TIPO Festival 2024, a Prato la festa dell'arte tessile

Sei a caccia di spunti per i weekend di primavera? La Toscana, oltre alle gettonatissime città d’arte Firenze e Pisa, offre anche mete insolite e originali. Come Prato, capitale italiana del turismo industriale. Stoffe rigenerate, pasticcerie di alto livello vincitrici di riconoscimenti internazionali, nuovi dolci nati da progetti di food design sono tra le ultime proposte della città che raccoglie il meglio della Toscana tradizionale e aggiunge un pizzico di innovazione

Dal 12 al 14 aprile a Prato è in programma TIPO Festival, il festival dedicato al turismo industriale per raccontare storia, cultura, tradizione e contemporaneità dell’eccellenza tessile pratese. Una full immersion alla scoperta del patrimonio industriale del più grande distretto tessile d’Europa. Tra spettacoli in fabbrica, itinerari di trekking industriali, visite in azienda, presentazioni di libri, mostre, laboratori di arte tessile e convegni.

Il programma del 2024 di TIPO Festival

Il programma vero e proprio del festival è anticipato da tre giorni di iniziative: il 6, il 10 e l’11 aprile Prato ospita mostre fotografiche, laboratori per bambini (TIPO Kids, che tornerà al Museo del Tessuto sabato 13 durante il Festival), come la piccola tessitura e il ricamo creativo, e presentazioni di libri (TIPO Books).

Tour tra gli edifici industriali

Grande spazio, all’interno del programma di TIPO Festival, è dedicato ai tour alla scoperta del
patrimonio industriale di Prato.
Il 13 aprile, nel pomeriggio, si andrà alla scoperta dei mille
volti del Macrolotto Zero: nel vecchio cuore produttivo novecentesco del tessile, oggi quartiere
multiculturale e creativo, a fianco di edifici di archeologia industriale troviamo esempi di
rigenerazione urbana
come il centro culturale PrismaLab, lo skate park con la street art di Zed1,
l’inclusione sociale del punto luce Save the Children, la ricerca tessile contemporanea internazionale
di Lottozero.

Il 14 aprile sarà la volta del secondo e ultimo tour, focalizzato sull’incontro tra ingegneria,
architettura e teatro, per entrare in contatto con il legame tra la storia industriale di Prato e il
mondo dello spettacolo, incrociando le strade di personaggi come Pier Luigi Nervi e Luca Ronconi.
Una città che è crocevia di arte e ingegno, dove l’una si mescola con l’altro, dando vita a un connubio
sempre al rialzo. Si potranno visitare il Teatro Fabbricone, il Lanificio Balli (con la sua Sala Nervi), l’ex
Lanificio Calamai,
il Teatro Magnolfi e il Politeama.

La musica al TIPO Festival

Il 12 aprile si esibisce il cantautore Ghemon al Lanificio Bellucci nello spettacolo Una
cosetta così.
La giornata di sabato si chiude con il concerto di Francesco Baccini, popolare cantautore genovese, che ripercorre piano e voce oltre trent’anni di carriera con omaggi ai grandi della musica italiana a cui si è sempre ispirato (Luigi Tenco) e con cui ha collaborato (Fabrizio De André).

La comicità toscana

Gran finale con Toscanacci, spettacolo con Paolo Hendel, Riccardo Goretti e Andrea Kaemmerle
(ideato da quest’ultimo): un tributo e un rilancio della grande comicità toscana, inaugurata da
Boccaccio, Collodi, Malaparte e Bianciardi. Scopri di più.

Prato, la capitale (sostenibile) del riciclo

Toscana-Prato-Pesche-dolce
le rinomate pesche di Prato


Prato ha saputo e sa ancora valorizzare le cose esauste, rigenerarle, farne di nuove e di pregio da riutilizzare. Per dare alla società le risposte di cui ha bisogno (lavoro, alloggi, spazi culturali e sociali), valorizzando il territorio e la sua storia e riducendo al massimo sprechi e impatto. Prato è maestra da
secoli, all’economia circolare e sostenibile,
dalla rigenerazione urbana delle ex fabbriche alla
valorizzazione e riqualificazione di quartieri multiculturali e densamente urbanizzati
, nei quali
l’amministrazione comunale, ma anche i privati, stanno investendo da alcuni anni.

Le fabbriche raccontano storie, in un “dentro e fuori” tra le archeologie industriali e gli stabilimenti
in attività. Il progetto TIPO è un viaggio alla scoperta del patrimonio della città del distretto tessile,
tra il Museo del Tessuto, il Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci, il Mumat – Museo delle
macchine tessili e molto altro. Un percorso tra passato, presente e futuro attraverso la “Toscana che
non ti aspetti”, dinamica, contemporanea, sempre più green.

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Cosa vedere a Prato

Toscana-Prato-Cattedrale medievale
la cattedrale di Prato

Chi vuole regalare invece un week end di short break o una vacanza all’insegna dell’insolito, Prato propone anche pacchetti e tour. Puoi abbinate la visita alla città contemporanea orientata alla produzione green e quella classica. Cosa non puoi perdere:

  • il Duomo e il pulpito di Donatello
  • gli affreschi di Filippo Lippi
  • il museo civico di Palazzo Pretorio
  • la Galleria di Palazzo degli Alberti
  • il Castello dell’Imperatore.

Tra le proposte di Prato anche la pasticceria di alto livello, riconosciuta a livello internazionale. Un esempio sono le pesche di Prato della pasticceria Nuovo mondo di Sacchetti. La pasticceria ha ricevuto Tre torte del Gambero Rosso e rientra nella top 50 delle migliori in Italia. Le pesche sono composte da due semisfere di pasta brioche, sono farcite con crema pasticcera, con una bagna speziata, il sapore tipico dell’alchermes e sfumature di vaniglia.

Scopri di più su Prato. Per maggiori informazioni l’Ufficio del Turismo risponde allo 0574 1837859.

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