Dott.sa Debora Rasio

Medico, specialista in oncologia medica, ricercatrice presso la Sapienza Università di Roma, nutrizionista Rai, Mediaset e La7, autrice dei bestsellers “Death by Medicine” -Axios Press; “La dieta non dieta” -Mondadori- e il recente “La dieta per la vita” -Longanesi, vanta una notevole attività di ricerca anche all’estero – fra le collaborazioni quella con il Kimmel Cancer Center della Thomas Jefferson University di Philadelphia. Proprio l’attività come oncologa e i suoi studi nel campo della biologia molecolare l’hanno portata a interessarsi di alimentazione come strumento per tutelare la salute

Esercizio fisico: un'arma in più contro il tumore alla prostata

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L’esercizio fisico costante è considerato uno dei pilastri di un sano e corretto stile di vita, ma alcune branche della medicina hanno iniziato a esplorarne l’efficacia non solo in termini di prevenzione delle malattie croniche, ma anche di vera e propria terapia per chi è già malato. È il caso della cosiddetta oncologia dello sport, una branca emergente della medicina che studia i possibili benefici dell’attività fisica nella terapia anticancro. Vi sono infatti solide evidenze epidemiologiche che stabiliscono una relazione tra una maggiore attività fisica e minori severità e mortalità del tumore, ma non è ancora chiaro in base a quale meccanismo ciò accada. 

LE MIOCHINE, PICCOLE PROTEINE CAPACI DI GRANDI COSE
Una possibile spiegazione potrebbe risiedere nelle miochine, come individuato da un recente studio australiano. Le miochine sono delle proteine di piccole dimensioni rilasciate dalle cellule del muscolo in risposta alle contrazioni muscolari. In altri termini, quando il tessuto muscolare rilascia miochine gli altri tessuti dell’organismo percepiscono il segnale che il corpo sta svolgendo attività fisica. Precedenti studi condotti su animali hanno mostrato che alcuni tipi di miochine sopprimono la crescita del cancro. Partendo da qui i ricercatori hanno selezionato per il loro studio dieci uomini con cancro alla prostata, con età media di 73 anni, sottoposti a una terapia di deprivazione androgenica con farmaci che inibiscono l’azione del testosterone. Tutti hanno svolto per 12 settimane tre sessioni settimanali di esercizi di resistenza dietro la supervisione di un trainer e ogni giorno un allenamento moderato in modo autonomo. Gli studiosi hanno misurato la forza muscolare, la composizione corporea e la concentrazione di miochine nel sangue prima e dopo i tre mesi di allenamento. In parallelo hanno cresciuto in vitro cellule tumorali della prostata esponendole al sangue dei partecipanti prelevato prima e dopo l’esperimento così da poterne osservare gli effetti diretti.

IL CANCRO RALLENTA LA SUA CRESCITA
Concluso il periodo di allenamento tutti pazienti hanno perso quasi 4 kg di peso, la maggioranza dei quali di grasso. Ancora, tutti hanno significativamente aumentato la propria forza e la concentrazione nel sangue di una particolare miochina (la oncostatina M) che è risultata aumentata dell’82 percento. Per quanto riguarda, invece, le cellule cancerogene, una volta incubate con il sangue prelevato alla fine dei tre mesi di allenamento la loro crescita è risultata inibita del 22% rispetto a quelle incubate con il sangue prelevato all’inizio dell’esperimento.
Questi risultati dimostrano che l’esercizio fisico stimola l’espressione di ormoni (miochine) che inibiscono la crescita del tumore nei pazienti con cancro alla prostata. Ciò apre la via ad importanti applicazioni terapeutiche dell’attività sportiva in campo oncologico, particolarmente rilevanti se consideriamo che lo stile di vita sembra sempre più rappresentare non solo la principale causa di tumore (dati WCRF 2017), ma anche la sua cura.

 

Dr.ssa Debora Rasio
Medico, specialista in oncologia medica, ricercatrice presso la Sapienza Università di Roma, nutrizionista Rai, Mediaset e La7, autrice dei bestsellers “Death by Medicine” -Axios Press; “La dieta non dieta” -Mondadori- e il recente “La dieta per la vita” -Longanesi, vanta una notevole attività di ricerca anche all’estero – fra le collaborazioni quella con il Kimmel Cancer Center della Thomas Jefferson University di Philadelphia. Proprio l’attività come oncologa e i suoi studi nel campo della biologia molecolare l’hanno portata a interessarsi di alimentazione come strumento per tutelare la salute.

FONTE: Myokine Expression and Tumor-suppressive Effect of Serum following 12 Weeks of Exercise in Prostate Cancer Patients on ADT Kim, Jin-Soo et al. Medicine & Science in Sports & Exercise: September 20, 2021.