Cvtà Street Fest. A Civitacampomarano, il Molise che (r)esiste

C'è un Molise che (r)esiste e non si arrende allo spopolamento grazie a un festival di street art che porta a Civitacampomarano artisti da tutto il mondo

Il Molise esiste o non esiste? Per scoprirlo non c’è occasione migliore del Cvtà Street Fest, il colorato festival di street art che torna a Civitacampomarano dal 23 al 26 giugno Piccoli borghi accoccolati sulle colline, chiesette di campagna, cascate inaspettate. Tutto questo è il Molise, una regione ancora poco conosciuta ma che riserva delle belle soprese.

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Il Molise che r(esiste) è qui!

Il borgo, come tanti del Molise destinato allo spopolamento, diventa per tre giorni cuore pulsante di un evento che attraverso l’arte stimola socialità. Diventa il posto dove tornare o restare, non più soltanto il luogo da cui andare via. 

Sette artisti internazionali oltre a un programma di eventi tra musica dal vivo, dj set e live set, proiezioni nel castello Angioino, e un’attenzione particolare alle tradizioni locali cui il festival rende omaggio offrendo cucina casereccia e passeggiate alla scoperta del paesaggio a perdita d’occhio.

Ideato e diretto da Alice Pasquini, Cvtà Street Fest in questi anni ha fatto del piccolo borgo molisano un museo a cielo aperto libero e gratuito, entrato nelle mete internazionali degli amanti dell’arte urbana, di turisti e viaggiatori, facendo registrare oltre 23 mila presenze nei giorni del festival, e un aumento costante dei visitatori in paese, tanto da diventare una case history di come la street art può far rinascere un borgo da appena 300 abitanti. Un paese che non solo esiste, ma vuole anche resistere. 

Gli artisti e i temi del 2022

Gli artisti lavoreranno nell’ottica del rispetto dello “spirito dei luoghi” e della loro identità e con il coinvolgimento della comunità, restituendo su mura e strade del paese un’immagine potente su temi d’attualità: dall’accoglienza alle migrazioni, dal rispetto della diversità alla tolleranza, con quell’immediatezza, freschezza e vivacità che solo il linguaggio della street art riesce a trasmettere. 

Cinta Vidal, artista spagnola conosciuta in tutto il mondo per le sue illustrazioni e murales, punterà sulla ricchezza della diversità. I fratelli iraniani Icy e Sot, di base a New York, con le loro opere provocatorie realizzate con fil di ferro stimoleranno una riflessione su immigrazione e frontiere, un tema vicino alla storia del Molise, da sempre terra di emigrazione. Poi l’indiano Daku, con le sue riflessioni sul flusso del tempo attraverso opere testuali realizzate con reticolati in ferro in cui inserisce il testo, leggibile solo grazie all’intervento del sole che genera l’ombra proiettata delle parole.

E poi il francese Ememem con i suoi coloratissimi tappeti musivi che si sovrappongono come layer al tessuto urbano, per colmare e restaurare le “buche” di strade e marciapiedi, rigenerando la città. Akut, dalla Germania irrompe con il suo fotorealismo underground e infine Keya Tama, sudafricano, maestro di contrasti che mettono a confronto presente e passato.

Veduta di Civitacampomarano

Cvtà Street Fest Un crocevia di artisti e storie

I giorni di dell’evento saranno una festa in cui le strade del borgo si riempiranno di musica e di luci, con l’obbiettivo di dare nuova vita al borgo e ripopolarlo. Strade e piazze cambieranno volto creando un ponte di bellezza tra passato e futuro, grazie anche all’impegno dell’Associazione Culturale CivitArt e la ProLoco “Vincenzo Cuoco”.

Approfittane per vedere oltre 50 murales realizzate negli anni da artisti come David de la Mano, Alex Senna Nespoon, Jan Vormann, Add Fuel, Martin Whatson, Biancoshock, Icks, Uno, Gola Hundun, ognuno con una storia da raccontare e custodire.

Cvtà Street Fest a Civitacampomarano

Civitacampomarano aggrappato a una rupe

Il borgo che rischiava di scomparire a causa di una frana, sorge a 500 metri sul livello del mare e circondato da 600 ettari di bosco. Da qui si gode di un paesaggio mozzafiato, dove contemplare la vertigine del dirupo scavato dal torrente Mordale e dove ammirare il castello Angioino, la Casa del Mercante e la chiesa di San Giorgio Martire. 

Casa Cuoco, la dimora storica in cui visse il celebre illuminista italiano Vincenzo Cuoco, situata a due passi dal Castello Angioino, ospita gli artisti nei giorni del festival gli artisti arrivati a Civitacampomarano da tutto il mondo. Informazioni su www.cvtastreetfest.it.

Da Civitacampomarano vale la pena spostarsi nell’antica città romana di Saepinum e nei borghi che fanno parte del Parco delle Morge.

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