La geografia dice Spagna, il clima e la vegetazione dicono Atlantico, l’anima è quella dei Paesi Baschi. Ecco Bilbao, un tempo mente dell’indipendentismo dal governo di Madrid e oggi tranquilla città in una regione immersa nel verde, tra colline, spiagge e antichi vigneti lungo la valle segnata dal fiume Ebro che scorre verso la vicina regione della Rioja, una delle patrie del vino spagnolo. Un territorio con tre province, tre climi diversi e incline alla vita all’aria aperta come vuole il costume spagnolo, secondo il quale la gioia di vivere sotto il sole e sotto le stelle rappresenta l’essenza stessa di un paese.
E Bilbao è forse la metropoli che più di ogni altra racchiude in sé questo spirito gioioso, anche se talvolta il clima di tipo atlantico ne frena un po’ gli entusiasmi. Comunque la città e il suo circondario, le spiagge atlantiche come le strade costiere o gli angoli di verde delle colline circostanti sono luoghi da scoprire in tutta tranquillità, fermandosi in uno dei numerosi campeggi situati nei dintorni.
Parola d’ordine: rinnovamento
Per chi visita Bilbao la prima volta tutto appare normale: un fiume che l’attraversa, edifici antichi e moderni, un museo tra i più famosi al mondo (il Guggenheim), colline che la sovrastano e una superstrada che in un quarto d’ora porta verso le spiagge dell’Oceano Atlantico. Chi invece torna qui dopo una decina d’anni, nota subito i radicali cambiamenti che ha subito al fine di aprirsi al mondo e di far vivere il più possibile all’aria aperta i bilbaini e i turisti che vengono a scoprirla. Anno dopo anno i sindaci hanno investito per rifare completamente intere aree urbane puntando sulla cultura e sulla pedonalizzazione di vaste zone.
La prima a cambiare faccia è stata quella lungo il fiume Nervión: se un tempo era grigia e costituita da vecchi edifici industriali, dall’inizio del nuovo secolo è stata bonificata e unita al nucleo urbano grazie a una serie di ponti: il più famoso è quello di Calatrava, che segna una sorta di passaggio tra vecchio e nuovo. È stata poi realizzata una lunga area pedonale che per alcuni chilometri segue buona parte del corso del fiume e transita di fronte al museo per eccellenza, quel Guggenheim progettato dall’architetto canadese Frank Gehry e prima pietra del rinnovamento di una città di 350.000 abitanti ripensata in modo trasparente, tanto che l’ex sindaco Iñaki Azkuna è stato votato come il migliore al mondo.
A meno di un chilometro dall’area dove sorge il Guggenheim, sull’altra sponda del fiume si trova il Casco Viejo, la parte antica di Bilbao dove passeggiare, cenare nei locali tipici, fermarsi in uno dei numerosi caffè della Plaza Nueva per assaggiare i pintxos. Sono piccole bruschette condite con un po’ di tutto, dal baccalà alle acciughe, dal formaggio al prosciutto, dalle patate alle olive, che si accompagnano bene a un buon calice di txikito, il vino rosso in lingua basca, o alla zurito, una fresca birra locale. Gli abitanti sono soliti sostare sotto i portici che corrono lungo i quattro lati di questa piazza costruita a partire dal 1829 in stile neoclassico, per fare shopping o fermarsi nei negozi di antiquariato.
Gli amanti delle specialità tipiche della tavola potranno invece far tappa in una delle numerose botteghe artigianali che confezionano il Jamòn serrano, a detta degli esperti fra i migliori prosciutti al mondo. Con una passeggiata di un quarto d’ora dalla Plaza Nueva lungo le strette strade acciottolate, non è raro imbattersi in palestre all’aperto dove si gioca la pelota basca o in folti gruppi di persone che fanno il giro dei bar locali testando i pintxos.
Si arriva quindi alla cattedrale di Santiago, risalente al XIV secolo, il cui nome deriva dalla più famosa cattedrale di Santiago de Compostela, in quanto Bilbao si trova lungo la strada che porta verso il rinomato luogo di pellegrinaggio, distante ancora 600 chilometri. Prima di lasciare il centro non mancate una puntata al Mercado de la Ribera, il mercato coperto più grande d’Europa con la facciata esterna in art déco.
Profumo di Atlantico
Se il Casco Viejo rappresenta la storia antica di Bilbao, i quartieri compresi tra il Guggenheim e la città vecchia sono il centro dello shopping, del passeggio e della vita lavorativa dei suoi abitanti. In una sorta di quadrilatero compreso tra la stazione ferroviaria, il fiume, il Guggenheim e il Viale Sabino Arana, si trovano circa cinquecento negozi, centri commerciali, ristoranti e locali per la movida.
Il quartiere è attraversato da due linee della metropolitana, che oltre a un efficiente mezzo di trasporto rappresenta una delle opere urbane più apprezzate. Nel 1998 – appena tre anni dopo la sua inaugurazione – la stazione Sarriko ha infatti ottenuto il premio internazionale Brunel, specifico per l’architettura ferroviaria. Considerata la metropolitana più pulita d’Europa, è stata realizzata con materiali moderni e progettata utilizzando un sistema che recupera l’energia durante le frenate, permettendo così un risparmio di circa un terzo di quella necessaria per il suo funzionamento.
Nei prossimi anni si lavorerà a un imponente progetto di rinnovamento di un’altra grande area situata qualche chilometro a nord del Guggenheim, sempre sulle rive del Nervión e in direzione del mare. Verranno infatti abbattuti vecchi edifici industriali in disuso per far posto a insediamenti abitativi, parchi, aree pedonali e spazi dedicati alla cultura come musei e teatri. Anche nella zona costiera che si affaccia sull’Atlantico sono sorti nuovi quartieri senza tralasciare ampi spazi verdi e senza stravolgere opere che testimoniano il passato della città, come il famoso Puente de Vizcaya o Puente Colgante, un ponte in ferro in riva all’oceano inaugurato nel 1893 con una struttura simile alla Torre Eiffel.
Il viadotto è stato il primo al mondo a effettuare il trasporto di persone e di mezzi da una sponda all’altra attraverso una struttura mobile alimentata a energia elettrica. Dal 2006 è stato inoltre dichiarato dall’Unesco patrimonio dell’umanità. Da questa zona situata a circa 15 chilometri dal Casco Viejo e unita alla città senza soluzione di continuità si può partire per visitare la costa basca, dove la vegetazione e il clima sono più simili a quelli della lontana Inghilterra che alla Costa Brava.
Gli itinerari più suggestivi sono quelli che conducono verso San Sebastián, seconda città basca che si trova a un centinaio di chilometri in direzione della Francia. In particolare, i primi chilometri verso Cabo Machichaco offrono panorami ameni e possibilità balneari nelle località di Barrika, Plentzia e Bernio, anche se il paese più suggestivo è Bermeo, piccola località marinara fondata nel 1236 e porto turistico con ristoranti e locali dove concludere in modo piacevole questo breve giro nel cuore dei Paesi Baschi.
La punta di diamante
La scelta di Bilbao come sede del prestigioso museo Guggenheim risale alla fine degli anni Ottanta, quando – cinquant’anni dopo l’inaugurazione dell’omonimo museo a New York – la fondazione che lo gestiva puntava al vecchio continente. Inaugurato nel 1997 sulle rive del fiume Nervión, il Guggenheim è al centro di un’area di 32.500 metri quadrati, completamente ristrutturata e restituita alla cittadinanza e ai turisti. All’interno di una delle strutture espositive più visitate della Spagna e sotto una copertura realizzata con 33.000 scaglie di titanio si trovano opere artistiche contemporanee, collocate in un edificio che assieme al vicino ponte di Calatrava rappresenta l’immagine di Bilbao rivolta al futuro.