Austria: Natale da bambini

Tra le nevi dell’Alta Austria, la cittadina di Steyr è il magico teatro di una celebrazione d’Avvento tra le più famose d’Europa: mercatini di artigianato, presepi d’ogni foggia, musei a tema, concerti, gite a bordo di un delizioso trenino a vapore e dei pulmini storici che recapitano centinaia di migliaia di letterine a Gesù Bambino. Una meta piena di sorprese per la famiglia che vuole prepararsi in modo diverso alla festa più importante dell’anno.

Indice dell'itinerario

Arriva solo una volta all’anno, ma puntuale come sempre ecco il Natale. Dovrebbe essere un momento di gioia e di magia, spesso si rivela un periodo frenetico teso a una degna preparazione del fatidico giorno. Ai cambiamenti degli ultimi decenni non è scampata neanche la madre di tutte le feste, sempre più inquinata dall’agitazione dei tempi moderni: anche chi vuole rimanerne fuori deve, suo malgrado, subire il traffico caotico nelle città intasate da chi è alla ricerca degli ultimi regali, oppure digerire code infinite alla cassa del supermercato. Gli esperti parlano addirittura di stress da Natale, un fenomeno di dimensioni considerevoli che colpisce decine di milioni di persone in tutto il mondo. E allora, dove rifugiarsi per ritrovare una dimensione festiva a misura d’uomo? Tra le nevi immacolate dell’Alta Austria, alla confluenza dell’Enns nel fiume che dà il nome a Steyr. Sembra uscita da un libro di favole questa romantica cittadina sorta alla fine del X secolo intorno alla chiesa e allo Styraburg, l’odierno Schloss Lamberg. Il fatto curioso è che Steyr, sede della fabbrica d’armi dove vennero costruiti i primi fucili a retrocarica e importante polo dell’industria bellica nelle due guerre mondiali, è anche conosciuta a livello internazionale come la città di Gesù Bambino: gli eleganti edifici del centro medioevale, giustamente considerato uno dei più belli dell’intero territorio austriaco, fanno da cornice a una delle celebrazioni del Natale più famose d’Europa.

Centro di Steyr, la Stadtplatz durante l’Avvento
Centro di Steyr, la Stadtplatz durante l’Avvento

Tutto iniziò nel 1695 quando il musicista Fernand Sertl, affetto da epilessia, pose una statuetta del Bambinello nel cavo di un albero vicino al quale era solito pregare. Leggenda vuole che sia avvenuto il miracolo: Sertl guarì e il luogo, dove oggi sorge il santuario di Christkindl, divenne meta di pellegrinaggio. Le settimane d’Avvento erano quelle in cui l’afflusso di fedeli diventava più massiccio e ciò contribuì a sviluppare una tradizione ormai divenuta un vero e proprio emblema della festa. L’atmosfera rilassata è resa ancora più piacevole da un calendario ricco di eventi e da numerosi spunti di visita, tutti legati al Natale, che sono una continua fonte di allegra scoperta per grandi e piccini: una sorta di paese dei balocchi per tutta la famiglia, dove ritemprarsi e riscoprire il vero gusto di questa ricorrenza.

Aria di festa

Uno scorcio della Zwischenbrücken
Uno scorcio della Zwischenbrücken

 

Il primo approccio con Steyr, che oggi conta circa 40.000 abitanti, è la piacevole passeggiata che dal Museum Arbeitswelt, il museo del mondo del lavoro, ci porta lungo il fiume omonimo verso il ponte alla confluenza con l’Enns. Nell’aria frizzante e cristallina dell’inverno la seicentesca chiesa barocca di Sankt Michael, sulla sponda opposta, si specchia nelle acque con le due inconfondibili torri illuminate da un sole inaspettato dopo i fiocchi di neve che hanno accolto il nostro arrivo. La piazzetta Zwischenbrücken – dove spicca il bellissimo arco affrescato con le figure dei fondatori della città, l’imperatore Friedrich III e suo figlio Maximilian – ci introduce nel centro storico attraverso la Enge Gasse e le mille tentazioni delle sue vetrine. Per gli amanti dello shopping natalizio è una vera manna: senza il rischio di essere calpestati da orde in preda al raptus da acquisti è possibile passeggiare tranquillamente tra angioletti, Babbi Natale, candele decorate e dolciumi.

Mercatino natalizio nella Stadtplatz
Mercatino natalizio nella Stadtplatz

Tutt’intorno si dipana una scenografia di architetture d’epoca che raggiungono il massimo splendore nella Stadtplatz, ornata da un imponente abete carico di luci: su quest’ampio spazio di forma allungata si affaccia la duecentesca Bummerlhaus, simbolo della città e uno degli edifici gotici non religiosi meglio conservati dell’Austria. Per passare al rococò basta voltare la testa e di fronte ecco elevarsi la maestosa Rathaus, il municipio della seconda metà del ‘700, affiancato dalla Marienkirche, dall’aspetto barocco a seguito del rifacimento seicentesco, dove durante i finesettimana si tengono suggestivi concerti natalizi. Sotto l’albero dei presepi, tradizionale icona della cultura germanica, artigiani del legno e fabbri con il loro martellare accompagnano la musica dei concertini all’aperto che spandono nell’aria motivi tradizionali. C’è aria di neve e di festa, che assaporiamo insieme a un profumato bicchiere di vino caldo speziato in uno degli invitanti chioschetti, mentre i più piccoli assistono all’ora delle fiabe, narrate da una graziosa ragazza in costume da principessa: pur senza capire neanche una parola, ci fermiamo ad ascoltarla rapiti dalla melodiosa dolcezza della lingua tedesca, a dispetto dei luoghi comuni che la vogliono dura e secca.

Nella Grünmarkt, all’estremità opposta della Stadtplatz, l’antico deposito del grano oggi trasformato in museo comunale ospita più di duecento figure da presepe d’epoca barocca e il bellissimo presepe di Betlemme, uno dei più grandi scolpiti interamente in legno d’ulivo, ricevuto in dono nel 2001 in occasione del gemellaggio con la cittadina palestinese. La folla davanti all’ingresso del teatro Innerberger Stadel, adiacente al museo, ci avverte che sta per iniziare lo spettacolo dello Steyrer Kripperl, una delle ultime rappresentazioni teatrali di marionette tipiche sopravvissute ai giorni nostri. I vari personaggi vengono abilmente animati tramite bastoni, per la gioia di grandi e bambini che scoppiano in fragorose risate durante l’esibizione: e anche stavolta il fatto che la narrazione sia in tedesco non ci rovina lo spettacolo, soddisfatti di assistere a uno spaccato di vita del posto e a un ormai raro esempio d’arte popolare. Salendo lungo la Pfarrgasse, sovrastati dagli 80 metri del campanile della parrocchiale (anch’essa con una sua interessante mostra di presepi), giungiamo nella Handel- Mazzetti-Promenade annunciata dal monumento a Josef Werndl, detto il salvatore di Steyr: fu questo imprenditore a rilanciare l’economia cittadina intorno alla metà dell’800 fondando una fabbrica di armi che nel 1935 divenne il colosso industriale Steyr-Daimler-Puch. Lungo la Promenade brillano le bancarelle dello Steyrer Christkindlmarkt, il mercatino che offre dolciumi, decorazioni natalizie, statuine e un ricco assortimento di graziosi oggetti dell’artigianato locale. Qualche fiocco di neve ricomincia a cadere sottolineando l’allegria del momento, e l’atmosfera è la stessa allo Schloss Lamberg che in questi giorni ospita una mostra mercato di arte e artigianato a tema. Nelle sue sale, tra opere in ferro battuto, vetro e porcellana, pellame e presepi artistici, incontriamo mastri artigiani che creano piccoli capolavori di gioielleria e decorazioni per l’albero, illustrando le fasi del lavoro con cordiale disponibilità. Dal castello chiudiamo il nostro percorso nel centro storico ripassando sotto l’arco della Zwischenbrücken per ritrovarci sul ponte Steyr. Ma un’altra sorpresa ci attende e di sicuro i più felici saranno i bambini: dall’altra parte del fiume, proprio di fronte alla chiesa di Sankt Michael, c’è un’abitazione un po’ particolare nella quale la signora Kreuzberger, con inesauribile passione, ha raccolto oltre 14.000 decorazioni natalizie e centinaia di bambole con le relative case da lei stessa decorate, allestendo la più grande collezione privata del genere nel mondo.

L’Erste Österreichisches Weihnachtsmuseum raccoglie oltre 14.000 ornamenti natalizi dal 1830 ai giorni nostri
L’Erste Österreichisches Weihnachtsmuseum raccoglie oltre 14.000 ornamenti natalizi dal 1830 ai giorni nostri

L’Erste Österreichisches Weihnachtsmuseum, ovvero il primo museo austriaco del Natale, è un affascinante tempio del kitsch, dove ammirare l’evoluzione dell’oggettistica natalizia dal 1830 fino ai nostri tempi… girando comodamente seduti. Avete capito bene, seduti: grazie a un ingegnoso sistema di rotaie alcune poltroncine ci portano dal pianterreno alla soffitta in uno stravagante e divertente viaggio nelle icone del Natale, un misto fra le montagne russe e la casa stregata, chiamato la ferrovia del Bambin Gesù. Un’esperienza da non perdere.

La posta di Gesù Bambino

Il vecchio furgone postale di Christkindl
Il vecchio furgone postale di Christkindl

Per raggiungere il sobborgo di Christkindl, oltre al mezzo privato, ci sono due modi più suggestivi: una bella e facile passeggiata di circa un paio di chilometri oppure uno degli storici pullman che collegano l’ufficio postale della Stadtplatz con Christkindl e le località di Garsten e Gleink. I caratteristici veicoli gialli, costruiti intorno alla metà degli anni ‘50, sono condotti da un autista in uniforme che annuncia la partenza e l’arrivo con l’inconfondibile suono del corno a tre toni. Insieme ai passeggeri viene trasportato il prezioso carico di letterine natalizie all’ufficio postale di Christkindl, che da sessant’anni – oltre a ricevere le richieste spedite a Gesù Bambino da tutto il mondo – invia cartoline e lettere con il famoso timbro postale estremamente ricercato dai collezionisti. Il traffico di corrispondenza è talmente intenso che ben sedici impiegati lavorano a pieno ritmo per evaderla

Le linee tipicamente barocche del santuario di Christkindl
Le linee tipicamente barocche del santuario di Christkindl

L’ufficio si trova proprio alle spalle del santuario di Christkindl, costruito fra il 1702 e il 1708. All’interno, sopra l’altare maggiore, si ammira in una piccola teca la statuetta in cera del Bambinello a cui è attribuita la guarigione del musicista Sertl: da più di tre secoli questa semplice ma evocativa raffigurazione attira folle di pellegrini. Ma a portare visitatori a Christkindl c’è anche uno dei più grandi presepi del mondo, il Pöttmesser, con quasi 60 metri quadrati di estensione e oltre 750 figure alte fino a 30 centimetri, finemente intagliate dallo scultore altoatesino Ferdinand Pöttmesser. La vivacità delle espressioni, la cura dello scenario e l’attenzione ai più piccoli dettagli rendono davvero eccezionale quest’opera che occupa quasi un intero piano della casa parrocchiale in cui è ospitata. Nello stesso edificio, al piano inferiore, un altro esempio di arte e ingegno dedicati al Natale è il presepe meccanico nel quale trecento figure si muovono, accompagnate dalla musica di un organo, mediante l’azione trasmessa da una catena di bicicletta a un complesso meccanismo. Nell’era dell’elettronica è affascinante riscoprire questo mondo fatto di ruote dentate, leve e ingranaggi per animare la materia e sorprendere i visitatori da più di cent’anni.

Il trenino della valle

la locomotiva della Steyrtal- Museumsbahn, una ferrovia che per 17 chilometri consente di viaggiare... indietro nel tempo
La locomotiva della Steyrtal- Museumsbahn, una ferrovia che per 17 chilometri consente di viaggiare… indietro nel tempo

Una locomotiva a vapore ultracentenaria ma ancora in perfetta forma sferraglia allegramente sulla Steyrtal-Museumsbahn, ferrovia a scartamento ridotto di 17 chilometri che da Steyr porta a Grünburg. Entrando nella piccola sala d’aspetto della vecchia stazione ci ritroviamo di colpo in un ambiente di fine ‘800 e non manchiamo di siglare il nostro passaggio nel libro delle firme a disposizione dei viaggiatori. Anche le semplici panche delle carrozze e le cinghie di cuoio che fissano i vetri dei finestrini ci fanno tornare alla mente scene di viaggi avventurosi e la nostalgia di un tempo in cui tutto era più semplice e, forse, anche più emozionante. Dai finestrini, accompagnati dal fischio della motrice e da volute di denso fumo bianco, vediamo scorrere la valle del fiume Steyr con le sue campagne e i suoi boschi imbiancati: impossibile non uscire sul predellino all’estremità del vagone per godersi il panorama, anche se ben presto dobbiamo riparare all’interno perché siamo affumicati e ricoperti di fuliggine. Anche questa è una romantica esperienza da tempi passati… Raggiunta la stazione di Grünburg, ancora più piccola e semplice di quella di partenza, nonostante la vicinanza a Steyr l’impressione è di trovarsi in chissà quale sperduto avamposto. La calda e accogliente sala d’aspetto ci dà riparo mentre assistiamo alla preparazione del treno per il viaggio di ritorno: con manovre esperte i macchinisti posizionano la motrice in coda al convoglio, verificano la pressione, armeggiano con attrezzi e strumenti. Da ogni gesto traspare il rispetto con cui trattano questo piccolo gioiello della storia dei trasporti giunto fino a noi grazie all’opera di conservazione della ÖGEG, la società austriaca delle ferrovie storiche, fondata nel 1974 con lo scopo di mantenere in attività le ultime locomotive a vapore e che oggi, oltre alla Steyrtal-Museumsbahn, tiene in esercizio altre due linee d’epoca e persino una nave a vapore. Ridiscesi in perfetto orario a Steyr da questa gloria della meccanica, tornando verso il centro notiamo che proprio sotto la strada, vicino a una piccola cascata, c’è un’altra Natività con figure a grandezza naturale, il presepe Jäger, davanti al quale viene offerto durante i finesettimana dell’Avvento un ottimo punch, caldo e non alcolico. Ci uniamo all’allegra folla che si accalca davanti al banchetto e ci ritroviamo con il bicchiere in mano a salutare la città di Gesù Bambino: quale modo migliore per concludere il nostro soggiorno? 

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