Longanesi, vanta una notevole attività di ricerca anche all’estero – fra le collaborazioni quella con il Kimmel Cancer Center della Thomas Jefferson University di Philadelphia. Proprio l’attività come oncologa e i suoi studi nel campo della biologia molecolare l’hanno portata a interessarsi di alimentazione come strumento per tutelare la salute

I grassi omega-3 proteggono il DNA dei bambini

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Il DNA è la nostra impronta genetica che nel tempo si altera ovvero subisce danni a causa di molteplici fattori come l’infiammazione, lo stress ossidativo, i prodotti di rifiuto del metabolismo cellulare, le tossine presenti nell’ambiente, le radiazioni e molto altro. Più il Dna è compromesso più acceleriamo l’invecchiamento e la comparsa di malattie come quelle cardiovascolari e i tumori, un tempo tipiche della terza età e oggi sempre più frequenti nei giovani. Anche per questo la letteratura scientifica si è sempre concentrata sul ruolo che l’alimentazione può svolgere per proteggere il DNA degli adulti, senza mai accendere un faro sui più giovani. A colmare questo gap arriva un recente studio brasiliano che ha dimostrato come assumere più acidi grassi omega-3 sia un modo semplice ed efficace di ridurre i danni al DNA di bambini e adolescenti.

EPA E DHA, GLI OMEGA-3 ANTINFIAMMATORI
Gli acidi grassi omega-3 sono definiti essenziali poiché il nostro corpo non è in grado di sintetizzarli autonomamente, ma obbligato ad attingerli dal cibo. Tra i vari omega-3 troviamo l’acido eicosapentaenoico (EPA) e l’acido docosaesaenoico (DHA) presenti principalmente nel pesce che hanno spiccate proprietà antinfiammatorie, particolarmente utili ad assicurare nel tempo il corretto funzionamento del DNA proteggendoci dalle malattie croniche, tipiche della terza età. E proprio trattandosi di fenomeni legati all’invecchiamento la ricerca non aveva sinora prestato particolare attenzione all’azione di EPA e DHA sul DNA dei più piccoli.

PIU’ OMEGA-3 MENO DANNI AL DNA
Questo studio, invece, ha coinvolto 140 ragazzi di età compresa tra i nove e i 14 anni ai quali sono stati misurati i livelli nel sangue di retinolo (vitamina A), beta carotene, riboflavina, nonché di EPA e DHA. In parallelo, grazie a due tipi di test differenti, è stato valutato anche il livello di danno del DNA di tutti i partecipanti. Ed è stato visto che in coloro nel cui sangue era maggiore la presenza di EPA e DHA, minore era il danno del DNA in base ai risultati ottenuti da entrambi i test.

SALUTE A TAVOLA: NON È MAI TROPPO PRESTO
Questi risultati suggeriscono che avere adeguati livelli di acidi grassi omega-3, in particolare EPA e DHA, assicura sin da piccoli la protezione al DNA dai danni provocati dall’invecchiamento. Ancora una volta, dunque, apprendiamo come non sia mai troppo presto per mangiare sano, anzi è proprio iniziando da piccolissimi che si svilupperà una solida fondazione per la salute e la longevità dei futuri adulti. Ecco perché dovremmo abituare i nostri bimbi a familiarizzare con pesci grassi come alici, sgombro, salmone selvaggio (quello di allevamento, invece, va evitato perché pieno di tossine), sardine, trota che rappresentano le principali fonti di omega 3, soprattutto EPA e DHA, che dovrebbero essere consumati almeno due volte a settimana. Fonti vegetali come le noci, i semi di lino e canapa e il loro olio sono, invece, ricche di acido alfa-linolenico (ALA) un omega-3 precursore dell’EPA che, però, non viene trasformato in DHA, necessario per la salute del nostro cervello.

 

FONTE: DNA Damage Is Inversely Associated to Blood Levels of DHA and EPA Fatty Acids in Brazilian Children and Adolescents

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/32432238/

Dr.ssa Debora Rasio
Laureata in medicina e chirurgia e specialista in oncologia, direttore del master di II livello in Medicina Integrata presso l’Università Telematica San Raffaele di Roma, autrice del bestseller Mondadori “La Dieta Non Dieta”, Debora Rasio vanta una notevole attività di ricerca anche all’estero – fra le collaborazioni quella con il Kimmel Cancer Center della Thomas Jefferson University di Philadelphia. Proprio l’attività come oncologa e i suoi studi nel campo della biologia molecolare l’hanno portata a interessarsi di alimentazione come strumento per tutelare la salute.