Pasqua in camper nel Salento: a Melpignano i Percorsi del Sacro

Sabato Santo tornano gli itinerari che abbinano le visite guidate alle chiese ai riti e ai dolci della Pasqua

Non solo in estate, quando il Concertone della Notte della Taranta attira a Melpignano più di 200mila appassionati. Il weekend di Pasqua potrebbe essere una buona idea organizzare una trasferta in camper nel Salento approfittando dei numerosi agriturismi che offrono accoglienza ai turisti itineranti e sconti agli iscritti al PLEINAIRCLUB! A meno di venti chilometri da Melpignano c’è Casale Sombrino.

Il Salento non è soltanto una meta di mare. I comuni della Grecìa Salentino celano un patrimonio di tradizioni che vale la pena scoprire soprattutto con la tranquillità del fuoristagione. Il Comune, guidato dalla giovane sindaca Valentina Avantaggiato, attraverso “Melpignano promuove cultura” valorizza il piccolo paese di poco più di duemila abitanti in ogni stagione con percorsi turistici, realizzati con l’Associazione di Promozione Sociale pugliese Vivarch e altre realtà locali e nazionali. Siamo andati a scoprirlo in camper in occasione della Pasqua ma puoi allungare l’itinerario in Salento a seconda dei giorni che hai a disposizione.

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I Percorsi del Sacro

Puglia-Lecce-Melpignano-Piazza San Giorgio-foto di Ivano Puzzovio

Il 30 marzo (Sabato Santo) tornano I Percorsi del Sacro, un itinerario che prevede la visita guidata alle cappelle del ‘700, canti di passione e cibi della tradizione pasquale, come la “cuddhura”. Il programma si snoda dalle 15.30 alle 18.30. Tra il Seicento e il Settecento, in un mondo fatto di devozione e aspettative, furono erette più di venti cappelle nell’antico abitato e poco fuori, di cui solo una decina ancora esistenti. La passeggiata guidata prevede tappe nelle antiche cappelle private, aperte per l’occasione:

  • Cappella dell’Assunzione della Vergine, la cui facciata del 1678 occulta in parte l’originaria cinquecentesca, quando la cappella era intitolata ai Santi Rocco e Sebastiano, dalla quale provengono le vetrate in pietra leccese
  • Cappella di San Rocco in via Fazzi. Si visita nel 1760 con una tela che raffigura San Rocco e San Sebastiano, oltre a San Michele Arcangelo e S. Andrea d’Avellino.
  • Cappella di San Michele Arcangelo in via Donato Pellegrino costruita nel 1741 da Don Nicolò Francesco Veris con il ricco altare sormontato dalla statua del Santo che uccide il drago.
  • Cappella Madonna di Costantinopoli (1735) con la tela della Vergine sull’altare in pietra leccese a protezione dall’invasione dei Turchi.

L’appuntamento è alle 15.30 all’Info Point in via Roma 16 (prenotazione obbligatoria al 327 7128024, melpignanoinfopoint@gmail.com) con la guida Paola Russo, che accompagna i visitatori nella scenografica piazza San Giorgio con i portici a tutto sesto, eretti alla fine del ‘500. La piazza accoglieva ogni sabato mercanti da tutto il Regno che commerciavano tessuti pregiati e la chiesa madre con epigrafi in latino e in greco sul portale e all’interno affreschi del XVI secolo che attestano la presenza liturgica italo-greca.

I canti della tradizione

Puglia-Lecce-Melpignano-Piazza San Giorgio Portici-foto di Ivano Puzzovio

Nella chiesa madre si esibiscono i cantori locali Salvatore Gervasi, Mariella Salierno e Letizia Gervasi del Centro di Cultura Popolare di Melpignano, uno spazio di formazione e divulgazione di canto, musica e danza-teatro di comunità. Si parte dallo struggente “Lamento di Maria” cantato, recitato e musicato con chitarre, fisarmonica e tamburello, per poi ascoltare lungo il percorso un canto legato al tema del lavoro, una serenata, il toccante Tu Passiuna legato alla Passione di Cristo eseguito in griko e infine una tarantella devozionale.

La cuddhura

Puglia-Lecce-Melpignano-Piazza San Giorgio Portici-foto di Ivano Puzzovio

L’ultima tappa è nel Palazzo Marchesale, dove si racconta la preparazione della “cuddhura” e ognuno ha la sua da degustare o portare a casa, preparata da Fior di Pane. Il nome deriva probabilmente dal greco kollura, una sorta di tarallo, che un tempo pellegrini e viandanti trasportavano sotto il braccio, un cibo povero a base di farina, zucchero e uova sode disposte in numero dispari preparato per il Sabato Santo, come fine del digiuno della Quaresima, in varie forme – pupa, galletto, cestino, colomba – simbolo della Pasqua, della rinascita e della pace.

Il costo della passeggiata

La passeggiata di 3 ore con guida e musicisti e una cuddhura da portare a casa ha un costo di 15 euro; 10 euro per minori di 14 anni, gratuito sotto i 6 anni.

Melpignano virtuosa

-Puglia-Lecce-Melpignano-Cappella Assunzione-dettaglio portale-foto di Ivano Puzzovio

Il paese fa parte di un’enclave di dodici paesi uniti dalla comune origine e dall’antica lingua ellenica. Melpignano fa parte dell’Associazione Comuni Virtuosi e Riabitare l’Italia grazie alla gestione ecosostenibile del territorio, agli investimenti in cultura, a politiche inclusive. Sono state realizzate mappe turistiche e menu tradotti in codice braille e lanciate iniziative come il Mercato del Giusto (mercato di bio agricoltura e spazio di confronto tra produttori e cittadini, su tematiche legate al food e al sociale), la Mensa bio-etica a km zero nella scuola e il master universitario “Gastronomie territoriali sostenibili e Food Policies” con sede nel Palazzo Marchesale.

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