Carosello d’Appennino - Abetone, Cimone, Corno alle Scale

Distano fra loro soltanto una decina di chilometri le stazioni sciistiche emiliane del Cimone e Corno alle Scale e quella toscana dell’Abetone: un Appennino tutto da apprezzare anche d’inverno e con gli sci ai piedi, contando su una rete di strutture per la sosta dei camper.

Indice dell'itinerario

ABETONE – Dove nascono i campioni

Abetone
Abetone

Le origini moderne dell’Abetone risalgono al 1788, quando il granduca Pietro Leopoldo realizzò una strada che collegava Modena a Pistoia senza attraversare i territori dello Stato Pontificio. Fino a qualche anno fa una gigantografia in bianco e nero posta all’ingresso del paese ricordava Zeno Colò, Celina Seghi e Vittorio Chierroni, vincitori negli anni ’50 di competizioni olimpiche e mondiali. Il primo impianto di risalita dell’Abetone – in assoluto il primo sugli Appennini – è invece datato 1936: una slittovia in legno che portava gli sciatori (100 persone l’ora) sulla vetta della Selletta. Dal punto di vista orografico le piste di questa località sono situate sul versante emiliano, e anche il territorio comunale è ubicato in provincia di Pistoia solo a partire dagli anni ’30.

Abetone
Abetone

Si tratta da sempre di una terra di confine, dove il dialetto toscano è tuttora contaminato da un marcato accento emiliano che lo rende inconfondibile. Il territorio sciabile si sviluppa su tre grandi aree (Monte Gomito, Val di Luce e Campolino) collegate tra loro da ventidue impianti di risalita con una portata oraria che sfiora i 15.000 passaggi: vi sono in totale circa 65 chilometri di piste battute, il 70% delle quali godono di un efficace sistema di innevamento programmato. Leggermente più decentrata la zona della Doganaccia che raggiunge la Croce Arcana, a ovest delle piste del Corno alle Scale: dalla cima del Monte Gomito nelle giornate terse si arriva a scorgere il profilo delle Dolomiti del Brenta.

MONTE CIMONE – Qualità certificata

Monte Cimone
Monte Cimone

Con i suoi 2.165 metri di altitudine il Monte Cimone è la vetta più elevata dell’Appennino settentrionale. Ai suoi piedi i paesi di Sestola, Fanano, Riolunato e Montecreto sono collegati tra loro da una rete di impianti di risalita (una funivia, dodici seggiovie a sei, quattro e due posti, dodici sciovie) che consentono l’utilizzo di cinquanta chilometri di piste.

Monte Cimone
Monte Cimone

Il comprensorio del Cimone è stato la prima stazione sciistica italiana a conseguire la certificazione di qualità ISO 9000, che garantisce l’efficienza e l’affidabilità degli impianti e dei servizi e costituisce un importante valore aggiunto al già alto livello di accoglienza e ospitalità della gente emiliana. La Nove e la Pista delle Aquile sono i più famosi pendii del Cimone: si tratta di due percorsi vari ed emozionanti che partono dal punto più alto raggiunto dagli impianti (1.976 m) e arrivano a valle senza concedere un attimo di respiro.

Monte Cimone
Monte Cimone

Tra le novità più rilevanti della stagione in corso ci sono lo snowpark del Lago della Ninfa, dotato di strutture e aree attrezzate che lo collocano ai vertici nazionali di questo tipo di specialità, e il tracciato da 850 metri di sviluppo intitolato a Giuliano Razzoli, campione olimpico nel 2010, che raggiunge pendenze del 60 per cento. Cinque i ristoranti in quota e diverse opportunità di ristoro a Pian del Falco, Passo del Lupo e Le Polle, che costituiscono i punti di accesso al domaine skiable. Al Lago della Ninfa, vero e proprio cuore agonistico della stazione, sono inoltre attivi una scuola di sci, un punto noleggio e riparazione di sci e scarponi, una parete di ice climbing e un nuovissimo centro per la preparazione degli sci da gara.

CORNO DELLE SCALE – Le piste di Albertone

Corno alle Scale
Corno alle Scale

La ricettività alberghiera del Corno alle Scale si è sviluppata soprattutto a Lizzano in Belvedere e Vidiciatico, le due località ai piedi della montagna a una decina di chilometri dalle piste (collegate da navette durante l’inverno), alla base delle quali esiste un sistema di parcheggi molto ampio ed efficiente dove possono sostare gratuitamente anche i camper.

Corno alle Scale
Corno alle Scale

Il Corno alle Scale possiede una rete di impianti e piste di ottimo livello, con alcune chicche per autentici amatori: lo Strofinatoio, ad esempio, è un fuoripista tanto eccitante quanto sicuro, soprattutto se disceso in primavera con la neve già assestata. O la mitica rossa, oggi dedicata ad Alberto Tomba per la particolare preferenza che il campione bolognese aveva per questo pendio dove sovente effettuava i propri allenamenti.

Corno alle Scale
Corno alle Scale

La zona sciistica si estende dai 1.945 metri di quota della Croce del Corno ai 1.258 metri di altitudine della Val di Gorgo, nella quale nasce il torrente Dardagna. Sette gli impianti di risalita (due seggiovie biposto, tre seggiovie quadriposto, una sciovia, un tappeto mobile) che consentono una portata oraria complessiva di 9.200 persone; trentasei i chilometri di piste battute completamente servite dall’impianto di innevamento programmato, oltre allo snowpark con half pipe e due anelli per lo sci di fondo di tre e cinque chilometri, uno dei quali a quota 1.640. Lungo i tracciati si trovano tre ristoranti in quota, mentre alla partenza degli impianti ci sono anche la sede della locale scuola di sci e il servizio di noleggio e riparazione sci e scarponi.

Sognando in grande

Chissà se un giorno si potrà davvero andare dall’Abetone al Cimone e al Corno alle Scale senza togliere gli sci. Al di là delle valutazioni sul suo impatto ambientale da tempo si parla del progetto Grandeneve, tutt’altro che impossibile dal punto di vista tecnico, ma alquanto costoso: un collegamento che darebbe vita a una rete di circa cinquanta impianti di risalita e poco meno di 160 chilometri di tracciati, incluse le nuove piste di raccordo necessarie. In ogni caso, ci troviamo di fronte a tre comprensori appenninici di tutto rispetto dove la tradizione turistica invernale ha radici antiche, e dove convivono armonicamente la conservazione del territorio e il moderno adeguamento di servizi e tecnologie. 

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