Il parco è un'isola

Un severo regime di tutela ha preservato i parchi marini nel sud-est della Corsica, autentici paradisi naturali nonostante il forte flusso turistico che interessa l’isola in alta stagione. Noi li abbiamo esplorati con una formula tanto semplice quanto vincente: camper più kayak

Indice dell'itinerario

Un nugolo di piume strillanti si getta in picchiata sopra le nostre teste rilasciando souvenir poco simpatici, mancando per un pelo noi e il nostro kayak siton- top mentre costeggiamo a ritmo di pagaia scogli e isolotti. Del resto gli appositi cartelli della Riserva Naturale delle Bocche di Bonifacio avvisano i naviganti che è bene non sbarcare per non disturbare le coppie di volatili in riproduzione; e a ricordarci di mantenere la debita distanza dalla loro beneamata prole ci pensano anche i gabbiani reali che nidificano nell’area protetta dell’Arcipelago di Lavezzi.

I megaliti di Cauria nelle vicinanze di Sartene
I megaliti di Cauria nelle vicinanze di Sartene

Gli scogli e gli isolotti che stiamo costeggiando rientrano nel Parco Marino Internazionale che si estende su gran parte della costa meridionale dell’isola, da Punta Chiappa (a Porto Vecchio) fino a Punta di Senetosa (nel territorio di Sartene). Molti di loro sono classificati come sito rilevante per la riproduzione di numerose specie di uccelli marini: oltre al gabbiano reale, piuttosto comune, troviamo il suo cugino corso dal pittoresco becco rosso, le più rare sterne, le timide berte e il marangone dal ciuffo, appartenente alla stessa famiglia del cormorano. Al nostro lento avvicinarci i pulli grigi, pulcini di qualche mese con un grosso becco sproporzionato rispetto al resto del corpo, corrono a rifugiarsi tra i cespugli. I più grandicelli, ancora incapaci di spiccare il volo, si tuffano invece in acqua sbattendo le ali.

Da Bonifacio al Golfo di Figari

L'Emitage de la Trinitè a Bonifacio
L’Emitage de la Trinitè a Bonifacio

Nei pressi di Bonifacio la strada asfaltata senza uscita che porta al faro di Pertusato, oltre a un incantevole panorama e a un bel sentiero ventilato percorribile in circa un’ora e mezzo, regala anche alcuni panoramici parcheggi sulla falesia. Risalendo verso nord-ovest in direzione Sartene la strada si allontana dal mare per aggirare il bel promontorio di Capo Feno e dell’Ermitage de la Trinitè che, esclusa la stretta pista per la chiesa, ha tutti gli accessi sbarrati a due metri e mezzo. Splendida eccezione la Baia de La Tonnara, molto amata da chi pratica il windsurf, e il Golfo di Ventilegne, dotato di un panoramico parcheggio giusto prima dell’omonimo stagno.

La Baia della Tonnara presso il Golfo di Ventilegne
La Baia della Tonnara presso il Golfo di Ventilegne

Anche nel Golfo di Figari, seguendo le indicazioni per la scuola di kite-surf e noleggio kayak c’è la possibilità di arrivare a parcheggiare in riva al mare, vicino al minuscolo Marina. Superate le belle scogliere di fronte alle isole di Bruzzi, purtroppo inaccessibili, anche i veicoli di stazza maggiore potranno percorrere i due chilometri di sterrato polveroso che conduce alla Baia di Fornello: la sosta fronte mare è vietata, ma circa 800 metri prima si può usufruire di un ampio parcheggio su erba, ombreggiato dai giganteschi salici. Le escursioni cult della zona sono tutte a piedi: la Torre di Olmeto (a due chilometri), la Rocher du Lion (tre chilometri dalla Bocca di Roccapina), la vetta dell’Omo de Cagna (1.217 metri, circa due ore dal paesino di Giannuccio), i Megalithes de Cauria, e ancora i menhir Stantari-Renagju e i dolmen di Fontanaccia raggiungibili con passeggiate di circa un chilometro dalla strada Sartene-Tizzano.

Gli itinerari in kayak

Panorama sul Golfo di Porto Vecchio

Panorama sul Golfo di Porto Vecchio

Porto Vecchio (1-2 ore, solo andata)

Punta San Ciprianu e il Fanal de Giovanni Longo, l’ingresso al Golfo di Porto Vecchio, sono a meno di mezz’ora di pagaiata dalla spiaggia di San Ciprianu. Con un altro quarto d’ora si può godere della spiaggia di Cala Rossa, difficile da raggiungere via strada, e con ulteriori 15 minuti del Golfo di Sogno, incantevole baia protetta dal vento con acque calme e calde. Siamo ormai a poco più di un’ora dalla partenza; i più allenati potranno affrontare una pagaiata altrettanto lunga per entrare a Porto Vecchio, che però ripaga di ogni fatica con un panorama dal mare davvero pittoresco.

La lunga spiaggia della Palombaggia
La lunga spiaggia della Palombaggia

Isole Cerbicales (2.15-2.30 ore per l’intero anello)

L’arcipelago è una delle zone a protezione rinforzata del Parco, con divieto di sbarco dal 1° aprile al 31 agosto, ma anche uno dei micro arcipelaghi più ricchi di fauna. Di fronte alla spiaggia de la Palombaggia c’è lo scoglio Pietraccaginosa, dove lo sbarco è vietato tutto l’anno. Se invece si costeggia verso nord (a sinistra), superata la bella Cala Forana, c’è la possibilità di raggiungere in circa 25 minuti le due spiagge di Isola Piana (omologa di quella più a sud, davanti all’isola di Cavallo). Ancora 10 minuti verso nord e si superano le isole di Maestro e Maria, senza approdi possibili; per arrivare, in altri 30 minuti di pagaiata, alle belle spiagge a nord dell’Isola Forana. Se da qui si taglia verso la costa, puntando leggermente verso nord e verso la spiaggia ben visibile, in circa 40 minuti si raggiunge il bell’approdo di sabbia di Carataggio, raggiungibile solo dal mare o con un lungo sentiero. Rientrando verso sud, si superano ancora la spiaggia di ciottoli di Cala Rossa e l’appartata caletta sabbiosa di Cala Cavallo e Cala Turco (35 minuti circa).

Gli itinerari in kayak /2

128 Corsica sud

Arcipelago di Lavezzi (1.30-2 ore solo andata)

Dalla spiaggia di Piantarella in neppure 5 minuti di pagaiata si arriva all’Isola Piana, raggiungibile anche a piedi con la bassa marea, dove lo sbarco è limitato all’area di spiaggia nel periodo tra aprile e agosto. Con 10 minuti si costeggiano gli scogli di Ratino, dove lo sbarco è vietato tutto l’anno per la nidificazione di specie rare quali le berte e le sterne. Servono circa 30 minuti dalla partenza per do piare il promontorio ovest di Cavallo, che offre una spiaggia di facile sbarco.

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 Il periplo di tutta l’isola richiede circa un’ora; nonostante vi siano due incantevoli spiagge tropicali, la presenza di numerose abitazioni e alberghi rovina purtroppo il panorama e comporta l’affollamento dei litorali. Dal promontorio più a sud di Cavallo conviene invece puntare dritto verso Lavezzi, riconoscibile per la silhouette de la Piramyd de la Semillant, il monumento che ricorda il naufragio dell’omonima nave. Per raggiungere la più selvaggia e incontaminata delle isole dell’arcipelago, che offre un approdo tranquillo e riparato subito dopo la prima scogliera, occorrono circa 45 minuti di pagaiata (un’ora e un quarto dalla partenza), costeggiando gli scogli di San Bainzo, dove non si può approdare. Altri 30 minuti serviranno, ai più allenati, per raggiungere la zona più famosa del Parco, conosciuta come Le Piscine: imperdibile sito per un’immersione, anche solo con maschera e boccaglio, per ammirare orate, saraghi e cernie.

128 Corsica sud

Cala Paragnan-Bonifacio (1.30 ore tra andata e ritorno)

L’escursione verso Capo Feno, a ovest di Bonifacio, richiede la messa in acqua del kayak dalle banchine del porto del pittoresco borgo; pertanto, soprattutto in alta stagione, è necessario chiedere il permesso ai gestori del Marina (sul lato opposto ai traghetti, al di là dei ristoranti, nella zona del distributore di carburante). Ma l’itinerario ripaga dello sforzo iniziale: Bonifacio è nata per essere ammirata dal mare e la vista delle falesie è indimenticabile.

Occorrono circa 20 minuti di pagaiata per uscire dallo stretto fiordo oltre il Faro de La Madonetta che, appena doppiato, svela la bella grotta di Sdragonato (prestare attenzione ai barconi turistici che fanno manovra all’interno), raggiungibile in 30 minuti dalla partenza. Altrettanto bisogna remare per entrare nella riparatissima baia di Glenans, sede della più famosa scuola di vela per ragazzi di tutta la Francia (gemella del Circolo Velico di Caprera). Altri 15 minuti, oltre i due grossi scogli che proteggono l’approdo, conducono a Cala Paragnan, spiaggia deserta e poco conosciuta dall’acqua incredibilmente trasparente, raggiungibile via terra solo a piedi attraverso un lungo sentiero.

L’itinerario in camper

033 Corsica sudLa prima volta che venni qui avevo cinque anni. Attraversai – prima a piedi, poi sulle spalle di mio padre – la lingua d’acqua bassa che separa la spiaggia di Piantarella dall’Isola Piana, ma non ho memoria di una tale presenza di volatili. La ricchezza ornitologica di oggi è l’effetto delle misure di protezione del Parco, istituito nel 1999 ed entrato in funzione nel 2002, che ha permesso un forte ripopolamento della zona. Però ricordo bene quest’acqua incredibilmente cristallina che lascia distinguere nitida l’ombra della canoa sulla sabbia bianca del fondo. Allora, china con la maschera appoggiata sul volto, mi si apriva un universo subacqueo di sogliole, stelle di mare, cavallucci marini, pesci ago, aguglie.

A distanza di trent’anni sto ripetendo la stessa esperienza con un batiscopio dal bordo della canoa, durante il tour organizzato di Bonif- Kayak. Scorgo perfino due barracuda che si accoppiano tra gli scogli, arrotolandosi e intrecciandosi come due funi. Ci sono le praterie di posidonie e i movimenti veloci dei granchi mentre Jessica, la nostra guida, cerca di trasmetterci tutta la sua passione per il mare. Sembra che da allora – incredibilmente e per fortuna – sia cambiato davvero poco. Ad esempio è ancora possibile visitare il sud della Corsica in camper. Certo non è più permesso il pernottamento libero come negli anni ’70, ma si incontrano molte soluzioni di sosta piacevoli e una generale sensazione di buona accoglienza. A Portovecchio ritrovo persino lo stesso pino marittimo dalla perfetta forma a ombrello affacciato sulla spiaggia di Palombaggia di Portovecchio, divenuto famoso in molte cartoline. Allora faceva ombra alla tenda canadese dei miei genitori, oggi riesco ancora a sbirciarlo dal finestrino del camper, a poche decine di metri nel punto sosta di A Folaca, proprio di fronte alla Riserva Marina delle Isole Cerbicales.

Un momento di sosta libera presso il Golfo di Ventilegne
Un momento di sosta libera presso il Golfo di Ventilegne

La regione dell’Extreme-Sud della Corsica, che comprende le municipalità di Bonifacio e PortoVecchio, con i suoi golfi e baie protette e gli arcipelaghi a poche miglia dalla costa, si presta perfettamente a un’esplorazione in camper e canoa. In molte zone è ancora possibile parcheggiare il v.r. in riva al mare anche se, soprattutto in alta stagione, per la notte è opportuno ritirarsi nei punti sosta autorizzati al pernottamento; permangono alcune occasioni di sosta libera, piuttosto sfruttate dai turisti d’oltralpe, ma la normativa in tal senso è rigida e i divieti sono diffusi.

Presso il Golfo di San Ciprianu
Presso il Golfo di San Ciprianu

Scendendo da Bastia lungo la N198 la prima imperdibile tappa è a nord di Porto Vecchio, nel Golfo di San Ciprianu, piccolo paradiso per gli amanti della vacanza libera. Appena svoltato verso il paese sulla D668 se si gira ancora a sinistra, seguendo le indicazioni per la spiaggia (plage), si incontra un parcheggio a pagamento proprio sul mare. Continuando invece sulla principale sino alla fine della strada si troverà un ampio parcheggio su asfalto (gratuito), circa 200 metri prima dell’ingresso sul litorale. Anche svoltando a destra nella pineta, seguendo le indicazioni Vip Beach, chi non teme un po’ di sabbia sotto le ruote troverà un’ottima soluzione di sosta. La bella spiaggia bianca a mezza luna è una buona partenza per esplorare il Golfo di Porto Vecchio. Tornati sulla principale consigliamo di evitare Cala Rossa, dove l’urbanizzazione ha reso difficile l’accesso al mare. Chi volesse vedere la bella spiaggia deve faticare un po’ nella guida e nel parcheggio: svoltando subito prima del ponte sul torrente Osu, in prossimità di una stazione di pompaggio, si arriva alla Baia di Tramulimacchia, alle spalle della laguna. C’è posto solo per pochi mezzi lungo la strada, di fronte alla scuola di vela, e non ci arrischiamo a consigliarlo nei mesi di punta. Anche per la Baia di Stagnolu, conosciuta come Golfo di Sogno, gli accessi diretti sono solo dall’omonimo villaggio vacanze o dal campeggio Ilot d’Or.

La visita al Promontorio de La Chiappa, dove inizia il Parco Marino Internazionale delle Bocche di Bonifacio, è dedicata a chi non ha paura di qualche escursione a piedi e di qualche manovra in spazi ristretti. Lungo la strada panoramica, superato un villaggio di casette bianche, un piccolo parcheggio consente di lasciare il veicolo e salire a piedi sul sentiero del monte Punta di A Varra, da cui si gode una spettacolare veduta sul golfo. Ritornati al veicolo riprendiamo la strada e, seguendo le indicazioni per il campeggio naturista La Chiappa, si ritorna verso costa, con alcuni piccoli parcheggi sterrati proprio sulle spiagge; i veicoli più agili possono spingersi fino al faro di Punta Chiappa. Ripreso l’asfalto principale e proseguendo verso sud non si può perdere il bivio ben indicato per la nota spiaggia de la Palombaggia. Oltre al paesaggio da cartolina offre un bel parcheggio all’ombra di pini e sughere, con accesso al mare.

La Baia della Rondinara
La Baia della Rondinara

Scendendo sempre verso sud lungo la N198, che ritroviamo dopo la deviazione a Precojo, evitare la baia privata di Santa Giulia; poco dopo, ben indicata in direzione Suarton, si può svoltare invece per la Baia della Rondinara, un’insenatura di forma circolare con una splendida spiaggia che accoglie il camperista in un ampio parcheggio sterrato (solo diurno, tariffa 6 euro). Circa cinque chilometri più a sud, i furgonati compatti che non temono la guida su tre chilometri di sterrato potranno godere della selvaggia atmosfera della Baia di Balistra (il parcheggio è gratuito, ma consentito solo nelle ore diurne).

Anche i mezzi più ingombranti avranno la possibilità di ammirare il superbo panorama lungo la strada secondaria per le spiagge di Maora e di Saint’Amanza, che offre piccoli parcheggi affacciati sul litorale. La famosa baia di Calalonga è ben indicata, ma per raggiungerla occorre parcheggiare su un colle a circa 500 metri di dislivello dal mare, con poco spazio di manovra. Molto meglio puntare alla Plage de la Piantarella, dove il parcheggio è libero e capita persino di incontrare qualche intrepido in sosta notturna. Dal molo dove partono le chiatte per l’isola di Cavallo è possibile calare in acqua il kayak utilizzando lo scivolo pubblico. Sulla spiaggia del Domain de Lo Sperone vi sono due punti di noleggio canoe presso la Scuola Windsurf e il centro Bonif-Kayak. 

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