Pista!

L’alternativa ai tracciati per lo sci e ai relativi impianti di risalita ha origini antiche come l’uomo e si chiama slittino. Dalla Val Sarentino alla Plose, dall’Alpe di Siusi a Obereggen, dalla Val Pusteria al Meranese, sono ben 145 le piste in Alto Adige dedicate a questa attività da praticare con tutta la famiglia.

Indice dell'itinerario

Lunghe da poche centinaia di metri a più di dieci chilometri, le piste da slittino garantiscono il divertimento a un sempre maggior numero di appassionati. Nella sola provincia di Bolzano, ad esempio, in una giornata di punta si stima ci siano 33.000 slittinisti, mentre in tutta la stagione invernale si registrano circa 1,4 milioni di passaggi: chi si occupa dell’offerta turistica dei comprensori montani non può ignorare questi dati. Gli appassionati sono destinati a crescere, non solo perché la crisi economica morde implacabile e induce a optare per pratiche low cost, ma per scelta. Lo slittino è un’ottima opportunità per divertirsi nella natura con i bimbi, lontano dai caroselli spesso affollati, in particolare durante i fine settimana.

Discese in quota

Val Sarentino, San Martino sentiero tra Pichlberg e Getrum Alm
Val Sarentino, San Martino sentiero tra Pichlberg e Getrum Alm

La maggior parte dei tracciati si articola su piste naturali o ampie carrarecce, spesso dotate di barriere di legno nelle curve, materassi di protezione e segnaletica specifica. Inoltre più del 50% degli itinerari si sviluppa sopra i 1.600 metri, dunque a quote dove la neve naturale generalmente abbonda. A volte sono serviti da impianti di risalita, per altri il punto di partenza si raggiunge esclusivamente a piedi. Spesso lungo il tragitto s’incontrano baite e rifugi per offrire conforto al viandante. Alcuni percorsi sono illuminati anche la sera, altri s’insinuano nel silenzio dei boschi, tutti offrono l’opportunità di scoprire la montagna invernale, apprezzare le bellezze del paesaggio, vivere l’emozione della velocità. Lo slittino è allegria e convivialità: secondo una recente statistica solo l’1,7% degli intervistati pratica questa attività da solo. All’ombra delle montagne altoatesine s’inizia fin da bambini, ma contrariamente a quanto si potrebbe pensare questo sport non è riservato ai più piccoli né si deve prendere sottogamba.

 San Martino pista slittino che scende da Pichlberg
San Martino pista slittino che scende da Pichlberg

Eppure solo gli slittinisti esperti sono consapevoli che comporti un certo rischio; governare il mezzo, soprattutto ad alta velocità, può essere pericoloso qualora non se ne se conoscano le tecniche. Gli itinerari più scorrevoli consentono di raggiungere velocità anche superiori ai 50 chilometri orari, soprattutto se il fondo della pista è molto duro. Spiega Uta Radakovich, promotrice dell’associazione sportiva Slittino Sicuro: «La prudenza è d’obbligo ma non basta, occorrono anche attrezzature e abbigliamento adeguati. Sono da evitare alcuni bob di plastica, ingovernabili su piste gelate, ed è indispensabile il rispetto di elementari regole di comportamento, al fine di evitare incidenti e di procurare danni anche seri a sé stessi e agli altri. Occorre osservare una distanza di sicurezza di almeno 8 metri, evitare di fermarsi al centro della pista, non scendere in posizione distesa con la testa rivolta a valle».

Ai meno esperti conviene rivolgersi ai noleggiatori specializzati, in grado di fornire consigli sull’attrezzatura e sul loro utilizzo. Lo slittino di legno o di metallo non deve essere rigido, deve potersi muovere, adattarsi alla conformazione del terreno e facilitare le curve. In Alto Adige ci sono quattro importanti produttori: noi abbiamo visitato la ditta Torggler Alurodel di Latzfons, dal 1998 specializzata nella produzione di slittini in lega leggera, robusti e maneggevoli. Qui si possono acquistare modelli di vario genere, da quelli per bambini ai più tecnici destinati alle gare con costi a partire da 200 euro. Se vi accingete a un acquisto scegliete un prodotto di qualità, destinato a durare nel tempo; in alternativa potete rivolgervi ai numerosi centri di noleggio, generalmente presenti presso le piste servite da impianti di risalita.

Val Sarentino, San Martino sentiero tra Pichlberg e Getrum Alm
Val Sarentino, San Martino sentiero tra Pichlberg e Getrum Alm

Alla stazione a valle dell’impianto che da Sant’Andrea (Bressanone) sale alla Plose l’affitto costa 8 euro al giorno per il modello standard e 12 euro per il tipo da gara più 3 per il casco. Guidare uno slittino è apparentemente semplice, per frenare basta poggiare l’intera suola dello scarpone e sollevare le corna del mezzo facendo forza sulla cinghia fissata nella parte anteriore. Su un terreno gelato la presa delle suole si riduce molto, e diventa impossibile fermarsi con gli scarponi da sci o con i Moon Boot: meglio calzare robusti scarponcini da trekking, in grado di proteggere le caviglie e dotati di suola scolpita, alla quale si possono applicare apposite punte per le discese su terreno ghiacciato. Quanto all’abbigliamento, sono consigliabili abiti comodi e impermeabili, guanti robusti e la maschera da sci; il casco è obbligatorio per legge fino ai 14 anni e caldamente consigliato a tutti.

Al fine di evitare incidenti sulle piste, anche quest’anno saranno organizzate le giornate della sicurezza per sensibilizzare gli appassionati di sport invernali all’uso corretto delle attrezzature, al comportamento da tenere sulle piste, ma anche fornire informazioni sulla preparazione fisica necessaria per affrontare le discese. Fra le iniziative previste, pure quest’anno sarà allestito il parco slittino a San Martino (Reinswald) in Val Sarentino, nei pressi della baita Sunnolm. Guidati dall’ ex atleta professionista Martin Psenner, adulti e bambini potranno imparare a governarlo correttamente, apprendendo i trucchi per curvare senza problemi e le accortezze per mantenere efficienti le lamine. Al parco si accede lungo la pista che inizia a Pichlberg, a 2.130 metri di quota, e termina alla stazione a valle dell’impianto di San Martino a un’altitudine di 1.492 metri.

Bressanone, sentiero panoramico tra Valcroce e Malga Rossalm
Bressanone, sentiero panoramico tra Valcroce e Malga Rossalm

È un tracciato entusiasmante e solare, che “soddisfa tutte le esigenze, senza attese, piste affollate e l’affannosa ricerca di figli persi nel trambusto”, recita una pubblicazione turistica della Val Sarentino. Molti preferiscono abbinare la discesa con lo slittino a un’escursione a piedi. Dalla stazione a monte di Reinswald un ampio sentiero ben segnalato, generalmente battuto, consente di raggiungere in circa un’ora e mezza la Malga Getrum (2.100 m), aperta anche d’inverno. Dopo una corroborante kaiserschmarrn (la classica frittata dolce) si può tornare a valle sulle due lame scendendo lungo una strada forestale solo in parte articolata nel bosco: più di 500 metri di dislivello da percorrere d’un fiato.

Belle ed entusiasmanti

Val Gardena, sentiero tra Rifugio Rasciesa e chiesetta Santa Croce
Val Gardena, sentiero tra Rifugio Rasciesa e chiesetta Santa Croce

In Alto Adige merita una menzione speciale la pista del Monte Cavallo a Vipiteno. Qui il gioco si fa duro: 900 metri di dislivello, 9 chilometri e 600 metri di percorso di media difficoltà, il tutto tra foreste e panorami mozzafiato. Chi dispone della tessera giornaliera, ogni martedì e sabato avrà a disposizione un supplemento per il divertimento serale: la pista è infatti illuminata fino alle 24. Sempre di notte è possibile slittare sulla Plose, la montagna di Bressanone. Qui il venerdì sera fino a metà marzo si può salire con la cabinovia a Valcroce, quindi scendere lungo la Rudy Run, un’inebriante pista di 10 chilometri e mezzo con tratti decisamente scorrevoli che inducono alla velocità. Attenzione però: la pista non è illuminata, quindi è meglio munirsi di pila frontale.

Val Gardena, Ortisei da Cima della Croce al Rifugio Rasciesa
Val Gardena, Ortisei da Cima della Croce al Rifugio Rasciesa

Ospiti e valligiani approfittano dell’apertura serale degli impianti per raggiungere – a piedi o con gli sci da scialpinismo – la Malga Rossalm (2.180 m), che richiede un’ora di percorso lungo un’ampia pista forestale battuta dal gatto delle nevi. È un’escursione facile e frequentata, apprezzata soprattutto per il panorama sulle Odle di Funes e di Eores e sul Putia, tutte cime incendiate di rosso al tramonto. A Rossalm si può cenare, pernottare o rilassarsi con un idromassaggio tonificante nella vasca esterna riempita con acqua riscaldata a quaranta gradi.

Val Gardena, Ortisei Cima della Croce
Val Gardena, Ortisei Cima della Croce

Anche la Val Gardena offre piacevoli evasioni sulle due lamine. Da Ortisei si sale con la nuova funicolare a Rasciesa, quindi seguendo l’ampia forestale e il sentiero (ben marcati) ci si può incamminare per circa mezz’ora fino a raggiungere il Rifugio Rasciesa e la vicina Cima della Croce. Da qui lo sguardo spazia dalle montagne del Parco Naturale Odle Puez al Sella, dal Sassolungo e al Sassopiatto. Per una pista inizialmente ripida (ridurre la velocità con neve dura) si torna al rifugio, si continua poi nel bosco in un divertente susseguirsi di rettilinei e di curve fino alla stazione intermedia di Vico di Sopra. Dalla Val Gardena all’Alpe di Siusi il passo è breve. Nella località si contano ben sei piste per lo slittino tra cui una delle più gettonate è quella, di media difficoltà, che unisce la stazione a monte della seggiovia Florian a Saltria.

Val Gardena, Ortisei Rifugio Rasciesa
Val Gardena, Ortisei Rifugio Rasciesa

I buongustai possono programmare una piacevole sosta al Rifugio Zallinger, aperto anche la sera, dove si gustano canederli di pane di segale in salsa di speck e porri, costolette di maiale al forno con patate, gulash di manzo. E tanti dolci, dalla sacher allo strudel di mele, dalle prugne calde con gelato alla nocciola al tiramisù. Tutti indimenticabili, come il ritorno in slittino a Saltria: circa tre chilometri e mezzo di discesa entusiasmante.

Divertirsi in sicurezza

Val Sarentino, San Martino noleggio sci e slittini
Val Sarentino, San Martino noleggio sci e slittini

Anche sulle piste da slittino valgono le norme di comportamento della Federazione Internazionale di Sci. In aggiunta ecco dieci regole d’oro per praticare correttamente queste attività, messe a punto da Uta Radakovich dell’associazione Slittino Sicuro (https://slittinosicuro.com) in collaborazione con Reinhard Gruber e Patrick Pigneter, rispettivamente ex campione del mondo e vincitore di coppa del mondo in carica.

  • Rispetto per gli altri slittini Il comportamento responsabile e oculato fa evitare incidenti.
  • Velocità controllata Adeguare la velocità e la guida alle proprie capacità e alle condizioni della pista (neve e meteo). Mantenere una distanza di sicurezza di almeno otto metri.
  • Traiettorie e incroci Lo slittinista più veloce deve fare attenzione a non danneggiare quello più lento e ai cartelli segnaletici, soprattutto in prossimità d’incroci con sentieri e piste da sci.
  • Sorpassi Praticarli solo con buona visibilità, a debita distanza di sicurezza e a velocità moderata.
  • Sosta Solo con buona visibilità. In caso di caduta, liberare al più presto la pista.
  • Salita e discesa È vietato scendere in slittino sulle piste da sci. Mai procedere con la testa avanti. Un’attenzione particolare è richiesta durante le discese notturne. Per la risalita seguire il sentiero segnalato, stando sull’orlo e all’interno della pista da slittino.
  • Rispettare la segnaletica Fare sempre attenzione alla segnali e alle indicazioni.
  • Caduta Trattenere lo slittino, metterlo in sicurezza e aiutare l’infortunato.
  • Equipaggiamento Scarponi adatti con un buon profilo (eventualmente dotati di punte specifiche) sono indispensabili per garantire la sicurezza.
  • Obbligo di casco Per bambini fino a 14 anni il casco è obbligatorio per legge. Per gli adulti è fortemente consigliato.

  

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