Dott.sa Debora Rasio

Medico, specialista in oncologia medica, ricercatrice presso la Sapienza Università di Roma, nutrizionista Rai, Mediaset e La7, autrice dei bestsellers “Death by Medicine” -Axios Press; “La dieta non dieta” -Mondadori- e il recente “La dieta per la vita” -Longanesi, vanta una notevole attività di ricerca anche all’estero – fra le collaborazioni quella con il Kimmel Cancer Center della Thomas Jefferson University di Philadelphia. Proprio l’attività come oncologa e i suoi studi nel campo della biologia molecolare l’hanno portata a interessarsi di alimentazione come strumento per tutelare la salute

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La troviamo in natura, ma – ricca come è di sostanze protettive – possiamo considerarla un vero e proprio farmaco. Per questo dovrebbe esser parte della nostra dieta quotidiana.

FONTE DI BUONI GRASSI ALLEATI DELLA SALUTE

Noci, mandorle, nocciole, pistacchi, pinoli, anacardi, macadamia e noci brasiliane. Nei loro semi è racchiusa tutta l’energia di cui la pianta necessita per crescere. Ciò ne fa n concentrato di preziosi nutrienti, in particolare di minerali, vitamine, fibra, antiossidanti e acidi grassi essenziali, quelli che non siamo in grado di produrre da soli e che dobbiamo necessariamente assumere attraverso l’alimentazione.

Trattandosi di alimento altamente protettivo dovremmo preoccuparci di mangiarla quotidianamente, senza timore di ingrassare. Gli studi, infatti, confermano che chi ne mangia a volontà prende nel tempo meno peso, rispetto a chi non la consuma affatto. Non tutti i suoi grassi, infatti, verranno trasformati in deposito. Una parte andrà a “fare struttura”, cioè a stabilirsi nelle pareti delle cellule migliorando, così, la comunicazione tra le cellule stesse, prerequisito di un buon metabolismo. Un’altra parte, poi, resterà nell’intestino senza essere assorbita. La frutta secca oleosa, inoltre, ha un forte potere saziante che ci tratterrà dall’andare in cerca di quegli zuccheri tanto problematici per la salute.

Insomma, altro che prendere peso! Con la frutta secca prendiamo salute: come già dimostrato per l’olio extravergine di oliva, anche consumare 30 grammi al giorno di un mix di noci, mandorle e nocciole, riduce del 30 percento il rischio di avere un infarto o un ictus in chi ha un alto rischio cardiovascolare perché iperteso o fumatore o con elevati livelli di colesterolo. I nutrienti della frutta secca, infatti, migliorano la capacità dei vasi di rilassarsi, proteggono il colesterolo dall’ossidazione, riducono la formazione di trombi e spengono l’infiammazione. Non a caso chi mangia frutta secca tutti i giorni ha un rischio di morire per ogni causa ridotto del 20 percento, rispetto a chi non ne mangia mai.

MANGIAMOLA TUTTI I GIORNI

Spalanchiamo, dunque, le porte della nostra alimentazione alla frutta secca: sgranocchiamola, trituriamola, aggiungiamola come condimento alle insalate, diamola a merenda ai nostri bambini, c’è chi la usa persino come panatura del pesce… Non importa come, purché si arrivi a mangiarla abitualmente. Usando alcune accortezze.

Le noci ricche come sono di omega-3, acidi grassi molto delicati, rischiano maggiormente di irrancidire, conserviamole pertanto in frigo o in freezer per averle a disposizione tutto l’anno. Lo stesso vale per pistacchi e pinoli. Le mandorle non andrebbero mai scelte sbucciate poiché è nella piccola pellicina del frutto che si concentra la maggior parte degli antiossidanti.

Per rendere la frutta secca più digeribile, basta tenerla in ammollo una notte, circa otto ore. L’acqua disattiverà, in parte le lectine, proteine difficilmente digeribili presenti nella frutta secca, rendendola così più facile da smaltire per il nostro organismo. Una volta bagnati, possiamo conservare i nostri semi in frigorifero dopo averli ben asciugati. Non più di tre – quattro giorni, prima che arrivi la muffa. La macadamia, meno nota perché proveniente dall’Australia si distingue per essere povera in lectine e non necessita, pertanto, di ammollo.